Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Lutea Eos    04/10/2010    3 recensioni
“Erano passati più di 100 anni dalla nascita di Reneesme.”
“Ho una buona notizia: Nahuel verrà a stare con noi per un po’ di tempo. Ha deciso che vuole provare la nostra dieta.”
“Forks è circondato dalla foresta. Un’eventuale aggressione di Nahuel verso qualcuno si può sempre far passare come un orso incattivito.”
“Tutto andava da sé. Ognuno era elettrizzato all’idea di ritornare in quella città dove tutto era cominciato.”
I Cullen tornano a Forks. Lì troveranno il figlio di Sam, la nipote di Bella ed alla loro famiglia si aggiungerà un componente. Nahuel. Buono o cattivo?
Spoiler Breaking Dawn (ma bisogna ancora metterlo?)
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Black, Nahuel, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nel frattempo, a Forks, Emma si stava parecchio allarmando per la scomparsa improvvisa di Lucas.

Infatti, quella stessa mattina, quando il ragazzo non la era neanche passata a prendere per andare a scuola, aveva cominciato ad insospettirsi parecchio. Non lo sentiva già da più di 24 ore e per loro questo era un record negativo. Di solito il ragazzo la chiamava spessissimo quando non era con lei, per assicurarsi che stesse bene.

Il telefono prese a suonare. Emma aveva appena finito di preparare la cena.

“Pronto?” Chiese lei.

“Tesoro, sono io!”

“Ciao Lucas, amore!” Rispose lei contenta “Sei già tornato a casa?”

“Sì! Ti ho chiamata per sapere se stai bene.”

“Dovrei star male?”

“Hai detto che avresti tagliuzzato le carote per preparare l’arrosto, non ti sei fatta male con il coltello, vero?” Chiese lui tutto di un fiato.

Emma sorrise ripensando a quel piccolo flashback ed una piccola lacrima le cadde sul viso.

La ragazza quella mattina aveva anche già provato anche a contattare gli amici del ragazzo, conscia che alla mente collettiva del branco non sarebbe certo sfuggito il luogo dov’era Lucas ma non aveva trovato nessuno.

Aveva provato a casa di Alex ma la madre le aveva risposto che anche lei era nelle stesse condizioni e non trovava più il figlio. Sperava che fosse solo andato in vacanza con Jesse e Leah, che erano partiti per la Florida. La signora non si riusciva a spiegare perché il figlio non glielo avesse detto ma preferiva credere questo piuttosto di un rapimento.

Emma fu d’accordissimo nel confermare la sua tesi, ben sapendo che un mutaforma non avrebbe potuto essere stato rapito molto facilmente. Non da un umano, per lo meno.

Velocemente cercò di cancellare questo ultimo pensiero per evitare che il terrore si diffondesse in lei.

Emma uscì velocemente da casa, decidendo che subito dopo la scuola non sarebbe nemmeno tornata a casa ma sarebbe corsa da Lucas a La Push.

Proprio mentre si avviava, tentava di fare mente locale su dove potesse essere Lucas. Sembrava che tutti i lupi fossero spariti. Non solo Leah e Jesse che avevano già organizzato un viaggio, ma anche Lucas ed Alex. E se fosse qualcosa collegato al branco?

Ad Emma non veniva in mente nulla ma la ragazza capiva che essendo umana di certo non poteva comprendere tutte le emergenze che creature in parte soprannaturali potevano avere.

Forse, solo un’altra creatura soprannaturale avrebbe potuto spiegarglielo. Già, una creatura come… Un vampiro!

Forse erano i Cullen la chiava del problema. Riflettè velocemente Emma ferma al semaforo con la macchina nonostante questo fosse verde.

Sì, ma con chi poteva parlare Emma? Non conosceva i Cullen e soprattutto non le sembrava il momento adatto, viste le loro facce da funerale dovute alla sparizione di Nessie.

Ma tra loro c’era anche un lupo, no? Jacob!

Era lui la soluzione! Leah era partita con Jesse, allora poteva chiedere a lui! Certo, era una cosa da lupi, quella!

Immediatamente fece inversione di rotta, guadagnandosi un’occhiataccia dall’automobilista che viaggiava dietro di lei.

Appena Emma arrivò a casa Cullen, trovò seduta sui gradini Alice.

“Non c’è. No, non so dove sia.” Disse la vampira appena Emma scese dalla macchina.

L’umana le rivolse un’occhiata spaventata.

“Dai, Allie, così la spaventi! Falla almeno entrare!” Tuonò un vocione proveniente dall’interno della casa.

“Non sopporto di essere inutile!” Sbuffò la vampira contrariata alzandosi e tenendo aperta la porta di ingresso, continuando a fissare Emma per farle capire di entrare.

