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Autore: Lumik Lovefood    18/10/2010    2 recensioni
[SOSPESA, GUARDA PROFILO]
Il Villaggio della Sabbia. Quanto le era mancato.
In due anni d'assenza, aveva sempre sognato di poter rivedere e riattraversare quel crepaccio di roccia rossa che circondava la città che le aveva dato natale, aveva sempre atteso il momento in cui le sue narici potessero sentire l'odore caldo ed arido della sabbia e che la sua pelle potesse scontrarsi con il Sole giallo alto nel cielo.

Nel Villaggio della
Sabbia fa ritorno una ragazza del clan della Sabbia Rossa.
La ragazza ha viaggiato
per due anni e si troverà di fronte a se numerosi
combiamenti, primi fra questi:
La nomina di un nuovo e
giovane Kazekage.
La perdita di un
famigliare.
Riprendere il normale
ritmo di vita cui lei aveva spezzato sarà dura.
Prima fic che scrivo su questo fandom.
Accetto consigli/critiche/pareri/ecc... ^_-
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matsuri, Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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8- comincia il Viaggio
Ãḳäĭ Ṡųṅã Ŋō Șẫƃáĸǘ

Comincia il Viaggio.





Asashi era seduta sul letto di Hanako ed aveva un sorriso divertito sulle labbra.
Osservava sua figlia intenta a correre sotto e sopra per la sua stanza in cerca delle ultime cose per il viaggio.
Sembrava un pazza.
Usciva dal bagno e prendeva un cambio, rientrava in esso e riusciva con la sua felpa azzurra infilata solo ad una manica oppure camminava scalza mentre cercava di legarsi i capelli nella solita crocchia, mentre dei ciuffi le spuntavano ribelli.
“Hana... Hana... Calmati!” intervenne la madre prendendola per le spalle ed obbligandola a sedersi sul letto.
“Mamma non posso! Parto tra meno di mezz'ora e non sono ancora pronta! E' la buona occasione per Kankuro di farmi lo scalpo...” si lamentò la castana pronta per alzarsi ma fermata tempestivamente da Asashi.
“Ora basta! Finisci di sistemarti i capelli che io penso al bagaglio.”
“E' un ordine, vero?” chiese la figlia riluttante.
“C'è da domandarlo?” rise la donna spingendo Hanako verso la porta del bagno.
“Mamma?”
“Dimmi Hana...”
“Ho paura... Di fare una figuraccia...”
“Sentimi bene: sei stata incaricata di accompagnare il Kazekage al Villaggio della Foglia, avrà di sicuro riconosciuto le tue qualità, quindi niente preoccupazioni o timori. Sei una Sabbia Rossa è nel nostro sangue essere sempre i migliori!” le spiegò incoraggiandola Asashi “Pensa a tua zia Chiyo oppure a tuo cugino Sasori, sono e saranno per sempre i migliori marionettisti e tu non sei da meno, seppure a modo tuo...” aggiunse dolcemente.
“Già... Sasori...” mugugnò triste la ragazza “Sono sempre stata l'ombra del mio cugino pel di carota super dotato e super ingegnoso...”
“Ma tu sei Hanako non Sasori...” le fece notare la madre sorridente.
“Già... Il che è peggio...” soffiò triste prima di chiudersi in bagno per finire i preparativi.


“Mi raccomando, vi affidiamo il nobile Kazekage! Proteggetelo!” si raccomandò Baki verso i giovani ninja.
“Siccome ne ha bisogno...” rispose prontamente Kankuro mettendosi il bagaglio in spalla.
“Non preoccupatevi...” li rassicurò Temari.
“Il Nobile Kazekage è in ottime mani!” esclamò entusiasta Matsuri.
“Tranquilli.” fece con un sorriso Hanako e sventolando una mano verso il nonno, che era venuto a salutarla alla partenza.
“Vi saluto.” salutò Gaara prendendo la sua giara.
I cinque ninja si voltarono ed iniziarono il loro viaggio verso la Foglia. Attraversarono le calde e sabbiose dune, alla punta del gruppo c'erano i tre fratelli della Sabbia, seguiti da Matsuri e Hanako.
Continuarono a correre per un giorno intero ed ormai erano prossimi al confine del Paese.
“Verso est, ho sentito che si trova il Villaggio della Pioggia...” notò l'allieva del Kazekage.
“Già...” rispose la Sabbia Rossa “Un posto decisamente da evitare, corroso dalla guerra civile che impervia...”
“Davvero? E tu come lo sai?” chiese stupita Matsuri.
“Con il mio maestro precedente sono arrivata ai confini, ma mi ha severamente vietato di superarli, perché se li superi, anche con una regolare concessione, si viene continuamente sorvegliati...” continuò Hanako.
“Com'è severo! Dev'essere dura vivere lì...” osservò l'altra.
“A quanto pare anche la povertà è piuttosto sviluppata a causa della politica interna continuamente sconvolta...”
“Invece di sprecare fiato a parlare di cose che non ci interessano, continuate a correre!” le sgridò Kankuro nervoso.
“Scusa!” risposero all'unisco le due chunin mentre l'allieva del marionettista arricciava il naso e l'espressione del suo volto si faceva buffa. Matsuri sorrise mettendosi una mano davanti la bocca,
“Hanako!” la richiamò Kankuro con una vocina stridula, facendole perdere per un attimo l'equilibrio dalla corsa.
“Cosa c'è questa volta?” chiese Temari innervosita dall'oppressione del fratello.
Il marionettista si volse con la testa dietro di sé “Si sta distraendo. Un ninja deve essere sempre pronto e soprattutto non deve mai far traspirare le sue emozi-auch!”
“Ed essere capace di prendere un ramo in faccia mentre si rimprovera la propria allieva...” concluse Hanako per il suo Sensei, che si era beccato un ramo in faccia per essersi distratto a sbraitare alle sue spalle. Avevano messo piede nel Paese del Fuoco e la foresta in cui si erano appena addentrati era una prova più che lampante.
“Kankuro smettila e continua a correre.” lo rimbeccò Gaara che fino ad allora era stato in silenzio.
“Hanako, qui affianco a me!” urlò improvvisamente Kankuro in direzione della sua allieva. La castana fece due passi veloci e grandi e si affiancò al ninja della Suna che l'osservava sottecchi.
“Devi startene calma e buona accanto a me.”
“Sì Sensei...” sbuffò lei al limite della sopportazione.


