Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Vale11    08/10/2010    13 recensioni
La caposcuola Hermione Jane Granger aveva molto ascendente sugli studenti di Hogwarts, soprattutto da quando era finita la guerra. E Draco Lucius Malfoy stava cercando di sopravvivere al suo settimo anno. Non è mai stato da lui prenderle e non ridarle, non è mai stato da lui non reagire, non è mai stato da lui starsene buono e subire. Lo vide voltarsi un momento verso di lei, prima di affrontare le scale che portavano alla torre di astronomia. Lo vide reggersi al corrimano per costringere le gambe ad affrontare gli scalini, il braccio sinistro attaccato al petto. Non lo vide mai abbassare gli occhi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Blaise Zabini doveva ancora capire come aveva fatto a ritrovarsi in quella situazione. Con Draco che l’aveva letteralmente incastrato e che ora se ne stava con la testa sulle gambe di Hermione, più addormentato che sveglio. E con Hermione, che lo guardava come se avesse visto una bestia strana seduta sulla poltrona della sua stanza di prefetto.
Blaise Zabini sapeva come aveva fatto a trovarsi li, ma doveva ancora capire come mai avesse accettato di trovarcisi.
 
“Blaise, per piacere”
“Non mi sembra corretto”
“Lo immaginavo”
“Dovresti farlo tu”
“…non ci riesco”
 
Perfetto. Blaise Zabini sapeva e capiva perfettamente come mai era li.
 
“Sai che non funziona così”
“Lo so”
“E me lo stai chiedendo comunque”
“Voglio che lei lo sappia”
“E non puoi dirglielo tu?”
“Lo sai”
“Lo so”
Aveva visto Draco chiudere gli occhi,  visibilmente a disagio.
“Non ci riesci? Davvero?Anche dopo un anno?”
L’aveva visto scuotere la testa, affondando il viso fra le mani. Brutto segno. Pessimo.
“Ok…ok. Ci penso io. Tira su la tua zucca vuota dalle falangi però”
“Ci ho provato, non credere”
La voce del ragazzo biondo seduto davanti a lui gli arrivò soffocata dalle dita pallide.
“Ma non ci riesco. Ti giuro, ho in testa solo qualche immagine”
Rise, carta vetrata. I nervi di Blaise fecero un doppio salto mortale.
“Sto perdendo pezzi, Blaise.”
 
“Blaise, esattamente…cosa ci fai qui?”
Touchè, Hermione.
“Rispondo alle tue domande”
Hermione fissò il ragazzo color ebano che aveva davanti, poi spostò lo sguardo su quello color ghiaccio che aveva sdraiato addosso.
“Non puoi farlo tu?”
Lo disse sottovoce, quasi avesse paura di scuoterlo troppo. Le sembrava di vetro, sdraiato così.
“Non posso”
“E come mai?”
Blaise si mise più comodo sulla poltrona rossa, sembrò voler sprofondare nell’imbottitura.
“Perché non se lo ricorda
Draco aprì gli occhi, quel tanto che bastava per riuscire a dare un’occhiata al viso di Hermione. Lo fissava a occhi spalancati. Richiuse subito le palpebre.
“E’ un giochino che fa il cervello”
“Blaise, giochino lo dici a qualcun altro”
Draco aveva ringhiato fra i denti. Zabini si concesse un sorriso.
“Sto sdrammatizzando”
“Fa quello che ti pare”
“Tusta zitto, e io vedo di parlare”
 
Hermione sentì Draco irrigidirsi , iniziò a giocare coi suoi capelli.
“Cos’è che non ti ricordi?”
Lo vide scoppiare a ridere.
“Se me ne ricordassi, non ci sarebbe problema. Che dici?”
 
La sentì sbuffare, chiuse gli occhi di nuovo.
Dormi, non ascoltare. Non ti fa bene.
“Perché non te lo ricordi?”
Draco aprì gli occhi, girandosi su un fianco, la testa sempre sulle gambe di Hermione. Prese a fissare la finestra.
“E’ una specie di scudo che il cervello usa per non scollegarsi”
“Scusami?”
Draco scosse la testa.
 
