09/10/2010
5 recensioniTHE UGLY TRUTH
Immodica desideria saepe causa sunt ruinae.
Che mal di testa.
Dannazione! Non riuscivo neanche ad aprire gli occhi.
Mi girai dalla parte opposta della finestra, almeno non avevo il sole in faccia.
Ma… c’era qualcosa di strano.
Non avevo i vestiti addosso, perché diavolo non avevo i vestiti add-
Oh.
Delle immagini mi affollarono la mente: io e Scorpius alla festa, io e Scorpius in camera, io e SCORPIUS nel mio letto…
Aprii gli occhi lentamente.
Le cose erano due: se Scorpius non è vicino a me, è stato tutto un sogno, certo molto vivido, ma solo un sogno.
Se Scorpius è nel mio letto sono davvero una merda.
Di fianco a me non c’è nessuno. Sospirai, sollevata.
Mi toccai il cuore, che per l’ansia batteva fortissimo, come se volesse uscire dal petto.
Mi misi a sedere, massaggiandomi le tempie.
Cos’è successo ieri sera?
-Ti prego, perdonami-
Era una richiesta straziante, era la sua voce, era lui.
Non posso credere a quello che ho fatto.
Ho tradito la mia ragazza, la mia dolce e splendida ragazza.
Con lei.
La stessa ragazza che ora mi guarda con stupore, come se non ci credesse, come se fosse in un incubo.
Questa mattina mi sono svegliato qui, abbracciato al piccolo e caldo corpo di Lily.
Il piccolo e caldo corpo che questa notte è stato mio, il piccolo e caldo corpo in cui sono entrato più volte, sentendomi completo, in estasi.
Ma c’era qualcosa che non andava.
Non mi ricordo niente di ieri sera, il nulla. Solo che Lily non mi voleva, non voleva che io le stessi troppo vicino.
L’avevo violentata? Avevo fatto qualcosa contro la sua volontà?
Queste domande mi facevano scoppiare la testa, mi facevano impazzire.
Mi misi le mani nei capelli.
Poi la vidi alzarsi, e incominciare a vestirsi, almeno con l’intimo.
Aveva gli occhi vuoti, come se stesse combattendo dentro di sé le sue emozioni.
Ma Lily Potter non poteva far vedere cosa provava, lei arrivava al limite, lei doveva scoppiare.
-Parlami, Lily. Fai qualsiasi cosa, ma togli quell’espressione dal tuo viso!- implorai.
Dimmi cosa ti ho fatto, piccola Lily.
Lei alzò gli occhi, e mi guardò.
C’era tristezza, odio, rassegnazione: ma non verso di me. Si stava accusando di tutto quello che era successo.
Si stava dando la colpa di tutto.
Mi alzai, andandole in contro ma lei si allontanò
-Stammi lontano Scorpius, per piacere- sussurrò –stanotte non è successo niente, io ti ho accompagnato al dormitorio e tu ti sei addormentato su uno dei tanti divani di pelle nera- disse.
Non voleva affrontare le conseguenza, lei non voleva tutto ciò, non voleva che io e lei finissimo a letto insieme.
-Non mi sembra il caso di evitare l’argomento, Lily- iniziai. Non era così che si faceva.
Lei non era una delle tante, una con cui ci andavi solo a letto, non meritava di essere trattata così.
Prese la maniglia della sedia e la lanciò contro il muro, gridando.
Tira fuori tutto.
Tira fuori tutto per una volta.
Tutta la rabbia, per la persona che sei, disgustosa.
E mentre gridavo, delle lacrime scendevano, le lacrime più dolorose che avessi mai versato.
Singhiozzavo, mentre Scorpius mi guardava come se stesse soffrendo per me, come un uomo divorato dalle fiamme.
-NON MI GUARDARE COSI’!- gli gridai addosso.
Avevo fatto l’amore con il ragazzo di mia cugina, per la prima volta.
Questo peccato non se ne sarebbe mai andato, non ero mai arrivata a fare tanto.
Mi accasciai per terra, sfinita.
