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Autore: DeepBlueMirror    04/10/2010    7 recensioni
Una raccolta di oneshot (tendente alla long nei capitoli successivi) dedicate ad alcuni personaggi della Wammy's house che ben conosciamo. Iniziamo con... Mello. Leggerissimo OOC dovuto a personaggi non approfonditi nel manga (Linda e Matt)e per lo sviluppo delle relazioni nel gruppo.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: L, Linda, Matt, Mello, Near
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Linda'
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Per Matt ho scelto il giardino.


Ho pensato che sarebbe stato uno sfondo perfetto e che avrebbe fatto risaltare i colori accesi che caratterizzano il mio nuovo soggetto; dopo aver passato ore su tutte le gradazioni di grigio, nero e bianco, posso
finalmente dedicarmi a una certa varietà di sfumature.
Sediamo entrambi sull'erba morbida e umida di rugiada, posizionandoci in modo da avere il pallido sole settembrino alle mie spalle, così che non disturbi i miei occhi, e alcuni raggi che colpiscano Matt.

L'effetto è meraviglioso.

Io sono armata di blocco da disegno e matite, lui della amata PSP ricevuta in regalo da Roger per il suo quattordicesimo compleanno.



-Linda, ti dà fastidio se fumo?- domanda, estraendo una sigaretta dalla tasca del gilet chiaro che indossa.
-No, figurati... Ma da quando hai questo vizio, Matt?- replico piuttosto stupita dalla mia scoperta.
Silenzio, interrotto solo da un lieve sbuffo con il quale una sottile scia di fumo si fa strada tra le sue labbra.
Matt mi omaggia del suo tipico sorriso scanzonato e piuttosto provocatorio, mentre con gesti rapidi, resi tali dall'abitudine, inserisce un gioco nella console e si appresta a proseguire la partita interrotta in precedenza.
-Da un po'-.




Matt è Matt.
Credo si possa partire da qui.


Matt è simile a una di quelle gemme sfolgoranti esposte nelle gioiellerie su teli di velluto nero: se ti soffermi a fissarlo troppo a lungo, finisci per rimanere abbagliato dalle sue molteplici e diversissime sfaccettature.
O dai colori accesi del suo abbigliamento.


Matt è di natura allegra.
È la persona più solare della Wammy's house, ha sempre il sorriso sulle labbra e la sua risata contagiosa è udibile in tutto l'edifico, un vero toccasana per il malumore.
Credo che i suoi tratti più caratteristici siano proprio il suo permanente sorriso, il suo avere sempre la battuta pronta, il suo modo di prendere la vita con leggerezza e con positività, nonostante la sua storia personale e l'andamento delle cose in questo mondo.



Matt è un videogiocatore accanito.
Ha sempre avuto questa passione e credo se la porterà fino nella tomba.
La sua mente è sempre troppo occupata a vagare tra mondi digitali, trame complesse, strategie e tecnologie varie per poter soffermarsi per più di cinque minuti su qualcuno o qualcosa di statico.
Ultimamente si è interessato all'informatica; chissà che non diventi un bravo hacker.




Matt è paziente e flemmatico.
Nonostante la sua tendenza ad usare un volume di voce piuttosto elevato e il suo vagare qua e là rumorosamente come fa un tornado mentre devasta una piana silenziosa, è davvero difficile che perda la calma.
Tranne quando la scritta "GAME OVER" lampeggia sullo schermo della console che sta utilizzando.
Nessun membro dell'orfanotrofio scorderà mai la volta in cui Matt ha lanciato il suo primo gameboy contro la porta della sala comune urlando termini irripetibili e ancora sconosciuti a noi bambini; l'aggeggio ha quasi decapitato Roger, entrato proprio in quel momento per annunciare la cena.

Nel fracasso prodotto dalle risate di tutti e dalle scuse imbarazzate di Matt a un Roger a dir poco sconvolto, qualcuno giura di aver udito persino una risata soffocata provenire da dietro un enorme castello di tarocchi che occupava metà della stanza.
Qualcuno sostiene che fosse Near, altri trovano ben più probabile che fosse la poltrona accanto alla finestra.

Ciò accrediterebbe l'ipotesi formulata da alcuni, secondo cui Matt sia in grado di far ridere anche i mobili.



Mi rendo conto solo ora di aver divagato per una mezz'ora senza aver disegnato assolutamente nulla.
Ok, Linda, concentrati.

Osservo attentamente il suo volto regolare, nel tentativo di imprimere ogni dettaglio nella mia mente per riprodurlo con precisione.
Matt scoppia improvvisamente a ridere, staccando gli occhi dalla console (probabilmente messa in pausa per non perdere minuti preziosi della partita in corso) per un istante; compone un'espressione terrorizzata ed esclama: - Il modo in cui mi fissi è piuttosto inquietante, sai?-.
Arrossisco: - Mica lo faccio apposta! Se non ti studio con attenzione come faccio a ritrarti in modo realistico?- ribatto piuttosto imbarazzata.
Matt soffoca rapidamente la propria ilarità, assumendo ora un'espressione preoccupantemente seria: -Sì, ma avresti dovuto vederti in faccia, Linda- risponde in tono grave, offrendomi un'imitazione temo ben riuscita della mia assurda espressione.


Ecco, che rabbia, mi ha contagiata.

