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Autore: Valar Morghulis    17/10/2010    4 recensioni
La vita nell'Akatsuki dal punto di vista di Madara Uchiha.
Tratto dal capitolo:
Quando fai finta di essere qualcun altro per nascondere la propria identità, ci sono degli aspetti negativi.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Tobi
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nessun contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'Uchiha Madara'
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Maddy

The biography of Madara Uchiha

Prologo

Quando fai finta di essere qualcun altro –nel mio caso un moccioso rumoroso e rompiscatole- per nascondere la propria identità, ci sono degli aspetti negativi, per esempio devi ricordarti di rispondere quando qualcuno ti chiama col tuo finto nome –nel mio caso Tobi- e comportarsi sempre con la tua finta personalità per non destare sospetti.

Per me all’inizio è stato un po’ difficile, ma col tempo mi ci sono abituato. Infondo sono un Uchiha no? Sarebbe stato a dir poco umiliante e vergognoso abbandonare il mio piano perché trovavo difficoltoso impersonare un’altra persona.

Tutto stava andando come progettato. Avevo formato Akatsuki, una pericolosa organizzazione criminale, ora formata da nove membri, me compreso, e avevo preso quasi tutti i demoni dalle nove code, i così detti “Biju”. Insomma andava tutto bene e sono sicuro che il mio piano “Occhio di Luna” sarebbe presto sbocciato e di quel maledetto villaggio chiamato col nome di Konoha non ne sarebbe rimasta neanche l’ombra, così avrei vendicato sia me, che il mio otouto, il mio piccolo Izuna.

Tornando alla “mia” organizzazione, è un po’ complicata da gestire. Impartire ordini e eseguirli allo stesso tempo… Bhè ottanta anni fa non me li facevo questi problemi, tutti erano obbligati a seguire i miei ordini di Capoclan e basta.

Poi per quanto spietati e crudeli i membri di Akatsuki sono dei pazzi da manicomio, anche peggio di me.

Pain, il mio vice, calmo, pacato, forte e silenzioso, perfetto se non fosse per i suoi discorsi infiniti sul dolore.

Konan, la vice di Pain, anche lei silenziosa e schiva, forse a volte un po’ troppo, sembra un pezzo di carta. Anche se, devo ammettere, che è utile, infondo cucina e lava le divise.

Hidan, un fanatico religioso immortale, definisce ateo chiunque non adori il suo dio “Jashin”, in poche parole per lui siamo tutti blasfemi. Adora sacrificare persone al suo dio e fare riti satanici.

Kakuzu, il compagno di Hidan, l’unica cosa importante per lui sono i soldi, una volta ha persino cercato di vendermi come mercenario, ma gli è andata male. E’ una specie di medic-ninja, ci ricuce ogni volta che finiamo a pezzi, il che succede molto spesso.

Zetsu, il mio ex compagno, è una pianta con la sindrome della doppia personalità, una buona e una cattiva, è cannibale o per meglio dire carnivora visto che è un vegetale. Comunque è un ottima spia, anche se debole nel combattimento.

Kisame, un uomo-pesce tutto blu con le squame, cerco di stare il più lontano possibile da lui, ha un odore nauseabondo di pesce marcio, anche se in passato si è dimostrato fedele nei confronti di Madara*. Ha una specie di vena materna presso Itachi.

Itachi, il compagno di Kisame, il mio pronipote, molto pro, sempre taciturno e isolato da tutti. Può sembrare emo, ma si comporta così solo perché non ci vede più una mazza. Mi ha aiutato ad avere la mia vendetta contro il clan, anche se in realtà sono stato io ad aiutarlo a sterminare gli Uchiha. E’ una specie di martire, ha sacrificato la sua vita per il suo villaggio e il suo fratellino eccetra eccetra … Insomma il tipo di persona che non vedo l’ora di vedere morire, nulla di personale solo che con lui in vita non posso distruggere Konoha, né avvicinarmi a Sasuke, il tipo di alleato che ho sempre cercato.

Deidara, un tipo fissato con l’esplosioni, la sua “arte”. E’ il mio attuale compagno di squadra e devo dire che è quello che sopporto di più. Uno shinobi qualificato, abile e simpatico, il compagno ideale. O forse mi piace perché mi diverto prenderlo in giro? Già è la mia vittima preferita, adoro vedere la sua faccia scioccata quando – dopo che gli do fastidio -   mi vede indenne dopo una delle sue esplosioni. Si mi diverto troppo con lui.

Sasori, l’ex membro di Akatsuki. Ex perché è morto, ucciso da una vecchia con entrambi i piedi nella fossa –che poi era la nonna- e una quindicenne piagnucolosa che somiglia a un confetto rosa. Come abbia fatto a perdere non l’ha ancora capito nessuno, forse un colpo di sfiga per il povero marionettista? Boh, comunque non mi è dispiaciuta troppo la sua morte, a Deidara sì, forse il biondino è l’unico che ha “pianto” per l’ex compagno di squadra.

E poi infine ci sono io, Tobi, il buffone della compagnia, e infondo sono sorpreso di non essere impazzito del tutto in mezzo a gente che mi vuole vendere, sacrificare, mangiare e far esplodere.

Chi si nasconde sotto la maschera del bravo ragazzo? Madara Uchiha, fondatore di Konoha e ex Capoclan Uchiha. L’Uchiha immortale, con il Mangekyou Sharingan Eterno, per averlo è dovuto morire mio fratello, ma per questo lo avrei vendicato col sangue.

E con la mia conquista nascerà un mondo nuovo.

 

*Qui Madara parla in terza persona di se stesso, come fa di solito


Sono tornata  con una nuova fanfiction su  Naruto.
Stavolta ho deciso di lasciare in pace Sasuke e mi sono dedicata al mio personaggio preferito nonchè  mio sensei: Madara Uchiha.

Intanto rispondo alle recensioni di:  Pain and tears.
NoorDaimon: Grazie per i complimenti, come hai detto tu per quanto lo odio non posso criticarlo perchè comunque e per fortuna non so cosa ha passato, ancora grazie.

Spero che piaccia, ringrazio in anticipo che legge ma prego sopratutto di recensire, anche solo per dei consigli.
Grazie ancora... Angel12!
  
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