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Autore: CatcatKhad    06/10/2010    7 recensioni
(Mezzi sono umani, gli altri..) Alice, Emmett e Bella, tre fratelli che vivono con la madre, Esme, a Forks. Ma se la madre, quasi per caso, si fidanzasse e si sposasse con il nuovo dottore dell'ospedale della città? Che cosa succederebbe? Ma soprattutto, le loro vite rimarrano le stesse di prima, o qualcosa di davvero incredibile le stravolgerà completamente?
Amori, litigi, ma anche poteri inestimabili e antichi rancori vi accompagneranno in questa avventura all'insegna dell'amore e del sovrannaturale!
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Royce King, Sorpresa, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie, Jasper/Maria
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: Non-con, PWP, Violenza | Contesto: Nessun libro/film
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Pov. Alice
Mi svegliai, il mattino dopo. Avevo dormito bene e senza fare incubi. Un miracolo, direi. Mi misi a sedere sul letto, erano le sei. Sospirai, poi mi alzai lentamente e andai a fare una doccia. Appena aperta l'acqua, scese giù gelida. Perfetto, mi piaceva il freddo. Mi insaponai, poi rimasi due minuti in più sotto. Mi faceva passare tutte le preoccupazioni. Uscii, poi mi misi l'asciugamano e tornai in camera mia. Mi cambiai, poi scesi a preparare la colazione. Quella settimana la domestica, Nelly, non poteva venire per problemi di salute. E, visto che Esme per me e i miei fratelli aveva sempre fatto di tutto, noi la ripagavamo così.
Appena il caffè fu pronto, ci misi dentro del latte e mi sedetti al tavolo, pucciandoci dentro dei biscotti e gustandomelo a fondo. Quando ebbi finito, presi la colazione per gli altri e la portai con un vassoio di sopra. Andai prima da mamma, poi da Bella e infine da Emmett. Alla fine, tornai in salone a guardare un po' di Tv.
Bussarono alla porta. Andai ad aprire e vidi Carlisle che mi sorrideva - Buongiorno, Alice. - Mi disse, cordialissimo. - Buongiorno a te, Carlisle. Che ci fai qui, a quest'ora del mattino?? - Gli chiesi. Erano le sette e mezza, mancava poco alla scuola. I miei fratelli stavano scendendo le scale. - Sono qui per accompagnarvi a scuola. - Disse lui. - Ma che dici Carlisle?? Non dovevi disturbarti! - Gli dicemmo io e Bella a tempo. - Per me non è un disturbo, in più devo andare all'ospedale e so che oggi vostra madre ha il giorno libero. - Rispose lui convinto. Sorrisi, poi lo abbracciai. Era gelido. Mi staccai d'improvviso, non era normale avere la pelle così fredda. Magari faceva freddo fuori. E si, faceva molto freddo. Rientrai, mi misi la giacca e uscii di casa con i miei fratelli e Carlisle, dopo aver salutato mamma che intanto era scesa. Salimmo sull'auto di Carlisle, un Suv nero metallizzato. Non che noi non fossimo ricchi, anzi, ma non avevamo mai preso una macchina così. Mi sedetti vicino al finestrino. Ci eravamo trasferiti anche noi da poco, circa un anno, e eravamo arrivati che c'erano le ultime tre settimane di scuola. Per cui, avevamo saltato. Ora arrivavo li per la prima volta, insieme a Emm e Bella. Appena arrivammo vidi la scuola. Era un edificio abbastanza grazioso, per essere un istituto scolastico. Scesimo dalla macchina e ringraziammo Carlisle. Erano le otto meno cinque, eravamo in perfetto orario. Appena ci mettemmo vicino a un albero vicino all'ingresso della scuola, tutti si voltarono a guardarci. I ragazzi appena videro me e Bella sgranarono gli occhi. Le ragazze, si misero a fare le "oche" davanti a Emmett, che non le calcolava di striscio. Sospirai, era sempre così. Ci eravamo trasferiti quattro volte dalla morte dello zio, e ogni volta che cambiavamo scuola succedeva sempre che tutti ci consideravano degli Dei. Venivamo dall'Alaska, d'accordo, e la nostra pelle era pallida, quasi come gli albini, ma non avevamo niente di