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Autore: JenniferButterflyGirl    03/11/2005    4 recensioni
Può un vampiro essere più amabile,verso di noi, dei nostri propri consanguinei?Si,evidentemente....
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Debito di sangue

Debito di sangue

di JenniferButterflyGirl

tradotto da Freya

 

n.t.:appena possibile, trasporterò tutte le traduzioni nell’account dell’autore

freya

 

cap.14: Il potere di Harry Potter

 

La foresta intera arse grazie all’alba prematura. Gli animali notturni che erano già intenti alle loro attività notturne, caddero in confusione. La luce ricoprì tutto, riempiendo il cielo.

Poi, rapidamente come era venuta, l’alba si fermò, ed il sole scomparve nuovamente.

Il far sorgere anzitempo il sole, esaurì Harry. Anche il più forte degli Elementali, non poteva contenere tale oneroso compito per troppo tempo. Harry si accasciò contro Draco, mentre la luce si affievolì.

“Mi sento confuso”, bisbigliò, sbattendo le palpebre. “Penso di aver bisogno di dormire...

Draco, stordito dalla luce balenante nel cielo e la sincera devozione negli occhi di Harry, accennò col capo, e strinse la sua presa sulle sue spalle. “Allora dormi. Ci penso io alla sicurezza.” Poi, inclinandosi ulteriormente contro Harry, Draco posò le labbra contro il suo orecchio, baciandone il delicato guscio e parlò a bassa voce. “Ti avevo detto che Lord Voldemort aveva ragione a temerti, Harry. Tu, Harry, sei molto più forte di lui. Ma io, sono qui, per te. Ti amo.”

Harry assentì col capo. “Ti amo, Draco”, mormorò Harry sonnolentemente.

Draco strofinò dolcemente le spalle di Harry, carezzando la pelle del giovane al ritmo del suo respiro. Quando si fu assicurato che Harry stava dormendo, Draco rivolse la sua attenzione a Sirius Black e Remus Lupin.

“Bene”, disse Draco, furbescamente, “Lord Voldemort, se è là fuori, sa che Harry scoprì i suoi poteri. Dubito che saremo capaci di impedire una guerra ancora per molto.

Draco fu divertito al notare che Sirius Black non sembrava essere molto interessato nel parlare di Lord Voldemort. I suoi occhi, brillanti, scivolavano dalla forma accasciata di Harry, a Draco, per poi tornare indietro nuovamente.

“Le tue intenzioni verso il mio figlioccio, sono onorevoli?” Chiese Sirius, con voce ferma. “Perché se gli farai del male, Malfoy, se lo farai soffrire...te ne farò pentire.

Remus posò una mano sul braccio di Sirius e l’uomo si rilassò notevolmente. Draco sorrise quando osservò l’effetto che, tale azione, aveva su Sirius. Era evidente che i due fossero innamorati.

Draco rivolse nuovamente lo sguardo su di Harry per un attimo. Il ragazzo era arricciato contro Draco, posando la testa sulle spalle di Draco. Questi abbassò le mani, strofinando la schiena di Harry dolcemente. Poi, volse la sua attenzione nuovamente a Sirius, che ancora stava guardando ogni sua mossa.

“Le mie intenzioni verso Harry sono completamente onorevoli. Ammetto che le...circostanze...in cui io acquisii Harry, fossero un poco ombroso. Suo zio, l’ha maltrattato, e molto, ho paura... Draco fece una pausa, pigiando un bacio gentile nella confusione di capelli che si arricciavano sulle tempie di Harry. “L’amo, se è quello che mi stai chiedendo, Black. Harry è un regalo molto prezioso, ed io, ho tutta l’intenzione di proteggere il mio regalo.

Remus, notò Draco, sembrò alquanto sorpreso che un vampiro potesse maneggiare un essere mortale—ed un debito di sangue, per quello—così dolcemente, e sorrise. “Se quello che hai detto dei suoi parenti è vero, e credo che sia così, dato che non abbiamo ragione di presumere il contrario, allora sono contento che ti prenda cura di lui. Ci sarebbe piaciuto allevare Harry, sai, ma non fu possibile.

Continuando i movimenti calmanti delle sue mani contro le spalle e la schiena di Harry, Draco, accennò col capo. “La prima guerra cambiò la faccia della terra. Io ho assunto il potere dopo la scomparsa di Voldemort. Sospetto che i sostenitori d’entrambe le parti, finirono per fuggire per salvare le loro vite. Dubito che Harry vi riterrà colpevoli per quello. Harry non è quel genere di persona. Dubito che sappia realmente odiare, chiunque.

