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Autore: Sara_Skater89    25/10/2010    4 recensioni
Sono ormai maggiorenni..lei sempre un attirce famosa, lui sempre appassionato di Karate..sono sempre innamorati l'uno dell'altra...ma qualcosa di diverso c'è: le loro strade si sono divise diversi anni fa...Cosa succederà?si reincontreranno? e se si cosa accadrà alla loro relazione?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Elenafire:grazie..spero che leggerai anche i prossimi capitoli e che la storia ti appassioni!

Scoutina: grazie millla:) spero che continuerai a seguire la storia!!

“  E ora passiamo a parlare di spettacolo:  l’attrice giapponese Sana Kurata sbarca anche qui in America con il suo ultimo film del regista giapponese Mizawi Takahasi dal titolo” La collina della passione” affiancata dal suo oramai  consueto compagno di lavoro Naozumi  Kamura..Per  l'occasione ve l'abbiamo intervistata.”.


Spense la televisione di  botto . Lei così, lei colì. Non ne poteva più.Tutti i giorni era la medesima scocciatura.


“Ehy ma che fai?-replicò sua sorella inviperita” ti ha dato ti volta il cervello? Perché hai spento!! Ma non lo sai che stavo guardando la televisione!!!?E poi c’era San…” Natsumi si fermò con la frase a metà , e guardò sua fratello con espressione preoccupata e arrabbiata insieme, mentre Hayama si allontanava dal salotto con fare non curante. “ Non lo capisco più..dannato fratello”!!

Akito sentì le lamentele di sua sorella ma continuò incurante a dirigersi verso la sua stanza. Un altro giorno stava per cominciare, un altro stupido dannatissimo giorno in cui , e di questo ne era certo, avrebbe dovuto litigare con Natsumi perché lei era  la solita insopportabile saputella che non si faceva mai gli affari suoi. Sua sorella non poteva capire. Nessun poteva capire che inferno fosse diventata la sua vita da qualche anno a quella parte . LEI era ovunque: in televisione , in radio, nei giornali…LEI  e il suo ricordo erano arrivati perfino lì, oltre oceano, lontano miglia e miglia dalla sua madre patria. Orami era famosa anche lì, in America. Eppure lui non ne voleva più sapere nulla, tanto che perfino nella sua mente non riusciva a pronunciare il suo nome. Lei la sua unica ragione di felicità, il suo primo grande e forse unico amore non era più sua da tanto tempo… Dal giorno in cui lui, aveva preso la stupida decisione che il bene di entrambi fosse quello di lasciarsi. Che idiozia!! Come se fosse facile, tagliare i ponti  con una persona che però tutti i giorni riappariva immortalata da qualche parte dall’altra parte del mondo , riaprendo così vecchi ferite , ferite mai chiuse. La sua  vita era diventata una sorta di fuga dal ricordo di lei. Akito si sentì stanco a tutto quel pensare. Voleva soltanto dormire  ma non era possibile. Doveva andare a scuola. Era all’ultimo anno di superiori , non poteva fare assenza  soprattutto durante gli esami. Eppure il continuo pensare a Lei lo aveva sfiancato…. Come di abitudine del resto…Lei e il suo passato erano sempre pronti a riapparire minacciosi. Ogni giorno e ogni notte ormai vi era una sola unica domanda nella sua testa: Perché l’aveva lasciata? Perché^?

 

 “ Akito,akito svegliati..-Akito aprì pian piano gli occhi , i suoi occhi color ambra e vide Natsumi guardarlo fisso con aria di rimprovero. “ Akitoooooo ma  che diavolo stai facendo !! Dovresti alzarti e andare a scuola!!! Sei all’ultimo anno cavolo e oggi hai l’ultimo esame !! Sei già in ritardo, vuoi saltarti il giorno più importante?’?” 

“Si si!! Ho capito,ora mi alzo”- e dicendo ciò si mise seduto sul letto . 

“Akito io non so più cosa ti stia succedendo!! É…è per SANA vero?? -.pronunciò il nome Sana con una certa enfasi, enfasi che fece innervosire Akito che la guardò con uno sguardo assassino. 

“Akito, è inutile che fai così…sai che prima o poi dovrai affrontare la situazione…sai che tra una settimana, non appena avrai preso il diploma torneremo a casa !! lo sai vero??Pensi che riuscirai ad ignorare e ad evitare che qualcuno pronunci il suo nome una volta che saremo tornati in Giappone’? Pensi che riuscirai a non vederla!!!?Sono passati 4 anni da quando vi siete lasciati e vi siete sentiti..la vita va avanti fratello mio..Lei di certo non si starà ponendo tutti questi problemi come te li fai tu! 

”Basta Natsumi…lasciami in pace!!!” 

“Sembri essere tornato il ragazzino scontroso di una volta!!!”” 

“ aah va al diavolo…!” 

