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Autore: Raven di Halloween    05/11/2005    2 recensioni
Questa storia tratta della vita matrimoniale della coppia Kenda/Severus. Inutile dire che Kenda sono io...Diciamo che l'ho fatta per divertirmi un po'!All'inizio era solo ad uso e consumo di alcune amiche,(che verrranno inserite presto..)ma in fondo dovrebbe essere abbastanza comprensibile a tutti.Bisognerebbe comunque aver visto Nightmare before christmas e Rocky horror picture show per comprendere appieno il mio delirio^^
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo aver posteggiato il thestral all’angolo della strada, Kenda cominciò a camminare guardando una cartina

Dopo aver posteggiato il thestral all’angolo della strada, Kenda cominciò a camminare guardando una cartina. Secondo le indicazioni, la libreria “Guilty Pleasures” non doveva essere molto lontana. La ragazza si addentrò per un dedalo di vie e dopo pochi minuti spuntò in una piazzetta deserta, piena di negozi. Sulla destra capeggiava la libreria, ancora chiusa, e un cartello sulla porta informava i clienti che avrebbe riaperto verso le tre del pomeriggio. Dato che mancavano una decina di minuti, Kenda si fermò a guardare la vetrina: tra i libri, in primo piano spiccava una gigantografia pubblicitaria di un uomo splendido dallo sguardo dolce e magnetico, un certo Jean-Claude, che aveva pubblicato “Nascita, Morte e NonVita - Autobiografia di un vampiro”.

“Uhm…però che figo! Devo ricordarmi di chiedere se sono previsti anche incontri con l’autore….”

Prima che ai suoi piedi si formasse una pozzanghera di bava, il negozio finalmente riaprì. La ragazza, dopo aver affrontato coraggiosamente l’enorme difficoltà di staccare gli occhi dall’immagine del vampiro, entrò nella libreria.

L’ambiente (come si conviene ad una vera libreria) era tranquillo, abbastanza luminoso e molto ampio. Ovunque si posasse lo sguardo si intravedevano centinaia di volumi, uno più interessante dell’altro: Kenda non resistette e cominciò a sfogliarli, consapevole che avrebbe così perso un sacco di tempo, ma incapace di fermarsi; come al solito, la sua mania per la lettura aveva preso il sopravvento su tutto. Si riscosse solo quando uno strano personaggio le si parò davanti, coprendole la luce e impedendole di continuare la lettura dell’interessantissimo “Compendio dei veleni- La Dolce Morte dal 300 ad oggi”.

“Buongiorno!!! Posso fare qualcosa per lei?” le chiese il commesso, un uomo biondo, decisamente attraente, con un sorriso da divo del cinema beccato dai paparazzi alla prima del suo ultimo film.

La ragazza, fissandolo con l’identico sorriso, gli rispose “Sì, in effetti qualcosa c’è! Potrebbe…”

“Oh, non c’è bisogno di ulteriori parole! So perfettamente cosa desidera…”

“Ma davvero? Fossi in lei non ne sarei così sicura…”

“Vogliono tutte la stessa cosa!”

“E cosa, se è lecito chiedere?”

“Non è ovvio?! Il mio autografo!!!”

La ragazza lo guardò allibita. Che diamine poteva farsene dell’autografo del commesso di una libreria? Semmai era lui a doverlo chiedere a lei!

Intanto lo svenevole biondone aveva tirato fuori una stucchevole piuma di pavone e un foglio di carta.

“A chi lo dedico?”

“Guardi, a me non interessa. Non è questo che volevo!”

L’uomo la guardò sorpreso. “Ah, no? Allora mi dica cosa posso fare, sono sempre felice di accontentare le mie fans” e sorrise nuovamente, in quel modo stupido da bello-di-Beautiful.

Kenda lo guardò infastidita, e col tono di voce più freddo e tagliente che aveva, lo apostrofò con un “Potrebbe spostarsi da lì, tanto per cominciare. Mi toglie la luce.”

“Ma certo, ha ragione! Come ho fatto a non capirlo subito?”

La nostra protagonista sospirò. Tutto sommato non era così scemo come sembrava.

“Qui è troppo buio per fare una foto! E’ decisamente meglio quest’angolo!”

“Che?”

“Sì, qui verrà sicuramente meglio!” Tirò fuori una macchina fotografica e si mise accanto alla ragazza, che tentò la fuga, ma venne trattenuta dal braccio che intanto l’uomo le aveva messo sulle spalle. “Ora sorrida, vedrà che meraviglia verrà! E poi gliela firmerò!”

Kenda tirò fuori all’istante la bacchetta da sotto il mantello, gliela puntò alla carotide e sibilò: “Cercherò di essere più chiara: NON E’ QUESTO CHE VOGLIO!NON MI INTERESSANO STUPIDE FIRME O FOTO, MI SONO SPIEGATA?! NON ME NE FACCIO NULLA!!!!”