Lo sentii avvicinarsi e inginocchiarsi davanti a me.
Volevo allontanarlo, ma non ne ebbi la forza.
Lui mi accarezzò i capelli, con delicatezza, con quasi timore di toccarmi. Non dovresti trattarmi così bene, Scorpius.
Mi asciugò le lacrime dalle guance, e nel farlo vidi un morso sulla sua mano.
Un mio morso.
Gliela schiaffeggiai lontano, lontano dalla mia vista.
E riiniziai a piangere, coprendomi la faccia.
Lui sembrò non capire –Perché fai così? Ho fatto qualcosa contro la tua volontà? Io non ricord…-
-Io ho voluto, non mi hai costretta, non mi hai picchiata o violentata se è questo che pensi. I segni sul mio, e il tuo di corpo non mentono- sibilai.
Vestendomi ne avevo visti parecchi, sulla mia pancia, i seni… era il segno di una notte di passione, sfrenata.
Lo vidi guardarsi il petto, le braccia. Si toccava i segni rossi che spiccavano sulla pelle diafana, come se lo avessero marchiato a fuoco.
-Non ricordi niente giusto?- gli domandai, cercando conferme.
Lui annuì –L’ultima cosa che ricordo è stato Lumacorno, stava parlando con te di qualcosa… e poi stanotte, di stanotte mi ricordo tutto-
-Allora rimuovi anche quello- aggiunsi velocemente.
Non doveva succedere, io dovevo stare per i fatti miei, non dovevo stargli vicina o sarebbe capitato questo.
Mi guardava con un’espressione indecifrabile, non capii cosa stesse pensando. –Io non sono stata niente, tu tornerai da Rose- deglutii –e… tutto tornerà come prima.
O almeno, dobbiamo tentarci. Nessuno deve sapere- conclusi.
Tanto tra tre mesi non mi rivedrai più, e stavolta seriamente, Scorpius. Probabilmente avrai una vita felice accanto a Rose, con dei figli e poi dei nipotini… e ti dimenticherai di questo, tu.
-Non è vero che tu non sei stata niente, tu sei sempre stata qualcosa- confessò, facendo un sorriso amaro.
Scossi la testa, io non volevo ascoltare.
Così mi ferisci, perché tu non potrai mai essere mio, Scorpius.
-Tu stai con Rose, io non mi metterò in mezzo- ribadii.
Con che coraggio guarderò i miei familiari? Hugo?
A cui avevo promesso che mai ti avrei toccato.
-… e ora per favore, vattene- dissi.
Mi alzai e andai a prendere il mantello dell’invisibilità nel baule e glielo diedi.
-Fai attenzione a non essere visto, e riporta questo mantello ad Albus. Io non lo voglio- e gli aprii la porta.
Lui mi guardò intensamente, raccattò i suoi vestiti e poi scomparve sotto il mantello. Sentii il suo profumo passarmi davanti, il suo profumo…
Chiusi la porta, velocemente e mi accasciai per la seconda volta atterra.
Sarebbe stato molto più difficile ora stare senza di lui.
Andai in camera, velocemente.
Mi ero vestito nei bagni al quarto piano, facendomi vedere da alcuni studenti, almeno avevo una scusa per Al.
Andai ad impacchettare il mantello e lo portai in camera.
Albus era sdraiato sul suo letto a leggere un libro, ma puntò i suoi occhi smeraldini su di me appena entrai.
-Albus, ti devo dare un pacchetto. Probabilmente è il mantello dell’invisibilità, ti è arrivato ieri…-
-Dove sei stato, Scorpius?- chiese a bruciapelo.
-In bagno- risposi buttandomi sul mio letto.
-Ah e sei stato in bagno tutta la notte, giusto?- mi sfotté, con una punta di rabbia.
Sapeva qualcosa, sapeva che gli stavo mentendo.
-Problemi, Potter? Non posso stare in bagno tutta la notte?- risposi infastidito. Lo scoprirà, se non lo sa già, è inutile mentirgli.
