Ciao a tutti. Dopo le chiacchiere
è tempo di azione. Ecco a voi la grande
battaglia, completamente riscritta e pronta per la lettura, spero di
averla
scritta bene. Buona lettura e commentate.
Quei due giorni passarono rapidi e,
come detto da
Abdizur, le truppe del male erano arrivate numerose. Nick aveva cercato
di fare
l’impossibile in quei giorni, ma non era stato abbastanza.
Ciò che restava era
combattere.
Mentre indossava
un’armatura leggera, il giovane
rivedeva la sua vita scorrergli davanti agli occhi: ogni momento bello
o
brutto, ora lo sentiva con maggior forza e pensava che, con tutta
probabilità, non
avrebbe più rivisto la sua casa e la sua famiglia.
Quella sarebbe stata la sua ultima scena e avrebbe fatto in modo di
andarsene con il cuore sereno, anche se in quel momento sembrava non
esserci né
serenità né speranza.
Mentre pensava questo, la porta si aprì ed entrò
Blade. Il mezzo vampiro
era senza occhiali: il suo volto era rigato, ma nonostante questo
composto.
Nick si
voltò verso di lui e gli si avvicinò. Si
fissarono negli occhi senza parlare.
In quel momento uno sguardo sostituiva mille parole.
Bastò
una stretta
di mano per seppellire i dissapori di quei giorni.
“Sei pronto?” gli chiese Blade.
“Pronto e tu?”
“Sono nato per morire”.
Con
l’anima in spalla, i due si avviarono verso
l’uscita del castello, pronti ad
affrontare il proprio destino.
Tutto l’esercito del
Fantasy era schierato davanti al
castello: tutte le creature che vivevano in quella terra erano pronte a
morire
per salvarla.
Galax
era davanti a tutti e, con occhi rossi, guardava quello che sarebbe
stato il
suo ultimo tramonto
Quando
Nick e Blade giunsero in prima fila, il re si voltò verso di
loro e disse:
“Nick sebbene conosca già la tua risposta
c’è una cosa che voglio chiederti. Vuoi
tornare a casa tua?”
“No” rispose il giovane “Non posso
scappare ora che sono stato tirato in
ballo. Combatterò con voi e sarò onorato di
morire al vostro fianco”.
Tutti annuirono. Allora Galax gli
chiese: “Vuoi essere
tu a fare il discorso che precede la battaglia? Sono onorato di cedere
il mio
posto a te”.
“Non
sono molto pratico, ma ci proverò”.
Fece qualche passo avanti e poi si
voltò verso tutti e
disse: “Amici del Fantasy. È giunta
l’ora della verità. Per due mesi siamo
stati insieme e per due mesi avete sperato. So che non sono riuscito a
fare
molto, ma ciò che ho appreso qui è dentro il mio
cuore. Quello che mi avete
insegnato non può essere descritto con le parole di nessuna
lingua.
Ciò che posso fare è dire a voi tutti
“grazie”.
Ci sono così tante cose
che vorrei dire, ma non so da
dove iniziare.
Questo posto ha risvegliato in me i sogni che avevo dimenticato, ha
dato
nuova linfa a mio cuore e molto altro. Proprio per questo non posso
permettere
che questo mondo e tutte le creature che lo abitano e che sono il
frutto dei
sogni di tutti gli esseri viventi che abitano i numerosi universi
sparisca nel
nulla. Voglio difendere i miei sogni e anche quelli degli altri.
Io mi batterò per difendere tutto questo e non mi
guarderò indietro o mi
fermerò fino all’ultimo respiro.
E voi invece?
Che cosa farete? Resterete indietro a rassegnarvi, o combatterete con
me per
proteggere questa terra. Per tutto quello che c’è
di buono e per ogni vostro
caro vi esorto a resistere. Non perdete il coraggio. Abbiate fede e
fate voi
stessi il miracolo. Cosa mi dite?”
Tutti estrassero le armi e, con un urlo, le alzarono al cielo.
Nick
sguainò la sua nuova spada e urlo: “Combattete per
l’universo” tutti urlarono .
“Per il
Fantasy e per l’universo intero” e corse in avanti.