Dopo alcune ore di corsa, si fermarono per riposare sulle rive di un fiume della Foglia. La notte era scesa ma la temperatura era già più mite rispetto al deserto di Suna ma il fuoco era sempre indispensabile anche per allontanare qualche animale selvaggio.
“Penso sia meglio mangiare qualcosa..” propose Temari fissando il fuoco “Dobbiamo riprendere un po' di energie.”
“Cosa abbiamo?” chiese Kankuro.
“Carne secca, legumi secchi ed acqua..” rispose Matsuri frugando dentro il suo bagaglio e cacciandone fuori la roba elencata ed alcune ciotole e posate.
“Nient'altro?”
“No Hanako...” sospirò la chunin.
“Odio i viaggi! Il cibo è così limitato...” si lamentò il marionettista.
La Sabbia Rossa si guardò in giro, soffermandosi a guardare le fronde degli alberi, e si alzò in piedi avvicinandosi ad uno di esso.
“Matsuri? Potresti cercare una pietra abbastanza piatta e non troppo spessa?”
“C-Certo Hana...” rispose esitante la ninja scambiando con i fratelli del deserto uno sguardo scettico.
La castana si arrampicò sull'albero in un lampo e raggiunse velocemente il ramo che si era prefissata, sorridendo alla vista di quello che aveva trovato.
Matsuri tornò sul luogo del falò con in mano una grande lastra di pietra grigia che aveva trovato nelle vicinanze della sponda del fiume.
“Secondo voi andrà bene?” chiese scettica.
“E' perfetta!” rispose Hanako scendendo dall'albero con un salto ed avvicinandosi all'amica. Le prese di mano la pietra ed aggiustò meglio le pietre del falò, in modo che reggessero la lastra senza che esso si spegnesse. Dalle tasche della sua felpa, cacciò cinque uova chiazzate d'azzurro chiaro.
“Uova? Dove le hai trovate?” chiese Temari stupita prendendone in mano una, osservandola.
“Sulla cima di quell'albero c'era un nido di Mitori, un uccello notturno molto frequente in queste zone.” spiegò la ragazza controllando la temperatura della pietra.
“Cucini tu?” chiese scettico Kankuro.
“A te l'onore di uccidere il Kazekage!”
Temari e Matsuri scoppiarono in una risata fragorosa mentre il volto di Gaara era disteso in un lieve sorriso divertito. Kankuro era rimasto stizzito da quella risposta: effettivamente, lui non sapeva nemmeno bollire l'acqua e cucinare del cibo per cinque persone era un suicidio-omicidio. La sua passata esperienza, gli aveva fatto credere che ogni ragazza che non fosse madre aveva un rapporto conflittuale con i fornelli. Sua sorella Temari aveva provato una volta a preparare una cena per lui e Gaara. Il risultato fu veramente pessimo ed il giorno seguente dovettero chiamare l'idraulico per tubi intasati, tanto che il jonin si ripromise di non far più avvicinare sua sorella a qualche focolare con del cibo in mano. Vide Hanako rompere le uova e metterle dentro una ciotola, cominciando a sbatterle per farle amalgamare. Da quel che si ricordava e da quel poco che lui e la sua allieva avevano parlato, oltre alle varie scaramucce, la madre di Hanako era una ninja ritiratosi e che possedeva una locanda specializzata in...
“Okonomiyaki?” chiese Matsuri mentre tagliava la carne secca.
“Senza farina mi pare improbabile. Forse una frittata...” osservò le uova sbattute “Credo... Bah!”
“Poi io avrei ucciso Gaara...” borbottò Kankuro osservando quella dubbia poltiglia gialla “Ma tu non eri contraria allo sfruttamento dell'ambiente? Stai cucinando delle uova d'uccello prese da un albero...”
“Il pulcino non si era ancora formato. Se noti i gusci, le chiazze azzurre sono chiarissime...”
Il marionettista sbuffò: ne sapeva una più del diavolo quella ragazzina impertinente e tutto ciò lo doveva al viaggio da lei intrapreso.