“Mangi...il cibo...Malfoy? Abbiamo una mezza pentola di stufato. Harry ne ha mangiato la maggior parte... Chiese Remus, gentilmente.

Draco scosse il capo. “No, preferisco mangiare altre cose”, e rivolse gli occhi al collo di Harry per un momento, poi alzò lo sguardo, soddisfacendo lo sguardo fisso di Sirius. “Grazie per l’offerta, comunque.”

Facendo una pausa, Draco guardò su, verso Sirius e Remus. “Harry ha menzionato, molte volte, il desiderio di voler ritornare al Possedimento dei Potter. Vuole vedere il luogo, e cercare alcuni documenti che suo padre poteva aver lasciato sulla sua...condizione...sapete se per caso ve ne siano?”

Sirius guardò per un minuto Remus, poi nuovamente Draco. “Non c’è più nulla, Malfoy”, disse piano. “Andato. Alcune settimane fa, un’incursione ha distrutto il luogo. Non c’è più nulla da trovare. Ora è solo un mucchio di pietre.

Draco osservò che la voce di Sirius tremò, all’ultima osservazione. Draco guardò addolorato in giù, verso il compagno addormentato. “Gli e lo dirò domattina”, bisbigliò Draco, abbracciandolo ermeticamente.

Nonostante quello che probabilmente pensate”, Aggiunse Draco, guardando entrambi gli uomini, “volevo che vedesse il luogo. Pensavo che potesse rendergli un poco di pace...

Remus, sorrise quasi gentilmente, a Draco. “Sembra, Malfoy, che tu sia riuscito a farlo. Harry sta gettando arcobaleni tutti i giorni...Sembra davvero così simile a suo padre.

Osservando l’espressione confusa sul volto di Draco, Sirius continuò la spiegazione.

“Quando James incontrò Lily Evans, gettava dappertutto arcobaleni—senza neppure accorgersene. Disse l’uomo.

Remus, che stava frugando attraverso le sue borse, gli offrì una coperta. Draco la prese dall’uomo con gli occhi ambrati, ma, invece di avvolgerlo attorno a lui, l’usò per dare ulteriore calore a Harry. Remus sorrise.

“Gli elementali, sono sottoposti fortemente alle loro emozioni”, disse quietamente Remus. “Le forti emozioni, possono provocare sempre dei cambi nel tempo. Se uno degli elementali della natura—specialmente uno come Harry—potesse imparare a controllare i suoi poteri, è facile che sia più capace di Voldemort.”

“Pensavo che Lord Voldemort fosse uno degli elementi della natura”, bisbigliò Draco.

Remus scosse la testa. “La linea di Slytherin dovette vendere il loro destino all’oscurità, per guadagnare tale potere. Il potere di Harry è puro. E’ un regalo degli dei alla sua famiglia, e nessun altro. Il potere di Harry non è limitato dai confini imposti dall’oscurità. Harry può usare i suoi regali come vuole.

Ora, Draco aveva una più grande comprensione dei fatti. “E’ per quello che i genitori di Harry furono uccisi? Voldemort sapeva che, se il bambino corretto nascesse nella famiglia, tale bambino poteva sconfiggerlo.

Sirius accennò col capo. “Esattamente. Harry è quel bambino, chiaramente. Ecco perché, Voldemort lo volle morto. Ecco perché è così importante che Harry resti vivo.

Cadde il silenzio, l’unico suono nel gruppo era quello dei baci che Draco posava sul viso dell’addormentato Harry.

 

 

L’erede dei Potter, era potente, Voldemort lo sapeva. Due volte aveva tentato di ucciderlo, senza riuscirci. Ora, l’esplosione di luce diurna durante le ore più scure della notte, era una prova che il bambino era consapevole delle sue capacità.

Inoltre, il ragazzo era nella foresta tra Rectorland Est e Rectorland dell’Ovest. Dopo l’attacco fallito nei possedimenti Potter, si era ritirato al sicuro, aspettando che il corpo ferito recuperasse e che l’occasione opportuna per riprendere il suo titolo si presentasse.