Imitandolo, tutti corsero verso il loro destino.
Dal’altra parte Abominon
urlò: “Distruggeteli tutti,
ma ricordate, Nick è mio”.
I demoni corsero verso la battaglia, mentre Abominon
restò
volontariamente indietro.
“Forza ragazzino! Vieni da me e facciamola finita con questa
farsa!”
ringhiò felice il demone.
Per un attimo fu silenzio, poi
infuriò la
battaglia.
Spade, pistole, lance e artigli e
zanne si
scontrarono. Distruzione e salvezza si stavano scontrando e nessuno dei
combattenti esitava o arretrava.
Nick lottava strenuamente contro
ogni demone che gli
si parava davanti, vibrando fendenti e lanciando colpi energetici e
avanzava
nella mischia.
Non sapeva se i suoi compagni erano vivi o già morti, ma in
quel momento
pensava solo a una cosa: trovare Abominon.
Abominon
era a un centinaio di metri da lui e distruggeva chiunque gli
intralciasse la
strada, tingendo le sue lame e il suo corpo del loro sangue.
Nick riuscì a uscire
dalla mischia e se lo trovò
davanti.
“Abominon immagino” disse Nick.
“Esatto”
rispose lui“E tu devi essere Nick. Molto piacere. Vedo che
hai solo un paio di
graffi, molto bene: mi divertirò a dilaniarti le carni e a
vederti esalare l’ultimo
respiro. Vedi di non deludermi come hanno fatto i Sun’s
Warriors”.
Nick si lanciò verso di lui e vibrò un fendente
verso la spalla sinistra
del demone, ma questo prese la lama con la mano e la
frantumò.
“Che spada scadente” disse malignamente
“Non è resistente come le Sun’s
Swords delle tue creature”.
Nick, con un calcio, disarmò l’avversario e
cominciò a combattere a mani
nude.
Abominon rideva
mentre parava e incassava tutti i colpi del ragazzo senza il minimo
sforzo. Lo
derideva dicendo: “Tutto qui quello che sai fare? Mi
aspettavo qualcosa di più
da te” e, con movimento felino, lo colpì con un
pugno allo stomaco.
Nick sentì le ossa dell’addome rompersi; un grumo
di sangue gli uscì
dalla bocca e cadde in ginocchio.
“Che
delusione”
disse il demone “Sei già ridotto così e
ti ho solo dato un pugno. Non vali
proprio niente. Una morte rapida sarà l’unico atto
di clemenza che ti concederò.
Preparati”.
Non ebbe il tempo di alzare un dito che il giovane lo colse alla
sprovvista, colpendolo con un pugno in pieno volto e, approfittando
dell’impatto, lo prese per un corno e lo
scaraventò a terra.
Abominon si rialzò da terra con un sorriso soddisfatto.
“Niente male”
disse “Ritiro quello che ho detto prima: non sei
completamente inutile. Ma ora
basta giocare; ora ti ammazzo”.
I
due si lanciarono uno contro l’altro: Nick si muoveva
velocemente e, nonostante
il dolore lancinante, riusciva a stare al passo con Abominon.
Abominon parò un colpo di Nick, gli afferrò il
braccio e cominciò a
colpirlo in ogni parte del corpo.
Il giovane non riusciva a bloccare i colpi e sentiva la
vista
annebbiarsi: doveva fare qualcosa.
Abominon lo lanciò in
aria, si teletrasportò sopra di lui e lo colpì
facendolo volare verso il suolo
e atterrò sopra di lui, colpendolo alla schiena con una
ginocchiata
devastante.
Nick ne uscì vivo per
miracolo, ma sentiva che le
forze stavano per abbandonarlo e la disperazione impossessarsi di lui.
Non
aveva più scampo. Nonostante questo si alzò.
“Mi
compiaccio che tu riesca ancora a reggerti in piedi. Si vede che sei
coraggioso. Ma il coraggio non ti salverà.”
Il demone raccolse la sua spada simile a una scimitarra e
si avvicinò al
ragazzo, ormai in fin di vita. “E’ tempo di morire
moccioso. Addio”.
