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Autore: STACY    17/10/2010    6 recensioni
- finalmente poteva toccare con mano quel prezioso zaffiro... -
Doveva fare in fretta, qualcuno poteva acorgersi di lui.
La lucina azzurra, quasi fluorescente, che emanava il gioiello sembrava perfetta.
Forse questa volta l'aveva trovata.
con mani tremanti alzò la pietra sopra la sua testa facendola risplendere sotto la luce fioca del lampione...
Poteva vedere la sua trasparenza...
- MERDA!-
sasu/naru of course ma non spinta...almeno per ora...
P.s. credetemi l'identità di Kyo non è così scontata come sembra...
.°..o0O FINALE ON LINE O0o..°.
Genere: Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara , Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Tsunade
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Allora ci ho riflettuto molto e alla fine ho deciso che questo ultimo capitolo, ahimè siamo alla fine! , lo vedrete solo con gli occhi di Sasuke perche insomma lui è quello più estraneo alla faccenda e quindi più simile all’animo dei lettori!
Spero che sia di vostro gradimento come sempre anche se forse risulterà un po’ corto.
E mi raccomando non saltate le note finali!
 
 

 
 
 
 
Naruto, non sapeva con quali riflessi, spinse Sasuke da qualche parte nascosto.
Il moro no si lamentò nemmeno per essere finito per terra tanto avvenne tutto velocemente. Fece solo in tempo a realizzare la porta che si apriva e i passi di un uomo che si avvicinavano.
Era finito dietro una scrivania, in fondo era in uno studio era plausibile che ci fosse quella scrivania, ma vi si aggrappò ad essa come se fosse un riparo apparso dal nulla in un deserto, … un miraggio.
Si sentì stupido per quel suo momento di fifa incredibile? Da quando aveva questa paura addosso? Che si fosse lasciato condizionare e suggestionare da quello che Naruto aveva detto, dalle sue espressioni, dalla sua aria preoccupata?
Continuava a pensarlo, quel ragazzo aveva troppo potere su di lui ed era una cosa a cui si doveva rimediare.
Quasi per trovare sollievo alla sensazione di agitazione che stava provando poggiò la faccia per terra riuscendo a intravedere qualcosa nello spiraglio sotto la scrivania dietro cui si stava nascondendo.
Poteva vedere della scarpe eleganti nere su cui spuntavano dei pezzi di stoffa bianchi, probabilmente i pantaloni di un abito elegante bianco.
Lo aveva visto prima erano i pantaloni che indossava Orochimaru, anche quel leggero profumo che aleggiava nell’aria… non c’erano dubbi su chi fosse entrato in quella stanza.
Era Orochimaru.
Nonostante non vedesse quasi per niente la figura dell’uomo potè immaginarla benissimo nella sua mente: un viso pallido gli  occhi scavati e penetranti fissi sul ragazzo davanti a lui e un mezzo sorriso sghembo tendente all’inquietante che spiccava sul viso.
Non si era più mosso dopo essere entrato nella stanza, di certo non si stava guardando intorno e aveva notato Naruto. Ma Sasuke poteva affermare con certezza che dopo un attimo di stupore il viso di quell’uomo era tornato calmo e adesso stava lì ad osservare il suo inatteso (?) ospite.
Naruto invece era perfettamente visibile.
Stava con le spalle rivolte al piccolo balconcino da cui poco prima erano fuggiti Gaara e Sakura. Anche lui era immobile e la sua figura era composta e statica. Aveva un’espressione fredda e seria senza denotare particolarmente preoccupazione o altro ma Sasuke poteva sentire benissimo la rabbia aleggiare intorno a lui.
Stavano con lo sguardo fisso uno negli occhi dell’altro e nessuno dei due si muoveva.
Poi vide Naruto cambiare espressione e anche modo di fare.
Sorrise in maniera palesemente falsa e incrociò le gambe piegandosi fino a poggiare un gomito sulla scrivania dove era nascosto lui, in maniera naturale e molto casuale?
Che stesse cercando di sviare l’attenzione da lui o di nasconderlo? Di proteggerlo?

