Serie TV > Gossip Girl
Segui la storia  |       
Autore: ary_gg    03/10/2010    2 recensioni
Dal prologo: "Sempre simpatico, amore". Mi guardò con quel suo ghigno adorabile e mi posò un lieve bacio sulle labbra. "Ce la caveremo Blair, vedrai non sarà così terribile."
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAP.3 IDENTITA' SVELATA

 

"Buongiorno Lay!"
"D, perchè mi chiami a quest'ora di lunedì mattina visto che ci vedremo esattamente fra...circa tre quarti d'ora?"
"E tu perchè sei sempre così acida?"
"Sputa il rospo D."
"Volevo solo sapere se avevi scoperto qualcosa su quel tizio carino del locale".
"Quel tizio irritante vorrai dire. Comunque no, ieri sembravano tutti troppo impegnati per darmi una mano..."
"Oh è per questo che cel'hai con me stamattina?"
"Non per quello, ma perchè ogni tanto sparisci e non mi dici che fine fai! Zia Serena ha chiamato la mamma ieri sera lo sai?"
"Cosa?!"
"Se dici che sei qui, e vuoi che ti copra, avvisami per lo meno."
"Che cosa hai detto a tua madre?"
"Ero con le altre a cena e le ho detto che eri con me, stamattina sono andata via prima che potesse vedermi, in teoria hai dormito qui, anche se nessuno ti ha vista, ma non hanno visto nemmeno me, quindi..."
"Ti devo un favore!"
"Bene, allora puoi dirmi dov'eri."
"Magari un'altra volta ok? Ci vediamo tra poco!"
"Denise! Non mi freghi, aspetta!"
Denise riattaccò il telefono e sospirò.
"Problemi?"
"No Al, ma perchè anche se voi sparite per la notte, non trovate centinaia di chiamate perse e altrettanti messaggi in segreteria, da parte di madri e migliori amiche nevrotiche??"
"Con voi ti riferisci a me?"
"Vedi qualcun'altro qui? E comunque era una considerazione generalizzata a voi ragazzi."
"Non è ho idea...penso solo che si tenda ad essere un pò più protettivi nei confronti di voi donne."
"Idea comune e, a mio parere, discriminatoria."
"Sei troppo agitata, non  ti sei fermata un attimo da che ti sei svegliata."
"Sai com'è fra circa quindici minuti devo essere in classe. Tu piuttosto? Non ti sbrighi?"
"Non per allarmarti ancora di più Denise, ma noi dell'ultimo anno siamo esonerati dall'assemblea che preannuncia l'inizio dell'Ivy League."
Denise si bloccò all'istante, facendosi prendere letteralmente dal panico.
"Ivy League?? Oddio, me ne sono dimenticata, Lay non mi ha detto nulla, strega! E tu, potevi ricordarmelo! Oh no,no, no! Farò tardi!" Denise uscì dalla stanza sbattendo la porta.
"Non correre D!"

Denise salì le scale di fretta pensando che, se non si fosse spezzata l'osso del collo quel giorno, non sarebbe mai più successo. Appena raggiunse l'aula magna vide gli studenti uscire e adocchiò Lauren, che, appena la vide, la scrutò con espressione dura e di rimprovero.
"Oh no, me la sono persa!" Lauren guardò Denise ancora un pò, poi le sorrise vivacemente.
"La storia si ripete! Sei proprio come la zia."
"Senti chi parla! Sembri tua madre in versione miniatura."
"Fiera di esserlo D"
"E comunque non ho nessuna intenzione di fare come la mamma, so cosa voglio. E comunque per me l'Ivy League è una perdita di tempo, andrò alla Columbia, non ho nessuna intenzione di lasciare New York."
"Si si, lo so, lo dici da quando avevamo dieci anni."
"Tu piuttosto, su quale facoltosa università hai deciso di puntare?"
Lauren alzò gli occhi al cielo. "Non ne ho idea, manca ancora un anno."
"Che fine ha fatto la ragazza che programma gli eventi almeno dieci anni prima?"
Lauren continuò a camminare per i corridoi della scuola senza rispondere. Denise la bloccò.
"L, che c'è?"
Lauren sospirò. "Non lo so, è che..."
"Ehi sis, Ivy League iniziata, immagino sarai elettrizzata."
"Matt, non è giornata, disturba qualcun'altro."
Lauren si allontanò lasciando Matt e Denise interdetti.
"Ma che ha?"
"Se non fossi piombato così all'improvviso lo avrei scoperto!"