Abominon vibrò il colpo finale.
Un
colpo di pistola sfiorò l’orecchio di Abominon,
facendoglielo fischiare.
“Chi ha osato!” ruggì il
demone.
“Io bastardo!” disse Blade, seguito dagli altri
compagni.
Miracolosamente, tutti erano sopravvissuti e stavano correndo in aiuto
del loro
amico.
Il gruppo si parò davanti a Abominon pronto a
combattere.
Abominon scoppiò in una
risata maligna: “Poveri
sciocchi. Pensate che il vostro sacrificio servirà a
qualcosa? Vi ucciderò
tutti, vi taglierò la testa e berrò ogni goccia
del vostro sangue” e si lanciò
verso di loro.
Fu
fermato da una luce che gli si stagliò davanti. Da essa,
sotto lo stupore di
tutti, ne uscì Merlin.
“Cosa?”
disse Abominon stupito“Come è possibile che tu sia
ancora vivo. Ti ho visto saltare
in aria”.
Merlin sorrise: “Pensavi
davvero che una semplice
esplosione potesse distruggermi? Mi è bastata una barriera
magica per salvarmi.
Ma ora sono pronto a combattere e non sono da solo”
Sollevò il bastone e dal
cielo esplosero tante grida
di animali:
erano arrivati i rinforzi dal sole.
“Non m’importa quanti siete” esplose
Abominon “Vi distruggerò tutti” e
si lanciò verso di lui e il gruppo dei difensori.
Mentre il supremo generale
infernale combatteva contro
gli eroi del Fantasy, Marina prese Nick e lo portò lontano
dal campo di
battaglia verso porte del castello.
Nick si dimenava dicendo di lasciarlo andare, ma la ragazza lo tenne
stretto e lo portò alle porte. Giunti lì gli
disse: “Nick ascolta. Devi
andartene da qui, non puoi più fare altro. Ecco prendi
questa medicina”.
La ragazza tirò fuori una pillola dalla tasca e
la fece ingerire a
Nick.
Il ragazzo, guarito dal magico tonico, si alzò ansimante e
guardò Marina
negli occhi. “Non puoi chiedermi questo. Non tu che mi sei
stata vicina come
una sorella. E poi dove potrei scappare. Lui mi
troverà”.
“No non succederà” disse lei
“Non permetteremo che Abominon vinca. Siamo
pronti a sacrificarci per distruggerlo definitivamente. Ascolta:
nessuno di noi
si potrà perdonare se tu muori.
Luce più di tutti ti vuole vivo: non vuole vederti morire
una seconda
volta e lo stesso vale per me. Non ho paura di perdere la vita per te,
perché
io..." si bloccò un attimo "Io ti amo ed
è così da sempre. Con
i tuoi modi, tu mi hai fatto sorridere di nuovo: hai ridato il sorriso
a tutti
noi. Mi hai rubato il cuore sin dal primo momento ed io voglio che tu,
dovunque
vada, lo porti sempre con te” e lo baciò.
Quella
dichiarazione fu come un fulmine che squarciò il cielo. Nick
sentiva quel
sentimento sciogliergli il cuore e fargli desiderare che tutto
ciò che aveva
intorno si fermasse. Ma quello non era il momento per essere romantici.
A
malincuore, si staccò dal bacio e disse:
“E’ proprio per questo che non posso
scappare. Perché sento il tuo amore e quello di tutti e non
posso deluderli.
Non voglio farlo. Non posso arrendermi”.
In quel momento qualcosa
cambiò: le parole che aveva
detto gli rimbombarono nell’anima. Come un fulmine, giunse
ciò che mancava, la
volontà di non arrendersi mai e di combattere per
ciò in cui credeva. Ecco
quello che mancava: la volontà di rendere davvero possibile
l’impossibile e
manifestare quello che aveva nel cuore.
“Ce l’ho!” disse “La nuova
speranza” e si incamminò verso il campo di
battaglia.
Marina gli si parò
davanti, ma fu abbagliata dalla
nuova luce che brillava negli occhi del ragazzo.
Una lacrima le scese
dalla guancia: davanti a lei era risorta una nuova speranza.