La Sabbia Rossa prese i pezzetti di carne e li unì alle uova, mescolando un altro po'. Rovesciò impasto sulla pietra e ne formò cinque frittatine, poi ci aggiunse i legumi che Temari aveva immerso in un po' d'acqua e rivoltò il cibo affinché si cuocesse in entrambi i lati.
“Notevole...” commentò Gaara ispirando un po' quel buono odore che mano a mano si stava diffondendo. Hanako alzò lo sguardo dalla pietra e ringraziò con gli occhi il Kazekage, poi lo spostò verso il suo Sensei e gli sorrise sorniona.
“A voi la prima.” esclamò porgendo il cibo a Kankuro, che lo afferrò riluttante.
Lo osservò. L'odore era indubbiamente invitante e l'aspetto altrettanto, non era né crudo né troppo cotto, sembrava veramente gustoso. Ne prese un pezzo tra le bacchette e se lo avvicinò alla bocca, soffiando delicatamente via il fumo che esso emanava. Chiuse gli occhi e se lo infilò in bocca, pentendosene subito dopo. Era buonissimo, tanto da essere maledetto. Lo masticò a fondo mentre riapriva gli occhi e vedeva gli occhi verdi della sua allieva spalancati in attesa di un giudizio, negativo o positivo che sia.
Lo ingoiò a malavoglia e piano piano quel sapore stava abbandonando la sua bocca mentre il suo orgoglio di ninja si stava facendo largo nella sua testa: se avesse detto che era squisito, Hanako glielo avrebbe rinfacciato a vita, al contrario, se avesse detto che faceva schifo, doveva far fronte e trovare una scusa plausibile ai complimenti degli altri, che di sicuro avrebbero apprezzato il manicaretto della ragazza.
“Non è male...” si limitò a dire senza troppo entusiasmo non guardando negli occhi i suoi amici.
“Ti sei scucito finalmente...” esclamò Temari afferrando una frittata e mangiandola ”Buonissima Hanako!”
“Grande Hana, queste uova e questa carne è il cibo perfetto per i ninja... Ricco di proteine!” squittì Matsuri mangiando a grandi morsi.
“Grazie...” arrossì la castana poi volse lo sguardo verso Gaara, che si stava avvicinando al focolare. Prese le bacchette, posò la frittata in un piatto con esse e lo porse al rosso insieme ad un sorriso.
“Tenete.” disse semplicemente.
Gaara lo prese tra le dita e lo guardò per un'istante, impugnò le bacchette e ne prese un pezzo, portandoselo verso le labbra soffici. Hanako osservava con un groppo in gola ogni gesto del ragazzo e cercava di capire da quell'espressione impassibile le sue emozioni.
“Com'è?” chiese esitante.
Il rosso ci rimuginò un po' sopra, ingoiò il boccone e puntò le sue acquamarine verso gli occhi della ragazza “E' buono.”
Hanako si sciolse in un sorriso “Ne sono felice.”
“Grazie.”


Dopo esseri riposati a dovere, ripartirono alla volta di Konoha con maggior vigore, tanto da recuperare il tempo perso nella pausa.
Dopo più un giorno di corsa sfiancante priva di altre soste, riuscirono a vedere l'entrata del Villaggio della Foglia.
Erano arrivati a destinazione, pronti per gli esami dei chunin.






n.d.a. Eccomi di nuovo a voi! Ho voluto far finire così il capitolo, così da poter dedicarmi come si deve nel soggiorno a Konoha nei prossimi capitoli senza spezzettare il tutto... Ovviemente spero che le battuttine tra Kankuro e Hanako siano divertenti e che vi abbiano strappato un sorriso! ^^
Noto con dispiacere che il precedente capitolo non è piaciuto molto, peccato mi piaceva il piccolo flash back tra Roshi e Hanako... Pazienza! XD Spero di aver recuperato un po' con questo... Anche se i capitoli sono un po' smorti... V.V

Ringrazio comunque chi ha letto il capitolo precedente, chi ha inserito la fic tra le seguite/ricordate/preferite!
Spero di avere una vostra opinione al più presto, ci tengo! ^^
Un bacione forte dalla Lu! =*

   
 
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