Il sole si ergeva alto nel cielo. I suoi raggi filtravano tra
la bruma mattutina e riscaldando gli animi ribelli degli animali che
affollavano le pianure, si preoccupava di mantenere alta la nuova luce che
illuminava Gaya. Il cinguettio degli uccelli ed il curioso “Kuè” “Kuè” dei
Chocobo ornavano quel paesaggio adesso privo di ogni negatività e la leggera
brezza faceva scorrere il grande Oceano.
Questa era la situazione qualche tempo dopo la sconfitta di
Kaminas. La quiete era tornata a regnare sovrana e le uniche minacce erano
rappresentate dai mostri minori che imperterriti si spingevano oltre il loro
habitat naturale. Tutti i gloriosi eroi protagonisti della lotta contro la
Summon suprema potevano adesso tornare alle loro vite quotidiane e a riprendere
quella routine che li caratterizzava ormai da molti mesi prima del famoso
evento.
Amarant si era trasferito nel Villaggio dei maghi neri insieme a Vand per
aiutare i Jenoma e gli stessi maghi a ricostruire la loro terra fortemente
danneggiata dalla battaglia contro Kaminas. Questa volta sembrava piuttosto
certo del suo obbiettivo e dopo aver stretto una profonda amicizia con Mikoto
decise di stabilirsi lì a tempo “indeterminato”. Il maghetto continuò invece a
studiare l’antica magia nera per arrivare ai livelli del suo glorioso padre.
Blank tornò a Lindblum e quindi dai Tantarus. Il suo desiderio sarebbe stato
quello di prendersi una pausa e allontanarsi dalla banda per un po’ di tempo ma
il Boss non glielo avrebbe mai permesso..
Quina rimase ad Alexandria. Il regno aveva bisogno di “grossa” manodopera per
tornare grande e splendente come prima della battaglia. E fu così che si
scoprirono tante altre qualità della cuoca dei Qu..
Flatrey continuò a viaggiare per affinare la propria abilità di Draghiere.
Kaminas era stata nuovamente sigillata ma i guardiani dovevano continuare ad
esistere per evitare un’ennesima disgrazia come quella che aveva colpito Gaya
nei mesi precedenti.
Totto si allontanò dal continente della Nebbia per continuare i suoi studi
presso Daguerreo. La città dell’acqua e del sapere aveva ancora tanto da
offrirgli mentre gli abitanti erano a suo modo di vedere cortesi e sempre
disponibili. Eiko seguì inaspettatamente il Dottore. Il granduca Cid e Hilda
sembravano inizialmente scettici a lasciare andare la loro piccola ma il suo
desiderio di imparare e conoscere tutto ciò che c’era da sapere sul mondo e la
fiducia che riponevano nello studioso riuscirono infine a fargli cambiare idea.
La sciamana si trasferì dunque insieme a Totto per un po’ di tempo.
Garnet invece prese la decisione probabilmente più importante
di tutta la sua vita: la storia di Kaminas, il sacrificio di Freija e il
coraggio dimostrato dai suoi compagni le fecero capire di essere ancora troppo
giovane ed ingenua per governare un regno da sola. L’ennesima distruzione della
sua terra dimostrò effettivamente il suo pensiero e dopo una lunga cerimonia
incoronò nuova regina del grande regno di Alexandria la bella e potente Shogun
Beatrix, la più audace e fedele soldatessa che il regno ebbe mai avuto. La
guerriera si mostrò in un primo momento riluttante ad accettare una simile
offerta ma a causa del grande rispetto nei confronti della sua regina decise di
accontentare la proposta pregando per un regime basato sulla fiducia tra popolo
e nobiltà. La Sciamana, tornata a farsi chiamare Daga, lasciò per un po’ di
tempo la sua terra scomparendo tra la poca nebbia rimasta nel continente. Molte
voci raccontarono di aver visto una bellissima donna dai corti capelli neri
aggirarsi tra le rovine di quello che rimaneva di Madain Sari ma la verità
rimase velata tra le decisioni di una donna maturata tra mille sbagli e
decisioni importanti.
Tempo
dopo……
Gidan si destreggiava tra le radici dell’albero di Lifa e celere si spostava
velocemente da un ramo all’altro. Poi si rivolse a lui una figura che teneva
abilmente il suo passo.
“Sei sicuro che sia da questa parte?”
“Uhm.. beh non può che essere così. Le altre direzioni sono colme di non-morti”
“E credi che in qualche modo possano spaventarla? Bah..”
“Dai Daga.., per una volta fidati di me!”
“Eh, certo! Come sempre no?”