Nick le asciugò il viso
con il dito e poi l’abbracciò:
“Basta lacrime! Torniamo a sorridere di nuovo. Grazie di
tutto!” le disse
all’orecchio e si avviò verso il campo di
battaglia.
“Ce
l’ha fatta! Ha trovato ciò che mancava”
disse felice la ragazza, mentre lo
vedeva allontanarsi.
Il giovane raggiunse il luogo dello scontro e lanciò un
grido che solo
un guerriero poteva fare: il grido di un Sun’s Warrior.
Tutti s’interruppero e
ogni creatura fu testimone di
un evento unico nel suo genere.
Nick fu avvolto da una
colonna di luce che si alzò alta verso cielo illuminandolo a
giorno.
Quando essa sparì, il Nick che tutti
conoscevano era scomparso e aveva lasciato il posto alla sua vera
essenza: Nick
Nibbio Blu l’ultimo Sun’s Warrior, alto circa due
metri e mezzo, con il corpo
blu e aveva le sembianze metà umane e metà di un
nibbio reale e un paio di
grandi ali.
Dal nulla estrasse una spada
stile medievale, blu come il mare e, con nuova voce, gridò:
“E’ tempo di
vittoria!”
Abominon osservò la
scena senza fiato: “Come è
possibile? Com’è potuto succedere ?”
Luce si voltò verso di lui: “Era scritto nel
destino. Ora sarai tu a
recitare le tue ultime preghiere”.
L’intero esercito di
demoni arretrò di fronte alla
rinata forza della speranza, che senza ostacoli, avanzava verso il loro
capo.
Giunto davanti ad Abominon, Nick si voltò verso i suoi
compagni:
“Ragazzi state indietro, ora ci penso io. Chiariremo dopo la
vostra
decisione”.
Si rivolse ad Abominon:
“Dove eravamo rimasti? Ah si
stavamo per finire. Preparati ad essere distrutto”.
“Ti sbagli Nick” ruggì Abominon
“Non riuscirai a battermi. Ti
ucciderò”.
“Vediamo se
ci riesci!” disse Nick con tono di sfida e si
trasformò di nuovo, diventando un
super soleano: il corpo divenne blu scuro, i suoi capelli si alzarono e
i suoi
occhi da verdi divennero blu mare.
“Finiamola
una volte per tutte!” disse Nick.
“Come
vuoi” disse Abominon “Ma te ne pentirai”.
La terra tremò di nuovo, quasi come se si stesse per aprire
di fronte al
potere di Abominon che
si
trasformò: i suoi aculei s’ingrandirono lasciando
spazio a un paio di ali di
pipistrello, le sue corna si rizzarono e il suo corpo, da cereo,
divenne nero a
tratti rossi.
Con quella trasformazione aveva sconfitto tutti insieme i
Sun’s warriors
ma Nick non si scompose.
I due si lanciarono uno contro
l’altro e le loro spade
si scontrarono con un rombo.
L’onda d’urto,
creata dall’impatto, spinse via i due contendenti che
atterrarono ad una
ventina di metri l’uno dall’altro e volarono in
cielo.
Nick, con un colpo d’ala,
si fiondò verso Abominon e
affondò la spada nel suo stomaco.
Pensava di essere riuscito a colpirlo, ma,
con sua enorme sorpresa, vide che la lama stava per essere risucchiata
nel
corpo dell’avversario.
“Il mio potere mi
permette di assimilare l’energia e
gli oggetti con cui vengo a contatto e di usarli a mio
vantaggio” disse
Abominon con un ghigno “Adesso mi mangerò la tua
spada”.
“Spiacente amico! La cena è
rinviata” disse Nick e lo colpì in faccia con un
pugno.
Abominon fu
allontanato: “Ahi! Questa l’ho sentita!”
disse massaggiandosi il naso.
“Vediamo se senti
anche questa” disse Nick concentrando l’energia
nella spada”Arte della terra:
DANZA DELLA SORGENTE DÌ GAIA!”
La
terra si alzò verso l’alto e si
trasformò in un fiume di rocce appuntite che si
diresse verso il demone.
