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Autore: Psyker_    13/10/2010    0 recensioni
Tutti i protagonisti della storia vincenti contro Trivia e Kuja si ritroveranno nuovamente immersi in una missione a cui non potranno sottrarsi. L'anima di un entità diabolica sta per essere liberata e non c'è modo per impedirlo, o forse si?. Una Fan Fiction con le carattiristiche di un vero "GDR", contanto di HP, MP e gli altri tipici elementi dei giochi di ruolo.
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Il sole si ergeva alto nel cielo. I suoi raggi filtravano tra la bruma mattutina e riscaldando gli animi ribelli degli animali che affollavano le pianure, si preoccupava di mantenere alta la nuova luce che illuminava Gaya. Il cinguettio degli uccelli ed il curioso “Kuè” “Kuè” dei Chocobo ornavano quel paesaggio adesso privo di ogni negatività e la leggera brezza faceva scorrere il grande Oceano.

Questa era la situazione qualche tempo dopo la sconfitta di Kaminas. La quiete era tornata a regnare sovrana e le uniche minacce erano rappresentate dai mostri minori che imperterriti si spingevano oltre il loro habitat naturale. Tutti i gloriosi eroi protagonisti della lotta contro la Summon suprema potevano adesso tornare alle loro vite quotidiane e a riprendere quella routine che li caratterizzava ormai da molti mesi prima del famoso evento.
Amarant si era trasferito nel Villaggio dei maghi neri insieme a Vand per aiutare i Jenoma e gli stessi maghi a ricostruire la loro terra fortemente danneggiata dalla battaglia contro Kaminas. Questa volta sembrava piuttosto certo del suo obbiettivo e dopo aver stretto una profonda amicizia con Mikoto decise di stabilirsi lì a tempo “indeterminato”. Il maghetto continuò invece a studiare l’antica magia nera per arrivare ai livelli del suo glorioso padre.
Blank tornò a Lindblum e quindi dai Tantarus. Il suo desiderio sarebbe stato quello di prendersi una pausa e allontanarsi dalla banda per un po’ di tempo ma il Boss non glielo avrebbe mai permesso..
Quina rimase ad Alexandria. Il regno aveva bisogno di “grossa” manodopera per tornare grande e splendente come prima della battaglia. E fu così che si scoprirono tante altre qualità della cuoca dei Qu..
Flatrey continuò a viaggiare per affinare la propria abilità di Draghiere. Kaminas era stata nuovamente sigillata ma i guardiani dovevano continuare ad esistere per evitare un’ennesima disgrazia come quella che aveva colpito Gaya nei mesi precedenti.
Totto si allontanò dal continente della Nebbia per continuare i suoi studi presso Daguerreo. La città dell’acqua e del sapere aveva ancora tanto da offrirgli mentre gli abitanti erano a suo modo di vedere cortesi e sempre disponibili. Eiko seguì inaspettatamente il Dottore. Il granduca Cid e Hilda sembravano inizialmente scettici a lasciare andare la loro piccola ma il suo desiderio di imparare e conoscere tutto ciò che c’era da sapere sul mondo e la fiducia che riponevano nello studioso riuscirono infine a fargli cambiare idea. La sciamana si trasferì dunque insieme a Totto per un po’ di tempo.

Garnet invece prese la decisione probabilmente più importante di tutta la sua vita: la storia di Kaminas, il sacrificio di Freija e il coraggio dimostrato dai suoi compagni le fecero capire di essere ancora troppo giovane ed ingenua per governare un regno da sola. L’ennesima distruzione della sua terra dimostrò effettivamente il suo pensiero e dopo una lunga cerimonia incoronò nuova regina del grande regno di Alexandria la bella e potente Shogun Beatrix, la più audace e fedele soldatessa che il regno ebbe mai avuto. La guerriera si mostrò in un primo momento riluttante ad accettare una simile offerta ma a causa del grande rispetto nei confronti della sua regina decise di accontentare la proposta pregando per un regime basato sulla fiducia tra popolo e nobiltà. La Sciamana, tornata a farsi chiamare Daga, lasciò per un po’ di tempo la sua terra scomparendo tra la poca nebbia rimasta nel continente. Molte voci raccontarono di aver visto una bellissima donna dai corti capelli neri aggirarsi tra le rovine di quello che rimaneva di Madain Sari ma la verità rimase velata tra le decisioni di una donna maturata tra mille sbagli e decisioni importanti.

 

Tempo dopo……

 

Gidan si destreggiava tra le radici dell’albero di Lifa e celere si spostava velocemente da un ramo all’altro. Poi si rivolse a lui una figura che teneva abilmente il suo passo.

“Sei sicuro che sia da questa parte?”
“Uhm.. beh non può che essere così. Le altre direzioni sono colme di non-morti”
“E credi che in qualche modo possano spaventarla? Bah..”
“Dai Daga.., per una volta fidati di me!”
“Eh, certo! Come sempre no?”