L’ex regina di Alexandria affiancava il ladro in una corsa
spericolata tra le radici. Il suo aspetto sembrava quello di una bandita: la pelle
non era più candida come le nuvole e l’abbigliamento ricordava un’avventuriera
in cerca di tesori.
Improvvisamente i due si fermarono a causa di un grido che gelò i loro animi.
“Che.. che cosa è stato?”
“Sembrava un lamento”
“Non c’è tempo da perdere forza!”
La loro veloce corsa li portò fino ad una grande distesa verde
all’interno di Lifa.
“Non credevo esistessero ancora posti del genere a Lifa dopo
la morte di Kaminas..”
“Gidan guarda lassù..”
Tra i rami e quelle che sembravano folte foglie verdi, si rese
visibile un’entità illuminata dai tenui raggi solari filtranti. Nella sua mano
vi era una lancia e Gidan sorrise beffardamente.
“Potevano dirmi quello che volevano, ma sapevo che non fossi
morta!”
L’ombra, rivelatasi quella di una donna, effettuò un grande
balzò per raggiungere i due avventurieri. Era proprio lei, Freija.
“Siete le ultime due persone che credevo di rivedere assieme..
che cosa ci fate ancora a Lifa dopo tutto quello che è successo?”
A parlare per primo fu Gidan.
“Che cosa ci facciamo noi!? Tu piuttosto.., perché hai fatto
credere al mondo di essere morta?”
“Io non ho fatto credere niente a nessuno.., la gente crede ciò che vuole”
Daga non capiva.
“Ma il tuo paese, i tuoi amici.. e Flatrey. Hanno tutti
bisogno di te!”
“Bisogno di me? E tu allora? Il tuo aspetto non mi sembra proprio quello di una
regina..”
“Io ho fatto delle scelte per il bene delle persone che mi amano e che io amo.
Ma perché tu, colei che ha impugnato la sacra Hurricane Lance, non è tornata
per festeggiare con noi la nascita di una nuova era?”
“Io.. io non..”
Gidan fece due passi indietro fino a raggiungere una grossa
radice su cui si appoggiò.
“Sei solo una codarda Freija..”
“Codarda!? Voi due siete qui perché mi credevate ancora viva.., voi due
capite!? Tutto quello per cui fino ad ora ho realmente vissuto mi ha accettata
come eroina da ricordare. Hanno accettato la mia fine”
Gidan abbassò lo sguardo scuotendo la testa.
“Qual è il vero motivo? Non siamo più ragazzini e capisco quando
qualcuno mente”
“… Durante l’ultimo periodo ho vissuto osservando il mondo dall’alto, ho osservato
le abitudini di chi amavo ed è così che ho capito. Il mio è stato un sacrificio
e tale deve rimanere. Non sarò più nella vita di nessuno e così non soffrirò la
malinconia”
“Maledizione Freija.. SCORDATI DI FLATREY!!. Non puoi continuare a vivere con
questo chiodo fisso. Lui è un bastardo guerriero che ama viaggiare per
diventare sempre più forte. Tu non sei così.., tu hai dei sentimenti veri, tu
hai bisogno di gente che ti ama e loro hanno bisogno di te. Tanto lo so che è
sempre stata lui la questione”
Freija si lasciò vincere da un pianto d’angoscia.
“Come credi che apprenderebbero tutti la notizia?. Ormai è
giusto così..”
Stavolta intervenne Daga.
“No.., non è giusto così. I problemi si risolvono
affrontandoli. Non fare come me che ho preferito fuggire..”
Il gruppo fu poi interrotto da un gruppo di Zombie che aveva
sentito la loro presenza.
Gidan sorrise e diede una pacca sulla spalla dell’amica.
“Ci sarà sempre qualcuno che avrà bisogno di noi e finché
saremo lontani non potremo essere di alcun aiuto!”
Daga impugnò il suo bastone magico.
“Bisogna capire a cosa siamo realmente destinati, e si può
farlo insieme!
La Draghiera roteò la sua lancia.
“E’ vero.. grazie amici.. non dimenticherò le vostre parole.
Adesso però.. all’attacco!!!”
Fine
Tornerai
mai a casa..?
Sono
già a casa..
Si ma..,
intendo la tua VERA casa..
Chissà..,
forse un giorno.. e tu?
Avrei
giusto un idea..
Un’idea?
Ti amo Daga..
Spero abbiate apprezzato la storia. Devo dire che scriverla si è rivelata una dura
prova per me ma è stata tanto difficile quanto divertente =). Vorrei inserire
dei ringraziamenti speciali a chi ha seguito da vicino la vicenda ma in fin dei
conti credo che i diretti interessati sappiano cosa ho loro da dire. Spero di
ricevere pareri anche sui miei altri lavori. E con ciò vi saluto in attesa della mia prossima storia!