  • Buonasera Orochimaru-sama –
L’onorifico sembrava quanto mai forzato e imbevuto di veleno pronunciato da quelle labbra.
  • Buona sera Naruto-kun. E da molto che non ci vediamo, vero?
La voce del tale di nome Orochimaru era, secondo Sasuke, perfetta per lui. Era esattamente come l’aveva immaginata, sibilante bassa e viscida …come …come un serpente. Che paragone stupido.
  • Le dispiacer sapere che la sua assenza non mi è pesata per niente Orochimaru-sama –
Orochimaru sorrise studiando la situazione.
Sasuke deglutì ripensando al paragone del serpente… forse non era tanto stupido… un serpente che prima studia la situazione per poi attaccare fulmineo e velenoso…. Sperò di sbagliarsi.

  • Ti trovo un po’ diverso Naruto, cos’è hai deciso di tingere i capelli per depistarmi? –
Naruto sbuffò sonoramente.
  • Tu non sei il centro di tutto quello che faccio Orochimaru, sei rimasto il solito egocentrico vedo. –
  • È il mio carattere, ormai sono troppo vecchio per poterlo cambiare, arrivati a questa età un uomo dovrebbe sedersi su una sdraio e andare in pensione godendosi i frutti del suo lavoro, non credi? –
L’allusione era più che ovvia persino per Sasuke. “ i frutti del suo lavoro” … si stava chiaramente riferendo ai soldi che non era riuscito ad ottenere dalla famiglia di Naruto.
  • Perché tu lavori? Adesso imbrogliare ed uccidere persone è considerato un lavoro? –
  • Ti sorprenderà sapere quanto sia stancante il mio lavoro, Naruto! Soprattutto quando non porta a quello che speravo , non subito almeno… -
Il tono di Orochimaru era volutamente provocatorio.
Era sicuro che Naruto impulsivo e testa calda com’era gli si sarebbe scagliato addosso e…
A Sasuke mancò il fiato per un momento.
E … ?
Per la prima volta da quando era stato legato, da quando aveva riconosciuto Naruto come Kyo e giurato di non intromettersi si poneva quella fatidica domanda.
Che cosa aveva intenzione di fare Naruto ad Orochimaru?
Per quanto si sforzasse e sebbene il suo stomaco stesse risentendo dei pensieri non fatti, non riusciva a trovare una risposta.
Provò a chiedersi che cosa avrebbe fatto lui al suo posto.
Chiuse gli occhi sentendo il peso sullo stomaco aumentare.
Non c’erano molti dubbi su cosa avrebbe fatto… sapere che una persona ha imbrogliato e ucciso i tuoi genitori per rubare dei soldi, lasciandoti orfano e poi cercandoti poiché non ne era ancora entrato pienamente in possesso, covare una vendetta per un paio d’anni e organizzare una cosa come la storia di Kyo per attirare l’attenzione …
Lui al posto di Naruto avrebbe voluto fare una sola cosa: … Ucciderlo.
 
