“ehm..mi chiamo Monica, piacere” dico io. Tremavo, e lui se ne è accorto!
“il piacere è mio. Immagino che tu sai come mi chiamo, vero?” ha ancora quell’aria di quello che è rimasto stupìto per qualcosa, ma per cosa?
“beh, si! Ah, stavo uscendo!” devo assolutamente scendere, e mi devo anche muovere, se no mia mamma si arrabbia!
“ah, te ne vuoi andare?” dice lui con tono dispiaciuto.
“nono” mi affretto a rispondere, non può pensare una cosa così! Non me ne andrei mai!