“Ora si che
farò una bella merenda! GOZU” disse
Abominon e, spalancata la bocca, ingoiò l’intero
attacco, facendo poi un
“ruttino”.
Nick approfittò di quel momento di distrazione per
teletrasportarsi
sotto di lui e attaccarlo con un calcio turbinante verticale.
Abominon fu colpito e lanciato verso l’alto, ma
riuscì a fermarsi e a
contrattaccare, colpendo Nick con calcio in rovesciata.
Il Sun’s Warrior
precipitò al suolo e Abominon si
lanciò in picchiata verso di lui con la spada in direzione
della gola,
piombandogli addosso con uno schianto assordante. Miracolosamente, Nick
riuscì
a parare il colpo.
“Non
lo vuoi capire che è inutile opporsi a me?” disse
Abominon premendo con maggior
forza “Arrenditi!”
Nick era a terra ed impossibilitato ad alzarsi a causa della forte
spinta esercitata dal demone, ma continuava a stare calmo.
“Cominci a darmi i nervi con quella tua dannata faccia,
moccioso” disse
irritato Abominon.
“E’ la mia
specialità” rispose Nick “Non credere di
avermi in pugno. PISTOLA ALARE”
Le ali di Nick si mossero come
braccia e colpirono il
demone all’addome.
“Mi hai fatto il solletico!” disse con un ghigno.
“Davvero? vediamo se questa ti fa
male” e, con l’ala destra, colpì le
parti basse di Abominon che, con un grido di dolore, fu scaraventato in
avanti.
“Ahi!” disse il demone digrignando i
denti “Così non vale! Ooooh! Che
dolore!”
“Ops!” disse
falsamente Nick “Scusa volevo farti male! Ti ho fatto
femmina?”
Sentì un ghigno che poi
divenne una risata.
Abominon cominciò a ridere e, alzatosi, esplose in una
sonora
risata.
“Che c’è? Di solito si piange quando ti
menano lì”.
“Ah Ah Ah!” rise il demone e
si voltò verso di lui “Non lo hai capito? Io adoro
il dolore e trovare qualcuno
che me lo può far provare è il piacere
più grande”.
“Hai dei gusti orribili
sai? Visto che ti piace così
tanto, ti spedirò in un luogo di dolore eterno, proprio come
desideri tu!”
“Davvero?” rise il demone “Allora lascia
che ti ringrazi, mostrandoti il
mio vero potere”.
Abominon
alzò la sua spada dicendo: “Terrorizza
Apokalipto!” e la ingoiò.
Il corpo di Abominon
subì un’altra trasformazione: il
colore della sua pelle rimase invariato, sul petto apparve un simbolo
tribale
che scese fino all’ombelico, le sue ali si ricoprirono di
volti terrorizzati e
le sue corna si drizzarono, come due torri.
“Che diavolo stai facendo?” disse Nick stupito.
“Ti
mostro il mio vero potere. Dovresti considerarti onorato di questo: non
l’ho
mai usato contro nessuno, nemmeno contro i tuoi predecessori.
Se
ti stai chiedendo che cosa ho fatto, ti rispondo subito. Devi sapere
che i
demoni sono il risultato delle paure e degli incubi degli umani;
più sono
forti, più il demone è forte.
Io sono nato dal terrore che tutta
l’umanità ha avuto nel medesimo
istante: il crollo delle Twin Towers”.
“Cosa? Tu ti sei formato
in quel giorno sventurato”
disse Nick shoccato.
“Esattamente!” rispose
Abominon “Il terrore che tutte le vittime e gli spettatori di
quel giorno hanno
provato si è riunito in un unico corpo, facendo di me un
demone dal potere
immenso, che non poteva essere contenuto.
Il
mio potere era troppo elevato, così decisi di sigillarlo
insieme a parte del
mio aspetto dentro la mia spada: creando una zampaktò, una
proiezione della mia
essenza, che si attiva con un comando. Questo processo di risveglio,
per noi
demoni si chiama “Diablomanzia”!”
“Diablomanzia?”
ripeté Nick stringendo i denti.
“Esatto!