Lauren si diresse a passo spedito verso l'aula, ma la sua attenzione fu attratta da qualcun'altro. "Oh no, è un incubo."
Il ragazzo si voltò verso di lei e sorrise. "Guarda chi c'è"
"Ti prego, dimmi che hai la divisa del Sant Jude, solo perchè volevi intrufolarti nel corridoio della Costance!"
"Mi dispiace deluderti tesoro, ma sono uno studente nuovo di zecca."
"Oddio, vedo che ormai accettano tutti in questa scuola, magari imparerai cos'è l'educazione. Mi perdonerai per l'interruzione di questa, esaltante, conversazione, ma ho lezione."
"Prego, avremo sicuramente modo di rivederci Lauren."
Lauren lo guardò seccata e lo superò per raggiungere la sua aula, appena dentro, prese il telefono e mandò un messaggio alle sue dame di corte:
ENTRO LA FINE DELLA PROSSIMA ORA, ESIGO SAPERE IL NOME DEL NUOVO STUDENTE DEL S.JUDE.
Lauren si sedette al suo posto aspettando, o meglio esigendo notizie sul misterioso ragazzo, quando vide entrare una ragazza molto bella, che si scrutò intorno, per cercare un posto vuoto.
La guardò meglio, aveva anche lei la divisa, ovviamente, ma indossava un paio di Laboutien e aveva l'ultimo modello di borsa Praga. Le fece segno indicandole il posto davanti al suo e le sorrise. La ragazza prese posto e Lauren si presentò. "Lauren Bass".
La ragazza la guardò con quegli occhi verdi enormi, le sorrise e si presentò. "Alice Rinaldi."
"Non sei americana."
"No Italiana. SI sente molto?"
Lauren le sorrise. "No, l'ho dedotto dal nome e cognome. Hai un accento molto buono."
La discussione si fermò lì a causa dell'arrivo dell'insegnante e, soprattutto, dall'arrivo dell'informazione che Lauren aspettava. CRISTOPHER ANDERSON.

"Cristopher Anderson."
"Prego?" Denise guardò Lauren che era appena piombata davanti a lei.
"Quell'idiota che mi ha versato il martini sul vestito, lo stesso che mi è venuto addosso venerdì al MET."
"Oh si, certo. Hai scoperto solo il nome?"
"Sai com'è non ho investigatrici molto in gamba, a volte ho dei seri dubbi sulla loro intelligenza. Comunque, questa mattina, me lo sono ritrovata, in tutto il suo antipatico splendore, qui a scuola con la divisa del Sant'Jude."
"Nuovo studente?"
"A quanto pare...Oh sembra essere la giornata dei nuovi arrivi. C'è anche una nuova studentessa, Alice Rinaldi."
"Non è un nome americano."
"Infatti è italiana, sembra carina, ma non ho avuto modo di approfondire."
"Quante novità!"
"Già, hai visto Matt?"
"No, a parte stamattina."
"Ok, vado a casa a scoprire qualcos'altro, ti chiamo più tardi!"