“Ehm..sì, ma allora cosa….”

Un lampo di comprensione passò nel suo sguardo.

“Ah, ho capito…Evidentemente, signorina, lei non è molto informata sugli ultimi avvenimenti! La sua proposta mi lusinga molto, ma sono costretto a declinarla… ”

“Ah? Che proposta?”

“Non insista, la prego. Non ha idea di quante altre donne io abbia già dovuto mandare via oggi! Ma Gilderoy Lockhart ha una sola parola: ormai sono felicemente fidanzato e non cederò alle insistenze di nessuna, nemmeno sotto tortura!” Fissando la bacchetta, ancora puntata al suo collo, sussultò e si affrettò ad aggiungere: “Era un modo di dire, naturalmente…Comunque, se volesse gentilmente abbassare la bacchetta, sono certo che potremo evitare inutili spargimenti di sangue..”

“Del SUO sangue, vorrà dire…”

“Già certo…he he…sono certo che potremmo risolvere la cosa pacificamente…”

Kenda sospirò e abbassò la bachetta. Era decisamente inutile perdere tempo con uno svitatato.

Gilderoy Lockhart fece di nuovo balenare quel sorriso idiota e le mise una mano sulla spalla “Sono felice che lei abbia capito…Si faccia coraggio! Sono certo che un giorno anche lei troverà qualcuno! Certo non sarà minimamente bello, bravo e affascinante come me, ma lei saprà accontentarsi, non è vero? Certo, se potesse fare qualcosa per questi suoi atteggiamenti violenti… Insomma, se non può contare su un aspetto grazioso e femminile, è essenziale puntare su un carattere dolce e remissivo! Sono sicuro che seguendo i miei preziosi consigli non le sarà difficile trovare un uomo! Ne parlo giusto nel mio prossimo libro “La donna secondo Gilderoy Lockhart- Guida alla femminilità” gliene manderò una copia autografata….”

Questo era davvero troppo. Kenda era ormai al limite della sopportazione, e non avendo le pozioni calmanti del marito a disposizione, c’erano solo due opzioni possibili: sbattere violentemente la testa contro il muro o lasciarsi andare a raptus omicidi.

Ovviamente scelse la seconda.

“KENDA!!!!LASCIALO ANDARE”

L’urlo la raggiunse mentre stringeva le mani attorno al collo di Lockhart. Ma era una voce conosciuta.

“Ciao Ale, un minuto e sono da te…”

“KENDA LASCIA ANDARE IL MIO FIDANZATO!!!” Il viso di Lockhart stava ormai assumendo sfumature violacee, della stessa tonalità di colore che tanto amava Ale. 

“E’ coriaceo il cicisbeo! A vederlo non pensavo resistesse tanto….” La ragazza alzò lo sguardo e fissò l’amica, colpita da una certa parola.

“Fidanzato?!”

“Sì, e ti sarei grata se lo lasciassi respirare!”

“Lui…questo qui….” Kenda lo fissò incredula e lo mollò all’istante, mandandolo a gambe all’aria. “Scusami…non credevo…non immaginavo….”

“Sì, sì, va bene, ho capito!” Ale aiutò Gilderoy a rialzarsi “Tutto ok Gildy?”

“Gildy?!…bleah! Disgustoso….”

“Kenda, basta o ti arriva l’enciclopedia dei mostri in testa!”

“Uhmpf…cedo alla violenza…”

“E’ tutto ok, non preoccuparti…Questo è esattamente quello che volevo dire, signorina! Se lei leggerà il mio libro…” Kenda lo trafisse con uno sguardo sanguinario che Ale non mancò di notare.

“Gildy, potresti andare a fare la spesa? Ci penso io al negozio, e se ci saranno problemi la mia amica mi darà una mano…non è vero, Kenda?”

“Come no! Te li risolvo io i problemi! Comunque, se mi lasciassi finire quello che avevo iniziato…”

“ Ferma!!! Ho un cd di Gigi D’Alessio e non ho paura di usarlo!!!!”

“Ok, ok, non è il caso di passare alle torture….la smetto!”

Gilderoy uscì velocemente dal negozio, compiendo l’unico gesto intelligente dell’intera giornata, mentre le due ragazze si accomodavano ad un tavolo dietro la cassa.

 “Ti va una tazza di the?”

“Ovviamente no, lo sai che lo detesto…”

“Appunto!Devo punirti in qualche modo per aver tentato di uccidere il mio ragazzo!” disse, facendo comparire una teiera e 2 tazze.

“Oh, Ale, non sei cambiata affatto…”

La ragazza sorrise. “Dici davvero?”

“Certo, il tuo pessimo gusto in fatto di uomini è rimasto inalterato!”

