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Autore: fredlove    24/10/2010    4 recensioni
Ragazze! presa da una nuova fanfic...spero vi piaccia...:)
Qualche anno dopo la guerra di Hogwarts, un'età compresa tra...i 24 /25 anni...Fred e Hermione, alle prese della loro storia, tra abitudini miste a dolcezza, amore...illusioni...
Nonostante tra lui e la ragazza non ci sia più niente ormai, Ron non vuole vederli insieme, minando alla loro felicità...ma si sa, l'amore vince su tutto, specie se aiutato da Ginny e George sottoforma di cupidi ber i loro beniamini.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Buon compleanno, amore mio

Il primo d’aprile. Il giorno di nascita dei gemelli Weasley. Hermione, quella mattina guardò il marito mentre dormiva con la figlia tra le braccia.

Lo accarezzò sulla guancia, risalendo sul filo del naso, continuando ancora per poi finire tra i capelli rossi di lui.

- così mi svegli…-

- era quello l’intento – lo baciò – come hai dormito?-

- non vale…lo dovevo domandare io per primo!- borbottò – comunque bene…e tu?-

- anche…- poi posò gli occhi sulla figlia – vi amo tutti e due, lo sai?-

Lui annuì – idem per me…- si sollevò su un fianco, e non pesando sulla bimba in mezzo a loro, si chinò verso la moglie per baciarla. – ti amo da impazzire Hermione…-

- buon compleanno, a proposito…-

- davvero?è oggi?-

- già – lo guardò stralunata – non te lo ricordi?-

- vagamente…-borbottò.

Iris si svegliò, ed iniziò una nuova giornata.

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

La giornata, a quanto pareva era piena. Molly Weasley , nonostante quei due fossero dei diavoli, adorava i suoi gemelli. Quindi voleva festeggiarli, come tutte le mamme e si era data molto da fare per organizzarsi.

- buon compleanno George!- gli disse

- buon compleanno Fred!- fece eco.

George strinse in un abbraccio il gemello. Non potevano stare molto divisi, ne andava della loro vitalità. Erano sempre insieme, inseparabili. Dalla nascita, alla scuola. Nei giochi, gli scherzi.

Appunto di questo parlavano a tavola.

- beh volevamo farlo – e guardò la cognata - ma una certa persona ci ha beccati…-

- usare quelli del primo anno come cavie! E per cosa?-

- pasticche vomitose…-

- merendine marinare…-

- so benissimo di cosa si trattava! – li guardò – ma dovevo fare i miei doveri di prefetto! e poi..se non sbaglio…- tamburellò il tavolo con le dita – l’avete rifilate a Gazza..-

Fred e George, fecero brillare gli occhi a quel nome. Quell’uomo era il loro bersaglio preferito.

- ah Gazza! – fece Fred

- beato uomo!- continuò il gemello.

- senza di lui saremo degli banali gemelli…- guardò il fratello – nevvero George?-

- quanti ricordi…-

- la mappa del malandrino…-

- rub..cioè presa in prestito dal suo ufficio, al primo anno…-

- mettere in ammollo mrs Purr…-

- scatenare le palle di neve contro il professor Vitius…-

- o Raptor...-

- Piton però ci è sempre sfuggito...-

- peccato...-

- già…bei tempi…-

- ma la migliore….è stato…-

- durante i gufo…-

- i nostri gufo, intendi?- lo guardò la moglie

- bel giorno quello!- dissero all’unisono. Tutti sapevano di cosa stavano parlando. Una giornata, ormai nella memoria di Hogwarts. Durante il ‘regno tirannico della Umbridge’, mentre i ragazzi del quinto anno davano i G.u.f.o. i gemelli Weasley avevano fatto un’uscita in grande stile. Fuochi d’artificio in tutta la scuola, la sala grande messa sottosopra. E la Umbridge, che scappava terrorizzata inseguita da un drago di fuoco.

- però..quanti decreti, mise quella vecchia megera!- poi guardò la moglie – e non dire niente..sai benissimo che era necessario!-

- non dico nulla…in fondo mi sono divertita un po’ quel giorno…- gli rispose.

- colpo di scena!-

- finiscila…- sbuffò appena, ma contenta nel vedere gli occhi di Fred brillare solo al ricordo.

