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Autore: CherryBomb_    10/10/2010    4 recensioni
Arianna e Ilaria, sedicenni, amiche da qualche anno. Fanno parte di quelle ragazze che sono convinte che il principe azzurro non esiste.
Arianna non ha mai avuto il ragazzo, Ilaria non lo ha da due anni e mezzo. Ormai sono abituate a questo loro stato di "zitellaggio", ma una serata diversa cambierà le loro vite. Ci saranno molti intrecci, ritorni di fiamma, non sarà tutto semplice, anche se all'inizio potrà sembrare così.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 37

Shopping

Ary POV
La scuola era finita e mancava un settimana al matrimonio di Davide, il fratello di Edo, il che voleva dire che era un bruttissima giornata: stavo andando a fare shopping.
 La cosa bella era che ero seduta sul sedile posteriore di una Bmw X5, mano nella mano con Edo perché, come promesso, erano venuti anche lui e Simo con noi.
La Ila non aveva gradito molto questa intrusione, a quanto pareva voleva passare un pomeriggio con me da sola, ma anche quella volta i suoi piani furono rovinati.
Decisione unanime, tranne io che non ero d’accordo ovviamente, decidemmo di partire la mattina verso le 10-11 per restare là a mangiare al  centro commerciale.
L’idea mi allettava perché così passavo del tempo con Edo, ma dall’altra parte mi disgustava alquanto restare più di due ore in un centro commerciale.  
Ci stavamo dirigendo verso il centro commerciale, eravamo a metà strada, più o meno.
Mi stavo, per l’ennesima volta, lamentando.
-I-O N-O-N M-E-T-T-ER-Ó M-A-I U-N V-E-S-T-I-T-O CHIARO?- urlai leggermente. Era la quarta o la quinta volta che lo ripetevo, ma la Ila non mi stava dando ascolto.
-Dai, Ary, ci sarà bel tempo e poi così sfoggerai le tue gambe, bianche, ma sono pur sempre gambe.
-No, no, no e ancora una volta no. Non metterò mai su un vestito, neanche se mi paghi e poi ho le gambe bianche, che brutto è vedere una con le gambe bianche con la gonna? È disgustoso, quindi io non la metto.- conclusi la mia tesa con un sorriso.
Edo e Simo continuavano a ridere perché la Ila insisteva e io continuavo a sbuffare e a trovare scuse per non mettermi un maledettissimo vestito.
-Mettitelo tu il vestito, no? Visto che ci tieni tanto.
-Ma manco morta.- rispose lei, facendo scoppiare a ridere Edo e Simo e facendo venire a me la faccia di una a cui cadono le braccia.
-Vedi? Non lo vuoi mettere tu? Non lo metto neanche io. – sorrisi.
-Ok, però sia chiaro che non ti metterai i tuoi soliti jeans, chiaro? Siamo qua per fare shopping e compreremo tutto nuovo. Soprattutto le scarpe.- sorrise all’idea di poter comprarsi un paio di scarpe.
Sì, perché alla Ila, falle fare shopping per prendere magliette o jeans, era come una tortura, ma quando le si parlava di scarpe, si illuminava.
Oggi era particolarmente felice di fare shopping perché sapeva di dover prendere delle scarpe nuove e, di conseguenza entrare, in tutti i negozi di scarpe, il suo paradiso terrestre.
Parcheggiammo ed entrammo nel centro commerciale.
Cominciammo a girare i negozi di abbigliamento, avevamo pensato che era perfetto come ultimo acquisto, era un acquisto “leggero” insomma, che non richiedeva un certo sforzo e forse era quello che avrebbe richiesto anche più tempo.
Entrammo in un negozio, lo girammo e lo rigirammo. Trovammo qualcosa di carino: entra in camerino, ti guardi allo specchio per vedere se ti convince, esci dal camerino perché quella stordita della Ila ti vuole vedere, convincila che non ti piace, rientra nel camerino, spogliati, rivestiti ed esci. Così per tutti i negozi finché lo stomaco di tutti non  brontolò.
Avevamo passato più o meno due ore a girare negozi e a provare vestiti, e non avevamo ancora trovato niente.
Decidemmo di andare a mangiare qualcosa. Optammo per pizza, patatine e coca-cola.
Stavamo ridendo e scherzando quando un ragazzo arrivò al nostro tavolo.
-Ila? – chiese il ragazzo che mi sembrava di avere già visto.
Lei spostò lo sguardo da Simo al ragazzo sconosciuto, ma dal suo sguardo doveva averlo riconosciuto.
-Matteo?- domandò lei, forse sperando che non fosse lui, dall’espressione che stava facendo.