L’ex regina di Alexandria affiancava il ladro in una corsa spericolata tra le radici. Il suo aspetto sembrava quello di una bandita: la pelle non era più candida come le nuvole e l’abbigliamento ricordava un’avventuriera in cerca di tesori.
Improvvisamente i due si fermarono a causa di un grido che gelò i loro animi.

“Che.. che cosa è stato?”
“Sembrava un lamento”
“Non c’è tempo da perdere forza!”

La loro veloce corsa li portò fino ad una grande distesa verde all’interno di Lifa.

“Non credevo esistessero ancora posti del genere a Lifa dopo la morte di Kaminas..”
“Gidan guarda lassù..”

Tra i rami e quelle che sembravano folte foglie verdi, si rese visibile un’entità illuminata dai tenui raggi solari filtranti. Nella sua mano vi era una lancia e Gidan sorrise beffardamente.

“Potevano dirmi quello che volevano, ma sapevo che non fossi morta!”

L’ombra, rivelatasi quella di una donna, effettuò un grande balzò per raggiungere i due avventurieri. Era proprio lei, Freija.

“Siete le ultime due persone che credevo di rivedere assieme.. che cosa ci fate ancora a Lifa dopo tutto quello che è successo?”

A parlare per primo fu Gidan.

“Che cosa ci facciamo noi!? Tu piuttosto.., perché hai fatto credere al mondo di essere morta?”
“Io non ho fatto credere niente a nessuno.., la gente crede ciò che vuole”

Daga non capiva.

“Ma il tuo paese, i tuoi amici.. e Flatrey. Hanno tutti bisogno di te!”
“Bisogno di me? E tu allora? Il tuo aspetto non mi sembra proprio quello di una regina..”
“Io ho fatto delle scelte per il bene delle persone che mi amano e che io amo. Ma perché tu, colei che ha impugnato la sacra Hurricane Lance, non è tornata per festeggiare con noi la nascita di una nuova era?”
“Io.. io non..”

Gidan fece due passi indietro fino a raggiungere una grossa radice su cui si appoggiò.

“Sei solo una codarda Freija..”
“Codarda!? Voi due siete qui perché mi credevate ancora viva.., voi due capite!? Tutto quello per cui fino ad ora ho realmente vissuto mi ha accettata come eroina da ricordare. Hanno accettato la mia fine”

Gidan abbassò lo sguardo scuotendo la testa.

“Qual è il vero motivo? Non siamo più ragazzini e capisco quando qualcuno mente”
“… Durante l’ultimo periodo ho vissuto osservando il mondo dall’alto, ho osservato le abitudini di chi amavo ed è così che ho capito. Il mio è stato un sacrificio e tale deve rimanere. Non sarò più nella vita di nessuno e così non soffrirò la malinconia”
“Maledizione Freija.. SCORDATI DI FLATREY!!. Non puoi continuare a vivere con questo chiodo fisso. Lui è un bastardo guerriero che ama viaggiare per diventare sempre più forte. Tu non sei così.., tu hai dei sentimenti veri, tu hai bisogno di gente che ti ama e loro hanno bisogno di te. Tanto lo so che è sempre stata lui la questione”

Freija si lasciò vincere da un pianto d’angoscia.

“Come credi che apprenderebbero tutti la notizia?. Ormai è giusto così..”

Stavolta intervenne Daga.

“No.., non è giusto così. I problemi si risolvono affrontandoli. Non fare come me che ho preferito fuggire..”

 

Il gruppo fu poi interrotto da un gruppo di Zombie che aveva sentito la loro presenza.

Gidan sorrise e diede una pacca sulla spalla dell’amica.

“Ci sarà sempre qualcuno che avrà bisogno di noi e finché saremo lontani non potremo essere di alcun aiuto!”

Daga impugnò il suo bastone magico.

“Bisogna capire a cosa siamo realmente destinati, e si può farlo insieme!

La Draghiera roteò la sua lancia.

“E’ vero.. grazie amici.. non dimenticherò le vostre parole. Adesso però.. all’attacco!!!”

Fine

 

Tornerai mai a casa..?

Sono già a casa..

Si ma.., intendo la tua VERA casa..

Chissà.., forse un giorno.. e tu?

Avrei giusto un idea..

Un’idea?

Ti amo Daga..


Spero abbiate apprezzato la storia. Devo dire che scriverla si è rivelata una dura prova per me ma è stata tanto difficile quanto divertente =). Vorrei inserire dei ringraziamenti speciali a chi ha seguito da vicino la vicenda ma in fin dei conti credo che i diretti interessati sappiano cosa ho loro da dire. Spero di ricevere pareri anche sui miei altri lavori. E con ciò vi saluto in attesa della mia prossima storia!

  
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