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Autore: Noisy    22/10/2010    3 recensioni
-Va bene, visto che non vuoi collaborare, comincerò io a parlare. Io sono un pirata, mi hai riconosciuto, quel tatuaggio è il simbolo dell’antico popolo, me ne parlò anni fa tuo padre che navigava nella mia flotta, nessuno sapeva di questo tuo tatuaggio, ma purtroppo la marina ha cominciato a fare qualche indagine ed è risalita a te, ora ti sta cercando e vuole ucciderti- disse lasciando andare la ragazza che si rimise seduta abbassando ancora la maglietta.
Ace ha una missione: salvare una ragazza dalla marina. Questa ragazza però non collaborerà molto facilmente con lui e con la sua ciurma. Cosa ne sarà di lei e della sua salvezza?
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Portuguese D. Ace
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Buongiorno a tutti!
Nello scorso capitolo Ace aveva scongelato Michiko e si erano chiariti e poi c'era stato il ritrovamento di un libro.
Che succederà ora in questo capitolo? Non vi lascio nessuna anteprima, l'unica cosa che posso dirvi è che ci sarà un momento che è stato atteso anche da troppo tempo! Buona lettura! ^^

Passiamo ora ai ringraziamenti!

Come di consueto ringrazio chi ha messo la mia storia tra le preferite:
1 - akagami95
2 - eve_law
3 - Fransis94
4 - Kamikaze
5 - Mail Keehl
6 - mau07
7 - milla96
8 - Namine23
9 - Pupattolina
10 - Ron von Bokky
11 - sharry
12 - stella_blu
13 - tre 88
14 - VelenPortuguese
15 - _AZRAEL_


Chi tra le ricordate:
1 - Aki_Black_Fire_
2 - tre 88
3 - _AZRAEL_


Chi tra le seguite:
1 - Allen_Anne_Black
2 - ashar
3 - astrea89
4 - Bliss_93
5 - eve_law
6 - fior di loto
7 - Ifera Black
8 - kissgabri
9 - LuMiK
10 - MBCharcoal
11 - Moonglow
12 - sashi
13 - tre 88
14 - _AZRAEL_
15 - _Tigre_


E chi mi ha aggiunto tra i suoi autori preferiti:
1 - eve_law
2 - tre 88


Ringrazio tutti coloro che leggono senza farsi sentire e coloro che recensiscono! Fatevi sentire tutti! Sono ben accetti sia consigli che critiche ^^

akagami95: Ciao e grazie della recensione! Ace tutto attento per Michiko *ç* Hai già un opinione a riguardo per chi ha lasciato il libro, non posso dirti niente per ora, lo scoprirai leggendo! Garp xD, Aokiji ha detto quella frase per spaventare i pirati, poi chissà chi incontreranno ancora di loro nemico! Grazie ancora, alla prossima ^^ Un bacione!

kissgabri: Ciao e grazie di aver lasciato un tuo commento! Sono contenta che la storia ti piaccia e soprattutto che hai detto che Michiko sta cambiando gradualmente, io ero terribilmente spaventata di aver fatto un cambiamento improvviso che come hai detto tu non sarebbe stato giusto. Per il bacio non dovrai attendere molto ;) Alla prossima! Grazie ancora ^_^

tre 88: Ciao ^__^ Grazie della recensione e dei complimenti! Marco salva Michiko, vediamo se ci sarà un cambio di rapporto tra i due! Ace dà fuoco alla nave xD speriamo di no .__. Ace è adorabile perchè anche se litigano lui si prende sempre cura della ragazza, vuol dire che ci tiene veramente tanto. Il libro... non dico niente a riguardo! Spero ti piaccia anche il prossimo capitolo! Alla prossima, ciao ^__^

eve_law: Ciao! Sono contenta che sei tornata a recensire! ^_^ No ti preoccupare, so cosa significa andare a scuola, per fortuna non ci vado più *saltella* Grazie per i complimenti! Eh già, Marco sta cambiando! Grazie ancora, alla prossima! Un bacione! Ciao ^__^

Fransis94: Ciao! Non ti preoccupare se hai avuto impegni con la scuola ;) quando hai tempo leggi e commenti pure! Sono contenta che la storia ti piaccia! Speriamo che diventino amici, dai! In fondo cominciando ad odiarsi un po' di meno xD La tua storia è molto interessante e mi piace, la continuerò a seguire sicuramente! Alla prossima, un bacione! Ciao! ^^

 


LA SPIAGGIA IN RIVA AL MARE


-Quest’isola assomiglia un po’ a Madinice!- affermò Michiko guardandosi intorno appena era giunta al paese che era situato vicino al porto.