-Allora, sei tu davvero? Da quanto tempo è che non ci vediamo?- chiese lui cordiale, sorridendo.
Perché avevo la sensazione di averlo già visto quel ragazzo?
-Be, sono due anni che non ci vediamo. – ammise lei con una certa nota di incazzatura nella voce.
-E come stai?
-Bene, grazie, tu? Sempre insieme alla solita?- chiese lei un po’ acida.
-Ah, si. come fai saperlo?
-Le voci corrono – dal viso di lui scomparve quel sorrisino – e si sa anche delle tue continue corna, di cui sinceramente non mi stupisco, a quanto pare l’unica cogliona che non lo capisce è lei.
-Ti saranno arrivate anche altre voci su di me, immagino- disse provocatorio.
Continuavo a fissarlo per cercare di capire chi fosse. Sapevo di averlo già visto, ma dove?
-Ti riferisci alle tue doti da amatore? Be, si. Mi sono arrivate. Cosa vuoi che ti dica che mi pento di non averlo fatto con te? Che mi rendo conto di cosa mi sono persa? Ma neanche se dovessi essere l’ultimo uomo sulla terra. Non sei cambiato per niente, sei sempre il solito egocentrico, bambino del cazzo che si crede un figo pazzesco. Ammetto che sei migliorato notevolmente di aspetto, ma di cervello sei ancora ai bassissimi livelli di quando avevi 14 anni.
Simo vicino alla Ila guardava con occhi di fuoco il ragazzo e strinse i pugni. La Ila finendo la frase, vide l’agitazione di lui e gli toccò una mano.
-Matteo? Matteo l’ex della Ila?- chiesi ad un certo punto.
-Si, sono io.- rispose lui, ancora toccato da quello che gli aveva detto la Ila.
-Sono Arianna. Ero venuta in gita….
-Con me in terza media.- rispose lui finendo la mia frase. – tornando al discorso di prima –disse guardando la Ila – tu invece sei cambiata, notevolmente anche, una volta non mi avresti mai parlato così.
-Vorrei correggerti, durante l’estate non ti avrei parlato così, ma poi ho capito quanto stronzo e approfittatore fossi e ho cominciato a trattarti come ti si doveva trattare, da stronza.
-Tirato fuori le palle a quanto pare. Be, ti ho rivisto e volevo parlarti insieme se poi magari volevi anche fare qualcos’altro non c’era problema. Ciao. – disse andandosene.
Simo si stava per alzare furioso dall’ultima frase del Matteo.
-Simo, calmati. Rilassati e respira.- gli disse la Ila prendendogli una mano e cercando di farsi guardare.
Lui con molta fatica si girò verso di lei. Incontrando i suoi occhi, la sua espressione si calmò e le sorrise.
-No, ma scusa. Era davvero il Matteo?- chiesi ancora incredula nell’essermelo visto davanti e averlo visto molto uomo e anche molto figo.
-Si, era proprio lui. Perché?- mi chiese lei non capendo il mio interesse.
-Be, insomma. È…è diventato figo.- ammisi io, leggermente in imbarazzo avendo in parte Edo.
-Be, diventato, era già figo una volta, è migliorato notevolmente, devo ammetterlo, ma è sempre quella testa di cazzo che era quando aveva 14 anni.
-Quindi, quello era il tuo ex. – le chiese Simo leggermente contrariato.
-Si, era lui, ma sentite possiamo cambiare discorso? Non voglio parlare di lui, voglio divertirmi, fare shopping e rilassarmi chiaro? E non voglio che tu ti incazzi, gli ho tenuto testa no? Di che ti preoccupi?- abbassò leggermente la voce per farsi sentire solo da Simo, anche se lo sentimmo anche io ed Edo. Si baciarono.
Finimmo di mangiare e tornammo a girare i negozi.
C’erano ancora dei negozi che non avevamo guardato e girato.
Entrammo in uno dei tanti che ci mancava. Girammo il negozio in lungo ed in largo, trovando un paio di jeans e una magliettina a testa. Erano indumenti semplici, ma non volgari, potevano andare benissimo.
Entrammo entrambe in un camerino e provammo i vestiti che avevamo trovato.
Mi spogliai e mi misi i jeans e la magliettina blu.
Carina, stavo bene e mi sentivo a mio agio, cosa più importante.
Non era un vestito e questo mi andava più che bene.
Mi spogliai e uscii dal camerino trovando davanti Edo, Simo e la Ila che a quanto pare mi aspettavano.
-Allora?- chiese la Ila impaziente.
-Mi piacciono, li prendo.- sorrisi.
-E dopo scarpe – si mise ad urlare la Ila. Ero pronta a passare altre ore a girare per i negozi di scarpe.
