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Autore: KikiWhiteFly    23/10/2010    2 recensioni
[Terza classificata a parimerito all'Hanabi Contest, indetto da ValeHina e valutato da Mokochan]
«Non mi vuoi? No... ti prego.» frena ogni suo tentativo di inveirle contro. «Non importa se non mi ami, io... io lo farò un po' per tutti e due.» arrossisce, senza darlo a vedere veramente. «Sì, Naruto Uzumaki... Io lo farò per entrambi. Sono abbastanza forte, sai?»
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hanabi Hyuuga, Naruto Uzumaki
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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IV.



Ritorno alla realtà







Quando Hanabi si sveglia, sta albeggiando.

Apre gli occhi – quel poco che basta per vedere un'innocente sole filtrare oltre le tende – e Naruto non è più lì. Il cuscino accanto al suo è vuoto, sebbene possa sentire chiaramente il suo odore. Indugia un sorriso amaro sulle sue labbra, quando scopre che anche i suoi indumenti sono spariti.

Ovvio, cosa si aspettava?

Peraltro, è un bene che se ne sia andato prima: spiegare ai suoi genitori tale inconveniente sarebbe risultato piuttosto scomodo. Hanabi si alza, cerca una vestaglia – accidenti, ha chinato lo sguardo e due lacrime hanno attraversato i suoi zigomi – ma si accorge un secondo dopo di essere accidentalmente inciampata su un fogliettino spiegazzato. Lo prende, distingue la calligrafia di Naruto, poi legge: «Sono di sotto, appena ti svegli. Naruto.»

Il cuore fa un balzo, di quelli che nemmeno si fa in tempo ad accorgersene e sembra di levitare in aria. Dimentica le lacrime, infila una felpa sopra la vestaglia e si precipita al piano inferiore.

La folta zazzera bionda è ben visibile, ma in quel momento ha quasi paura di avvicinarsi. Sa che le parole di Naruto la feriranno, forse la ricopriranno di lacrime per parecchio tempo. Tuttavia, stringe i denti e le mani e si avvia fuori.

«Ti sei svegliata.»

Ribatte Naruto, come per addolcire la pillola. Lei non risponde – non vuole risultare di nuovo offensiva, così si morde le labbra – ed è Naruto ad arrivare al punto del discorso. «Ascolta Hanabi... Tutto ciò, è stato uno sbaglio. Tu sei ancora così giovane e... sei la sorella di Hinata!» esclama, non mancando di ricordagli quel dettaglio. «... E io non ti amo.»

Quella è la definitiva coltellata al cuore. «Ti voglio bene, come una sorella però.»

Hanabi soffoca un gemito: sa che fra pochi minuti scoppierà, quindi tanto vale liquidare la questione subito.

«Ascolta Naruto... Non voglio una lista di motivi. Non la voglio perché fanno male, da morire. Anche se sono giovane, sono la sorella minore di Hinata... beh, questo fa di me un essere umano. E poi io ti...»

Una lacrima – Naruto è il primo a vedere le sue lacrime, quasi si sgranano gli occhi davanti ad una scena del genere – si ribella volontariamente al suo inconscio e il ragazzo può solo ascoltarla silenziosamente.

Ebbene sì: anche le lacrime sono parole e fanno male all'anima.

«Hanabi... È giusto che tu sbagli.»

Per quale motivo il tono di Naruto è così dolce? Di questo passo, non lo potrà nemmeno odiare.

«Quando ti accorgi di aver sbagliato, vedi le cose che ti circondano in modo diverso...»

Hanabi soffoca un gemito, sente che la sua corazza si sta velocemente ammorbidendo. Si accuccia su se stessa, cinge con le braccia le ginocchia e si dà mentalmente della stupida; chissà cosa starà pensando Naruto, adesso.

«Naruto... Vai. E non essere così...»

Sussurra, quando le mani del ragazzo si incastrano tra le sue ciocche.

«Così?»

Ribatte lui, piuttosto disorientato.

«... Premuroso.»

Trova il coraggio di dirlo, guardandolo negli occhi. Poi, il ragazzo accenna un sorriso di scuse e si alza in piedi. Hanabi lo vede andare via, da lontano, finché i suoi contorni non sfumano del tutto, come se fosse stato travolto dalla nebbia.

Naruto le ha detto che ha sbagliato, che le serve errare, che un giorno vedrà quella situazione in modo diverso. Eppure, Hanabi è certa di una cosa: Naruto è stato il suo primo amore e, come tale, non lo avrebbe mai dimenticato.

Il sole si avvicina, ormai è quasi giorno: ormai, è quasi ora di svegliarsi.







Note dell'autrice:


Alla fine, Hanabi non riesce ancora ad accettare che Naruto non può amarla, però in lei c'è una forte voglia di far ritorno alla realtà. L'ultima frase, dovrebbe esprimere a pieno questo suo “realismo”: “Il sole si avvicina, ormai è quasi giorno: ormai, è quasi ora di svegliarsi” .

La parola “svegliarsi” è intesa come “far ritorno alla realtà”, oppure “smettere di sognare qualcosa che non è possibile avere”.


E dopo queste note, mi congedo: grazie a coloro che hanno commentato, i lettori silenziosi e chi ha messo questa storia nelle preferite/seguite/ricordate

Alla prossima (?)

X D


Kiki.



   
 
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