- non capisco però…- disse Pansy – come mai Silente non ha detto e fatto mai niente…-

- semplice – le rispose il ragazzo – Silente…-

- da giovane era come noi…-

- e poi…-

- durante il suo quarto anno –

- mandò a fuoco le tende del suo baldacchino!-

- io spero solo che Iris sia un po’ più calma…- disse Hermione, scoprendo così perché Silente non avesse mai detto niente.

- la cosa peggiore – disse Molly – più che altro, un vero colpo fu quando ricevemmo a casa la lettera che diceva che avevano fatto saltare una tazza del water in aria…-

- erano tre veramente , mamma…-

- nel bagno di Mirtilla Malcontenta…- ammise.

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

A notte fonda, erano tornati a casa.

- davvero non sapevi di Silente? –le chiese mentre la seguiva nella stanzetta della figlia.

- no…ma della mappa del malandrino si…-

- eh già…-

- al primo anno…come fa uno a finire al primo anno, nell’ufficio di Gazza?-

- per caso…-

- Fred…dai cosa avete combinato?- svestì la bambina per metterla a letto.

- …niente….solo che non ci vedeva di buon occhio…- divagò

- Fred-

- ok…abbiamo fatturato la sua gatta…-

- povera gatta! – sorrise – la odiavo anche io…ma non così…prendi Iris così le preparo il latte –

- vai tranquilla…la metto io a letto…-

- davvero? Grazie…- lo baciò – ci vediamo in stanza…- disse prima di uscire.

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

Hermione aprì il primo cassetto del suo comodino e qualcosa le saltò all’occhio.

- ma cosa penso – lo chiuse, e lo riaprì subito – io a quelle due…- lo prese comunque.

Poi andò verso l’ultimo cassetto dell’armadio grande ed estrasse il suo mantello.

- sono impazzita…- e sparì nel bagno privato.

Fred entrò poco dopo nella camera –Iris dorme già…-

"ok" gli rispose.

- che serata…- si sedette alla punta del letto, mentre si sbottonava la camicia.

"già" ed uscì.

- dove vai con quel mantello?-

- da nessuna parte…- rimase ferma vicino allo stipite.

- ok…che ci fai con quel mantello?-

- …come dire…ti do il modo..di scartare il tuo regalo speciale…-

- regalo?- si alzò e le andò vicino – Herm , sei tu il mio regalo…e Iris. Voi siete i miei regali….- la baciò.

- non vuoi il mio regalo?- si slacciò il mantello – non lo vuoi?- lo lasciò cadere.

Il marito rimase piacevolmente stupito. Hermione sotto al mantello, indossava il babydoll di pizzo nero che le avevano regalato. Lui si schiarì la gola, all’improvviso secca – questo regalo….si lo voglio…- le disse prima di baciarla.

Da dolce, diventò appassionato e travolgente. Scivolando, poi a baciarla sulla pelle scoperta del collo, sul seno, sul ventre. Mentre l’accarezzava apertamente sul fianco e sulla coscia. Un tocco lieve e vide la sua camicia a terra, poco dopo seguita dai pantaloni.

La prese in braccio e la trascinò sul letto.

- buon compleanno, amore mio…- lo baciò.

Lui non disse niente, mentre la passione e il desiderio di entrambi prendessero il sopravvento.

-.-.-.-.-.-.-.-.-

Quasi tre settimane dopo….

- Fred!- lo chiamò.

- cosa c’è?! – se lei lo chiamava così, qualcosa c’era.

- l’hai fatto di nuovo! –

- fare cosa?-

- sono incinta!-

Ma l’unica cosa che fece Fred, fu solo baciarla e abbracciarla.

- Iris avrà compagnia!-

- ma dovrai sopportare tutto di nuovo….-

- la prima volta non è andata male…-

- un altro figlio…- disse lei.

- non lo vuoi?-

- certo che lo voglio…-

- allora va tutto bene Hermione…-

- dovrò modificare il mio vestito da damigella…-

- ti ho detto che ti amo?-

- …ancora no…-

- rimedio : ti amo, ti amo, ti amo…- la baciò.

Lei sorrise prima di rispondere - ti amo anche io Frederick Weasley...- poi lui la zittì con un altro bacio.

   
 
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