Debito di sangue
di JenniferButterflyGirl
tradotto da Freya
n.t.:appena
possibile, trasporterò tutte le traduzioni nell’account dell’autore
freya
cap.14: Il potere di Harry
Potter
La foresta intera arse
grazie all’alba prematura. Gli animali notturni che erano già intenti alle loro
attività notturne, caddero in confusione. La luce ricoprì tutto, riempiendo il
cielo.
Poi, rapidamente come era venuta, l’alba si fermò, ed il sole scomparve nuovamente.
Il far sorgere anzitempo il
sole, esaurì Harry. Anche il più forte degli
Elementali, non poteva contenere tale oneroso compito per troppo tempo. Harry
si accasciò contro Draco, mentre la luce si affievolì.
“Mi sento confuso”,
bisbigliò, sbattendo le palpebre. “Penso di aver bisogno di dormire...”
Draco, stordito dalla luce
balenante nel cielo e la sincera devozione negli occhi di Harry, accennò col
capo, e strinse la sua presa sulle sue spalle. “Allora
dormi. Ci penso io alla sicurezza.” Poi, inclinandosi ulteriormente contro
Harry, Draco posò le labbra contro il suo orecchio, baciandone il delicato
guscio e parlò a bassa voce. “Ti avevo detto che Lord
Voldemort aveva ragione a temerti, Harry. Tu, Harry, sei
molto più forte di lui. Ma io, sono qui, per
te. Ti amo.”
Harry assentì col capo. “Ti
amo, Draco”, mormorò Harry sonnolentemente.
Draco strofinò dolcemente le
spalle di Harry, carezzando la pelle del giovane al ritmo del suo respiro. Quando si fu assicurato che Harry stava dormendo, Draco rivolse
la sua attenzione a Sirius Black e Remus Lupin.
“Bene”, disse Draco,
furbescamente, “Lord Voldemort, se è là fuori, sa che
Harry scoprì i suoi poteri. Dubito che saremo capaci di impedire una guerra
ancora per molto.”
Draco fu divertito al notare
che Sirius Black non sembrava essere molto interessato
nel parlare di Lord Voldemort. I suoi occhi, brillanti, scivolavano dalla forma
accasciata di Harry, a Draco, per poi tornare indietro nuovamente.
“Le tue intenzioni verso il
mio figlioccio, sono onorevoli?” Chiese Sirius, con voce ferma. “Perché se gli
farai del male, Malfoy, se lo farai soffrire...te ne farò pentire.”
Remus posò una mano sul
braccio di Sirius e l’uomo si rilassò notevolmente. Draco
sorrise quando osservò l’effetto che, tale azione, aveva su Sirius. Era
evidente che i due fossero innamorati.
Draco rivolse nuovamente lo
sguardo su di Harry per un attimo. Il ragazzo era arricciato contro Draco,
posando la testa sulle spalle di Draco. Questi abbassò le mani, strofinando la
schiena di Harry dolcemente. Poi, volse la sua attenzione nuovamente a Sirius,
che ancora stava guardando ogni sua mossa.
“Le mie intenzioni verso
Harry sono completamente onorevoli. Ammetto che le...circostanze...in cui io
acquisii Harry, fossero un poco ombroso. Suo zio, l’ha
maltrattato, e molto, ho paura...” Draco fece una
pausa, pigiando un bacio gentile nella confusione di capelli che si
arricciavano sulle tempie di Harry. “L’amo, se è quello che mi stai chiedendo, Black. Harry è un regalo molto prezioso, ed io, ho tutta
l’intenzione di proteggere il mio regalo.”
Remus, notò Draco, sembrò
alquanto sorpreso che un vampiro potesse maneggiare un
essere mortale—ed un debito di sangue, per quello—così dolcemente, e sorrise.
“Se quello che hai detto dei suoi parenti è vero, e
credo che sia così, dato che non abbiamo ragione di presumere il contrario,
allora sono contento che ti prenda cura di lui. Ci sarebbe piaciuto allevare
Harry, sai, ma non fu possibile.”
Continuando i movimenti
calmanti delle sue mani contro le spalle e la schiena di Harry, Draco, accennò col capo. “La prima guerra cambiò la faccia della
terra. Io ho assunto il potere dopo la scomparsa di Voldemort. Sospetto che i
sostenitori d’entrambe le parti, finirono per fuggire
per salvare le loro vite. Dubito che Harry vi riterrà colpevoli per quello.
