La fine
 
 
Alle volte guardavo fuori dalla finestra, ma era come se non vedessi niente e mi domandavo come fosse potuto finire tutto così presto.
Troppo presto.
La sera guardavo la luna, ripensavo al tuo sorriso, quello che ancora oggi mi fa impazzire.
E’ passato solo un mese, ed ancora non dormo la notte.
Penso sempre a te, a quel giorno maledetto in cui tutto fini.
Mi hai detto “ti amo” prima di sparire chissà dove nella foresta.
All’inizio non capii poi mi venne un colpo di genio, qualcuno mi cercava e tu lo volevi uccidere.
Usci di corsa, corsi a perdifiato nel bosco, non ti vedevo.
Accelerai il passo.
Inciampai anche con una radice, tipico di me.
Era solo un graffio, ricominciai a camminare.
Fino a quando trovai macchie di sangue a terra e sui tronchi.
Già sapevo che mi avrebbero portato da te o dal nemico.
Arrivai in una radura.
La nostra radura.
Vidi qualcuno sdraiato a terra, mi avvicinai piano, piano.
E ti vidi.
Li atterra, coperto di sangue.
Corsi. Gridai. Ti abbracciai. Ti baciai. Ti sussurrai parole dolci.
Mi dissi una sola frase che ancora oggi ricordo benissimo:
 “ti amo, sei la cosa più importante di tutta la mia vita, amore, ti meriti tutti i nomi dell’amore ma anche fedeltà, ti chiedo di cancellarmi nella mente ma non nel cuore, per non continuare a soffrire. Continua ad amare. Amami.”
E i suoi occhi color miele si chiusero per sempre.
Piansi per minuti, forse ore, forse secoli.
Poi vidi arrivare delle ombre, ti chiusi in un abbraccio che nessuno avrebbe infranto, ma erano solo Carlisle e gli altri.
Di quel momento ricordo le mie grida e le mie lacrime.
“perché! Perché ha scelto di morire qui, nella nostra radura” Qualcuno mi rispose per farsi ricordare da me ma non seppi mai chi lo disse.
Mi portarono nella loro casa e il giorno dopo bruciammo Edward, però seppellimmo le sue ceneri sotto una tomba nel cimitero di Forks.
Continuai a vivere in quella casa dopo la sua morta, era il mio modo di ricordarlo per sempre.
Loro dicevano che non era necessario, che potevo tornare da Charlie, ma io non volevo, avevo deciso che dovevo rimanere là e soffrire.
Adesso era il momento di farla finita, andai in garage presi la mia macchina e andai al cimitero.
Individuai la tua tomba, ormai un punto facile da trovate per la frequenza che avevo di andare al cimitero, vi erano tanti fiori molti bianchi, posai il mio anello su di essa.
E uscì una pistola, era troppo il dolore, troppa la solitudine per continuare a vivere senza di te, luce dei miei occhi, padrone del mio cuore.
Ti raggiungerò dovunque tu sia e continuerò ad amarti da quel posto, pensai.
Un colpo e tutto fini, mi ritrovai fra le tue braccia per sempre.
Ti avrei raggiunto in qualsiasi posto che sia stato inferno o paradiso.
Mi Bastava che ci fossi tu.
 
 
 
I miss you….


Per i futuri lettori, ho modificato qualche frase della storia senza però stravolgera radicalmente, non sentendomi di poterlo fare.