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Autore: Tigro    12/10/2010    4 recensioni
Un’anonima città, un’anonima casa, un’anonima ragazza come tante...ma una notte tutto cambia...Lei è solo alla mèrce di un intruso; intruso nelle cui vene scorre la notte...un vampiro vuole farle un dono, un dono che molti vorrebbero avere, ma per lei era un un regalo infausto… lo detesterà dal più profondo di quel cuore che ormai ha smesso di battere...
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Forse quella sera era davvero servita a qualcosa… quel vampiro mi stava più distaccato, o almeno lo era stato fino a quella sera. Entrò in camera chiudendo la porta alle sue spalle, come a nascondere ciò che voleva fare, da qualcuno (inesistente?) nel resto della villa, si avvicinò a me e come al solito mi prese per il fianco, mi aspettavo un bacio, e mi ero già preparata a rifiutarlo, ma invece mi strinse solo a se, inspirando il mio profumo e aggiungendo “stasera caccia” una specie di ringhio suadente vibrò nel suo petto e si allontanò uscendo dalla stanza.

Ancora incerta per il suo comportamento cercai qualcosa da mettere, e visto che non era troppo insistente, tentai di vestirmi in modo più pudico di come lo avevo fatto la settimana precedente, anche se con l’abbigliamento acquistato non era un impresa facile.

Finì con l’indossare dei collant color daino, una minigonna nera e una camicia smanicata con la schiena nuda. Presi una borsetta e mi affrettai ad uscire. Clair splendido come sempre, quando andava a caccia, era davanti alla mia porta che mi aspettava, e dopo averlo fissato per un lungo momento mi incamminai verso l’uscita. La porta era già aperta, salii in macchina e attesi in silenzio l’arrivo al locale, non era lo stesso della settimana scorsa, nondimeno era in puro stile cupo e dark; dopo un veloce abbraccio mi lasciò di nuovo per andare a caccia, e lì iniziò anche la mia.

I miei sensi aumentarono di colpo, udivo tutte le persone che parlavano nel locale, con il rumore della musica in sottofondo, sentivo i vari profumi che mi pizzicavano la gola… seguii un profumo più intenso arrivando ad un ragazzo, stava flirtando con un'altra, ma dovevo distrarlo, doveva essere mio.

Mi avvicinai e non guardando minimamente la tipa con cui stava parlando mi piazzai tra i due, gli abbracciai il collo e dissi “balliamo? Ti va?” per farmi sentire mi dovetti avvicinare al suo orecchio e dopo avergli succhiato il lobo,  era ormai in mio potere: i suoi occhi erano fissi su di me, e non si interessava più dell’altra ragazza. Da come ballava si vedeva che gli interessavano di più le mie curve che il ballare in sé, si strusciava a me, facendomi notare le sue “proprietà” e, per tenermi vicino a lui, mi premeva le mani sul culo. Un’idea apparve nella mia testa, e altrettanto in fretta la feci sparire per sicurezza “hai una macchina?” gli sussurrai all’orecchio rispondendo al suo strusciarsi, mi mostrò le chiavi penzolanti dalla sua mano e la mia istantanea risposta fu “andiamo!”

Sicuramente non aspettava altro, e mentre uscivo mano nella mano con Daniele, incrociai Clair che mi guardava accigliato davanti all’ingresso, come se si aspettasse una mia fuga. Sicuramente lesse nelle nostre menti per sicurezza dove da me poteva percepire solo un “cibo, cibo, cibo” e da Daniele sicuramente “sesso, sesso, sesso” gli feci un occhiolino indicandogli il ragazzo che mi tirava fuori dal locale e gli mandai un bacio; lui sogghignò soddisfatto.

Salimmo in macchina “ti va di andare in un posto un po’ più appartato di questo parcheggio?” mi chiese lui accendendo l’auto, io annuì e partimmo. Iniziai subito proponendogli un posto, che lui accettò ben volentieri, ma gli indicai altre direzioni da prendere in base al mio poco orientamento, anche se non perdevo un momento per fargli capire che la sera non sarebbe sicuramente andata in bianco. Accarezzavo il suo viso, istigavo le sue labbra, e ogni tanto gli passavo una mano nell’interno coscia.