"Lay, Matt?"
"Mamma? Come mai a casa."
"Ciao tesoro, abbiamo ospiti a cena." Lauren e Matt la guardarono interdetti.
"Di lunedì?"
"Si caro, e a vostro padre, non dispiacerebbe se ci foste anche voi."
"Ti prego, non contare su di me, mi vedo con Alan."
Blair guardò il figlio con aria innocente.
"Di lunedì?"
Matt sorrise. "Touchè"
Lauren alzò gli occhi al cielo "Almeno inventati qualche scusa migliore per..."
"Lauren!" Blair riprese la figlia.
"Che c'è non mi hai nemmeno fatto finire di parlare."
"Oh ti prego, conosco i miei figli come le mie tasche, non ci vuole un genio per capire che il signorino qui, ha di meglio da fare e che tu, stavi per rimarcarlo in termini coloriti. Chiedi a tuo padre prima di uscire."
"Posso essere esonerata anche io?"
"Assolutamente no, a cena ci sarà la figliastra del nostro ospite con la moglie novella, mi sembra scortese farla stare sola in mezzo a noi."
Lauren guardò la madre annoiata. "Lungi da me provocare tale disagio". Detto ciò sfoderò uno dei suoi sorrisi di circostanza e salì in camera sua e si preparò per la cena, indossando un Waldorf nero originale adatto alla circostanza. Uscì dalla sua stanza e incontrò con Matt, che stava per svignarsela.
"Non capisco perchè tu hai il permesso di saltare questa, interessantissima cena, mentre, io, devo restare qui."
"Perchè ho cose più interessanti da fare."
"Bè certo, scoparsi una biondina, che non sa usare il cervello, è sicuramente qualcosa di più interessante."
"L'importante è che sappia usare qualcos'altro."
Lauren guardò il fratello disgustata dandogli una botta sul braccio.
"Oh, avanti sis, sei tu che hai cominciato con il linguaggio colorito."
"Ovviamente...scendo gli ospiti sono arrivati."
"Allora è meglio che mi defili, prima che papà mi incastri."
Scendendo Lauren rimase piacevolmente sorpresa, scoprendo che, la famosa figliastra, non era altro che la ragazza che aveva attirato la sua attenzione a scuola. Di certo Alice, attirò anche l'attenzione di qualcun'altro.
"Se avessi saputo della brunetta sarei rimasto."
Lauren lo fulminò con lo sguardo. "Va a farti una gallinella, Alice sembra a posto."
"Alice? L'hai già conosciuta?"
"Stamattina in classe, si è appena trasferita dall'Italia, smettila di guardarla così, vai!"
"Vado, vado, notte sis".
"Oh tesoro, sei qui. Lei è..."
"Alice, lo so, ci siamo conosciute questa mattina a lezione di letteratura."
"Perfetto, lei é Sara Rinaldi, la madre di Alice, mentre lui è Alec Anderson."
Dal viso di Lauren sparì improvvisamente il sorriso. "Anderson...è, è un piacere."
Lauren continuò a chiedersi se fosse una coincidenza, se quel ragazzo potesse essere il figlio di quell'uomo, intenta a scoprirlo, cominciò a chiacchierare con Alice.
"Come ti trovi a New York?"
"Bè sono qui solo da 48 ore, è un pò difficile fare un resoconto, senza contare che sento ancora il fuso orario, mi sarei potuta addormentare da un momento all'altro a lezione stamattina."
"Oh, allora non è il fuso orario, sono solo le lezioni della Signora Bennett."
"Perfetto, mi aspettano lezioni interessantissime allora."
"Tua madre e il tuo patrigno si conoscono da molto?"
"Un anno, si sono frequentati da subito. Serge aveva degli affari in Italia, a Milano, tornava in America di rado in quell'anno, ma poi doveva ritornare qui definitivamente e ha chiesto a mia madre di seguirlo e di sposarlo e...bè eccomi qui."
"Non sembri molto entusiasta."
"Bè ho lasciato i miei amici, i miei parenti, il mio ragazzo, la mia scuola, Milano, la mia vita, sfido chiunque ad esserne entusiasti. Niente contro New York, l'ho sempre vista come una meta da sognare, ma quando poi ti ci ritrovi è tutta un'altra cosa. Avrei solo voluto poter scegliere."
"Perdona la mia indiscrezione, non potevi restare con tuo padre? Insomma se fossi in tua madre avrei capito."
"Mio, mio padre è morto tre anni fa."
Lauren arrossì di colpo. "Perdonami, io...sono stata indiscreta."
"Figurati. Dopo la sua morte, ho visto mia madre sorridere solo quando ha conosciuto Serge. Non avevo il coraggio di dirle che non volevo lasciare Milano."
Lauren le sorrise. "Serge è mai stato sposato prima?"
"Si, ha divorziato da sua moglie circa otto anni fa, ha anche un figlio un anno più grande di noi."
Bingo. Lauren si accorse di aver fatto centro, Christopher era suo figlio, non che fratellastro di Alice.
"E come ti trovi con lui?"
"Oh bè non lo conosco abbastanza però è stato molto gentile, ha accolto me e mia madre molto bene, insomma non ha dato nessun genere di problema. Comunque non ci ho parlato granchè, sembra un ragazzo molto schivo."
"E' normale anche io ho un fratello, è difficile trovare un punto d'incontro."
"Già, ma non mi preoccupo, se deve nascere un rapporto, nascerà col tempo."
Lauren rimase colpita dalla personalità di Alice, era molto forte, ma dolce e soprattutto molto assennata e razionale. Lauren capì che, forse, aveva trovato una potenziale amica.

 

angolo autrice

Bene Lauren ha scoperto il nome del ragazzo che la tormenta, ma anche qualcos'altro, forse ha trovato un'amica. Lauren considera Denise la sua unica amica, così come Blair faceva con Serena. Le altre erano solo delle conoscenti, delle tirapiedi, ed un pò la stessa cosa qui, ma in Alice, Lauren, vede qualcosa di diverso. Poco da dire anche qui. Alla prossima. Xo xo A.<3
P.S. per questa volta non sono riuscita a trovare un titolo di canzone adatto, quindi ho inventato un titolo :)

giulina    grazie mille per la recensione e i complimenti. PIccolo segreto svelato, il nome del ragazzo e la sua mezza parentela! dimmi che te ne pare! grazie ancora!

mimi 96    grazie per la recensione, spero ti piaccia questo cap!



   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Gossip Girl / Vai alla pagina dell'autore: ary_gg