-Già, le case non sono molto colorate, però le persone sembrano molto allegre, l’unica cosa è che questa è un’isola autunnale e tu dovresti sentirlo- spiegò Ace.

-Già, ho un po’ freddino- rise la ragazza.

-Io ti avevo detto di metterti qualcosa di pesante- sospirò Ace guardando la ragazza che indossava una maglietta a maniche lunghe ma leggera e dei pantaloni corti.

Michiko alzò le spalle e continuò a camminare guardandosi continuamente intorno.

I due stavano passeggiando tranquillamente per le vie della città accompagnati sempre da Marco e Jaws e da altri pirati.

Erano sbarcati sull’isola chiamata Roshuka nel tardo pomeriggio e i pirati vollero subito fare un giro anche per fare due passi a terra, l’isola era autunnale e quindi c’era una leggera arietta fredda che aleggiava tutt’intorno. Nella città in cui erano arrivati il porto era quasi inesistente perché davanti ad essa vi era una grande spiaggia di sabbia bianchissima e il mare era cristallino. La spiaggia finiva anch’essa poi, per dare lo spazio a degli scogli e, poco più avanti, ad una scogliera molto più alta di quella che i pirati avevano visto a Madinice.

La città non era colorata come la precedente e non vi erano nemmeno molte piante, gli unici alberi erano spogli o con pochissime foglie che ad ogni colpo di vento cadevano lungo la strada, le case erano tutti di color bianco o giallino chiaro, vi erano poche case di colore diverso e se c’erano erano molto distanti l’una dall’altra.

La piazza era molto piccola ma c’erano anche delle panchine dove erano sedute delle persone a chiacchierare, anche per la strada avevano incontrato molti abitanti che giravano e che parlavano tra di loro, anche se i colori lasciavano un po’ a desiderare le persone erano solari e ridevano e scherzavano tranquillamente.

-Non è male come posto!- affermò Marco quando furono arrivati alla piazza della città.

-Qua vicino c’è anche la spiaggia- disse Jaws girandosi verso una delle vie che potevano condurre al mare.

-Ace ci andiamo?- domandò Michiko guardandolo supplichevole, lui si girò verso i suoi compagni chiedendo il permesso con lo sguardo.

-Andate pure, ce la sbrighiamo noi qua in città- disse Jaws dando il permesso ai due di andare.

-Grazie!- dissero all’unisono i due andando verso la spiaggia.

-Perché li hai lasciati andare?- domandò poi Marco quando il comandante in seconda e la sua ragazza furono abbastanza lontani per non sentire.

-Non servono anche loro per quello che dobbiamo comprare noi- rispose tranquillo Jaws.

Jaws aveva ragione, però a Marco non andava giù il fatto che suo fratello si fosse andato a divertire mentre lui era rimasto a sbrigare cose che dovevano fare insieme.

“Affari suoi, io questo discorso glielo avevo fatto, ho sempre detto che deve ancora crescere” pensò seguendo Jaws e gli altri che si erano rimessi in marcia.

 

-È bellissimo il mare visto così!- affermò Michiko correndo sulla spiaggia.

-Ehi aspetta!- urlò Ace seguendola, i due si stavano rincorrendo come dei bambini, Ace poté costatare che Michiko correva molto veloce e questo era anche un bene, il ragazzo aumentò la velocità per raggiungerla, c’era quasi quando lei si fermò di colpo e si girò verso il ragazzo per dirgli una cosa. Solo che lui andava veloce e ci finì letteralmente addosso e caddero tutti e due per terra. Michiko era sotto di lui.

-Non sei capace di stare più attento?- urlò Michiko coricata sulla sabbia con il ragazzo sopra di lei, il suo viso era accanto a quello di Ace ancora girato dall’altra parte.

Lui alzò il suo volto e si ritrovò subito davanti a quello della ragazza con gli occhi arrabbiati. I nasi si sfioravano quasi.

-Alzati!- ordinò guardandolo dritto negli occhi.