Gli tiro la gomma pane colpendolo in piena faccia, mentre la mia risata risuona nel giardino assieme alla sua.
-Quanta violenza in cotale aggraziata bellezza femminile...- osserva, tendendomi la gomma e facendo un buffo occhiolino.
-Taci e torna ai tuoi videogames, cretino- ribatto allegramente, iniziando a tracciare linee leggere sul foglio.




Matt ha un fisico scattante; non è molto alto, ha braccia piuttosto muscolose e mani agili e forti, che sostiene di essersi procurato grazie alle ore ininterrotte passate a reggere joystic e a premere pulsanti.
Noto una cicatrice piuttosto marcata sulla mancina; aggiungo anche questo dettaglio.



Matt ha un viso perfettamente ovale, occupato per metà da grandi occhi di colore indefinibile; a tratti sembrano blu scuro, a tratti più tendenti al verde.
Vada per una via di mezzo.

L'altra metà del volto è occupata dal suo ghigno irriverente.





I capelli di Matt sono rossi.
No, non va, così è troppo generico.
Tra amaranto e bordeaux?
Aggiungo un po' di sangria*.
Sì, ci siamo.




Ora l'abbigliamento.
Sorrido: i vestiti di Matt sono decisamente originali.
Mi rifugio per un attimo nella meravigliosa semplicità che mi riserva il disegnare i jeans blu che indossa, poi sospiro:
mi ci vorranno secoli per disegnare l'assurda fantasia a righe bianche e nere della maglia che indossa.
Mi vanno insieme gli occhi solo al pensiero.



Aggiungo gli ultimi dettagli: la playstation portatile sulla quale è chino, la sigaretta appena accesa, la terza per la precisione, che sporge dalle sue labbra, dandogli un' aria da spaccone buono, alcune rughe di concentrazione che solcano la sua fronte coperta da ciocche di capelli amaranto.


-Fatto!- esclamo soddisfatta; mi alzo in piedi, stiracchiandomi, subito seguita da Matt che replica allegramente -Anch'io-. La mia odierna musa ripone la console nella tasca dei pantaloni e mi prende il foglio dalle mani con un gesto deciso e allo stesso tempo delicato.
Noto un lampo di meraviglia ed entusiasmo nei suoi occhi bluastri: -Uao- dice solo.
-Dai, impegnati di più Matt- domando, sporgendomi oltre la sua spalla e attendendo un commento più esauriente.
-Il tratto è magnifico, bella scelta nell'uso delle mine, ottima tecnica. Le ombreggiature sono davvero realistiche, è un disegno dettagliato e pieno, ma senza cadere nell'eccesso... Inoltre lo sfondo è molto curato e ben definito; l'erba sembra balzare fuori dal foglio. E poi il soggetto è un gran figo- snocciola Matt, alternando una seria analisi artistica a uno dei suoi soliti commenti idioti.
Ridacchio, riprendendomi il foglio: - Non sono d'accordo sull'ultimo punto, caro il mio critico d'arte-.
Matt si acciglia, spegnendo la sigaretta sotto la scarpa: -Davvero?- domanda tra l'offeso e l'incuriosito.
Gli sorrido, infilando il foglio nel mio fidato blocco e infilando tutto sotto il braccio: -Il soggetto del mio disegno è una persona speciale, di grande spessore umano, dotata di grande carisma e di una sensibilità rara; è una persona vivace e apparentemente spensierata, un amico e un confidente eccezionale... Te lo presenterei volentieri, sai?- rispondo.
Matt sorride, abbassando lo sguardo per un istante; noto un guizzo di insicurezza sul suo volto.
-Insomma è una bella persona?- domanda.
Rimango interdetta: strano quesito.
Matt appare piuttosto imbarazzato.
-Sì, direi proprio di sì- ripeto convinta.
Matt sembra pensoso, poi domanda: - Perchè "apparentemente spensierata"?-.
Alzo le spalle: -Tutti abbiamo i nostri problemi, no? Inoltre l'essere orfani comporta sempre una storia che cancella ogni traccia di assoluta spensieratezza dalla propria vita-.
Il ragazzo annuisce: il suo sorriso ha un che di malinconico che gli addolcisce il volto.
-Hai talento, Linda, sai? Capisci bene le persone e non è da tutti...- dice, poggiando una mano sulla mia spalla con fare amichevole.
Poi ride e torna il solito Matt scanzonato e esuberante.
-Vado a finire di studiare informatica, altrimenti mi ritroverò ultimo nella graduatoria della Wammy's e un genio della tecnologia bello e formidabile come il sottoscritto non può avere contrattempi del genere...Grazie del ritratto, conservalo con cura per i posteri!- esclama in tono allegro, avviandosi con una pigra camminata verso l'orfanotrofio.

Lo seguo, l'animo pervaso da una pace e una serenità che solo questo strano ragazzo dai capelli color amaranto è capace di donare con gratuità e ingenuità.







Terzo capitolo!!! Essendo Mail Jeevas un personaggio comparsa vi sono davvero poche informazioni su di lui...
A cominciare dai colori!!!!
Per la fic mi sono basata sulle illustrazioni di Akane Kurosai che ringrazio per lo splendidi dnd poisoned e del quale attendo con trepidazione il seguito.

Grazie mille per le recensioni, sono molto felice!!!
Irene Kirsh

* Non pensate che Linda versi bevande alcoliche sui disegni XD è una sfumatura di rosso che prende il nome dalla bevanda.
  
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