Naruto avrebbe ucciso Orochimaru?
Ne aveva tutti i diritti ma, lo avrebbe ucciso davvero?
Si sentì strano.
Ripensò alle parole che aveva detto quando erano ancora rinchiusi in quella stanza : “ sappi che qualunque cosa accada, qualsiasi spiegazione tu mi dia io ti arresterò come ho sempre detto di voler fare”
Lo aveva detto con una tale determinazione che si chiedeva come avesse potuto perderla tutta nel giro di qualche ora.
Insomma adesso che sapeva il suo intento di arrestarlo era del tutto scemato, c’erano tantissime attenuanti , poi Kyo non aveva mai fatto male a nessuno mentre il vero cattivo era proprio lì davanti ai loro occhi…
Anzi in cuor suo aveva anche cominciato a pensare un modo per proteggerlo, per farlo scappare dalla polizia, coprire le tracce…
Ma Kyo, Naruto , non aveva mai fatto male a nessuno.
Se adesso lui… se lui … Naruto voleva davvero uccidere Orochimaru?
Lo conosceva! Era un ragazzo gentile, onesto  ( se escludiamo la sua doppia vita da ladro) sarebbe stato capace di fare del male a qualcuno?
Se Naruto lo voleva uccidere, voleva uccidere una persona, seppur spregevole come quel tale, lui non potava stare fermo a guardare senza impedirglielo.
Se lui l’avrebbe ucciso davvero non poteva certo nasconderlo e proteggerlo ! avrebbe dovuto arrestarlo, il suo senso di giustizia glielo imponeva, lo stava gridando a gran voce!
Doveva bloccarlo a tutti i costi, non poteva permettergli di fare una cretinata del genere …lui…
Lui aveva promesso di non intromettersi.
L’aveva promesso.
Si rendeva conto del peso di quella promessa solo adesso.
Allora Gaara sapeva? Sapeva quello che stava per fare ?
Provò una fitta di gelosia che lo fece quasi ridere, in quella situazione disperata era l’ultimo sentimento che doveva provare.

  • Cosa sei venuto a fare qui Naruto ? hai deciso di offrirmi spontaneamente le informazioni in tuo possesso?  -
  • Questa credo che sia una cosa che non capiterà mai Orochimaru. Come vedi sono venuto a rimettere in pari la situazione.-
  • In pari? –
  • Certo! Tu avevi un ostaggio che non centrava niente con noi due e io ho dovuto liberarlo e farti capire che questa storia deve risolversi tra noi, noi due e basta.-
  • Oh ma hai frainteso, mio caro Naruto-kun lei era solo un messaggio per farti capire che ero arrivato in città! Un messaggio che ha avuto il suo effetto a quanto pare… -
  • Non dire cretinate Orochimaru. Mi sono stancato dei tuoi giochi. Hai rapito me e un agente di polizia, intendevi ricattarmi vero? Con due persone da poter uccidere pensavi che avrei parlato prima? Bhe a quanto pare i tuoi piani sono andati all’aria. -
  • Hai molta fantasia Naruto-kun, io personalmente non ti ho mai toccato o toccato in nessun modo qualsiasi altra persona e… -
Le parole di Orochimaru vennero troncate sul nascere.
Naruto aveva fatto un movimento fulmineo e aveva preso una pistola ( la stessa che aveva usato lui poco tempo prima per minacciare Kabuto) e ora in piedi dritto la stava puntando contro Orochimaru.
Sasuke fu tentato da alzarsi immediatamente e levargliela dalle mani, il suo istinto da agente di polizia parlava per lui.
Ma un formicolio alle gambe gli impedì di fare movimenti bruschi fortunatamente quel tanto che bastava per far arrivare al cervello la realizzazione di quello che stava per fare. Non poteva semplicemente uscire da li sotto e disarmare Naruto.

  • Che cosa hai intenzione di fare Naruto ? – chiese Orochimaru fin troppo sicuro di se per uno che aveva una pistola puntata contro.
Senza avere il tempo di realizzarlo Sasuke senti uno sparo che gli fece ghiacciare le vene.
Stava per alzarsi e uscire dal suo nascondiglio ma sentiva che le gambe ancora non lo reggevano… o non volevano reggerlo perché era il suo cervello che non voleva accettare?
Poco dopo sentì la voce di Naruto.

  • Come vedi è carica e io non sto scherzando – disse con voce gelida.
Sasuke quasi non si fece scoprire mentre si voltava di nuovo verso lo spiraglio sotto la scrivania dove poteva vedere ancora le scarpe e i pantaloni di Orochimaru stare in piedi esattamente dove erano prima.
Non gli aveva sparato?
Dove aveva sparato ? poteva averlo ferito?