-Non potresti cogliere di più i momenti?- domandò lui guardandola dritta negli occhi.

-Ti ho detto di alzarti!- urlò ora la ragazza spingendolo via con le mani fino a quando lei fu seduta a terra e lui di fianco a lei.

-E se io non volessi?- domandò Ace prendendo i polsi della ragazza e buttandola a terra nella stessa posizione di prima, solo che questa volta lei aveva le mani immobilizzate.

-Se tu non vuoi…- disse senza trovare una fine per la frase iniziata, stava imprecando mentalmente contro di sé perché sicuramente le sue guance erano rosse come la collana di perle che indossava il ragazzo e lui ora si stava avvicinando sempre di più al suo volto.

Pian piano le loro labbra si dischiusero in un dolce bacio, un bacio diverso da quello che si erano dati in precedenza, questo era un bacio vero, questo era il loro primo bacio.

I due si staccarono e si guardarono profondamente negli occhi, tutti e due stavano sorridendo.

-Certo che quando non sei scontrosa sei molto più carina- si complimentò Ace provocando il continuo rossore delle guance di Michiko.

-È qualcosa che nessuno sa di me, preferisco farmi vedere forte e scontrosa piuttosto che debole- rispose lei.

-Allora facciamo che questo lato di te lo farai vedere solo a me?- domandò Ace divertito.

-Ok- rise la ragazza per poi concedere al moro un secondo bacio molto più lungo del primo.

Quando i due si staccarono si misero seduti sulla sabbia, l’uno di fianco all’altra con Michiko che era appoggiata al ragazzo mentre lui con un braccio la teneva stretta a sé.

Stavano guardando il mare.

-Ti va di fare un bagno?- domandò poi, ad un tratto, Michiko.

-Lo sai che l’acqua di mare mi fa male- rispose Ace dispiaciuto, non sarebbe stato male schizzarsi un po’ d’acqua e divertirsi.

-Nemmeno se stai a riva? Ti bagni poco- supplicò ancora Michiko.

-Ok- rispose lui alzandosi, non riusciva veramente a dire di no a quella ragazza, prima le aveva concesso di venire alla spiaggia e ora anche il bagno in mare.

Michiko corse subito verso il mare, si tolse gli stivali e poi entrò, seguita da Ace che si era fermato anche lui a togliersi le scarpe. Si misero dove l’acqua arrivava circa al ginocchio.

-Ah che fredda- disse Michiko gelandosi i piedi.

-Sei stata te che sei voluta entrare, io non ho freddo- disse Ace con tutta tranquillità.

-Uffa, non è giusto!- replicò la ragazza, poco dopo si chinò e cominciò a schizzare l’acqua ad Ace.

-Ehi che fai?- domandò lui cominciando ad andare verso la ragazza prendendola per le braccia e facendola smettere.

-Lasciami- rise lei cercando di liberarsi.

-No, ora mi vendico dei tuoi schizzi!- disse Ace cominciando a spingere delicatamente la ragazza, voleva farla cadere in acqua.

-No, dai, in acqua no!- urlò lei ma era troppo tardi, Ace era riuscito nel suo intento e lei si ritrovò in acqua.

-Sto gelando!- affermò lei dopo che si fu rialzata cominciando a far passare velocemente le sue mani sulle sue braccia.

-Dai esci che sennò ti prendi qualcosa- disse Ace portandola a riva. Quando furono sulla spiaggia l’abbracciò per darle un po’ di calore e asciugarla anche se era difficile, finché doveva scioglierle del ghiaccio di dosso era una cosa facile, ma asciugarla poteva essere difficile soprattutto perché non doveva rischiare di bruciarle i vestiti o i capelli e soprattutto non doveva bruciare lei stessa.

-Più di così non posso sennò poi ti potrei far male- disse Ace vedendo che comunque un po’ Michiko era asciutta.

-Grazie comunque- rispose per poi starnutire poco dopo.

Ace si mise a ridere piano.

-Che c’è da ridere?- domandò la ragazza.

-Sei buffa quando starnutisci- spiegò Ace ridendo.

Lei si girò dall’altra parte facendo finta di essere offesa e poi cominciò ad incamminarsi verso la città seguita da Ace, poco dopo starnutì ancora ed Ace sorrise di nuovo.

 

Nel frattempo Marco, Jaws e gli altri avevano finito di compiere le loro faccende e si stavano dirigendo verso la spiaggia per andare a richiamare i due che si erano allontanati.