-No, perché devo dire che non mi è sembrato quella la tua intenzione, quando toccavi mia sorella.
Sicuramente non quella di andare in bagno- constatò.
Oh cazzo –Ero ubriaco ieri sera, e tua sorella mi voleva riportare in dormitorio, visto che “qualcuno” era a parlare con dei cervelloni- mi difesi.
Dovevo dare la colpa a qualcuno, dovevo mentire persino a lui, ad Albus, a mio fratello.
-Non mi sembra di averti ritrovato qui…- rispose sarcastico, con quel sorrisino saccente che mi mandava in bestia.
-Oh Al smettila!- dissi scocciato –mi ha lasciato nei bagni a vomitare ok? Se n’è andata lasciandomi lì. Non è rimasta con me tutta la notte-
Che bugiardo che sono.
Lo guardai: non mi credeva ed era estremamente deluso.
Guardò il suo orologio e poi si alzò dal letto, passandomi di fianco –E’ tardi, vado a fare colazione.
Vai a farti una doccia, si sente ancora il suo odore su di te, puzzi di tradimento- aggiunse schifato.
Sospirai.
-Tu non sai niente-
E’ successo, ma non era nostra intenzione, o almeno non sua.
Non mi aveva mai guardato così, Albus –Ti avevo detto di stargli lontano, ti avevo detto che non dovevi avere a che fare con lei… non voglio vederti stare male nel momento in cui se ne andrà, e non tornerà più.
Perché lei lo farà, Scorpius, questo lo sai pure tu-
Verità.
Nuda e cruda.
-E’ stato un incidente, cazzo! Non voleva, lei non voleva! Mi respingeva… poi però ci è stata e io non so come ho potuto…- mi mancavano le parole.
Mi guardava Albus, in silenzio e con… pietà?
-Scorpius, Rose ha sentito quello che vi siete detti fuori dalla biblioteca. Ti ha detto esplicitamente di starle lontano, perché a lei piacevi. Solo che non avevi messo in conto che anche a te piace.
Ti è sempre piaciuta, dalla prima volta che l’hai vista! Sai qual è la verità?
Che te ne sei fregato.
Piuttosto che stare con lei anche una sola notte, tu hai tradito la tua ragazza, il tuo migliore amico, per lei.
Io non dirò niente a Rose, non merita di stare così male per una tua cazzata…- stava per uscire dalla stanza, quando si girò, aggiungendo
-Ah, stavo dimenticando: ricordati che è mia sorella, toccala un’altra volta e giuro che non sarò così calmo- concluse, e uscì in silenzio.
Si era aspettato di sentire tutto tranne quello. Che si stesse rendendo conto di non odiare Lily?
Mi alzai e andai in bagno, e spogliandomi vidi tutti i segni che mi aveva lasciato:
“Non farmi sentire sola anche stanotte, Scorpius”
“Gli sfrenati desideri sono spesso cause di rovine” ecco la traduzione xD
Ecco la dura verità di Scorpius e Lily.
E adesso che faranno? Che succederà??
Nipotina: Heiii :D
Evviva il cioccolato al peperoncinooooo! Scorpius non è innamorato solo di Rose e pare l’abbia capito anche lui!
ALLELUIA.
I maschi sono sempre tardi a capire ù.ù Cooooomunque, ti è piaciuto il capitolo?
Alla prossima, BACI!
Maltrerio: Ciao Dafneeeee!
Felice che ti sia piaciuto il capitolo ^^ ce l’ho messa davvero tutta! Su una cosa hai ragione: le cose adesso si complicano, come hai potuto leggere da questo capitolo. Non possono più ignorare i loro sentimenti, la passione che li lega. Ti piace il capitolo?
Che ne pensi?
Baci.
Veronic90: :D Ciao!
Sono felice che ti piaccia ^^ sono così contentaaa! :D chi sono i due criminali che hanno fatto tutto questo si scoprirà ;)
Alla prossima, spero! Baci.
RoseWeasley92: Ciao! Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :D
Speriamo che ti piaccia ;)