“Ha parlato quella che si è sposata un Pinguino Asociale….”

“Zitta che prima gli sbavavi dietro anche tu!!!!Comunque, a proposito di Pinguini, sto reclutando tutto il vecchio Gruppo Pinguini Guerrieri, a cominciare da te, Grande Pinguino.”

“Per quale motivo, Pinguino Strambo?”

“Piccolissimo Pinguino ha un problema. Si è innamorata del migliore amico di mio marito, e dato che lui non vuole aiutarla, dobbiamo intervenire noi.”

“E da quando si chiede il nostro aiuto per faccende sentimentali? Silvy se l’è sempre cavata benissimo da sola…semmai eravamo noi quelle coi problemi!”

“A noi i problemi sono rimasti nella testa…il fatto è che lui è sposato!”

Ale sorseggiò il suo the.“Quindi le serve aiuto per eliminare la moglie”

“Esatto! Qualche idea?”

“Uhm…non so..potrei chiedere a Gildy…”

“Tanto valeva che ne parlassi al mio gargoyle-campanello, allora!”

“Uhmpf…non dire così, non lo conosci nemmeno! Lui è così…”

“Tonto? Imbecille? Disperatamente idiota? Oscenamente pieno di sé? ”

Ale la fulminò con uno sguardo

“Dolce e gentile!!! Parli proprio come tuo marito…a proposito, sai che Gildy e Sevvy si conoscono?”

“Ma davvero? Strano, non me ne ha mai parlato...”

“Magari non te ne ricordi.”

“Figurati, se mi avesse accennato di uno così me lo ricorderei…avrebbe lanciato una fila d’insulti tale da far arrossire i peggiori tagliagole di Nocturne Alley!”

“Simpatica come al solito….Hanno insegnato insieme per un anno ad Hogwarts, o almeno così gli hanno detto…”

“Gli hanno detto?”

“Ha perso la memoria proprio quell’anno…Non si sa ancora bene in che modo…”

“Ah, non solo è scemo, ma pure smemorato! Te li cerchi proprio col lanternino eh?”

“Guarda che ora ricorda benissimo…Ha giusto qualche problema con la memoria a breve termine…”

“E’ per questo che aveva quell’espressione da mentecatto! Ogni mattina si dimentica di stare con te, ma poi tu glielo ricordi e la cosa gli procura un tale shock da lasciargli una paresi facciale!”

“E per questo che Sevvy ha sempre quell’espressione arrabbiata! Ogni mattina si sveglia e si ricorda di averti sposato!!! Lo credo che è perennemente di cattivo umore! “Finchè morte non vi separi”…Sarebbe più pietoso abbatterlo subito! Perché vuoi vederlo agonizzante?”

Le due ragazze si fissarono per un lungo momento, prima di scoppiare a ridere.

“Ok, ora che abbiamo finito i convenevoli, direi che è il caso di andare, devo ancora parlarne alle altre…A proposito, tua sorella si occupa sempre dei draghi in Romania?”

“Yes, Fede/Pinguino Matrix lavora ancora lì…a proposito, fonti attendibili riferiscono che da qualche giorno sta con un ragazzo, niente male per giunta!”

“Wow, allora lei sarà la prossima sulla mia lista! Pensi di poter essere a casa mia tra una settimana, verso le tre del pomeriggio? Faremo una riunione del GPG al completo!!”

“Non c’è problema, io e Gildy ci saremo.”

“Ehm…Non mi sembra di aver fatto anche il suo nome…”

“Non parteciperà alla riunione, ma sono certa che sarà più che felice di rivedere Sevvy!!!”

“Chissà Severus come ne sarà entusiasta…Piuttosto, non potresti portare l’autore del libro in vetrina?”

“Kenda, ricordati che sei sposata…”

“Lo so, ma finchè lui non mi caverà gli occhi avrò pur il diritto di dare un’occhiata a qualche bel figliuolo!!”Kensa si alzò dalla sedia e si diresse verso la porta “O vuoi farmi credere che il fatto che questa libreria sia piena di gigantografie di questo Jean-Claude sia solo un caso?”

“E’ solo un’operazione commerciale, la pubblicità è l’anima del commercio…”

“Certo, come no…e dopo due anni dalla pubblicazione di quel libro non sarebbe ora di lasciar spazio a qualche altro autore?”

Ale le aprì la porta e la guardò sorridendo “Oh, Kenda, non sei cambiata affatto..”

La ragazza ricambiò lo sguardo. Era felice che le cose fra di loro non fossero cambiate, nonostante tutto il tempo che era passato da quando andavano a scuola assieme. Le distanze geografiche le avevano separate, ma la loro amicizia era rimasta intatta.

“Nonostante gli anni, sono rimasta intelligente e ironica eh?”

“No, sei rimasta la solita rompipalle!!!”

 

 

  
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