Dora (23 Mai 1973 - Villa Tonks)
-E' nata! E' nata!- Ted uscì dalla sala parto del San Mungo con un sorriso enorme stampato in faccia.
-E' una femmina?! Che bello!- trillò Julia felice.
-Come si chiama?- chiese David.
-Sceglierà Dromeda- l'espressione da emerito idiota che il neo-papà aveva assunto fece ridere gli amici -Venite- disse poi guidandoli nella stanza della moglie.
Andromeda era adagiata sui cuscini, in volto le si poteva leggere un'immensa gioia e sorrideva cullando il piccolo fagotto rosa che aveva tra le braccia.
Julia si avvicinò per vedere il faccia la bambina: aveva un ciuffo di capelli castani come quelli dell'amica e un visino tutto tondo.
Tre secondi dopo, i capelli della bimba cambiarono colore e divennero biondo oro.
Andromeda rise -Cara! La mia piccola è una Metamorphomagus!-
-Lysa, come si chiama?- chiese Julia mentre Ted, con un'aria ancor più ebete di prima prendeva la figlioletta in braccio.
-Ninfadora- disse Dromeda -Ninfadora Julia Tonks-
-Che beelloo! Posso essere la madrina?!-
-E me lo chiedi? Pensavo fosse ovvio!-
-Ted, fammi conoscere la mia figlioccia!- urlò Julia prendendo Ninfadora.
La piccola emise una specie di gorgoglio compiaciuto e non appena la madrina la strinse i capelli diventarono rosa acceso.
-David, tu sarai il padrino- sentenziò Ted.
-Io?!- fece quello stupito.
-Sì- rispose Andromeda.
-Grazie! Zabini dalla a me ora!- esclamò reclamando anche lui la neonata.
Mentre i due amici coccolavano la bambina, i neo-genitori si guardarono negli occhi e si abbracciarono.
Quando il giorno dopo i Tonks tornarono a casa, trovarono dei gufi ad attenderli.
Uno arrivava da Hogwarts, nella lettera Silente si congratulava con loro per la nascita di Dora.
Altri erano degli amici e uno veniva dai genitori di Ted, che li invitavano a cena l'indomani per conoscere la nipotina.
Rimase un solo rapace nella stanza: una bellissima civetta dalle piume grigio-azzurre e gli occhi blu che fece rabbrividire Andromeda. Era Annie, la civetta di Cissy.
Con mani tremanti slegò il nastro azzurro che teneva legata la lettera alla zampa di Annie e aprì la pergamena sigillata dallo stemma dei Black impresso sulla ceralacca rossa.
Cara Andromeda,
se fossi a casa non ti nascondo che non ti risponderei. Sono molto delusa dal tuo comportamento ma sei lo stesso mia sorella e non posso odiarti. La tua scorsa lettera non ha avuto risposta perchè i nostri genitori mi hanno impedito di scriverti.
Sono contenta per te. Ho saputo che hai avuto ieri una bambina e ti propongo di incontrarci il prossimo sabato a Hogsmeade per farmi conoscere mia nipote. Non dirlo a nessuno. Troviamoci dietro la sala da thè di Madama Piediburro alle 2.
Narcissa
Andromeda era felice e sorpresa al tempo stesso. Narcissa le aveva offerto un incorntro, una tregua. Credeva non volesse neanche sentir parlare di lei, invece la sorella minore le voleva ancora bene. E voleva conoscere sua figlia.
"Ho sempre saputo che non eri la solita Black stronza e razzista Cissy" si disse tra sè.
SO CHE E' CORTO E NON E' NEANCHE IL MASSIMO MA NON MI VENIVA ALTRO
Altri grazie a
che continuano a commentare questa ff.
Un bacio
Lily