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Autore: irenuccia cullen    16/10/2010    0 recensioni
Fissavo i suoi meravigliosi occhi blu con intensità e dolcezza. Mentre mi veniva incontro sentivo il cuore battermi all’impazzata ,pieno di gioia e di sorpresa, e i miei occhi si bagnarono di calde lacrime…
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il suono ronzante della sveglia mi scosse violentemente. Avevo passato una nottataccia e i motivi erano due: il primo era che mi ero svegliata ogni cinque minuti;il secondo,invece,era che quella notte,per la prima volta nella mia vita,non avevo sognato nulla. Non c’era mai stata una notte che avevo passato insonne o senza sognare. La cosa mi scioccava e mi rendeva confusa. Un mal di pancia insostenibile mi rendeva fiacca e spenta ed i cattivi presentimenti non mi avevano abbandonata durante il corso della notte. Cercando di fare silenzio(era sabato e tutti in casa dormivano ancora) mi diressi verso lo specchio che occupava buona parte della parete del mio bagno privato. << Ah! >>il mio viso era smorto,i miei occhi opachi e cerchiati da profonde e violacee occhiaie.  Non mi ero mai svegliata in quello stato! Ancora più stranita mi lavai la faccia e i denti e iniziai a pettinarmi i folti capelli annodati. Spossata iniziai a scendere le scale per andare in cucina ma mi sentii mancare. Caddi a terra e rimasi lì per qualche minuto: gambe strette al petto,occhi serrati e mani tremanti. << Sun! >>l’urlo spaventato di mia sorella mi fece prendere conoscenza e mi fece riacquisire un po’ di contegno. << Ehy, Lucy…buongiorno,tutto bene? >>desideravo dimenticasse immediatamente quanto aveva visto ma lei non fece finta di nulla come desideravo.<< Cosa ti è successo?? >>chiese sconvolta << ehm…niente,ho avuto un semplice capogiro,credo >>risposi confusa. Lucy mi aiutò a rialzarmi e mi sedetti sul comodo divano del salotto. << Se vuoi chiamo mamma,così ti accompagna in ospedale… >>i suoi occhi castani non si staccavano dal mio viso spento. << no…lasciala dormire. Sarà sicuramente stanchissima >>lei non acconsentì e scappò di corsa verso la camera da letto dei miei genitori. Se non fossi stata così spossata e debole l’avrei bloccata facilmente ma non mi sentivo in piena forma,quella mattina.<< Sunny! prestooooooo !vieni a vedere…non ci sono qui >>urlò allarmata.<< Cosa intendi per :”non ci sono qui”?.....oddio! >>mentre parlavo avevo raggiunto a fatica la stanza dove avrebbero dovuto dormire nostra madre e nostro padre. Il letto era vuoto, le lenzuola e le coperte non erano state minimamente toccate dopo la mattina precedente e le pantofole di mio padre (ogni mattina le lasciava vicino all’armadio) non c’erano. Lucy iniziò a piangere,terrorizzata e preoccupata ed io perlustravo senza sosta la stanzetta buia. Il dolore allo stomaco era aumentato a dismisura in quei pochi secondi e sentivo una forte nausea. Sentivo che stavo per vomitare. Quando mi ripresi dallo scock iniziale andai di sotto per cercare di rintracciarli. Nell’esatto momento in cui stavo per afferrare la cornetta l’apparecchio suonò ed io risposi cauta. La voce straziata dal dolore di mio padre mi fece tremare le ginocchia quando mi disse piangendo << non c’è più,la mamma ci ha lasciato ieri sera mentre tornava a casa….non c’è più il mio tesoro….mi ha lasciato…. >>Dopo avermi sussurrato che dovevo stare tranquilla e che stava tornando a casa iniziai a gemere ed ansimare in preda al dolore ed all’incredulità << Sun!!Sunny,chi era?Cosa è successo???? >>Lucy urlava come una forsennata e mi scuoteva come poteva con le sue braccine esili. << era il papà.. >>non smettevo di tremare scossa da mille convulsioni<< Cosa ti ha detto?sta bene? Dov’è? E la mamma? >> cercai di racimolare un briciolo di forza e di coraggio per dirle la cruda e dolorosa verità << Lucy, il papà sta per arrivare ma…ma,la mamma….la  mamma è morta… >>dopo un attimo di profondo silenzio entrambe urlammo all’unisono in un acuto attimo di pura sofferenza,squarciate dal senso di perdita e di abbandono.
 
  
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