Andammo alla cassa, pagammo ed uscimmo.
Ero contenta dei nuovi acquisti, avrei potuto usarli anche dopo il matrimonio e la cosa andava benissimo, il problema adesso sarebbero state le scarpe. Conoscevo benissimo la Ila e sapeva che non mi avrebbe fatto uscire dal centro commerciale con delle semplici ballerine, ma sicuramente con un paio di scarpe tacco 12. La cosa non mi dispiaceva affatto, anzi, sarei stata leggermente più alta per una giornata, non era male come idea.
Entrammo nel primo negozio, non c’era bisogno di dirlo, la Ila aveva trovato delle scarpe che le piacevano, ma nessuna che la convinceva, diceva che non si abbinavano bene ai nostri vestiti o che erano troppo appariscenti.
Uscimmo dopo 10 minuti.
Era quasi un’ora che stavamo girando e non avevamo trovato ancora niente che ci convincesse, finché la Ila non si fermò di colpo.
-Guarda quelle. – disse quasi spiaccicandosi contro la vetrina del negozio indicandomi due modelli di scarpe, entrambe nere, ma con la piccola differenza dell’altezza del tacco e perché la suola rossa di una.
Davvero belle, mi piacevano, nere, eleganti, alte e perfette. Il nero si abbinava con tutto, andava benissimo.
-Sono perfette, mi piacciono un sacco. Ovviamente, quelle più basse sono le mie.- dissi sorridendole.
Entrammo nel negozio, trovammo il nostro numero, le provammo, pagammo. In meno di 5 minuti eravamo fuori.
Uscimmo con i nostri sacchetti e ci dirigemmo alla macchina.
-Contente?- ci chiese Simo mentre stavamo uscendo dal parcheggio del centro commerciale.
-Siiiiiii.- urlammo insieme io e la Ila.
-Allora, ragazze. Ne ho parlato con Edo e ho una proposta da farvi. – ecco, mi stavo preoccupando, che proposta doveva farci? Speravo che fosse stato qualcosa di carino, se no che palle.
-Dicci.- rispose la Ila.
-Allora, stavamo pensando che il giorno prima del matrimonio potreste venire a casa mia, facciamo un bagno, facciamo qualcosa insomma e poi state lì a dormire.
Mi andò di traverso la saliva. Dormire con loro?
-No, scusa un attimo come dormire con voi?- chiesi io leggermente scioccata.
-Be, si, tu ed Edo dormite nella stanza degli ospiti ovviamente. Cosa pensi che dormiamo tutti e quattro insieme?
Al solo pensiero di dormire con Edo, diventai bordeaux.
Cercai di nascondermi guardando fuori dal finestrino, ma ad un certo punto sentii la sua risata. Se n’era accorto? Merda.
-Non vuoi dormire con me?- non lo avevo sentito avvicinarsi. Sentivo la sua voce a pochi centimetri dal mio orecchio, era roca, bassa. Il suo respiro si era infranto sul mio collo, un brivido mi percorse la schiena. Mi girai di scatto e mi ritrovai a pochi centimetri di distanza dal suo viso.
Arrossii ancora di più. Perché dovevo arrossire? Come se non l’avessi mai avuto così vicino.
Mi sorrise.
Sentivo il suo profumo. Era vivo, era presente, era forte e tremendamente buono.
Sorrise per poi avvicinarsi e baciarmi.
Delicato, dolce, ma a me ormai non bastava più, volevo sempre un bacio più passionale. Gli misi le mani sulla nuca e lo avvicinai ancora di più a me.
Improvvisamente mi prese e mi fece andare contro la portiera.
Stavamo superando il limite, ma la cosa mi piaceva. Mi ero dimenticata dove fossi e chi ci fosse.
Le sue mani mi stavano accarezzando la schiena.
-Voi due? La mia macchina non è una camera da letto e soprattutto non mi interessa vedervi darci dentro.- disse Simo ridendo.
Edo con il fiato corto, si staccò da me e io messa peggio di lui, lo guardavo, respirando pesantemente per poi arrossire.
-Scusa Simo.- rispose Edo con il fiatone.
Portarono a casa prima me. Baciai velocemente Edo e scesi dalla macchina.
Ero davvero pronta per fare l’amore con lui? Lo amavo. Sapevo di amarlo, ma ero davvero pronta? Se Simo non ci avesse fermato chissà dove saremmo arrivati.
La cosa mi spaventava leggermente, ma mi piaceva. Lo avrei fatto con lui, ma non adesso, non oggi, non domani o dopo domani. Solo quando sarei stata sicura di essere pronta. Quando sei pronta non ti devi fare la domanda, lo senti e basta. Non ti fermi a pensare se sia giusto o sbagliato.
Ecco, avrei aspettato quel giorno, perché quel giorno sarebbe arrivato, ne ero sicura.

