Capitolo 2
Decisi
che avrei chiesto aiuto a Devon. prima di dirlo ai miei genitori, anche se mi
dava la nausea dover chiedere aiuto a un licantropo, lui era l’unico che poteva
aiutarmi. Quando entrai l’entrata era deserta,e nella casa aleggiava un clima
di tensione, sentivo distintamente un chiacchiericcio nervoso proveniente dal
piano di sopra, in salotto, riconobbi la voce di mia madre e quella di 6
sconosciuti.
-È arrivata… .-
Pensò mio padre teso.
Ma cosa stava succedendo?Salì le scale fino al soggiorno del piano di sopra, e
quando entrai trovai seduti i miei genitori con sei persone che non avevo mai
visto,erano tutti a coppie ma sembrano una famiglia,dovevano essere un clan,
avevo sentito dire che alcuni vampiri si riunivano in questi gruppi.
Stranamente avevo come l’impressione di averli già visti, non sapevo dove,
scandagliai ogni angolo della mia memoria e non li trovai, ma la sensazione di
familiarità non se ne andava. Nella poltrona affianco al divano dove sedevano i
miei stava una coppia strana, una ragazza con i capelli corti e un vestito
azzurro lungo fino al ginocchio con la gonna larga, aveva gli occhi gialli come
tutti apparte i miei, viola, e quelli del suo compagno, nerissimi, doveva aver
sete, la sua espressione e i suoi pensieri confermavano questa ipotesi anche se
cercava di non darlo a vedere, lui la abbracciava con fare protettivo, affianco
a loro erano seduti quelli che sembravano essere i genitori di tutti anche se
probabilmente avevano solo qualche anno in più degli altri, l’uomo aveva i
capelli biondi corti,ed era pallidissimo, la donna invece aveva i capelli bruni
con riflessi biondi, e quello che mi colpi di lei fu la dolcezza che emanava
dagli occhi e da tutto il corpo, in piedi affianco alla porta stavano un
ragazzo con una canottiera attillata senza maniche nonostante fosse marzo, che
sembrava scoppiare per tutti i muscoli che aveva lui, la ragazza affianco a lui
era la più bella che avessi mai visto e nonostante portasse solo dei jeans
scoloriti e una felpa bianca appariva lo stesso bellissima, era bionda, e mi
guardava con aria di superiorità. < tutto bene mamma?> dissi diffidente
guardandomi intorno, la bionda mi guardo di rimando con uno sguardo di sfida.
Quella ragazza non mi piaceva. < siediti tesoro > disse mia madre
indicandomi il posto accanto a lei,
-sapevo che sarebbe arrivato il momento ma pensavo di avere ancora un po’ di
tempo-
pensò poi con tristezza.
< Il momento per cosa mamma?>le chiesi dolcemente.
< allora è vero che legge il pensiero come Edward… ne dubitavo.> disse la bionda con ironia.
< zitta rose…> disse la ragazza coi capelli corti, aveva una voce
squillante ma melodiosa. Il tono non era arrabbiato, piuttosto stanco, come
quando si dice a un bambino che non deve fare una cosa per la milionesima
volta, poi continuò rivolta a me < Jenny ti ricordi di noi?> ignorai la
sensazione di familiarità nel mio cervello e feci di no con la testa. < Io
sono Alice, Probabilmente ti starai chiedendo cosa siamo venuti a fare a casa
tua, domanda intelligente, noi siamo qui per
< no, non lei.>rimasi sorpresa, la mia vera madre a casa mia era un
argomento tabù. mio padre mi aveva raccomandato di non parlarne mai davanti a
Milena perché per lei il tradimento era stato terribile. Per anni mi ero tenuta
dentro milioni d domande senza poter avere risposte, se in quel momento c’era
la possibilità di saperne di più avrei approfittato il più possibile
< tu conoscevi la mia vera madre?>chiesi alla ragazza dai capelli corti.
< in un certo senso, però per capire devi prima ascoltare la
storia>annui.