  • Cosa vuoi allora Naruto? Sembri abbastanza sicuro di te ! con un arma in mano…  vuoi uccidermi? –
Naruto rise. Sasuke pensava che era assolutamente idiota visto che non c’era proprio niente da ridere ma era ansioso quanto Orochimaru di sapere la risposta di Naruto.
  • Sarebbe troppo facile ucciderti. Come hai detto tu sei vecchio e malgrado non hai raccolto tutti i frutti che volevi hai vissuto la tua vita. Ucciderti significherebbe farti fare la fine dell’eroe, un indistinto uomo d’affari che è stato ucciso da un delinquente di strada. No grazie mi farebbe vomitare a vita sapere di averti dato questa ultima soddisfazione. –
  • Ahahah oh Naruto mi lusinghi . visto che non vuoi uccidermi che intensioni hai ? –
  • Oh Orochimaru le mie intenzioni sono quelle di scoprire le tue intenzioni. Mi spiego meglio – disse e così dicendo prese qualcosa dalla tasca.
Con forza la sbatte sul tavolo.
Sasuke non poteva sapere cosa fosse anche se un mezza idea si stava facendo strada dentro di lui.

  • Cos’è? –
  • Un registratore. –
  • Interessante, intendi intraprendere la carriera canora Naruto?
  • Oh no non è per me ! è per te. La morte non ti farebbe nulla Orochimaru e probabilmente neanche il carcere ma io voglio che la verità su quello che hai fatto ai miei genitori e a chissà quante altre persone. Tu adesso fai una confessione in piena regola e poi la consegnerò alla polizia in modo che tu marcisca per sempre in qualche cella ammuffita e isolata. E anche se i tuoi avvocati ti pulissero il culo per l’ennesima volta almeno la verità verrà a galla e saranno riabilitate le reputazioni di parecchie persone.  –
  • Ahahah stai vaneggiando –
  • O non credo proprio, sai il prossimo colpo potrebbe arrivare in un braccio o che so in una spalla… nonostante tu sia talmente viscido da non temere la morte non credo che sopporti il dolore. O sbaglio Orochimaru-sama? –
Orochimaru sembrava per la prima volta infastidito come se Naruto avesse punto sul vivo. Evidentemente sapeva altre cose di cui lui era all’oscuro ma al momento non gliene importava. Era sollevato, quasi contento, Naruto non voleva uccidere nessuno.
 

  • Non porterai a termine il tuo piano… -
  • Ah si e mi fermerai tu? –
  •  Naruto sei sempre stato buono ed onesto, fin troppo. Hai deciso di non uccidermi adesso e hai fatto uno sbaglio enorme.-
  • L’unico ad aver commesso un sbaglio qui sei tu. Voglio una confessione e deve essere spontanea. –
 
 
Quello che successe dopo a Sasuke parve quasi un sogno , un racconto lontano.
Sentire Orochimaru che confessava spontaneamente ( o a detta sua raccontava sadicamente) il suo piano per uccidere i genitori di Naruto era una cosa fuori dagli schemi.
Quel verme si soffermava a fare commenti per stuzzicare Naruto e spingerlo a reagire. Si chiese come mai il compagno non lo avesse già pestato a sangue e buttato in un braciere per bruciarlo vivo.
Stava parlando fin troppo, se quel nastro fosse stato consegnato alla polizia Orochimaru non avrebbe avuto scampo e nessun avvocato avrebbe potuto difenderlo, era fin troppo compiaciuto mentre raccontava che non potevano nemmeno usare come scusante il fatto che era stato costretto sotto minaccia a fare quella confessione.
Appunto… perche era fin troppo compiaciuto?
La famosa razionalità di Sasuke stava tornando adesso che il suo corpo e la sua mente si erano abituati a quello stato di pericolo costante. E anche il suo intuito stava gridando allarme.
Ma per che cosa?
Si sentì di nuovo agitato con la terribile sensazione di dover fare qualcosa di importante, e di doverla fare subito.
Era sicuro che aveva dimenticato qualcosa, un pezzo importante in tutta quella storia che non stavano tenendo in considerazione.
L’arrivo imminente della polizia?
Ma quello doveva essere un fattore positivo, no?
Quasi a voler confermare la sua teoria in lontananza si cominciarono a sentire le sirene spiegate dell’auto della polizia.
La sua mente gli mandò vagamente il ricordo che erano a notte fonda e che probabilmente tutto l’isolato aveva sentito quelle sirene ancora più forti poiché immerse nel silenzio.
Orochimaru aveva finito di parlare. Sentì il suono metallico del registratore che veniva preso dal tavolo e probabilmente spento.
Avrebbe pagato per vedere l’espressione dei due.
Le sirene della polizia si stavano avvicinando e qualcuna aveva smesso, segno che la volante si era chiaramente fermata sotto il palazzo.
Si chiese se Sakura e Gaara fossero andati incontro agli agenti.
C’era qualcosa che non andava… che aveva dimenticato…se solo riusciva a ricordare…

