I
genitori di Edward andarono via subito dopo il brindisi, non senza
avermi garantito che ormai si fidavano di me. Charlie li
seguì pochi minuti dopo. Edward rimase ancora un po'.
"Bella serata, eh?", disse.
"Già. Vorrei che fosse sempre così", risposi
insicura.
"Ma non capisci? Sarà sempre così!" Mi guardava
con gli occhi che brillavano. "Perfino mio padre ha cambiato idea su di
voi. Non vedo cosa potrebbe andare male".
Per tutta risposta Alice, che stava riordinando, si bloccò,
paralizzata col bicchiere in mano.
"Alice? Che succede?", chiesi allarmata, scostandomi da Edward.
Cominciai a scuotere Alice, che non parlava.
"B-bella..."... mi guardava con occhi vuoti.
Passò un secondo interminabile. Costruii una marea di film
horror mentali, pensando a tutto ciò che di male poteva
accadere.
Poi, finalmente, Alice parlò. Balbettò un solo
nome, ma neanche le mie spaventose fantasie arrivavano a tanto.
"I... i Volturi". Ora tremava. Lei, un vampiro. Cosa aveva lei da
temere da loro?
A quel nome mi bloccai, le mani ancora sulle sue spalle. Tutti intorno
a me erano immobili e fissavano mia sorella. Anche Edward, che non
capiva. Era lui ad essere in pericolo.
Poi mi ripresi. "I Volturi..?". Faticai a pronunciare il loro nome.
Sapevo bena cosa significava: dolore, morte. "Cosa succede, Alice?"
"...stanno venendo qui", rispose lei, ancora tremante.
"Riaccompagno Edward a casa", dissi frettolosa. Ma neanche mezzo
secondo dopo sentii suonare il campanello.
"Non c'è nulla da temere", disse Carlisle, e andò
ad aprire.
No non c'era nulla da temere. Raffiche di pensieri affollavano la mia
mente.Dovevo rilassarmi. Non c'era nulla da temere. Me lo ripetevo come
un mantra. Non c'era nulla da temere. Respiravo a fondo. Nessuno dei
miei familiari sapeva che Edward era a conoscenza della nostra natura.
Io avevo uno scudo. Solo Edward sapeva, ma perché mai Aro
avrebbe dovuto tendergli la mano? Cosa avrebbe potuto mai incuriosirlo
in un umano? Non c'era nulla da temere. Aro avrebbe potuto ritenere che
Edward notasse il rosso dei suoi occhi di assassino, così
gli sussurrai: "Tieni lo sguardo basso e non guardare mai i Volturi
negli occhi".
Edward annuì senza fare domande. Non capiva, ovviamente, ma
sembrava percepire il pericolo. Assunse un'aria decisa e battagliera.
Sospirai. Illuso.
Carlisle spalancò il portone. "Aro", salutò
cortese, nascondendo le sue paure, le mie stesse paure.
Non c'era nulla da temere. Nulla da temere.
Il cuore di Edward perse un battito.
"Carlisle, amico mio!"
Aro
entrò lentamente in casa. La sua lunga tunica nera e i suoi
capelli lunghi e corvini contrastavano con la pelle, pallida e
farinosa. I suoi occhi rossi e velati da una patina sottile mi fecero
sussultare: ne avevo paura. Fino ad allora non ne avevo avuto motivo:
ero anch'io un vampiro, dopotutto. Ma ora che ero innamorata di un
fragile umano, ero ancora più debole di lui, legata com'era
la mia vita alla sua.
'Non c'è nulla da temere', aveva borbottato Carlisle poco
prima. Ma lui non sapeva abbastanza.
Al seguito di Aro entrarono Caius e Marcus, gli altri due Volturi.
Attesi di vedere il portone chiudresi. Non avvenne. Entrarono invece
altre due tuniche, stavolta grigio scuro, mezzo metro più in
basso dei re. Alec e Jane.
