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Autore: Perrii    16/10/2010    4 recensioni
Quindi, arrivando al punto, ha indetto un gioco.
Un gioco che avrebbe lo scopo di accrescere i legami di fiducia tra di noi.
Una cosa che, vista in questo modo, potrebbe essere piuttosto ragionevole, ma non lo è per il semplice fatto di come è stata organizzata.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sanji/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[Sanji POV]

< ci siiieeeteee~? >

La voce del Capitano arrivò squillante alle orecchie di tutti i bendati.

Furbamente, lui aveva deciso di non partecipare.

Avevamo provato a costringerlo, cercando di fare seguire la triste sorte anche al creatore, ma lui aveva fermamente ammesso di conoscerci fin troppo bene.

Avrebbe dato la vita per noi e la sua fiducia era inscalfibile.

Una cosa commovente, in sè.

Ma in quel momento lo avremmo volentieri buttato in mare, come avremmo pucciato un biscotto nel latte.

Un mormorio d’assenso percorse la Sunny.

Il mio gioco sarebbe stato rimanere in poppa, in sola compagnia della mia amata sigaretta.

Un peccato però, avrei potuto incontrare per sbaglio la dolce Nami-san e ... e ...


< ahn ! ... Sanji-kun, ti prego! ... non lì ... non ... aah~! >

< non ti preoccupare, mia dolce principessa dei mari, non ci sentirà nessuno ... >

< oh, Sanji-kun~ ... le tue mani sono magiche ! aah~! >


Kyyyaaah~! ♥

Forse allora un giro l’avrei fatto.

Accidenti però, dentro non avrei potuto fumare.

Sarei stato riconosciuto troppo facilmente.

Sbuffo e cerco di godermene una il più possibile.

< ... e allora VIIIIIAAA~!! >

Fu l’ultimo grido di Luffy.

A quel punto il gioco era cominciato, ma avrei ci messo la mano sul fuoco che nessuno si fosse mosso.

E dire che io ci tengo parecchio alle mie mani.

Mi accomodo sulla balaustra, prendendo varie boccate.

La rabbia iniziale era passata, ma non vedevo l’ora che venissero squalificati tutti.

In questo modo, sarebbe finito tutto.

Infine, getto il filtro alle mie spalle; era ora di partecipare a questa pagliacciata.

Comincio a camminare, partendo dalla mia destra e seguendo la forma della nave.

Mi tengo all’esterno, per poi riuscire a penetrare all’interno.

Secondo quello che ho imparato -in questo poco tempo- della nave, una volta nella parte centrale, si ramificano le scale, che portano anche fino alla mia cucina.

Ma quale scala era ?

Io, arrivando da destra, probabilmente avrei dovuto prendere la prima.

Comincio a sentire l’erba sotto i miei piedi.

Allungo le mani davanti a me; era il momento di scegliere.

Cerco a tentoni il corrimano, che sembra non trovarsi più dove sono io.

Ma ... dove sono io ?

Sfioro inavvertitamente un qualcosa di metallico.

Una maniglia.

Qualunque stanza sia, mi ci fiondo dentro.

Almeno adesso ero sicuro di essere effettivamente da qualche parte.

Faccio scorrere le dita sulle pareti.

L’entrata è stretta, le mie braccia riescono a strisciare contro il legno che mi circonda.

Non riesco davvero a capire dove sono.

Avanzo con piedi di piombo, ma a passo sostenuto.

Nemmeno l’olfatto, per quanto fine possa essere quello di un cuoco, mi aiutava.

Giusto; per Chopper saper riconoscere sarebbe stato come bere un bicchier d’acqua.

... e il marimo.

Ovviamente lui avrebbe fatto a fettine chiunque avesse avuto la sfiga di arrivargli davanti.

Un altro passo, distratto dai miei stessi pensieri.

Mi accorgo di non sentire più il legno sotto ai piedi, ma una nuova consistenza, particolareggiata da uno scrichiolare alquanto agghiacciante.

< --- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA !!!!! >

Indietreggio involontariamente, finendo steso per terra, assordato da quel grido.

Nessuno non avrebbe riconosciuto quella voce.

... Usopp.

< AHIA-AHIA-AHIA-AHIA-AHIA-AHIAAAA !! Il MIO nasooo~!!! Luuuufffyyyyy !!! >

Avrei voluto urlargli contro a mia volta, ma lo squalificato doveva essere lui.

Che diavolo ci faceva lì per terra ?

Aspetto in silenzio l’arrivo del Capitano.

Avrebbe messo le cose a posto e io me ne sarei andato tranquillamente.

Stupido Cecchino.

Sento la porta sbattere e qualcuno correre dalla mia parte.

< ohi, Usopp !! Ma cosa hai fatto ? >

La voce di Luffy non era per niente preoccupata.

Anzi, vi si coglieva una nota d’ilarità.

< io ... io ... > esitò un attimo < ... sono stato attaccato da un mostro !! lo giuro, non respiravo più ! poi c’era tanto sangue e ... non ho potuto combattere ... >

Come al solito si era inventato una storia delle sue !!