-Jaws, scusami un attimo, ho dimenticato di fare una cosa- disse Marco fermandosi.

Il comandante in terza si fermò a guardarlo.

-Cosa devi fare?- domandò incuriosito.

-Niente di che, ci vediamo alla spiaggia!- salutò tornando sui suoi passi. Dopo un po’ di strada si fermò davanti al negozio che aveva visto in precedenza ed entrò.

 

Dopo qualche minuto Jaws e gli altri incontrarono Ace e Michiko che stavano venendo incontro a loro.

-Vi stavamo giusto per venire a chiamare!- disse il comandante alla vista dei due.

-Noi invece stavamo giusto tornando- rise Ace.

-Ma che è successo?- domandò Jaws vedendo Michiko ancora umida che starnutiva.

-Si è fatta un bagno fuori programma- scoppiò a ridere Ace cercando di abbracciare la ragazza.

-Idiota!- strillò lei respingendo il suo abbraccio e dandogli una gomitata sullo stomaco per poi girandosi e guardare da un’altra parte.

Ace si lamentò e Jaws scoppiò a ridere.

-Ma dov’è Marco?- domandò il moro vedendo che suo fratello non era con loro.

-Si era dimenticato di fare una cosa, dovrebbe raggiungerci fra poco- spiegò Jaws guardandosi indietro per vedere se stava tornando.

Ace seguì l’altro e cominciò a guardare la strada per vedere se stava arrivando, poco dopo lo videro, ma in mano non aveva niente.

-Ehi che cosa hai comprato?- domandò Ace incuriosito girando intorno al biondo.

-Niente, e poi non sono affari che ti riguardano!- affermò il comandante in prima guardando l’altro.

-Jaws mi aveva detto che dovevi comprare qualcosa- spiegò il moro.

-Non ho trovato ciò di cui avevo bisogno- rispose chiudendo il discorso.

I pirati cominciarono quindi a discutere un po’ sul fatto se avevano già fatto tutto e potevano tornare alla nave o se dovevano sbrigare altre faccende, quando l’ennesimo starnuto di Michiko richiamò la loro attenzione.

-Si ammalerà sicuramente, dobbiamo riportarla subito alla nave al caldo!- disse Jaws guardando la ragazza infreddolita e debole, sicuramente le stava salendo la febbre.

Ace guardò la ragazza, si sentiva in colpa per averla buttata in mare in quel modo, ora lei si sarebbe sicuramente ammalata non abituata a dell’acqua così fredda.

-Michiko, sali sulle mie spalle, così ti terrò anche al caldo- disse Ace chinandosi leggermente e prendendo la ragazza dietro di sé. Lei si lasciò andare sulla schiena del moro.

-Strano che non ti cacciavi in qualche guaio- disse Marco guardando la ragazza sulle spalle del fratello.

Michiko sentì le parole del comandante in prima ma non aveva nemmeno la forza di controbattere, però non ebbe nemmeno il tempo di pensare a questo perché Ace aveva già preso la parola.

-Piantala di accusarla ingiustamente! Sono stato io che l’ho fatta cadere in acqua per gioco, quindi se ora sta così è per colpa mia, non perché lo ha voluto lei!- affermò il comandante guardando dritto negli occhi l’altro. Marco a quel punto non disse più niente.

 

Dopo un po’ di cammino, a passo svelto per portare Michiko il più presto possibile alla nave, tornarono tutti a bordo ed Ace si diresse subito in infermeria per portare la ragazza che aveva sulle spalle.

La poggiò delicatamente sul lettino stando seduta nell’aspettare l’arrivo delle infermiere che accorsero subito da lei.

-Si deve essere un po’ raffreddata- spiegò Ace alle tre ragazze che erano arrivate.

