... ammetto...

Vedo le luci di Metropolis; vedo le strade sempre affollate; vedo il Daily Planet che trionfa su tutto il resto; vedo i palazzi alti ed imponenti; vedo la povera gente riversata per le strade, mentre macchine lussuose sfrecciano per strada; vedo questa splendida e pericolosa città aprirsi davanti a me e...
Sento rabbia, sento dolore, sento confusione, sento impotenza, sento voglia di giustizia, sento adrenalina... e poi non sento più nulla...
 
Mi butto indietro e mi appoggio al sedile e, ad occhi chiusi, lascio la mia mente vagare di nuovo su me, su noi... su LEI!
E, prepotenti si riaffacciano a me tutti i momenti della mia vita in cui c’era lei...
Non posso fare a meno di sorridere se ripenso all’incontro con Lois e Clark in quel B&B! Povera Chloe, quanto era imbarazzata... si ok, lo ero anche io, ma lì per lì ero così contento che il segreto non fosse più segreto! E se penso che per colpa dell’uomo d’acciaio abbiamo anche litigato... e l’ha pure vista nuda! Ancora mi sale il sangue al cervello se ci ripenso! Ma ammetto che pensando a com’è finito tutto, l’idea della doccia è stata proprio un’idea strepitosa...
 
Mi beo di questi pensieri e mi torna in mente il mio risveglio all’ospedale, dopo l’attacco di Zod!
La sua mano che stringeva la mia, la sua testa appoggiata sul letto! Mi ero svegliato così dolorante ed indolenzito, ma vederla così... mi sono imbambolato: non riuscivo a staccare gli occhi da lei, non ricordavo neanche più perché ero in quel letto d’ospedale... c’era solo lei... in quella stanza, su quel letto, nella mia testa. Non avevo mai pensato che una donna, che una persona potesse essermi così indispensabile... potesse essere parte di ogni cellula del mio corpo e della mia anima come lo stava diventando Chloe!
E ripenso a tutte le notti in cui mi sono svegliato prima di lei solo per poter osservare il suo volto e la sua espressione mentre dormiva appoggiata a me, sentendola parte di me... come la notte prima di tutto!
 
Sto tornando a ripetertelo che ti amo Chloe... sto tornando per dare un senso a quel bacio che ti ho dato prima di andarmene!
 
Arrivo alla Watchtower, mi faccio lasciare un paio di isolati più in là - riesco ancora ad essere prudente - e quando vedo la macchina andare finalmente via, non ricordo più di essere scalzo, né il dolore in ogni parte del corpo... inizio a correre! Sono così veloce da essere di fronte all’entrata della Watchtower in un attimo!
Mi blocco e prendo fiato... mi preparo il miglior sorriso che ho, quello che ami, quello che solo il tuo pensiero riesce a suscitare... ed entro!
Non ci sei! Non posso crederci, ma non ci sei! Cerco in tutte le stanze, guardo in ogni angolo... ma non ci sei!
Corro al Taloon, devi essere lì... avrai sicuramente bisogno di dormire...
 
Comincio ad immaginare di essere accanto al tuo letto, di accarezzarti dolcemente, attendendo ed ammirando il tuo risveglio e leggere nei tuoi occhi la felicità e la serenità che solo tu riesci a trasmettermi.
 
E caccio via quel senso di ansia e terrore che vuole farsi spazio in me... senza motivo.
 
Entro nel tuo appartamento e sento, inaspettate ed inspiegabili, delle lacrime scendere sul mio volto!
Sono accanto al tuo letto, ma non ci sei e non sei da nessun’altra parte!
 
Cerco il telefono e comincio a chiamarti: il numero risulta inesistente... corro alla Watchtower e mi metto ai computer... non c’è nulla! Prendo la moto e vago tutta la notte per tutta la città... le lacrime non mi abbandonano!
 
Ed è lì! Orrendamente la consapevolezza prende il posto di tutti i sospetti che hanno accompagnato la mia notte di ricerca... e finalmente ammetto ciò che ho saputo da quando ho toccato quella spalla... ammetto che di fronte a me... ERI TU!
 
Ed il mio cuore si spezza! 



è finita... non c'è lieto fine, ma lo attendo prima davvero... e poi... chissà... baci