Abitudini.
Quella notte pioveva ; tra i temporali e la pioggia che cadeva scrosciante contro i vetri, erano ore che non chiudeva occhio. Nemmeno se provava a mettere la testa sotto il cuscino.
Continuava a girarsi e rigirarsi nel letto, facendo borbottare, infastidita, di tanto in tanto la sua compagna di stanza.
Dopo l’ennesimo temporale, sbuffò gettando via la coperta leggera ed uscì in silenzio dalla stanza. Tutti dormivano, tranne lei. Persino il suo gatto ronfava alla grande.
Camminò lentamente nel corridoio, sul pavimento di legno, per poi fermarsi davanti ad una stanza.
“perché no” si chiese “ in fondo ha già funzionato altre volte…” aprì la porta ed entrò.
La stanza era buia, ma la conosceva a memoria. In due letti separati, i ragazzi. Gemelli. Andò dritta verso uno di loro e lo toccò su una spalla. Lui però continuò a dormire , dopo aver mugugnato qualcosa.
Lo scosse un po’, finché lui non aprì un occhio.
- fifona- le disse dopo averla guardata un attimo.
- non sono fifona…solo non riesco a dormire- incrociò le braccia – e fa freschetto...-
- ci credo! – la guardò con quell’unico occhio aperto – una canotta e dei pantaloncini aderenti…-
-insomma..-lo guardò –mi fai spazio?- continuò pregandolo.
Lui sospirò scostando la coperta, e la tirò per un polso.
- fifona – la prese in giro e le passò un braccio intorno alle spalle.
-hai ragione..- si accoccolò – grazie Fred –
-mhmm..- era tornato a dormire, giocherellando con le dita sulla sua spalla.
Poco dopo, ipnotizzata da quel tocco si addormentò.