 

 

 

Ragazze, oggi sono puntuale con il mio appuntamento settimanale per gli aggiornamenti. =) Vedete stavolta sono stata puntuale ahahah
Allora, vediamo. In questo capitolo i nostri cari ragazzi si sono divertiti e hanno passato una bella giornata a parte l'intrusione di un certo ex della Ila, ma non vi preoccupate non tornerà a rompere. =) Era solo di passaggio. =)
Come vi ho già detto dovrete concentrare l'attenzione sulla Ary ed Edo nei prossimi capitoli, saranno loro i protagonisti assoluti dopo il capitolo 40. La Ila e Simo faranno solo da sfondo, ma ci saranno sempre in un modo o nell'altro, quindi di loro non perderete mai le traccie. =)
Ringrazio tutte le ragazze che hanno inserito la storia tra le seguite, preferite e ricordate e a quelle che mi hanno inserito come autore preferito. Davvero grazie ragazza non so come ringraziarvi.
Vorrei ricordarvi che ho postato delle nuove storie nella sezione Twilight e mi farebbe davvero piacere vedervi anche lì. Se vi interessa andate nella mia pagina autore e dateci un'occhiata. =)
Ricordo come sempre il blog per gli spoiler.
Rispondo alle vostre recensioni:
Lua93: Gemeeeeeeeee, ma la smetti di fare spoiler anche se involontari? Dai, smettila, anche se tutte sanno che durante il matrimonio succederà qualcosa, ma tu non devi dire cosa. Ahahah (so che non lo hai mai fatto ahahaha)
è sì, purtroppo il papà della Ary ha l'occhio lungo, ma possiamo anche dire che si sbagliava. Edo è un bravo ragazzo, è realmente preso, non è cattivo di per sè, ma non si può sapere prima cosa ci riserva il destino e purtroppo il giorno del matrimonio succederà qualcosa XD 
Sese, tu hai già dimenticato Simo solo che non vuoi ammetterlo. Guarda che se lo ammetti non è un problema, anzi, Simo sarà felice e anche la Ila devo dire la verità. Ahahahahahh Ovviamente, scherzo, forse XD Ti voglio bene. Un bacione ^_^
CrisAngels: Ciao! Io sto bene, grazie, tu? Anch'io spero che il papà della Ary non ci abbia preso, ma come sai, le apparenze a volte ingannano. =)
Ti ho dato un'indizione. Ahahahah No, ti ho solo confermato che succederà qualcosa, ma adesso mi cucio la bocca e sto zitta altrimenti dico troppo. Ihih. Un bacione. Alla prossima ^_^
TheDreamerMagic: Ciao carissima! Vedi, stavolta sono stata bravissima ad aggiornare, no? *fa gli occhi dolci*
Puoi ucciderlo il papà della Ary se vuoi, non è che serva poi a molto, come hai detto sa portare solo sfiga quindi. Ahahahahah Anche se, non è lui che porta sfiga, ma, in questo caso, sono io la stronza. XD 
Mi dispiace, ma il matrimonio si sta avvicinando sempre di più. Ti posso dire che i prossimi due capitoli saranno il giorno prima del matrimonio visto dal punto di vista della Ila e della Ary e poi ci sarà il fatidico matrimonio diviso in due capitoli altrimenti mi avrei fatto passare la voglia di leggere. =) Quindi, come vedi, il matrimonio è più vicino di quanto pensi =)
Non devi dare la colpa al mio amorino Simo. Povero lui. Non è colpa sua. Non è a csa sua che succede il finimondo, ma al matrimonio, quindi non dare la colpa a lui, povero =( Un bacione. Alla prossima ^_^
Vanilla_sky: Ciao! Poverina davvero la nostra Ary, ma siamo sicure che il papà si sbagli? Ahahah Metto leggermente la pulce nell'orecchio XD
Come hai potuto vedere i nostri ragazzi si sono divertiti parecchio ahahahah Un bacione. Alla prossima ^_^
ColeiCheAmaEdward: ahahah non mi stupisce che sei sfollata per qualcosa su msn ahahahahah Mi chiedo come mai il capitolo ti piaccia e mi chiedo anche come mai tu sappia come vada avanti la storia. Bah, sono molto perflessa. Non è che sei una spia della CIA o qualcosa di simile? AhahahahahBe, i capitoli puoi leggerli quando vuoi, quindi fai con comodo. XD A tra poco tramite messaggio o msn XD
 
 
Alla prossima ^_^
   
 
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