Akito prese il suo zaino e uscì di casa ….Casa che strana parola, si ritrovò a pensare…Aveva mai considerato L’America come  casa sua?  A pensarci bene non avrebbe mai pensato che avrebbe passato così tanto tempo in quel continente così lontano dalla sua terra natia….così lontana dai suoi amici, dai  luoghi a lui familiari. Aveva passato  ben sei anni in america, nonostante suo padre gli avesse promesso che sarebbero stati solo due. Al finire dei due anni sarebbe dovuto ritornare in Giappone, ma poi suo padre aveva avuto la necessità di rimanere a Los Angelea altro tempo così lui non aveva avuto nessun  altra chance se non quella di restare assieme alla sua famiglia.La sua mano era guarita , ogni tanto gli doleva ma era diventato un professionista del karate e aveva anche imparato bene l’inglese.Si era fatto anche qualche amico eppure in quella terra grande e sconosciuta non si era mai sentito tanto solo. Mai in vita sua si era sentito così..O forse a pensarci bene si era sentito così solo quando era piccolo, molto tempo prima che conoscesse..LEI..Già forse   in quella terra così grande si sentiva spaesato perchè mancava Lei..mancava la sua ..la sua…Sana.

“ Ecco..sono riuscito almeno a pensare al suo nome…facciamo progressi!”. Pensò tra se e se.

Sana :non appena affiorò quel nome alla sua mente  mille ricordi  vennero alla luce. Ricordi che lui aveva cercato di rimuovere:quelli belli, quelli di profonda amicizia ,quelli brutti  e perfino di amore, amore che purtroppo era finito male.

 

Pronto chi parla?Hamaya sei tu??” 

“SI Sana sono io…C..Come stai?” 

“Hamaya quanto tempo!! Cavolo pensavo ti fossi dimenticato di me??!! Hai ricevuto il mio fax la settimana scorsa??!!Perchè non mi hai risposto??Sai qui le cose vanno alla grande non vedo l’ora di rivederti e penso sempre a quando ci siamo visti l’ultima volta che sei venuto a vedere il liceo…A proposito quando torni??Ormai i due anni sono passati..” 

”Ecco Sana io…volevo dirti proprio questo…io..ecco mio padre ha deciso di restare in America per qualche altro anno…IO credo che non potremo vederci tanto presto…devo anche finire la fisioterapia….” 

“ Ah…-rispose Sana con voce delusa” E credi che potremo…ecco potremo vederci nei prossimi anni..o dovrò aspettare molto a lungo??” 

“Mi spiace..credo proprio di no…IO….Sana penso ecco..forse dovremo lasciarci ..forse una relazione a distanza non funzionerebbe…tu potresti soffrire……….e siamo rimasti tanto tempo lontani e ultimamente ci siamo sentiti sempre meno…pensi che la cosa potrebbe funzionare ancora per 3 o 4 anni??” 

“IO.non so….ah…. ma se è questo quello che vuoi…quindi questa è l’ultima volta che ci sentiamo…Addio Hamaya!” 

“ NO Sana non attaccare”.


Quella era stata l’ultima volta che aveva parlato con Sana…la sua bellissima Sana, la ragazza che aveva fatto tanto per lui. Era stato un codardo . Quella era l’unica spiegazione che potesse dare al suo folle gesto di interrompere la sua relazione con quella ragazzina tanto bizzarra ma l’unica a riuscrgli a strappare un sorriso dalle labbra. Aveva paura di soffrire,paura di sentire troppo la mancanza di Sana sentendone le voce di tanto in tanto, paura di non riuscire a restare tutto quel tempo in America con il pensiero di lei  in Giappone. a miglia e miglia lontano da lui , così lontano da non poterla stringere tra le sua braccia e sentire il suo profumo …Si, Sana aveva un bellissimo profumo, profumava di amicizia, di sicurezza, di una fragranza di fragola e miele..Profumava di Felicità. Akito sorrise tra se e se pensando a questa espressione che gli era appena venuta in mente..”Che sciocchezza!”Come se qualcuno potesse mai dire di aver sentito il profumo della felicità. “Eppure lui era convinto di averlo sentito quel profumo. Era il profumo che emanava la sua Sana. Era solare, allegra...era..era bhe semplicemente era lei..la sua musa,la sua forza.La forza che lui aveva mandato via con tanta facilità e che  rimpiangeva ogni giorno da allora.  La sua vita non aveva più senso.


"Sono a casa”- disse Akito.

“ Ah ben tornato figliolo-suo padre lo guardò con  aria sorridente,calmo come al solito.”Come è andata a scuola??  L’esame ?? “

“  mmm..si è andato bene credo”

“ Hai avvisato i tuoi amici che stai per tornare???saranno contenti..non vi vedete da così tanto tempo. Tra pochi giorni saremo di nuovo in Giappone!”

“ Veramente io…non..”

“ OH papà guarda. C’è Sana in tv-esclamò Natsumi a gran voce.

Sembrava che sua sorella facesse apposta a provocarlo,

“ OOhh è vero…Ciao Sana!! Come stai??! Spero che ci verrai a trovare quando saremo di nuovo a casa..ci manchi tanto.”

“ Ecco ha ripreso a parlare al televisore..ci risiamo…..”esclamò Natsumi ridendo mentre il signor Hayama salutava con la mano Sana come se lei potesse ricambiare il saluto,” Oh come è diventata bella….””