  • È finita – disse Naruto – adesso saliranno e ti porteranno in carcere per la vita e farò in modo che tu rimanga da solo ad ammuffire fino alla pazzia! –
  • No riuscirai ad uscirne indenne, sei coinvolto quanto me –
  • Non importa, io ho degli amici delle persone che mi aiuteranno anche se sarò rinchiuso, tu ti sei fatto solo nemici per questo sarai solo per sempre. Mi dispiace Orochimaru ma hai perso! –
Non capì bene cosa successe dopo.
Orochimaru doveva aver avuto un attimo di rabbia o di disperazione improvvisa.
Si era lanciato verso Naruto, forse per afferrare il registratore , o la pistola , o quella che riusciva ad afferrare prima.
Naruto saggiamente prevedendo la sua reazione aveva fatto cadere il registratore proprio dietro la scrivania.
Vide al scatoletta metallica cadere mentre sentiva confusione provenire da sopra e decise di prenderla senza pensarci.
L’avrebbe consegnata lui se qualcosa andava storto anche se nulla doveva andare storto.

  • Chiunque ci sia dietro quella porta aprite immediatamente! Polizia! –
Si voltarono tutti verso la porta anche se Sasuke non poteva vederla.
L’attimo di sorpresa fece distogliere lo sguardo a Naruto e diede il tempo ad Orochimaru di scappare verso il balcone.
Ora la scena era di nuovo completamente visibile agli occhi di Naruto.

  • Che vuoi fare codardo vuoi ucciderti? Sei davvero cosi ignobile? –
  • Polizia! APRITE O SFONDIAMO LA PORTA! –
Orochimaru non rispose alla provocazione di Naruto ma si porta una mano verso il taschino.
In quel momento una consapevolezza investì Sasuke, prima ancora che le dita pallide e lunghe toccassero la stoffa della giacca.
Aveva capito cosa mancava, cosa si era dimenticato e subito iniziò a maledirsi per non averlo ricordato prima, bastava anche qualche secondo prima.
Mancava una cosa in tutta quella storia.
La collana con la pietra azzurra.
Con orrore vide Orochimaru prenderla dalla tasca e mostrarla a Naruto mentre diceva:

  • Questa è più importante per te che per me vieni prendertela! –
Allargò il braccio pronto a lanciarla dal balcone.
 
 
Fu tutto contemporaneo.
Vide Naruto sgranare gli occhi e perdere completamente la concentrazione mentre si lanciava verso il balcone per afferrare la collana.
Orochimaru in un niente lo disarmò bloccandogli un braccio dietro la schiena e puntando la pistola contro la sua testa.
Uscì d’impeto dal suo nascondiglio gridando di fermarsi che era un agente di polizia ma le sue parole furono coperte dalle urla dei poliziotti che annunciavano di stare sfondando la porta.
Vide a rallentatore Orochimaru puntargli la pistola contro e si ricordò di essere disarmato mentre Naruto urlava di spostarsi.
Il rumore della porta sfondata fece distrarre l’uomo che sbaglio il colpo mentre Sasuke, guidato da neanche lui sapeva quali riflessi, rotolò di lato evitando di essere colpito.
Sasuke vede il commissario Haruno guidare il convoglio dei poliziotti e comincia ad urlare che ci sono kyo e un criminale che sta cercando di ucciderlo. Gli altri agenti si posizionano intorno gridando di mettere le mani in alto e di gettare l’arma.