La ragazza si sentì improvvisamente invadere da una sensazione di tranquillità e decise di entrare col cuore un po’ più leggero.

Solo una volta dentro l’abitazione si ricordò del potere di Jasper, di cui le aveva parlato Lucas. Con lo sguardo cercò subito anche Edward, per controllare se ci fosse o no. Se non ci fosse stato sarebbe andato sicuramente meglio.

“E’ andato a cercare Nessie.” Disse Alice da metà della rampa delle scale su cui stava salendo

Emma la guardò stupita. “Stavi per chiedere dov’è Edward, no?” Alzò le spalle la vampira.

Emma annuì piano col capo e seguì con lo sguardo i movimenti della ragazza che sinuosamente saliva le scale per cercare Carlisle.

“Vieni, siediti!” Le disse Emmet sistemando il cuscino del divano accanto a lui.

La ragazza si sedette ancora titubante.

“Che succede? Che ci fai qui?” Chiese Jasper avvicinandosi un po’.

Emma lo guardò, poi rispose “Non trovo più Lucas. Nessuno a La Push sa dove sia e non so più a chi chiedere. Sono preoccupata, non riesco a contattare nessuno del branco e volevo solo sapere se è successo qualcosa, qualche attacco. Jacob ne sa nulla?”

I due vampiri si scambiarono una eloquente occhiata. “Jake non c’è. E’ da Nessie.”

“Pensavo non sapeste dove fosse.”

“Infatti non ne abbiamo idea.” Disse Emmet con lo sguardo spento “Ma sembra che Jake lo sappia e sia andato da lei.”

“Allora perché non vi dice dov’è?”

“Vuole stare sola.” Rispose stavolta Jasper “Le sue emozioni erano molto forti quando era ancora qui. Sembravano non sopportabili, ogni qualvolta ci vedeva, soprattutto.” La voce del vampiro si era incrinata verso la fine, Emma credette che stesse per piangere.

“Eppure ancora non mi spiego un cambiamento così repentino, Jazz.” Disse Emmet, dando l’impressione di ripetere qualcosa di già detto.

“Sì, Emmet, è strano che tutto di un colpo sia cambiata così. Anche l’amore per Jacob coesisteva con un sentimento quasi di stizza nei suoi confronti, come per tutti noi.”

“Be’, ovvio che è successo da un giorno all’altro!” Esclamò Emma.

I due ragazzi la guardarono stralunati. “Guardate che lo so cosa è successo. Me lo aveva raccontato lei quando ancora non sapevo chi fosse. In parte è anche colpa mia” Disse lei facendosi triste “Sono io che scherzando le ho consigliato di scappare di casa per evitare tutti!”

“Cosa?” L’urlo di Emmet per poco non la rovesciò dal divano.

“Sì” Pigolò lei piano “Quando mi ha detto che aveva litigato con voi, con Nahuel… In casa non c’era più nessuno con cui potesse parlare senza sentirsi a disagio, quindi le ho detto così, ma non credevo che lo avrebbe fatto!”

“Aspetta, ha litigato con Nahuel?”

“Sì, non lo sapevate?”

“No, lui non ce l’ha mai detto.”

“Be’, effettivamente era meglio se non lo sapevate. Per lui intendo. Non credo che a Jacob farà piacere.” Riflettè Emma ad alta voce.

“Cosa c’entra Jake?” Chiese Emmet.

“Be’, Reneesme diceva che Nahuel tentava sempre di corteggiarla e sedurla quando erano insieme da soli. E non credo che a Jacob piacerà.”

“Nahuel corteggiava Nessie?” Chiese Jasper.

“Questo neanche nelle mie scommesse!” Esclamò Emmet.

Emma rimase immobile a guardare i due vampiri che sembravano comunicare con lo sguardo. “Dobbiamo dirlo a Carlisle!” Disse infine Emmet voltandosi verso le scale.

Emma ebbe appena il tempo di voltarsi anch’essa che il dottore era già lei, seguito da Alice.

“Alice mi ha raccontato tutto.” Disse con un cenno verso Emmet.

Nella stanza cadde il silenzio. “Non avrei mai detto che Nahuel avrebbe corteggiato Nessie, non si è mai mostrato così, in fondo. Certo, un po’ di antipatia verso il lupi l’ha sempre avuta, ma credevo dipendesse dai pregiudizi, ora sono portato a credere che potrebbe essere anche colpa del fatto che uno di loro è il fidanzato di Nessie.” Analizzò la situazione Carlisle.

“Sì, potrebbe essere. A scuola Nahuel era sempre troppo gentile con Reneesme quando c’erano solo loro due. Forse anche Jacob se ne è accorto, per questo non si fidava più di Reneesme.” Disse Emma, avendo l’intuizione solo in quel momento che le due cose potessero essere collegate.