Blaise capì che dalla bocca di Draco non sarebbe uscita più una sillaba. Prese aria.
“In pratica è un’autodifesa mentale, a volte capita. Il cervello registra, ma rifiuta di far ricordare. Serve a proteggersi quando si subisce un trauma, uno shock o qualcosa del genere. Misteri biologici. Infatti, questo scemo riesce a rivedere qualcosa solo quando sogna, e in situazioni particolari. È una cosa piuttosto comune.”
 
Hermione annuì, Blaise non se ne stupì. Non era il tipo di persona che aveva bisogno di una doppia spiegazione, lei.
“Cos’è successo?”
Sentì Draco aggrapparsi alle sue gambe. Gli passò un braccio intorno alla vita. Una cintura di sicurezza umana.
 
Blaise Zabini si accorse della tensione di Draco. Si morse la lingua.
“Dray, sei sicuro?”
“Ti ho chiesto io di farlo, mh?”
“Parrebbe. Vuoi che continui?”
“Mh”
Blaise prese fiato.
 
“Non so cos’è successo prima. Io l’ho solo trovato”
“Chi?”
“Quella bietola che hai sulle gambe”
“Oh. Ok, scusami. Continua”
“E di cosa dovrei scusarti? Ogni tanto gli fa bene essere offeso”
Draco si tirò su, a sedere. Il braccio di Hermione sempre intorno alla vita.
“Blaise, giuro che prima o poi ti gambizzo”
“Lo dici solo perché mi vuoi bene, cher
Draco si lasciò nuovamente cadere sulle ginocchia di Hermione.
“Ti prego. Ti prego. Queste cose riservale a Pansy”
“E’ semplicemente il modo migliore per farti zittire”
Hermione gli passò le dita fra i capelli. Draco si rilassò impercettibilmente.
“Stai svicolando, Dray?”
La guardò.
“Ci ho provato”
“Non è necessario”
 
Hermione alzò il viso, puntando gli occhi di nuovo in quelli di Blaise. Annuì.
“Ok. Ok. Dicevo. Io l’ho solo trovato, dopo che lui aveva trovato lei. Non so quanto dopo. Cioè. Non so quanto era rimasto li, dopo che…”
“Blaise, non sto capendo niente”
Il Serpeverde annuì sbuffando.
“Va bene. Riparto. Narcissa era già morta, quando io ho trovato Draco. Ok? Ok. L’ho trovato sdraiato accanto a sua madre, la teneva per mano. Mi sono spaventato a morte”
Draco sbuffò.
“Taci, bietola. Lo sai che è così. Quando ti ho trovato sembrava che non respirassi nemmeno. Non sbattevi nemmeno le palpebre. Sembravi morto Malfoy, lo sai, si?”
Blaise si era alzato dalla sedia, aveva preso a marciare avanti e indietro per la stanza.
“Non mangiavi, non parlavi, non ti alzavi. L’unica volta che hai reagito è stata quando ti sei reso conto che i medimaghi del ministero erano venuti a portare via tua madre, e ho dovuto trattenerti a forza. E poi si ricrollato su quel letto, non ti sei mosso, non hai parlato, non hai mangiato per giorni, hai continuato a cercare di stringere la mano di tua madre che non c’era finchè la McGrannitt non ha fatto quel mezzo miracolo!”
 
Hermione strinse Draco a se, ma non ce ne sarebbe stato bisogno. Draco le aveva artigliato le gambe con entrambe le braccia. Talmente teso da rischiare di spezzarsi. Iniziò ad accarezzargli la schiena, con movimenti circolari. Lenti. Un po’ funzionò.
 