Oltre a Daisy c'erano anche Lucy e Tomoko. Queste erano le tre ragazze che si prendevano cura di suo padre; Daisy era la più vecchia tra loro, aveva sui ventisei anni, Tomoko era la più giovane, ne aveva diciassette, era ancora più giovane di Michiko che ne aveva diciannove, ed era la sorella di Daisy. Anche Tomoko aveva i capelli neri, erano lunghi ma raccolti dietro la testa con una coda di cavallo, gli occhi erano scuri e sembrava ancora una bambina. Lucy tra le tre poteva essere considerata la più bella, aveva gli occhi verdi e lunghi capelli biondi abbastanza mossi, era una ragazza molto delicata ed aveva un paio di anni in più di Ace. Tutti i pirati di quella nave ci avevano provato almeno una volta con lei, ma la ragazza aveva risposto a tutti dicendo che il suo vero uomo doveva ancora arrivare. Anche Ace una volta l’aveva invitata a passare un po’ di tempo con lui, ma lei aveva capito subito le sue intenzioni e lo congedò velocemente, ma questo lo teneva nascosto alla maggior parte delle persone. Poi Ace ci aveva ripensato, riflettendo sul fatto che per lui era troppo delicata e troppo bella, anche Daisy e Tomoko erano molto belle, ma non era mai stato attratto da loro più di tanto, non era quello che cercava. Michiko con il suo "fare scontroso" che aveva all’inizio, lo aveva attratto, anche lei era bella e non aveva niente da invidiare alle tre ragazze che si occupavano di suo padre, ma lei aveva qualcosa che non a tutti era concesso di avere; lui aveva scoperto i suoi pregi, era stato lui a prendersene cura da quando stava su questa nave e solo lui ora poteva ritenersi fortunato per avere al suo fianco una ragazza del genere.

-Che le è successo?- domandò Tomoko al moro.

-È finita in mare per sbaglio- rispose Ace.

-Mi ci hai buttato tu!- sospirò Michiko con un filo di voce.

Tomoko si mise a ridere, tra le tre era la più scherzosa.

-Tomoko per favore non fare la bambina- la rimproverò sua sorella, sentendo la fronte e le guance di Michiko, erano leggermente calde.

-Lucy, per favore, mi potresti andare a prendere la tisana che ho preparato la scorsa settimana?- domandò la più grande.

-Certamente- rispose allontanandosi scomparendo nell’altra stanza per poi tornare con in mano un bottiglietta contenente una sostanza sul verdognolo.

-Ha qualche linea di febbre, in qualche giorno dovrebbe passare, ora la porti in camera e le fai fare un bagno caldo, e poi deve prendere due dita di questa tisana mattina e sera per cinque giorni, sono stata chiara?- spiegò Daisy mentre Lucy porgeva la piccola bottiglia ad Ace.

-Tutto perfettamente chiaro!- rispose il ragazzo prendendo la bottiglietta e aiutando Michiko a camminare per riportarla nella sua stanza.

Poco dopo i due entrarono nella stanza della ragazza, quando Ace notò subito che c’era qualcosa di strano, prima portò la ragazza a sedersi sul letto e poi andò davanti alla scrivania.

-Dove vai Ace?- domandò Michiko pensando che stesse andando via.

-Sono qua, voglio solo controllare una cosa- rispose lui guardando tra i libri sulla scrivania.

-Cosa?- domandò Michiko incuriosita cercando di vedere cosa stesse guardando il ragazzo.

-Questo!- affermò Ace girandosi verso Michiko e facendole vedere un libro che aveva in mano.

-Fammi vedere- disse lei, Ace portò il libro che aveva in mano alla ragazza e si sedette vicino a lei.

Michiko guardò il libro e poi si voltò verso Ace con aria sconvolta: era successo un’altra volta.

-Io non l’ho mai visto!- affermò Michiko.

-Parla sempre del popolo antico, qualcuno l’ha messo intanto che noi non c’eravamo- disse Ace.

-Ma chi è che metti questi libri?- domandò Michiko tenendosi la testa, tutti quei pensieri la stavano facendo star male e aveva anche la febbre.

-Michiko non pensarci, ora devi guarire- disse Ace mettendo da parte il libro e facendo appoggiare a sé la ragazza per farla stare tranquilla.

Michiko si strinse al ragazzo e poi cominciò a starnutire richiamando alla realtà il moro.

-Devi farti un bel bagno caldo, aspettami qui che ti preparo tutto!- disse alzandosi e andando in bagno e come il giorno prima preparò l’acqua calda per Michiko.

-Michiko vieni pure- la chiamò Ace, la ragazza pian piano entrò in bagno.

-Io sono qua come sempre, per qualsiasi cosa chiamami!- sorrise Ace uscendo dal bagno e lasciando la porta leggermente socchiusa.