La ragazza guardo la donna dagli occhi dolcissimi
< ciao Jenny, io sono Esme, vedi, la razza dei vampiri-umani come te non è
sempre esistita, una trentina di anni fa un vampiro si innamoro di un umana, e
da lei ebbe una figlia, lui subito dopo trasformo la madre in modo che non
morisse di parto, la figlia era per metà umana e metà vampira,come te, la
bambina cresceva a un ritmo vertiginoso e quando aveva poche settimane
dimostrava già alcuni anni, quando la bimba raggiunse i 17 anni smise di
crescere, era una bellissima ragazza, e si innamoro del migliore amico della
madre, un licantropo, ebbero 2 figli un maschio e una femmina, Ma i volturi non
accettarono questa unione, perche pensavano che i piccoli sarebbero state
creature troppo forti da controllare, visto che erano metà vampiri, metà umani
e metà licantropi,così i volturi diedero la caccia alla famiglia, la madre e il
padre per tenere al sicuro i bambini decisero di separarli e affidarli a delle
famiglie di vampiri normali finche non fossero cresciuti, ma i volturi
riuscirono a trovarli e catturarono i genitori e i nonni ma per fortuna i
bambini erano con il resto della famiglia che riuscì a portarli alle due
famiglie, e dissero ai volturi che i genitori avevano nascosto i bambini in un
posto che nemmeno loro conoscevano, i volturi li stanno cercando ancora oggi,
ma è arrivato il momento che i figli tornino e liberino i genitori e i
nonni.>aveva raccontato tutto con tanto ardore che mi era sembrato di vedere
le immagini della storia che mi passavano davanti, poi mi venne un dubbio.
< la credevo più sveglia…>disse la ragazza bionda affianco alla porta.
Alice la guardo male, poi torno a guardare me.
< Jenny tu sei una di quei due bambini figli di una mezza vampira e di un
licantropo >
improvvisamente mi fu tutto chiaro, la trasformazione nel bosco, la mia strana
passione per il sole, e mia madre e io padre non mi parlavano mai delle mie
origini, avevo capito tutto, ma non significava che lo accettassi, durante
tutta la mia vita non avevo vissuto altro che bugie, le persone che mi avevano
cresciuta e che avevo amato, mi avevano mentito per tutto questo tempo, mi
sentivo tradita, sola, avevo perso la ma migliore e unica amica, e ora anche la
mia famiglia, feci le scale di corsa e usci dalla porta, mio fratello era in
veranda, quando mi vide correre via fece
per
-lasciatemi in pace!-
Gli trasmisi il pensiero nella mente,come se lo avessi gridato, sul momento non
mi accorsi di quello che avevo fatto,poi quando lo capii, la rabbia non fece
che aumentare, perfetto! Un altro potere che non sapevo neanche di avere,
Manuel sembrava sorpreso quanto me, ma poi rientro con un solo pensiero
-Stai
attenta.-
Continuai a correre, senza fare caso a dove andassi, volevo solo allontanarmi
da tutte quelle bugie, continuai a correre a correre nella foresta. finche non
mi trovai vicino a un laghetto, e mi
sedetti su un masso affianco all’acqua. con una mano mi abbracciavo le
ginocchia, e con la punta delle dita dell’altra sfioravo l’acqua. cercai di
mettere in ordine quello che avrei dovuto fare,oggi era giovedì , ma domani non
sarei andata a scuola, dovevo parlare con Devon, e poi alice aveva detto che
avevo un fratello e una sorella, dovevo trovarli, lunedì sarei partita con
tutti gli altri, Esme aveva detto che avremmo dovuto liberare i miei genitori e
i mie nonni, era strano ormai se pensavo alle parole mamma e papa non vedevo i
volti di Milena e John ma vedevo una nebbiolina grigia, vedevo solo le sagome
dei visi dei miei veri genitori, anche se non li avevo mai visti sentivo un
amore sconfinato verso di loro, Alice aveva ragione, dove trovarli e liberarli,
e poi i Volturi andavano distrutti. persa nei miei pensieri non mi accorsi
subito del rumore, era una specie di lamento, però quando si ripeté il mio
corpo agì per me, in meno di mezzo secondo mi ritrovai in posizione d’attacco,
il rumore era cambiato, ora era come se quella cos strisciasse, poi si senti un
tonfo,e subito dopo, silenzio, attesi qualche secondo per assicurarmi che non
si muovesse più,poi mi avvicinai con cautela, quando vidi chi era quella
persona se avessi potuto sarei svenuta, era Kate! Era in un lago di sangue, ma
non mi importava, aveva un grosso squarcio sulla pancia, e uno sul braccio,era
svenuta, la presi in spalla e tornai correndo a casa, tutto quel sangue mi
tentava incredibilmente. Avevo lo squarcio sul collo sotto il naso. Mi sarebbe
bastato allungare le labbra perché il liquido dolce mi inondasse la gola. Ma io
resistevo. Non mi sarei mai perdonata se l’avessi uccisa solo per placare la
sete.
Non ero mai stata molto religiosa, ma sulla strada del ritorno, pregai tutti i
dei che conoscevo che ci fosse un modo per salvare la mia unica migliore amica.