Quando fummo abbastanza lontani da quella discoteca presi il telefono, che quella sera distrattamente mi ero ricordata di prendere, e telefonai “Alex?” “chi sei?” mi rispose la sua dolce voce al telefono “pronto, Alex sei tu? Non mi riconosci? Hai già cancellato il mio numero?” il ragazzo alla guida mi lanciò un occhiataccia tuttavia non disse niente, mentre una voce secca rispose all’altro capo del telefono “no, non so chi tu sia, questo numero è della mia ragazza, e non so come tu faccia ad averlo!” una lacrima mi accarezzò il viso “sono io! Nadine! Come non mi riconosci?” la voce si alzò “senti tu! Non prendermi per il culo, non so cosa tu voglia da me, ma tu non sei Nadine, la mia Nadine non ha questa voce, e sicuramente se avesse sempre avuto dietro il cellulare mi avrebbe sicuramente chiamato prima!” di colpo qualcosa spinse la macchina in avanti, mi girai e vidi due fari gialli di un auto tamponarci di nuovo “CAZZO!” fu la mia delicata finezza, “accelera tu!” aggiunsi, poi rimisi il cellulare vicino all’orecchio e dissi soltanto “Alex io ti amo, ti amerò per sempre, scusami, ma non posso spiegarti ora perché non ho potuto chiamarti prima, ma fidati! Sono io, la tua Nadine! E un giorno tornerò da te per spiegarti tutto! Te lo prometto! Aspettami!!” la mia gola si faceva secca e stavo per iniziare a piangere seriamente “che scherzo bastardo!” rispose lui dall’altra parte del telefono e riagganciò, quando provai a richiamarlo il cellulare risultava spento.

Ora dovevo concentrarmi su Clair, e, per quanto la mia cena accelerava, il vampiro era sempre dietro, molto vicino, poi, di colpo sparì da dietro di noi. Daniele si tranquillizzò pensando che fosse tutto finito, però io sapevo che il difficile stava per arrivare, “chi era che…” mi chiese mentre un tonfo si sentì da sopra la cappotta dell’auto, una mano spaccò il finestrino dell’autista, e lo strattonò con forza tirandolo fuori dall’abitacolo “Clair che cosa fai?” urlai mentre la macchina sbandò e iniziò a rotolare sul lato strada. Dopo cinque o sei giri andò a sbattere contro un albero dove dopo un ulteriore accartocciamento si fermò; ringraziando solo la forza appena acquisita riuscii a liberarmi da quelle lamiere prima che la macchina prendesse fuoco ed intanto vedevo a bordo strada Clair gustarsi la mia cena. Decisi quindi di scappare, cosa sicuramente inutile, ma sempre meglio che aspettare immobili la propria punizione.