Ace, intanto che aspettava che Michiko avesse finito, cominciò a guardare il libro che era comparso, perché c’era qualcuno che portava questi libri a Michiko? Sicuramente li portava per farli leggere a lei, allora perché non glieli dava di persona? Troppe domande si affollavano nella mente di Ace, quando la porta del bagno si aprì e ne uscì Michiko con un asciugamano bianco intorno al corpo e i capelli tutti bagnati che le ricadevano addosso.

Ace rimase un attimo a guardarla per poi riprendersi, quell’asciugamano indossato dalla ragazza era troppo corto, veramente troppo corto.

-Guarda che così peggiorerai di sicuro, copriti di più per favore- disse Ace un po’ imbarazzato cercando qualche vestito da dare alla ragazza.

-Non ti preoccupare, ora mi metto subito qualcosa- andando da parte ad Ace e prendendo dei vestiti, per poi tornare in bagno e cambiarsi.

Uscì poco dopo con una spazzola in mano per pettinare i capelli lavati anche loro, e si mise sul letto.

-Stasera dopo mangiato devi prendere questa tisana, ti va di venire a cenare in sala mensa o preferisci che ti porti qualcosa qua?- domandò il moro.

-Penso di venire con te, so che gli altri sicuramente staranno mangiando, ma ti va di aspettare ancora una mezz’oretta così mi riposo?- domandò la ragazza.

-Certamente!- sorrise Ace, dopo di che la ragazza si coricò ed Ace si andò a sedere sulla sedia davanti alla scrivania.

-Ace..- lo chiamò Michiko.

-Dimmi- rispose lui alzando lo sguardo verso la ragazza.

-Chi è che mette questi libri? Io ho paura- si confidò Michiko.

-Michi…- sorrise Ace.

-Perché sorridi?- si irritò la ragazza.

-Sorrido perché sei dolce e non lo sei mai stata, ti stai esponendo tanto con me e di questo sono contento- rispose andandosi a sedere vicino a lei.

Michiko sorrise imbarazzata.

-Di cosa hai paura?- continuò il moro.

-Paura di questa persona che porta i libri, ho paura che venga quando ci sono solo io in camera, ho paura- rispose lei un po’ inquietata.

Ace le prese la mano.

-Stai a dormire nella mia stanza, con me, ti va?- domandò il ragazzo prima guardandole la mano che teneva per poi girare il suo sguardo negli occhi di lei.

-Si…- sussurrò lei arrossendo.

 

Poco più tardi tutti e due si diressero a cena e per la prima volta si sedettero tutti e due nel tavolo dei comandanti, Ace aveva finalmente convinto la ragazza a sedere insieme agli altri a patto che da parte avesse il moro e dall’altra nessuno.

-Buonasera figli miei!- salutò Barbabianca contento di vedere i due finalmente seduti al suo tavolo da quando Michiko era arrivata. Ace salutò il padre e Michiko sorrise lievemente.

-Papà, sai se qualcuno oltre a noi è sceso dalla nave o lo hai visto girovagare vicino alla biblioteca?- domandò Ace addentando un pezzo di pollo.

Michiko si girò a guardare il capitano per sperare di ricevere una risposta, mentre Jaws e Marco alzarono la testa dal piatto per guardare Ace, erano straniti dalla domanda che aveva posto.

-Oltre a voi non è sceso nessuno oggi, i cuochi scenderanno domani così nel pomeriggio potremo già ripartire, in quest’isola il Log Pose impiega solo poche ore per registrarsi- rispose Barbabianca.

-E qualcuno che si aggirava per la biblioteca?- domandò ancora il comandante in seconda.

-No, non ho visto nessuno, ma come mai questa domanda?- si incuriosì Barbabianca.

-Niente, semplice curiosità- rise Ace, non poteva dire cosa era successo, voleva tenerlo ancora per lui e per Michiko.

Michiko si girò verso di lui con la faccia che domanda il perché non gli avesse risposto.

-Dobbiamo tenerlo ancora per noi- sussurrò il moro all’orecchio di Michiko.

-Sospetti qualcuno?- domandò Michiko incuriosita.

-Non ancora, però non voglio rendere pubblico niente- rispose Ace.

Barbabianca e Jaws finite le domande di Ace si rimisero a mangiare, mentre Marco guardava i due confabulare tra di loro.

 

CONTINUA...

  
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