Questo processo è esclusivo dei demoni infernali supremi:
oltre a me, possono
effettuare la Diablomanzia coloro che hanno le prerogative per essere
re
dell’Inferno”.
“Quindi, vuoi dire
che..”
“Si! Il re dell’Inferno ha sigillato i propri
poteri dentro una zampaktò
e, quando lo vuole, li rilascia. Ma non devi preoccuparti per lui: ora
morirai
per mano mia” disse il demone e si lanciò verso
Nick, colpendolo all’addome.
Il Sun’s Warrior fu
scaraventato via dalla potenza del
colpo.
“Ah
Ah Ah!” rise Abominon beffardamente “Che te ne
pare? Non credi che il mio
potere sia eccezionale?”
La terra si alzò e Nick
si fiondò verso Abominon,
assestandogli un pugno al volto.
Con stupore, vide che il colpo non
aveva sortito alcun
effetto sul demone che cominciò a ridere come un folle.
“Tutto qui?”
disse beffardo “Sei così debole, che non
vale nemmeno la pena parare i tuoi colpi”.
“O forse sei
così lento da non aver capito che ho
appena finito di riscaldarmi!” disse Nick sarcastico e
colpì nuovamente
Abominon all’addome.
Questa volta il colpo ebbe effetto e fece arretrare il
demone che rise
soddisfatto: “Allora mi stavi nascondendo qualcosa anche tu!
Meno male credevo
che il gioco fosse già finito. Cominciamo allora!”
I due si affrontarono in un
combattimento con
movimenti molto veloci, alternando il ravvicinato a quello a distanza,
lanciandosi onde energetiche e tecniche ninja.
Dopo uno scambio di colpi, i due si
allontanarono per
riprendere fiato: entrambi avevano un sorriso sul volto.
“A quanto sembra ti stai
divertendo vero
Abominon?”
“Già!
È così divertente che vorrei continuare in
eterno; ma il tempo è tiranno e non
posso più sprecarlo. Adesso ti finirò con la mia
tecnica speciale”.
Le ali di Abominon tremarono e
dalle bocche dei volti
urlanti uscì un denso fumo nero che avvolse i due
contendenti.
“Che vuoi fare accecarmi?”
“Mi
reputi così mediocre da fare una buffonata simile? Vediamo
se sopravvivi a
questo: SIPARIO DEL TERRORE”.
Dall’oscurità
si formarono ombre che assunsero le
forme più contorte e inumane possibili.
“Che diavolo sta
succedendo?” chiese Nick, mentre si guardava intorno.
“La curiosità supera la paura?
Divertente” disse Abominon “Le ombre che
vedi altro non sono che i tuoi sogni, ma non quelli che fai da sveglio,
no:
sono quelli che fai quando dormi, cioè nel momento di
massima debolezza del
corpo e della mente”.
“Cosa!”
disse Nick ingoiando amaro “Questi sono la materializzazione
di tutti i sogni
che faccio nel sonno?”.
“Proprio
così! Nessuno può sopravvivere ai propri sogni e
incubi radunati nello stesso
posto. Resterei volentieri a vedere come te la cavi, ma non posso.
Buona morte”
e con una risata, uscì dalla nube.
Le ombre si lanciarono urlanti
verso di lui,
desiderose di farlo a pezzi.
“Accidenti!” pensò Nick “Come
faccio a uscire da questo casino?
Rifletti!”
Cominciò
a combattere contro le ombre e cercare una soluzione, ma, per quanto ci
provasse, non riusciva a trovarla.
“Non
voglio morire. Devo uscire da qui e fermare Abominon prima che sia
troppo
tardi. Avanti!” gridò.
Le
ombre si ammassarono e formarono una sola enorme creatura che
colpì Nick e lo
scaraventò al suolo e cominciò a tartassarlo di
pugni. Il Sun’s Warrior non
riusciva a reagire e sentiva la vista annebbiarsi. Alla fine si
chiusero.
All’esterno dalla nube,
diventata una cupola nera,
Abominon avanzò trionfante verso i guerrieri del Fantasy,
trapassando chiunque
gli capitasse a tiro.