  • Sasuke cosa… ? –
  • Dopo le do tutte le spiegazioni che vuole adesso bisogna fermare quel verme e kyo – gridò ringraziando mentalmente il fatto che Naruto avesse ancora i capelli tinti di nero.
  • Metti le mani in alto e getta l’arma!-
  • Getta l’arma ho detto! Fermo! COSA HAI INTENZIONE DI FARE? –
Orochimaru si era fatto indietro fino alla ringhiera tenendo sempre intrappolato Naruto.
Sasuke si gira lentamente e lo vede avvicinarsi all’orecchio del ragazzo per pronunciare delle parole che capisce benissimo nonostante la confusione e il frastuono.
- hai ragione, preferisco morire piuttosto che perdere reputazione e potere, ma ti tormenterò fino alla morte ti porterò con me –
Cominciò d urlare e a correre verso il balcone spostando i poliziotti che intralciavano il suo passaggio ma non potè fare nulla mentre vide l’uomo  darsi una spinta e trascinare l’amico con se giù da quel piccolo balcone.
Non aveva avuto il tempo neanche di guardarlo negli occhi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Una settimana dopo
 
 
Sasuke era seduto al suo posto composto come sempre e stava ascoltando le lesioni apparentemente con attenzione.
Se qualcuno avesse dovuto descriverlo avrebbe detto che era solo più scorbutico del solito ma nulla di più.
Ma nessuno sapeva la verità li.
Il banco di Sakura era vuoto. La ragazza era ancora in convalescenza ma stava bene, sapevano che se non veniva era solo colpa del padre fin troppo apprensivo.
Vide il banco vuoto di Naruto … lui…
Voltò la testa tornando ad ascoltare. O almeno a fare finta.
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Era pomeriggio ed era quasi arrivato. Ormai era sua abitudine passare sempre dalla caserma dopo pranzo anche se non vi erano molte novità o casi urgenti.
Varcò la soglia facendo un segno di saluto alla guardia.
Stava fissando con interesse la televisione.
I telegiornali stavano mandando ancora una volta in onda la confessione registrata che lui aveva consegnato alla polizia e ai media. La fotografia di Orochimaru spiccava con quel sorriso finto.
Nessuno avrebbe pianto la sua morte, di questo ne era certo.
Distolse lo sguardo. Non voleva sentire, non ne aveva bisogno. Ricordava fin troppo tutte le parole impresse a fuoco nella sua memoria.
Si recò nella stanza del commissario Haruno e lo trovò impegnato in una conversazione telefonica. Come lo vide fece un cenno di saluto e si sbrigò a terminare la conversazione.
- kabuto sta soggiornando in una cella da una settimana e continua a dire imprecazioni su te. – disse abbassando la cornetta senza nascondere una certa soddisfazione.
Sasuke però fece un verso di comprensione insicuro di quale reazione dovesse avere. Doveva sorridere?

  • Mi scusi commissario , posso ? –
Un agente dal’aria smarrita si era affacciato all’ufficio.
  • Si che c’è? –
  • Niente e che volevo sapere queste cose dove vanno… sono le scatole contenenti i dati di Kyo e le altre informazioni sul suo caso. –
Il commissario guardò per un attimo Sasuke, giusto il tempo di incrociare il suo sguardo inespressivo, poi si rivolse di nuovo verso l’agente.
  • il caso è stato archiviato. kyo è morto davanti ai nostri occhi. Chiudi quella scatola e archiviala come caso risolto. –
  • certo commissario! –
  • ah aspetta un secondo! –
  • ? –
  • Per favore potresti distruggere questi fogli? Sono informazioni che ci hanno passato i servizi segreti ma ormai non servono più e vanno distrutte. –
  • Certo commissario! – disse e prese dalla mani del commissario dei fogli.
Sasuke intravide in mezzo ai documenti una foto di famiglia con un uomo biondo e alto, una donna dai capelli rossi e dal bel sorriso e al centro quello che doveva essere il loro figlio … Naruto…
Per un momento Sasuke guardò il commissario con espressione indecifrabile.