“ Ridicoli…” bofonchiò Akito tutto imbronciato. “ io vado ad allenarmi..non ho tempo per queste sciocchezze!”

“ ehy ma dove vai??….dovevamo cenare…”

“Non ho fame…Mangiate voi”


Si alzò di scatto,mise le scarpe da ginnastica e corse giù per la strada. Improvvisamente gli era venuta su una gran voglia di correre. Correre per miglia fino a che il suo corpo non si fosse stancato e fosse stato distrutto completamente dal dolore. Possibile che ogni volta che tornava in casa si parlava di SANA?Se non altro ciò lo aveva salvato dalla conversazione con suo padre. Del suo imminente ritorno a casa non ne era a conoscenza nessuno.Tsuyoshi  non lo sentiva da circa due mesi. Nel corso di quegli anni lui lo aveva sempre  telefonato, ma dopo un po’ si era scocciato di sentire sempre parlare di Aya e di come le cose tra loro due andassero bene così avevano smesso di sentirsi con tanta frequenza. Stessa cosa per Fuka. Non voleva dire a nessuno che stava tornando perchè qualcuno di loro avrebbe sicuramente parlato di Sana e lui non ce la faceva a starli  a sentire. Lei gli mancava ogni giorno..ogni giorno desiderava  poterla vedere , sentire la sua voce allegra..toccare i suoi bei capelli lisci e stringerla forte tra le sue braccia. Si erano lasciati per uno stupido motivo, forse a quell’ora sarebbero stati ancora insieme se lui non fosse stato così stupido..chi lo poteva sapere…lui sapeva solo una cosa..L’amava,fin da quando si erano conosciuti; nessuna ragazza era mai riuscita a equiparare lei..nessuna ..in America aveva avuto qualche appuntamento..un uscita occasionale ma niente più…nessuna aveva il suo stesso profumo, la sua ebbrezza,la sua risata …Nessuna.. Ricordava il loro ultimo incontro , quando era tornato In Giappone. Ricordava la sua bellezza, le sue gambe snelle e sottili , il suo corpo minuto ,il suo sorriso.. quel sorriso  radioso e rivolto solo e soltanto a lui. Dio quanto avrebbe voluto poter ricevere ancora uno di quei bellissimi sorrisi.Si l’amava da sempre e per sempre l’avrebbe amata. Questo continuava a pensare mentre nella notte  mentre sfrecciava per le strade di Los Angeles a tutta velocità.


“ Papààà hai preso tutto???”Disse Natsumi urlandò sull ‘uscio della porta.

“ Si si..ci sono..Oplà mi sono caduti gli scatoloni…AKITO, AKITO SEI PRONTO??? Prendi la tua roba!!
 “ Arrivo, arrivo…”

“A che ora parte l’aereo..?chiese Natsumi.

“Tra un’ ora..”

“Bene bene abbiamo tempo per goderci l’america un altro po’.”

“È stata una bella esperienza vero figli miei?”disse il signor Hayama.

“ Si papà..l’America mi mancherà..siamo anche cresciuti come famiglia..siamo più uniti.

“Si figlia mia e finalmente la mano di AKito è guarita perfettamente, e lui ha preso anche la cintura nera”!Sapete 6 anni fa quando vi ho chiesto di venire in America con me ero spaventato dall’idea che voi avreste finito per odiarmi…Invece…Oooh ora mi sto per commuore..sign sign!

“ PAPà MA CHE FAI PIANGI ALLA TUA Età??”

“Sisi..bando alle ciance voi due..andiamo..siamo in ritardo. “

“Ma perchè è sempre così scontroso.!!?vorrei tanto avere un martelletto pure io..!”disse Natsumi


Era passata una settimana. L’ultima settimana A Los Angeles. Akito si era diplomato con ottimi voti.

Non sapeva se essere contento o meno . L’ avventura americana era finita. l’unica cosa  di cui era certo era che il ritorno in patria non sarebbe stato come se lo sarebbe aspettato sei anni prima. Akito guardò fuori dal finestrino: il mondo americano si allontanava sempre più sotto di lui. Il Giappone lo stava aspettando.

Spolier prossimo capitolo:

"Una lettera per me? "Sana non sapeva se leggerla

Cara Sana, come stai?(....) Volevo avvisarti che dopo che Akito avrà preso il diploma torneremo in giappone...Non so come siano andate le cose tra te e mio fratello ma ci tenevo ad invitarti a casa nostra per una festa di bentornato il giorno 23 luglio. Spero che verrai. Mi piacerebbe molto vederti. A presto un bacio"

Angolo autrice


Salve a tutti. Questa è la mia prima fan fiction realizzata con la collaborazione indispensabile di due mie amiche: Alessia e Dalila. In vista della pubblicazione del cross over Di miho Obana in giappone tra Honey bitter e Kodocha, abbiamo pensato di realizzare una nostra storia su due protagonisti, Sana e Akito, che noi amiamo tanto. Spero che sia di vostro gradimento. E mi raccomando lasciate tante recensioni!

  
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