Luce
lo vide con la coda nell’occhio e riuscì a
sfuggire dalle sue grinfie e fu
affiancata dai suoi compagni e da Galax.
“Dov’è Nick!”
disse Luce.
“A quest’ora sarà morto” disse
Abominon indicando la cupola di
fumo.
“E quella che diavolo è!”
disse lei.
“Quella? È la fine della vostra speranza e di
tutti voi” rise
Abominon.
“NIIIIICK!” gridò Luce.
“E’
inutile, non ti può sentire” disse Abominon
“Ti avevo promesso che ti avrei
riunita al tuo sposo vero? Ora manterrò la mia promessa.
Addio mocciosa!”.
“Se vuoi uccidere lei, dovrai
passare sui nostri corpi” disse Blade.
“Nessun problema. Vi ucciderò
tutti!” e si lanciò verso di loro.
“Mi sento così
strano” pensò Nick “Che sia questo
l’aldilà?”
Intorno a lui c’era il nulla, illuminato da
infinite luci e da grandi
spirali. Il giovane si sentiva incredibilmente leggero e in pace:
quella calma
improvvisa gli sembrava un sogno che non riusciva a spiegare.
“Nick!” lo chiamò una voce.
“Chi
mi chiama? “
“Apri
gli occhi, piccolo mio”.
Il giovane aprì gli
occhi e sentì le lacrime
scendergli dagli occhi.
Davanti a lui era apparso un anziano signore: fisicamente massiccio,
con
capelli bianchi sulla testa e vestito come un falegname, con un largo
sorriso.
“Nonno!” sussurrò Nick commosso
“E’ bello rivederti”.
La
figura apparsagli davanti era il defunto nonno del giovane. Per i primi
tre
anni della sua vita, Nick era cresciuto amato da quel grande uomo e
fatto i suoi
primi passi accompagnato dal suo sorriso, che più di
chiunque altro, lo aveva
spinto a rialzarsi e a riprovare. Se era quello che era lo doveva a lui.
“Anche per me
è bello rivederti. Vorrei dirti che è
così ma mi dispiace dirtelo, non sono tuo nonno”
disse.
“Riconoscerei quel sorriso tra mille. Anche se ero solo un
bambino,
quando te ne sei andato, ho sofferto moltissimo. Speravo di rivederti e
poterti
riabbracciare” si avvicinò a lui e lo strinse in
un affettuoso abbraccio e
sentì una grande forza attraversarlo.
Si staccò e lo
guardò negli occhi sussurrando: “Ma tu chi
sei?”
“Come ho detto, non sono tuo nonno. Ti sono apparso
così, perché lui era
una persona importante per te. In realtà, ragazzo mio, io
sono l’universo”.
“L’universo?”
fece Nick “Allora questo posto è..”si
interruppe e osservò il luogo in cui si trovava.
“Sono sempre io Nick. Ho
assunto queste sembianze per
parlare direttamente con te.
Sai cosa ti sto per dire?”
“Lo dovrei sapere già, ma ti prego
dimmelo” gli chiese Nick.
“Tu ragazzo, esattamente
come tutti i tuoi alter ego,
sei stato scelto, tra miliardi di esseri che mi abitano, per usare il
mio
potere.
Usare il mio
potere significa essere uno dei possibili eletti che distruggeranno per
sempre
il male e sono solo quattro in ogni dimensione.
Hai questa
possibilità Nick: i vivi e morti ti sono vicini per
incoraggiarti. Che cosa
rispondi loro?”
Nick chiuse gli occhi:
sentì le voci di tutti che
pregavano per lui; le sentiva così vicine che gli sembrava
di poterle
toccare.
“Sento
ognuno di loro!” disse riaprendo gli occhi “E non
posso deluderli. Non importa
che cosa dovrò sopportare. Non importa quali saranno gli
avversari che dovrò
affrontare. Combatterò per tutti loro. Io sono
pronto”.
“Bene!” disse l’universo, mentre si
allontanava “Allora evoca il mio
potere: sarò sempre con te!”.
Nick aprì gli occhi e si
ritrovò l’enorme ombra che
stava cercando di stritolarlo.