Non capii. Che senso aveva? I due ragazzini- vampiro facevano parte
della guardia, coi loro poteri speciali... perché erano
venuti anche loro? I Volturi intendevano combattere? Perché?
La semplice presenza dei re non era molto sensata, ma quella dei
combattenti migliori dello staff dei Volturi era insensata.
"Sono davvero felice di rivederti, caro Carlisle. Segui ancora la tua
dieta vegetariana, vedo", blaterava Aro alludendo agli occhi del mio
padre adottivo. "Eppure..."
Sapevo come continuava quel pensiero. 'Eppure sento odore di sangue
umano'. Il momento che temevo era arrivato.
"Chi è questo giovanotto?", chiese Aro, estremamente
gentile... il che significava che era al massimo della
pericolosità.
Edward tenne lo sguardo basso, seguendo le mie istruzioni. Ma aveva
l'aria di voler reagire, scagliandosi contro Aro. 'Inutile', pensai di
nuovo, trattenendo un sospiro.
Intervenni. "Lui è Edward, il mio ragazzo". Gli facevo scudo
col mio corpo.
Aro mostrò un'espressione meravigliata.
"Non sa cosa siamo", lo rassicurò Carlisle, a un volume
talmente basso che solo un vampiro poteva udirlo, e porse la mano alla
tunica nera.
Aro sussurrò estasiato: "Quale straordinaria forza deve
occorrerti per stargli così vicino".
In risposta feci un mezzo sorriso.
Mi resi conto che, se la curiosità di Aro non deplorava una
situazione del genere, gli altri quattro Volturi non erano dello stesso
parere e ci guardavano in cagnesco.
"Posso?", chiese Aro, tendendo la mano a Edward.
No. No. NO!
Ma come potevo bloccare l'inevitabile?
Orma Aro aveva assorbito tutti i pensieri di Edward. Tutti quelli che
aveva avuto durante i suoi diciassette anni di vita. Attesi la sentenza
e mi preparai a combattere.
Aro invece non commentò il fatto che Edward sapesse che
eravamo vampiri. Sembrava in trance, piacevolmente stupito.
"Straordinario", disse rapito. "Davvero straordinario. La
facilità con cui ha accettato la tua natura..."
"Cosa?", sbraitò Caius.
Stava accadendo tutto troppo in fretta.
"Il ragazzo SA?", urlò ancora il re biondo, sotto lo sguardo
infuriato di Marcus, Alec e Jane e quello sorpreso dei miei famigliari.
"Caius, non è il caso... manterrà il segreto",
cercò di calmarlo Aro. Non lo stava facendo per amicizia,
ovviamente. Era solo curioso.
"Certo, per ora", strillò Caius. "E poi? Gli umani sono
così volubili... quanto ci vorrà
perché decida di parlare?"
"E' un'eventualità che...", tentava Aro, ma Caius non
accennava a placarsi.
"I Cullen hanno violato la legge. Tanto basterebbe a sterminare
l'intero clan". Caius si raddrizzò e calmò il
tono. "Invece chiedo solo la vita del ragazzo".
"Che spreco", sussurrò Aro, scuotendo la testa. "Un giovane
così talentuoso e una situazione così
interessante... mi sarebbe piaciuto studiarla. Ma Caius
ha ragione".
"No!", gridai, cercando un appiglio.
"Scusate", intervenne Edward, attirando a sé i nostri
sguardi. "Una soluzione alternativa ci sarebbe".
"Dimmi, ragazzo", acconsentì Aro.
Edward si voltò verso di me. "Trasformami, Bella".
@Giulia_Cullen: togliere l'amore fisico in BD?
vuoi essere linciata dal restante 99,99999% delle twilighter? xD
comunque è vero, in BD la narrazione cambia completamente
tono, lascia un po' interdetti ._.@cullen_best: agli ordini. Capito, Fufi? A cuccia!
@Queen Alexia: ero seria quando dicevo che qualcun altro pensa di uccidere Edward senior... vabbé, vedrai nel prossimo capitolo u_u ...ma è così carino Jacob! Uffa! >_< xD