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Autore: Ezrebet    09/10/2010    1 recensioni
Emma è una ragazza fragile e disturbata. Chi o che cosa riuscirà a scuoterla dalla tristezza in cui è scivolata? Una storia d'amore e di rabbia.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A svegliarla fu la mano di James che le sfiorava il viso. Non appena lo mise a fuoco, si rese conto che era disfatto. Non aveva dormito, aveva gli occhi arrossati e segnati da profonde occhiaie, aveva indosso gli abiti sgualciti del giorno prima, i capelli erano arruffati.. Eppure, la sua carezza era gentile. La fissava, in silenzio, impegnato in quel gesto così affettuoso.

“James..” sussurrò sospirando, ma lui scosse la testa, ponendole un dito sulle labbra. La fissò, implorante. Emma rimase sconvolta dalla sua espressione. Le parve così infinitamente triste.
“Inizieremo le pratiche del divorzio” mormorò in un tono che non gli aveva mai sentito. Non c’era niente del James autoritario, appassionato, arrabbiato che aveva conosciuto.. Era solo triste.
“Divorzieremo e tu potrai tornare in Italia, o rimanere qui e laurearti..” la sua voce non era che un sussurro “E starai meglio”.
Emma lo fissò un momento, poi scattò a sedere tra le coperte, cercando di coprirsi con le lenzuola. I suoi occhi  parvero studiarlo, poi disse “Non tornerò in Italia. Mi diplomerò e frequenterò qui il college”.
James annuì, distogliendo lo sguardo “Si, una volta divorziati, potrai fare quel che vorrai..” fece per alzarsi, ma la mano di lei scattò e lo fermò. Una presa sorprendentemente forte. Stupito, tornò a guardarla e lei chiese “Hai deciso che vuoi divorziare..? L’hai pensato stanotte? O nei giorni scorsi?”.
Lui si accigliò, confuso. Tentò di liberarsi, ma Emma non mollava il suo braccio “E così, la piccola Emma è di nuovo un intralcio. Anzi, per la verità lo è sempre stata.. solo un piccolo intralcio” fece con voce tagliente, un tremito appena controllato “Basterà toglierla di torno e tutto riprenderà a girare come prima, in modo perfetto.. nel modo che si addice alla tua vita”.
James spalancò gli occhi. Più delle sue parole, lo colpì la sua espressione.. Il mento sollevato in segno di sfida, gli occhi luminosi, le guance arrossate.. per Dio, era arrabbiata! L’aveva vista in tanti modi, ma mai così fredda e nello stesso tempo, pronta a scoppiare come un fuoco d’artificio.. Qualcosa si mosse, dentro di lui. Fu il guizzo di un istante, il cuore stretto, la saliva azzerata.. La scrutò, mettendola a fuoco, mentre lei continuava “Una vita perfetta.. una vita in cui non c’è posto per la piccola, imperfetta Emma.. non vale la pena perdere tempo con lei, non è mai valsa la pena..”.
Vide che stava trattenendo le lacrime, mentre fissava le coperte con sguardo vacuo. E, a dispetto del momento, una lieve speranza si fece largo in lui, risalì dal cuore al cervello, mentre registrava le sue parole e la sua espressione e le metteva insieme, trovando il posto giusto, come in un puzzle.. I pezzi si stavano incastrando senza che lui avesse fatto niente.. Eccola qui, Emma. La sua Emma.
Si mosse e pose una mano su quella di lei, stretta allo spasmo intorno al suo braccio. La guardò piegando leggermente la testa.
“..dimmi che cosa vuoi, Emma” le chiese, cercando di mantenersi calmo. Perché doveva sentirglielo dire, altrimenti.. Vide la guerra, in quegli occhi neri ed arrabbiati e pieni di lacrime represse..
“Emma” la chiamò, stringendole di più la mano.
Il respiro di lei fu così profondo che risuonò anche nel suo stesso petto.
“Voglio te. Voglio che mi tieni qui, voglio che mi vuoi” disse ed il modo in cui scandì le parole gli bucò lo stomaco, penetrò nelle viscere, lo strizzò fino a farlo dolere.
Si schiarì la voce. Doveva chiederglielo, perché questo era forse il momento in cui sarebbe stato vero..
“E’ stato un incidente..vero?”.
Lei annuì, muovendo appena la testa. Non reagì in modo sdegnato, né si mise a piangere, né tentò di sciogliere quel contatto. Semplicemente, lo fissò ed annuì.
Sentì che era così. Sentì che non lo stava compiacendo.. Era scoperta, esattamente come era lui in quel preciso momento. Scoperto, vulnerabile, in pericolo..
“Si” sussurrò James, abbozzando un piccolo sorriso mentre veniva invaso da una sensazione di sollievo che quasi lo soffocò “Ok. Nessun divorzio..” le accarezzò i riccioli scuri, le appoggiò una mano sulla nuca e la attirò dolcemente a sé “Nessun divorzio, amore mio”, lasciò che affondasse il viso nella sua spalla. 

   
 
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