speciale. Soprattutto io. Ero bassa, avevo i capelli corti neri pece, e le forme non erano molte. Beh, avevo una terza abbondante, ma non ero granchè. Suonò la campanella. Entrammo e andammo verso la segreteria. Ci si presentò una donna sulla cinquantina castana, con gli occhi neri. - Salve, io sono Emmett Brandon e loro due sono Alice e Isabella Brandon. - Disse Emmett. Menomale, le altre volte avevo dovuto presentarci io, che ero molto timida. Con quelli che non conosco. La donna ci diede gli orari e i fogli presenza. Per mia sfortuna, avevo solo tre ore con Bella e due con Emmett. Sospirai, un po' delusa, poi mi incamminai verso l'aula della lezione di Spagnolo. Guarda caso.... Pensai. Mi avviai verso la porta, bussai e entrai. C'era solo il prof più due o tre ragazzi. Mi avvicinai a lui e mi presentai. Lui mi fece sedere nell'unico banco libero, visto che i posti erano già stati assegnati dai prof prima dell'inizio dell'anno, chissà perchè. Ero vicino a un ragazzo bellissimo, con i capelli corti biondi leggermente mossi, e gli occhi dorati. Aveva la pelle molto pallida, un po' come Carlisle. Mi sedetti, un po' titubante. Presi il libro e lo aprii. Pochi secondi dopo, arrivarono tutti gli altri. Notai che il ragazzo vicino a me mi fissava. Appena lo guardai negli occhi lui distolse lo sguardo. Odiavo essere fissata. Sospirai, poi accarezzai con il polpastrello il medaglione che avevo al collo e ascoltai il prof, che aveva iniziato a parlare.
Passarono le ore, alla fine delle lezioni andai a mensa, ovviamente con gli sguardi dei ragazzi puntati addosso. Mi ritrovai con i miei fratelli davanti alla porta. Entrammo, lentamente, e prendemmo i vassoi con del cibo, per poi andare a un tavolo libero. Ci sedemmo e cominciammo a parlare del più e del meno. Ad un tratto, dalla porta della mensa vidi entrare quel ragazzo con altri due, una ragazza che gli somigliava molto, e un altro ragazzo, con i capelli bronzei e gli occhi anche i suoi dorati. Il ragazzo mi stava ancora guardando. Mi stavo stufando. Sospirai, arrabbiata. Bella lo sentì - Che hai, Aly? - Mi chiese, premurosa. Bella e Emmett potevano essere gemelli, ma avevano degli anni di differenza. Emmett era di gennaio e aveva 20 anni. Bella ne aveva 18, quasi 19 perchè era di Dicembre Io invece, ne avevo 17, quasi 18 perchè ero di settembre. La più piccola infatti. - Niente, Bells, non preoccuparti.. - Le risposi, poco convincente. Lei sospirò, guardandomi ancora un po', poi continuò a mangiare, chiaccherando con Emm. Posai la forchetta, non avevo fame e mi abbandonai sulla sedia. Mi ero stufata di stare li, così mi alzai e uscii dalla mensa, cercando un posto tranquillo. Vidi una panchina sotto un albero, così mi ci avvicinai e mi sedetti a pensare. Aprii istintivamente il medaglione. La foto di mia madre. La accarezzai delicatamente, poi una lacrima mi scese. L'asciugai in fretta, poi richiusi il medaglione e rientrai a mensa, dove i miei fratelli mi aspettavano. Andai a lezione, poi dopo due ore uscii, erano finite, e aspettai i miei fratelli. Non arrivavano, così, mi misi vicino al muro e aspettai. Invece dei miei fratelli, vidi uscire tre ragazzi, che mi si avvicinarono. Oh, no.. Pensai, poi entrai di corsa dentro alla scuola dove incrociai Bella. Emmett ci stava raggiungendo. Ci avviammo verso il parcheggio. Vidi che la macchina di Carlisle era li, e lui era fuori dalla portiera ad aspettarci. Andammo li vicino, lo salutammo ed entrammo in macchina. Arrivammo a casa, salutammo Carlisle e mamma, poi io me ne andai i camera mia a fare i compiti. Finiti i compiti,mi buttai sul letto. Mamma, mi manchi troppo... Dissi, fra me e me, cominciando a piangere silenziosamente. Poi, mi addormentai.

Ciaooo! Ringrazio tutti quelli che mi seguono! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!Al prossimo, Alba97.
   
 
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