“Spiacente,
ma i giochi sono finiti!” disse Nick.
“Evoca
il mio potere e salva il Fantasy” disse la voce
dell’universo.
“Va bene. UNIVERSAL POWER”
gridò Nick.
Una colonna di luce blu come il
cielo squarciò la nube
oscura e distrusse l’ombra informe.
Percependo
quell’incredibile esplosione di energia,
tutti si voltarono verso la fonte di quell’incredibile
energia, vedendo il
Sun’s Warrior uscire dalla nube.
“Cosa?” disse
Abominon senza fiato “Come hai fatto a
uscire da lì. È impossibile!”.
Nick riprese la spada, caduta
lì vicino e si avvicinò
ad Abominon dicendo: “Non lo sai Abominon? La parola
“impossibile” non esiste
nel mio vocabolario. Finiamo questo scontro, una volta per
tutte”.
Il demone strinse i denti, poi tornò a ridere:
“Pensi di potermi
battere? Povero stolto!”.
“Pensare di batterti? Non
penso di poterti battere, ne
sono sicuro. Come hai fatto tu, permettimi di presentarti il potere
dell’universo” e fece esplodere la colonna di luce
verso il cielo.
“Ti
distruggo!” disse Abominon e si lanciò verso di
lui.
“Non
contarci!” rispose Nick e, dopo aver sorriso ai suoi
compagni, si lanciò verso
il demone.
L’intero
campo di battaglia fu avvolto da una luce blu e nera che si
stagliò alta nel
cielo.
“E’
incredibile” disse il principe di Persia “Le loro
forze si equivalgono e, nonostante lo scontro precedente, sembra che
nessuno
dei due demorda.”
“La cosa che dobbiamo augurarci” disse
Kaeleena “è che Nick vinca. Oppure siamo tutti
morti”.
“Nick”
gridò Blade “Fallo fuori. Avanti vinci”.
“Forza” gridò Luce “Siamo
tutti con te. Battilo. Così tutto
finirà”.
“Vai Nick!” gridò Marina.
“Vinci”
gridarono tutti all’unisono.
All’interno della colonna
di luce lo scontro infuriava
senza che nessuno dei due si risparmiasse.
“E’ tutto inutile” disse
Abominon “Non riuscirai mai a battermi. Mettiti
il cuore in pace. La vittoria è mia” e lo
colpì al ventre con un calcio.
Nick non si piegò e continuò ad avanzare dicendo:
“Mi dispiace ma quello
che vincerà sono io. Vincerò perché ho
qualcosa che tu non hai.”
“E che cosa sarebbe” ringhiò Abominon.
“Io
ho l’appoggio di tutti i miei compagni che mi danno forza.
Non li deluderò né
ora né mai. Io ti sconfiggerò Abominon e
farò lo stesso con tutti i servitori che
Abhadon mi manderà contro e anche con lui.
Salverò tutti i miei amici e tornerò
a casa. Pertanto non posso e non voglio perdere contro di te Abominon.
FOLGORE
BLU” gridò Nick.
La
luce blu esplose e soffocò la nera e Abominon, con un urlo,
fu spazzato via
dalla potenza del colpo di Nick senza lasciare traccia.
Era finita. Il Fantasy era salvo.
Nick cadde a terra esausto:
“E’ fatta!” sussurrò
Respirò profondamente e urlò: “Fantasy
è finita! ABBIAMO
VINTOOOOOOO!”
Per un istante tutti tacquero
increduli, poi la terra
urlò dalla gioia.
Luce, Marina, Anemone, Blade, il principe, Kaeleena, Buffy, Amor,
Merlin
e tutti i guerrieri del Fantasy corsero verso Nick e lo sollevarono d
terra,
lanciandolo verso l’alto, osannando l’eroe che
aveva salvato la loro terra e
tutti i sogni.
Che
liberazione! Questo capitolo mi ha dato
più filo da torcere di quanto pensassi, ma ritengo che, dopo
un accurata
rielaborazione, sia uno dei migliori che ho scritto.
Ditemi se sbaglio con un commento: voglio sentire il vostro parere per
favore.
Vi saluto e alla prossima.