  • Sasuke senti avevo intenzione di andare… si insomma di andare a trovarlo … con Sakura anche … vuoi, vieni con noi? –
Fece un cenno con la testa. Non si scambiarono più una parola.
 
 
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Quando Sakura entrò in macchina trovò già Sasuke seduto sul sedile posteriore mentre sua madre si posizionava sul sedile passeggeri. Gli sorrise composta prese a fissare il paesaggio fuori dal finestrino mentre la macchina partiva.
Sapevano tutti dove erano diretti e non servivano parole.
Il silenzio era diventato una costante senza la presenza di Naruto.
Si cominciava a vedere l’atmosfera pacata e silenziosa già da qualche metro prima di arrivare.
Prima ancora di scendere dalla macchina intravidero una figura dai capelli rosso fuoco.
Sasuke assotigliò gli occhi. Quel ragazzo continuava a non andargli a genio. Sakura lo salutò sorridente, sembrava ancora riconoscente per averla salvata.
Gaara fissò i due con indifferenza, con un’espressione scura in volto che non cambiò, ma si fermò per aspettarli e restare al passo con loro.
Era meglio andare tutti insieme da lui…
Cominciarono a comminare assorti fino al luogo in cui sapevano esserci Naruto, ignorando tutte le altre persone, in fondo ognuno era li per trovare un parente o un amico , ognuno assorto nei suoi pensieri.
Quando arrivarono a destinazione Gaara prese n mano la situazione e decise di aprire la porta.
La scena che si presentò davanti ai loro occhi fu indescrivibile.
Rimasero un momento a bocca aperta finchè non sentirono gli spintoni di una donna che premeva per passare che si mise davanti a loro e gridò a pieni polmoni:

  • Naruto brutto moccioso! che cosa diavolo pensi di fare? –
La voce di Tsunade risuonò nell’intero ospedale e fece tremare Naruto che tentò di farsi piccolo piccolo non potendo nascondere quello che stava facendo.
Con ancora il collare a tenergli il collo e bende qua e là, con una gamba tenuta ferma da una fasciatura stretta, Naruto era intento a crearsi una corda con delle lenzuola strappate per poter scappare dall’ospedale e fuggire dalla finestra.
I mugolii di spiegazione che tentò di dare alla figura imponente e gigantesca di Tsunade fecero scoppiare tutti in un’allegra risata, parecchio contagiosa anche per un musone come Sasuke.
Ci voleva ancora un po’ di tempo ma si sarebbe sistemato tutto.
 
 
FINE.
 
 
 
 
 
 
Spero che la fine non abbia fatto poi così schifo ma davvero è difficile rendere a parole una scena che hai in mente^^
 
 
Ringrazio quistis18, Shi_Angel e Yuko_chan
Ringrazio tutti quelli che hanno messo questa storia fra le seguite, le preferite e le ricordate.
Ringrazio chi ha letto e commentato i capitolo e chi ha solo letto senza lasciar traccia e chi ha deciso di aspettare questi mesi che ho smesso di scrivere.
Grazie davvero.
Devo approfittare qui anche per ringraziare chi continua a leggere e a commentare, oltre che a mette in un elenco, le mie shot su Naruto, la 001 e la 002 e probabilmente presto farò la 003^^ .
E per chi importa no, non finisce così questa storia continua diventando una AU a sfondo scolastico anche se ci saranno ovvi riferimenti a questa specie di prequel gigante.
Datemi il tempo di riordinare le idee e metto il primo capitolo della nuova storia.
Spero che continuerete a seguirmi e a starmi vicina.
Vi voglio bene.
Stacy.
 

   
 
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