Poco rimaneva, ora, del potente Lord Voldemort. Era sottile e debole, un nulla in mantello nero. Il cibo che gli permise di sopravvivere, erano teste di roditori. I suoi sostenitori, erano ancora con lui, forti abbastanza. Gli portarono in regalo ratti e serpenti per alimentarlo. I suoi seguaci più fedeli, stavano cercando un modo per ridargli la sua forza. Erano ormai 20 anni che aspettava per trovare una risposta a questo.

Ma Voldemort, era un vampiro. Aveva l’eternità, e certamente, poteva aspettare un poco ancora. Gli diede il tempo per pianificare la sua vendetta contro Potter. Voldemort era il Lord dei Lord. Voldemort dominerebbe la terra. Due creature, però, erano d’ostacolo ai suoi piani. Doveva distruggerli entrambi; l’usurpatore, Draco Malfoy, e Harry Potter, l’ultimo dei Gryffindor Elementali.

Il mondo, pensò Voldemort, avrebbe imparato presto a temerlo di nuovo.

 

 

Harry si svegliò con l’alba. Era premuto contro Draco, e sospirò, premendo il viso nel torace di Draco. Draco, notò Harry, non aveva una coperta. Harry era caldo, piegato al sicuro dotto due coperte.

Sirius e Remus erano addormentati, inclinati uno contro l’altro, per cercare conforto.

Alzando leggermente la sua testa, Harry volse gli occhi a Draco. Il vampiro era sveglio, guardandolo. “Non hai freddo?” Bisbigliò Harry.

Draco scosse la testa. “No, tu sei abbastanza caldo per entrambi. Un bacio gentile, venne posato sulla fronte del giovane. “Hai dormito bene?”

Sorridendo, Harry accennò col capo. “Molto bene. Sei comodo”, disse con un piccolo sorriso sul volto. “Hai fame, Draco? Non hai mangiato in molti giorni...

“Sono affamato, ma prima dobbiamo parlare di qualcosa. Perchè te ne sei andato senza dirmi nulla? Sarei venuto con te. Non ti avrei impedito di venire a vedere la tua casa ancestrale.”

Harry distolse lo sguardo, vergognoso. Draco gli afferrò il mento, obbligandolo a fissare i suoi occhi. “Rispondimi, Harry.

I brillanti occhi verdi si restrinsero. “Perchè sono pericoloso, Draco! Io sono pericoloso! Ho distrutto l’intero clima attorno al tuo feudo! E se succedesse altro, Draco? Se ti accadesse qualcosa per causa mia?”

La presa di Draco su Harry si intensificò, e Draco attrasse il suo innamorato ancora più vicino al suo corpo. “No, tu non sei pericoloso, Harry. Non lo sei. Insieme, riusciremo a trovare un modo per controllare il tuo potere. Non ti lascerò.

Harry si strinse ancora di più a Draco, sospirando. “ti amo, Draco. Davvero.”

Draco accennò con il capo. “Lo so, prediletto...lo so.”

Due occhi verdi maliziosi, incontrarono lo sguardo fisso di Draco. “Affamato, Draco?” Bisbigliò Harry.

Guardando il dolce aumento e caduta del torace di Harry, il delicato pulsare del sangue attraverso le vene del suo collo, Draco comprese che, in effetti, era davvero molto affamato. stava morendo di fame, davvero. “Marmocchio”, bisbigliò affettuosamente, abbassando le labbra sul collo di Harry.

Draco baciò dolcemente la pelle, trasportando le sue mani per strofinare leggermente contro il membro nei pantaloni di Harry. Draco sentì la pelle calda sotto le sue mani. La virilità di Harry che cresceva contro la mano di Draco, e il quieto lamento di Harry.

“Silenzio”, bisbigliò Draco. “Non vogliamo risvegliare i nostri compagni.”

Harry assentì col capo, anche se Draco dubitò alquanto che avesse capito. Draco continuò con i colpi gentili attraverso la stoffa tesa. Poi, baciò la pelle del collo di Harry, per poi far scivolare le sue zanne nella carne ed assaggiare il dolce, infuocato sangue di Harry. Assaggiava come l’aria dopo un temporale, facendo Draco, chiedersi se il tempo attraversasse il sangue del suo innamorato.

Draco sperò solo che il padrino di Harry continuasse a dormire. Dubitò fortemente che vederlo bere il sangue di Harry, cadesse in alcuna categoria che Sirius Black considerebbe come ‘intenzioni onorevoli’.

  
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