Percepisco bene le mie vene pulsare, e mi alzo in piedi, furente.

Gonfio i polmoni d’aria, in modo quasi teatrale, ma una mano mi blocca subito la bocca.

< tu devi continuare il gioco. Ihhhi~ >

Era evidentemente rivolto a me.

< mhh ... Usopp. Mi dispiace, ma sei squalificato. Togliti la benda ora. >

Il suo tono era totalmente cambiato; suonava imponente ed autoritario.

Mi libera nuovamente.

< SAN --- !!! ... mgmnmgnm !!! mhnm ghn !! >

Mi acciglio.

Probabilmente il Capitano gli stava proibendo di rivelare la mia identità.

< TU !! > lo sento riuscire a dire < tu; assassino !! Io so chi sei, ohhh, sì che lo so ! Me la legherò al dito ! Non la passerai liscia ! >

Neanche avessi commesso un crimine.

Fattosta che a me così non ci si rivolge.

Impossibilitato in tutto il resto, gli rivolgo un medio, alzando un angolo della bocca.

Mi appoggio al muro per ritrovare l’uscita.

Non mi è difficile.

Ben presto il vento mi passa di nuovo tra i capelli e continuo a vagare in cerca di un’altra stanza.

Il senso dell’orientamento ormai era andato.

Più presto del previsto -anche se mi rendo conto di avere forse sorpassato anche l’albero maestro- tocco un’altra maniglia.

Già di primo impatto mi sembra molto più grande.

Ma l’olfatto mi tradisce un’ennesima volta.

Sarà meglio che nessuno dorma steso per terra, a questo punto.

Mi stacco dal muro, avventurandomi verso quello che doveva essere il centro.

Mi fermo dopo un tot di passi.

Tendo l’orecchio.

Non sono l’unico.

E anche l’altro sembra se ne sia reso conto.

Se solo sapessi che stanza è ... avrei più indizi per capire chi c’è qui.

Anche se, prendendo ad esempio me, io non ero riuscito ad arrivare alla cambusa.

Faccio un altro passo in avanti.

È una sfida.

Sento infatti altrettante falcate verso di me.

Escluso Chopper -non gli era permesso trasformarsi- ; le gambe sono due e di ragionevole peso.

Fingo di avanzare, sbattendo semplicemente le scarpe sul posto.

Non ci casca.

Non sento più nessuno muoversi.

La curiosità mi stava torturando.

Le avrei provate tutte per capire chi fosse; c'erano ancora troppe persone plausibili.

Indietreggio un poco e stranamente incontro il muro.

Secondo quello che ricordo, se ho davvero passato tutta la parte centrale, sono nella stanza macchinari.

... Franky ?

Batto il ritmo coi piedi.

Se fosse stato lui avrebbe risposto involontariamente, non avrebbe resistito.

E invece no, avevo addirittura dato la possibilità all'altro di escludere anche lui Franky.

Improvvisamente i passi si fanno forti, uno dietro l'altro, rivolti verso la mia parte.

Che avesse già capito .. ?!

La presenza incombe su di me, tenendomi la testa inchiodata tra la sue due braccia appoggiate al muro.

Mi spiaccico il più possibile, fingendo di non essere davvero lì.

Tutta quella violenza mi stava inquietando.

Ero quasi sicuro di aver capito chi avevo davanti.

Preferivo però non ammetterlo ancora a me stesso.

Sento che si avvicina, è all'incavo del mio collo e annusa.

Ma che ... !?!

Non riesco a capire, mi confonde ancora di più.

Si stacca, sospira, poi riprende a far scorrere il suo naso a fior di pelle.

I brividi arrivano automatici.

Sono ad un passo dalla risposta.

Alzo una delle braccia che avevo lasciato penzolanti sui fianchi e mi attacco a una di quelle che mi teneva bloccate.

Il contatto è caldo, sento i muscoli tesi, un braccio troppo grande per essere di una ragazza.

Scorro con la mano con un obbiettivo ben preciso.

Una fascia di stoffa.

Nel percorso mi aveva ostacolato.

Un sorriso malizioso compare spontaneo.

Chi poteva essere ora, senz'ombra di dubbio, se non un stupido, idiota, verde


... Zoro.




Nmaaa~

Siamo sicuri che sia Zoro ?

*risata suuuper-malefica*


Vi voglio proprio lasciare con questo tarlo xD

Questi sono pensieri di Sanji,

può essere che abbia preso un granchio anziché un marimo


Ci tengo a dire che mi sono divertita un sacco

a scrivere quelle tre righe SanjixNami.

LOL.

Sapete, no,

fantasia-perversa-che-non-si-realizzerà-mai”

Povero Cuoco *patpat*


GRAZIE;

PrincessTrunks

Dready

QueenCamelia13

tensai88

yuki89


Alla prossima, miei prodi seguaci :D



PS: amo il naso di Usopp, non volevo fargli davvero del male ):

  
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