“Cosa? Jake non si fidava di Nessie? No, guarda, è proprio impossibile!” Esclamò Jasper.

“Guardate che non avete più bisogno di fingere, non con me. Reneesme mi aveva raccontato tutto, voi credevate che lei non sapesse nulla, ma in realtà Nahuel le aveva raccontato ciò che dicevate.”

“Noi avremmo detto qualcosa che l’ha turbata?” Chiese Carlisle.

Emma alzò gli occhi al cielo. “Ovvio! Guardate che non fidarsi di qualcuno è una cosa veramente brutta! Ma soprattutto lei si fidava di voi ed anche per questo è stato terribile non poter più avere più confidenti nella sua famiglia!”

“Ma non è assolutamente vero! Noi ci fidiamo di Nessie!” Ribattè Alice.

“Hai detto che è stato Nahuel a dirglielo?” Chiese Carlisle con un strana luce negli occhi.

“Sì.” Disse Emma sostenendo lo sguardo del dottore. Di sicuro era più facile credere a lui che a quel ragazzo che portava negli occhi un’aria di superiorità.

“Perché non chiamate Nahuel e cercate di chiarire con lui?” Chiese Emma per cercare di sbrogliare la matassa.

“E’ partito per andare a trovare le sue sorelle.” La informò Emmet “Altrimenti lo sarei già andato a prendere.”

“Con poca delicatezza. Probabilmente l’avresti rotto e non saremmo mai riusciti a parlarci!”

“Te l’ho già detto, quella stoffa era troppo sottile!”

Proprio in quel momento dalla finestra, in un lampo, entrarono in casa Esme e Rosalie, appena rientrate dalla caccia.

Le due guardarono subito Emma, chi curiosa ma materna, chi preoccupata e più distaccata.

Subito fu loro raccontato cosa Emma aveva detto e Rosalie esclamò: “Bisognerebbe cercare di controllare se è vero senza parlare con Nahuel, ci darebbe un vantaggio in più.”

“In che senso?”

“Pensateci, non credo che Nahuel agisca da solo. Insomma, se era solo interessato a Nessie, perché avrebbe cercato di dividerci? Non ricordate quando ha detto che le infermiere sono servizievoli con Carlisle quando è andato a trovarlo? Non vi è sembrato un tentativo di far litigare i membri della nostra famiglia?”

“Be’, in effetti…” Disse Emmet.

“E pensateci, ha fatto credere a noi che Nessie fosse arrabbiata per la natura che le abbiamo trasmesso ed ha detto a lei che non ci fidavamo più.” Rispose Jasper.

“Ci ha messo l’uno contro l’altro!”

“Infatti. Ora è chiaro, lo sapeva. Sapeva perché Nessie se ne era andata ma anche perché noi l’avevamo lasciata andare. Chissà a lei cosa ha detto.”

Ma… Allora Nessie non avrà mica pensato che non l’abbiamo cercata perché non ci importava nulla di lei? Noi credevamo di fare il suo bene non cercandola ma evidentemente lei aveva molto bisogno di sentirsi amata e parte integrante della famiglia!” Esclamò Esme.

“Dal poco che vedo nelle mie visioni, Edward e Bella sono felici, quindi dovrebbero averla trovata e spiegato la situazione.” Disse Alice tenendosi ancora una mano sulle tempie.

“Dobbiamo scoprire perché Nahuel ci ha fatto litigare.” Disse risoluta Rosalie.

“Come facciamo senza parlargli? Mica ha lasciato qui uno schema dettagliato dei suoi piani!” Esclamò Emmet.

“Sì, invece!” Urlò Alice improvvisamente fiondandosi su per le scale.

“Eh?” Chiese Jasper.

In meno di 2 secondi, sua moglie era di nuovo in salotto con una valigia tra le mani. “Ricordate quando Nahuel è arrivato? Non ha mai disfatto la sua valigia e quando volevo farlo non me ne lasciava il tempo, attirandomi fuori con l’inganno.”

“No, Alice, non inganno, al massimo la parola magica “shopping”.” Disse Emmet ridendo.

“Be’, insomma, comunque quando è partito voleva portare la valigia con sé, ci teneva particolarmente, ma piuttosto che farmi vedere il contenuto ha preferito lasciare qui questa e prendere quella che avevo preparato. Ricordate?”

“Sì, è vero! Quindi deve contenere qualcosa di personale!” Disse Rosalie.

“Già! E poi, si sa, la valigia rivela l’uomo.”

“Ma non era la carica?” Chiese Emmet.

I volti di tutti si tesero al sorriso, nonostante la tensione. Di questo Emma rimase molto colpita, in quella famiglia erano tutti così uniti e si vedeva che l’affetto era tangibile, anche tra la piccola Alice ed il grande Emmet che facevano battute sui difetti dell’altro.