Corsi per un po’ e mi nascosi, fu solo una cosa che mi tradì, non respiravo, non facevo rumore ma pensavo! E fu grazie a quello che mi trovò, mi si piazzò davanti tenendomi per un braccio prima che mi accorgessi della sua presenza “che cosa pensavi di fare? Stupida!” “lasciami! Lo sai benissimo cosa volevo fare! È inutile che me lo chiedi!” tirò un pugno, io chiusi gli occhi dal terrore e li riaprii quando sentii il tonfo contro la pianta che aveva colpito al posto del mio viso “pensavi di avermi preso per il culo ragazzina? Ma non sei abbastanza furba! Meriteresti solo di finire bruciata tra i rottami di quella macchina, insieme al cadavere del tuo, ops mio, spuntino!” “no! Non voglio morire!” mi guardò tralice per un secondo poi disse “ohhh finalmente sei riuscita a contattare il tuo boyfriend, peccato che non ti ha riconosciuto vero? Oh-oh mi sono dimenticato di dirtelo… la tua voce cambia con la trasformazione,come gli occhi, ed i lineamenti” “bastardo” dissi con un filo di voce ancora contro l’albero dove mi ero nascosta, mi sentivo in trappola e la rabbia mi ribolliva dentro senza poter uscire, lui tirò indietro la testa, come a non capire quello che gli avevo appena detto “hey, io ti ho dato tutto… ti ho dato un posto dove vivere, tutte le tue richieste accontentate, ti ho dato il nutrimento di cui avevi bisogno, ora ti sto insegnando come controllare il tuo nuovo corpo!” “io non lo volevo questo corpo!!!” dissi urlando a squarciagola, quasi mi servisse a sfogare la mia rabbia “se non era per quel dannato umano a quest’ora non saresti fuggita da me! Dal tuo creatore!” anche lui alzò la voce “io non ti ho mai voluto come creatore! Sei solo un maniaco perverso che pensa solo al sesso!!!” “come se la cosa non ti piacesse! Mhf! Non lo ammetterai mai, ma ti piaceva quando ti provocavo, tu volevi che ti baciassi!” “non è vero!” “so leggerti nei pensieri… l’altra sera mi hai fermato, e poi hai avuto il senso di colpa! Eri al mio fianco quando lo hai pensato!” rimasi in silenzio per un attimo, cercando una qualsiasi scusa plausibile per ribattere “ma io non ti amo!” urlai con quanto fiato avevo in corpo, fu allora che mi lasciò il braccio, si aggiustò il collo della camicia e con una calma innaturale rispose “ma a me non interessa, mon chery” mentre io ancora con le mani tremanti rimasi stupita dalla risposta, lui continuò “io sono un vampiro, io non amo, io non posso amare, io posseggo… e ti ho trasformato per possederti! Non crederai che mi affascinasse qualche altro aspetto di te oltre a quello fisico vero?” incredula da quel mondo che mi stava crollando addosso aggiunse infine “ora che ci penso un altro aspetto c’è, le tue idee perverse diurne!” una carrellata di immagini mi passarono nella testa… erano i miei sogni, e sapevo benissimo quali intendeva “si esatto proprio quelli mon chery!” si leccò le labbra, poi mi guardò di sbieco “non so come tu, vampira, riesca a sognare, ma se sono questi i tuoi sogni ben vengano!” sogghignò infine soddisfatto.

Ora ero perfettamente fregata, non pensavo proprio che riuscisse a leggere anche i sogni, essi non sono realtà, non sono le fantasie di una persona “alt alt alt, fermati un momento, non ho mai detto di poter leggere i sogni, solo che tu da sveglia te li ricordi” disse con uno sguardo come dire: “non è mica colpa mia se tu te li ricordi” e aggiunse “non che la cosa mi dispiaccia: lo sai” , provocante come sempre si avvicinò al mio viso, le sue labbra erano a pochi centimetri dalle mie, ero tesa, poi si ritrasse “so che lo vuoi, vuoi che ti bacio con passione, come dirti sì ti ho perdonata, vuoi che lo faccia perché tu ora desideri ardentemente le mie labbra così vicine alle tue, e per questo non te lo darò”

Tirandomi per il braccio che mi aveva tenuto all’inizio della litigata mi riportò alla macchina; dopo avermi fatto salire, e salito a sua volta, chiuse le sicure e non disse una parola; alla villa mi spinse dentro e corsi in camera. Non avevo mai voluto quella vita! Io odiavo quella vita!!!

Angolo dell'autrice ^_-

Buonasera a tutti i telelettori... vi sta piacendo il racconto? Vi sta appassionando? fate sbrill con gli occhietti quando Clair è provocatore??? fatemelo sapere ;D 

Ed ecco qui la rottura di Nadine con Clair, sarà definitiva? riuscirà a tornare da Alex? Lo vampirizzerà o se lo tiene umano? tutto questo ed altro nel prossimo capitolo :D

ed ora rispondiamo alle recensioni!!!

Ninja: mi sai che non sei sulla strada giusta.... qui si mollano, altro che eros e fare zozzerie.... ma anche dopo questa deludente notizia continuerai a seguirni ;P

Achiko: mannaggia a te! mi hai recensito il capitolo sbagliato.... meno male che ho notato un commento nuovo nella prefazione xD xD xD comunque... ecco qui il capitolo nuovo.... magari non è proprio quello che aspettavi ma sono sicura che migliorerà ed in seguito ti piacerà ancora di più ^_-

Ringrazio Katiatritti e Fede72 per aver aggiunto la mia fan nelle seguite, jonny fury 91 e Se7f per averla aggiunta nei preferiti, ed infine un grazie a tutti quelli che anche se per caso passano di qui e la leggono ^_-

un bacione, a settimana prossima

   
 
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