Harry non è quel genere di persona. Dubito che sappia realmente odiare, chiunque.”
“Mangi...il cibo...Malfoy?
Abbiamo una mezza pentola di stufato. Harry ne ha mangiato la maggior parte...” Chiese Remus, gentilmente.
Draco scosse il capo. “No,
preferisco mangiare altre cose”, e rivolse gli occhi al collo di Harry per un
momento, poi alzò lo sguardo, soddisfacendo lo sguardo
fisso di Sirius. “Grazie per l’offerta, comunque.”
Facendo una pausa, Draco
guardò su, verso Sirius e Remus. “Harry ha menzionato, molte volte, il
desiderio di voler ritornare al Possedimento dei Potter. Vuole vedere il luogo,
e cercare alcuni documenti che suo padre poteva aver lasciato sulla sua...condizione...sapete se per caso ve ne siano?”
Sirius guardò per un minuto
Remus, poi nuovamente Draco. “Non c’è più nulla, Malfoy”, disse piano. “Andato.
Alcune settimane fa, un’incursione ha distrutto il luogo. Non c’è più nulla da
trovare. Ora è solo un mucchio di pietre.”
Draco osservò che la voce di
Sirius tremò, all’ultima osservazione. Draco guardò addolorato in giù, verso il
compagno addormentato. “Gli e lo dirò domattina”, bisbigliò Draco,
abbracciandolo ermeticamente.
“Nonostante
quello che probabilmente pensate”, Aggiunse Draco, guardando entrambi gli
uomini, “volevo che vedesse il luogo. Pensavo che potesse rendergli un poco di
pace...”
Remus, sorrise quasi
gentilmente, a Draco. “Sembra, Malfoy, che tu sia riuscito
a farlo. Harry sta gettando arcobaleni tutti i giorni...Sembra davvero così
simile a suo padre.”
Osservando l’espressione
confusa sul volto di Draco, Sirius continuò la spiegazione.
“Quando James incontrò Lily Evans, gettava dappertutto arcobaleni—senza neppure
accorgersene.” Disse l’uomo.
Remus, che stava frugando
attraverso le sue borse, gli offrì una coperta. Draco la prese dall’uomo con
gli occhi ambrati, ma, invece di avvolgerlo attorno a lui, l’usò per dare ulteriore calore a Harry. Remus sorrise.
“Gli
elementali, sono sottoposti fortemente alle loro emozioni”, disse quietamente
Remus. “Le forti emozioni,
possono provocare sempre dei cambi nel tempo. Se uno degli elementali della
natura—specialmente uno come Harry—potesse imparare a
controllare i suoi poteri, è facile che sia più capace di Voldemort.”
“Pensavo che Lord Voldemort
fosse uno degli elementi della natura”, bisbigliò Draco.
Remus scosse la testa. “La
linea di Slytherin dovette vendere il loro destino all’oscurità, per guadagnare
tale potere. Il potere di Harry è puro. E’ un regalo degli
dei alla sua famiglia, e nessun altro. Il potere di Harry non è limitato dai
confini imposti dall’oscurità. Harry può usare i suoi regali come vuole.”
Ora, Draco aveva una più grande comprensione dei fatti. “E’ per quello che i genitori
di Harry furono uccisi? Voldemort sapeva che, se il bambino corretto nascesse
nella famiglia, tale bambino poteva sconfiggerlo.”
Sirius accennò col capo.
“Esattamente. Harry è quel bambino, chiaramente. Ecco perché, Voldemort lo
volle morto. Ecco perché è così importante che Harry resti vivo.”
Cadde il silenzio, l’unico
suono nel gruppo era quello dei baci che Draco posava sul viso
dell’addormentato Harry.
L’erede dei Potter, era
potente, Voldemort lo sapeva. Due volte aveva tentato di ucciderlo, senza
riuscirci. Ora, l’esplosione di luce diurna durante le ore più scure della
notte, era una prova che il bambino era consapevole delle sue capacità.
Inoltre, il ragazzo era
nella foresta tra Rectorland Est e Rectorland dell’Ovest. Dopo
l’attacco fallito nei possedimenti Potter, si era ritirato al sicuro, aspettando
che il corpo ferito recuperasse e che l’occasione opportuna per riprendere il
suo titolo si presentasse.