Blaise si rese conto di essersi scaldato troppo, si avvicino al letto dove Draco si era letteralmente incollato a Hermione.
“Dray”
Draco si voltò verso di lui. Cercò di ghignare. Svicolare.
“Non ti è uscito un granché, questa sottospecie di ghigno”
Vide il ragazzo biondo tornare serio, succhiarsi gli incisivi. Annuì.
“Stai bene?”
“Sto bene”
 
Draco rischiò di strozzarsi, per rispondere. Mentre Blaise parlava era riuscito a ricucire qualcosa. Qualche immagine.
In ogni caso, poca roba.
Chiuse gli occhi.
“Di che miracolo stai parlando, Blaise?”
Gli occhi di Hermione erano ancora spalancati. Un misto fra la curiosità e la preoccupazione.
“Questo me lo ricordo pure io”
 
Hermione spostò lo sguardo su Draco, di nuovo. Aspettò che continuasse a parlare. Blaise tornò a sedersi.
“Il miracolo è riduttivo. Ancora non capisco come ci sia riuscita. Comunque.”
Scosse la testa, allentando un po’ la presa sulle gambe della Grifondoro.
“Io mi ricordo di aver trovato mia madre morta, nel suo letto. Niente sangue, niente segni. Classico dei Mangiamorte, se vogliono: avada kedavra e fine. C’era il marchio nero, però. E poi il nulla. Vuoto.”
Deglutì.
“La cosa che mi ricordo subito dopo è che mi sono svegliato, una mattina, sentendo che stavo di nuovo stringendo la mano di qualcuno. Ho aperto gli occhi, e mi sono visto davanti mio padre
Hermione corrugò la fronte.
“Ma non era ad Azkaban?”
“Oh. Si. Ma la McGrannitt aveva saputo cos’era…cosa mi era successo. E Blaise la teneva informata. Ha rotto i cosiddetti così a lungo al ministero che alla fine hanno dato un permesso a mio padre, per cercare di tirarmi fuori. Mi era andato in loop il cervello. Non reagivo.”
“E quando è arrivato Lucius che è successo?”
Draco si strinse nelle spalle, occhi fissi sulla finestra.
“Lui ha…mi ha tenuto la mano finchè non mi sono addormentato di nuovo. Abbiamo parlato prima. Poco. Quando mi sono svegliato non c’era già più”
“Dov’era andato?”
“Ad Azkaban, Hermione. Dove credi che potesse essere andato?”
“Era solo una domanda”
“Lo so. Lo so”
Draco prese aria. Parecchia aria.
“Scusami. Sono un po’ nervoso”
“Posso immaginarlo. E poi? Perchè devi dormire alla mia destra, Dray?”
“Te l’ha spiegato prima Blaise”
Hermione lo guardò interrogativa. Draco sospirò.
“Il mio cervello si è inceppato, in quei giorni. Ok? Ha registrato, ma non posso premere play. Sogno quello che è successo solo in determinate situazioni. La mia situazione è dormire alla sinistra di qualcuno, perché sono stato sdraiato per giorni alla sinistra di mia madre, tenendola per mano finchè il suo corpo è rimasto li, stringendo il lenzuolo quando l’hanno portata via. Quando mi addormento in quel modo, il mio cervello mi offre un comodo replay”
“Capisco”
“Mh”
 
“Bene”
Blaise Zabini si alzò dalla poltrona rosso e oro di Hermione sentendosi di troppo. Si diresse verso la porta.
“Credo che andrò a farmi un giro”
 
Hermione gli rivolse un cenno a metà fra il saluto e il ringraziamento, Draco si limitò a fissarlo. Da un certo punto di vista era stato milioni di volte più espressivo della sua compagna. Zabini sorrise.
 
“Di niente, Dray”


---

AAAAAAAAAAAAAAAAAH!
Scusate. SONO IN RITARDO PAUROSO, non solo per pubblicare, ma anche per uscire. Devo fuggire. Scappare. CORRERE. Ma so che mi avreste -giustamente- spellata se non avessi aggiornato in tempi umani, ergo eccomi qui.
SCUSATE, SCUSATE SCUSATE se di nuovo non riesco a rispondere a tutte. Sono un danno. Eppure mi ci stavo impegnando!

Mannaggia.

Vi amo e vi adoro come la pappa col pomodoro. E la pizza. Oh si.
  
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Vale11