Emma sentì una mano fredda prenderle il braccio. Era proprio Emmet che la guidava in cucina, dove gli altri erano già radunati e la stavano aspettando per aprire l’oggetto.

“Ok, ragazzi, ci siamo.” Disse Alice quasi con solennità.

Appena anche Emma ed Emmet furono intorno al tavolo, la vampira fece scattare la serratura ed il bagaglio si aprì.

All’interno, si vedevano diverse maglie, della biancheria intima, un pigiama, delle calze… Insomma, tutti oggetti normalissimi.

Alice svuotò tutto rapidamente, poi Emma esclamò “Evidentemente abbiamo sbagliato. Bisognerà aspettare e chiedere conferma a Nahuel.”

“No, non direi. C’è ancora una speranza.” Disse Carlisle, facendo puntare tutti gli sguardi su di lui. “La valigia è troppo spessa in relazione al suo interno. Questo vuol dire che ci dovrebbe essere un doppio fondo.”

In un attimo, Alice fece a pezzi il fondo della valigia, rivelando una stoffa scura.

Immediatamente, tutti i Cullen trattennero il respiro con gli occhi fissi su quel tessuto.

Solo Emma non ebbe una reazione spaventata. Si avvicinò alla valigia e ne estrasse l’ultimo contenuto rimasto.

Davanti ai suoi occhi si rivelò una toga con cappuccio color marrone molto scuro.

“Un mantello?? Questo aveva da nascondere? Ok, non è proprio il miglior capo di abbigliamento che io abbia mai visto ma…” Disse la ragazza interrompendosi quando si accorse delle espressioni spiritate dei Cullen presenti.

Istintivamente appoggiò di nuovo l’indumento sulla valigia, quasi spaventata. Aveva scoperto che i Cullen erano vampiri, ma non li aveva mai visti così vampireschi.

Nella stanza si udiva solo il rumore del respiro di Emma, tutti i vampiri erano immobili, con gli occhi fissi su quella piccola ma grande minaccia.

Appena tornati da Rio, Edward, Bella e Nessie vennero messi al corrente di quello che il resto della famiglia aveva scoperto, cioè che Nahuel probabilmente era d’accordo con i Volturi.

Come prevedibile, Reneesme non reagì bene: si bloccò in mezzo alla sala, con gli occhi sbarrati, ripensando a tutti i momenti in cui aveva creduto di poter contare su di lui.

Edward si mise a ringhiare, scatenando la paura di Emma. Fortunatamente, con una sola occhiata di Jasper e con l’aiuto del uso potere smise di terrorizzarla.

“Come è possibile che un umano abbia fatto del male a creature così simili a lui, come i licantropi? Sicuramente Lucas e gli altri stanno bene, sono andati via per qualche motivo che nessuno sa.” Pensò Emma, non dimentica del suo fidanzato e di tutto il branco, che ancora non si trovavano.

A quel pensiero, Edward sbriciolò il muro della casa più vicino a lui (per fortuna non era portante).

“Che succede?” Chiese Carlisle.

Anche Jasper non riusciva a capire perché il fratello si fosse improvvisamente arrabbiato così tanto.

“Non abbiamo capito nulla! Jacob e i lupi sono spariti. E Nahuel fa parte dei Volturi o comunque ha rapporti con loro. Le due cose sono collegate!” Ringhiò lui “Solo una creatura come noi può far del male ai mutaforma e chi è che potrebbe essere interessato a questo? I Volturi avrebbero potuto rapire i lupi per cercare di dividere la nostra famiglia!”

“Esattamente ciò che ha cercato di fare Nahuel!” Aggiunse Rosalie.

Nessie si strinse al petto della madre piangendo. Quella era stata tutta colpa sua. Era lei che aveva passato la maggior parte del tempo con lui e non aveva capito! Per colpa sua ora non solo il suo Jacob ma tutti i ragazzi erano prigionieri!

“Dobbiamo trovarli!” Esclamò Jasper.

“Prima di tutto calmiamoci e ragioniamo.” Intervenne Carlisle.

“Giusto. Allora, Nahuel fa parte dei Volturi e ha cercato di dividere la famiglia.” Disse Esme.

“E questa non è una novità, evidentemente hanno avuto una buona occasione per eliminare una famiglia potente che si era già messa contro di loro una volta.”

“Già, perché proprio ora?”

“Perché Nahuel era dalla loro parte? Ci aveva aiutato, non gli abbiamo mai fatto nulla di male…” Riflettè Nessie.

 

 

Lenny87:  Ehi, grazie! Devo ammettere che non pensavo interessasse la storia… Comunque sei stata gentilissima, per il prossimo capitolo vedo cosa riesco a fare!

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Lutea Eos