Poco rimaneva, ora, del
potente Lord Voldemort. Era sottile e debole, un nulla in mantello nero. Il
cibo che gli permise di sopravvivere, erano teste di roditori. I suoi
sostenitori, erano ancora con lui, forti abbastanza. Gli portarono in regalo ratti e serpenti per alimentarlo. I suoi seguaci
più fedeli, stavano cercando un modo per ridargli la sua forza. Erano ormai 20
anni che aspettava per trovare una risposta a questo.
Ma Voldemort, era un vampiro. Aveva
l’eternità, e certamente, poteva aspettare un poco ancora. Gli diede il
tempo per pianificare la sua vendetta contro Potter. Voldemort era il Lord dei Lord. Voldemort dominerebbe la terra. Due creature, però,
erano d’ostacolo ai suoi piani. Doveva distruggerli entrambi; l’usurpatore, Draco
Malfoy, e Harry Potter, l’ultimo dei Gryffindor Elementali.
Il mondo, pensò Voldemort,
avrebbe imparato presto a temerlo di nuovo.
Harry si svegliò con l’alba.
Era premuto contro Draco, e sospirò, premendo il viso nel torace di Draco.
Draco, notò Harry, non aveva una coperta. Harry era caldo, piegato al sicuro
dotto due coperte.
Sirius e Remus erano
addormentati, inclinati uno contro l’altro, per cercare conforto.
Alzando leggermente la sua
testa, Harry volse gli occhi a Draco. Il vampiro era sveglio, guardandolo. “Non
hai freddo?” Bisbigliò Harry.
Draco scosse la testa. “No,
tu sei abbastanza caldo per entrambi.” Un bacio gentile,
venne posato sulla fronte del giovane. “Hai dormito
bene?”
Sorridendo, Harry accennò
col capo. “Molto bene. Sei comodo”, disse con un
piccolo sorriso sul volto. “Hai fame, Draco? Non hai mangiato in molti
giorni...”
“Sono affamato, ma prima
dobbiamo parlare di qualcosa. Perchè te ne sei andato senza dirmi nulla? Sarei
venuto con te. Non ti avrei impedito di venire a vedere la tua casa ancestrale.”
Harry distolse lo sguardo,
vergognoso. Draco gli afferrò il mento, obbligandolo a fissare i suoi occhi.
“Rispondimi, Harry.”
I brillanti occhi verdi si
restrinsero. “Perchè sono pericoloso, Draco! Io sono pericoloso! Ho distrutto
l’intero clima attorno al tuo feudo! E se succedesse
altro, Draco? Se ti accadesse qualcosa per causa mia?”
La presa di Draco su Harry si intensificò, e Draco attrasse il suo innamorato ancora
più vicino al suo corpo. “No, tu non sei pericoloso, Harry. Non lo sei.
Insieme, riusciremo a trovare un modo per controllare il tuo potere. Non ti
lascerò.”
Harry si strinse ancora di
più a Draco, sospirando. “ti amo, Draco. Davvero.”
Draco accennò con il capo.
“Lo so, prediletto...lo so.”
Due occhi verdi maliziosi,
incontrarono lo sguardo fisso di Draco. “Affamato, Draco?” Bisbigliò Harry.
Guardando
il dolce aumento e caduta del torace di Harry, il delicato pulsare del sangue
attraverso le vene del suo collo, Draco comprese che, in effetti, era davvero
molto affamato. stava morendo di fame, davvero. “Marmocchio”, bisbigliò
affettuosamente, abbassando le labbra sul collo di Harry.
Draco baciò dolcemente la
pelle, trasportando le sue mani per strofinare leggermente contro il membro nei
pantaloni di Harry. Draco sentì la pelle calda sotto le sue mani. La virilità di Harry che cresceva contro la mano di Draco, e il
quieto lamento di Harry.
“Silenzio”,
bisbigliò Draco. “Non vogliamo risvegliare i nostri compagni.”
Harry assentì col capo,
anche se Draco dubitò alquanto che avesse capito. Draco continuò con i colpi
gentili attraverso la stoffa tesa. Poi, baciò la pelle del collo di Harry, per
poi far scivolare le sue zanne nella carne ed assaggiare il dolce, infuocato
sangue di Harry. Assaggiava come l’aria dopo un temporale, facendo Draco,
chiedersi se il tempo attraversasse il sangue del suo innamorato.
Draco sperò solo che il
padrino di Harry continuasse a dormire. Dubitò fortemente che vederlo bere il
sangue di Harry, cadesse in alcuna categoria che Sirius Black
considerebbe come ‘intenzioni onorevoli’.