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Autore: karol95    25/10/2010    3 recensioni
Il mio nome è Carolina Stuart, sono italiana , ho 17 anni e frequento il liceo artistico della mia città. Non sono una semplice ragazza,beh..prima credevo che lo fossi.Mia madre ,Laura Stefanini , morì dandomi alla luce , per cause ancora incerte. Ho una sorella maggiore , Lizzie , e un fratello maggiore Marc.Come potete vedere il mio cognome non è italiano , ma straniero. Infatti mio padre,Mike Stuart , è americano , originario di New York. Il mio rapporto con mia sorella non sono tra i più rosei , lei amava mia madre (come tutti i figli d'altronde) e beh..lei mi considera la causa della morte di mia madre, non è la sola a crederci .Io sono cresciuta con l'idea che la morte di mia madre sia stata causata da me.Mio padre e mio fratello non vogliono neache sentire che la loro Carol la pensi cosi,loro mi hanno cresciuta con tutto l'amore che si da a una figlia e gli sono infinitamente grata. Il mio hobby preferito è disegnare, il mio libro preferito ...beh in questo caso saga, è la saga di Twilight, dio quanto l'adoro..I suoi personaggi, le loro avventure, il loro amore, caspita!Quando leggo quei libri ci entro proprio dentro..Da specificare, io amo i LIBRI di twilight. Questa è la mia storia.Tutto cominciò dal mio primo giorno di scuola al terzo anno del liceo artistico,quando incontrai loro...gli Swan ,vi ricorda qualcosa?Nuovi studenti:Anthony , Marie, Lilian, Met, Jazz, Carlie e Eric(nuovo personaggio).Vi piacerebbe essere al mio posto? Ve lo concederei molto volentieri. A quanto pare è stata creata una nuova razza di vampiri.I Cullen per non lasciare questa povera "creatura"nelle mani dei Volturi vengono in Italia per conoscere questo nuovo vampiro.E se la Meyer avesse sentito la storia dei Cullen e l'avesse scritta?Come faranno i Cullen a non farsi scoprire?Ecco gli Swan.(Per semplificare i nomi ho scelto i soprannomi per ogni vampiro )Spero che questa ff vi piaccia :D.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Promesse e fiducia__♥

Eric:
Il giorno dopo ,della "visita" del padre di Carol", come detto da Carlisle, andai a trovare quel povero uomo.Insieme a me c'era anche Renesmee, che si era offerta di accompagnarmi.
Bussai il campanello di casa Stuart.Sentivo un cuore che batteva all'impazzata;di certo non era il mio. Era di Renesmee.Mi senti quasi bene sapendo che non solo io ero entrato nel panico.Ricordai le parole di Carlisle. Cerca di calmarlo e consolarlo. Fargli mettere in testa che Carol sta bene .Già...come se fosse facile..Solo la faccia triste di quel povero uomo mi faceva entrare nel panico. Era buffo ,però.Un vampiro,cacciatore di prede pericolose, entrava nel panico solo guardando un uomo.Renesmee vedendo la mia espressione mi prese la mano e mi donò un sorriso.
-Ce la faremo.-sussurrò.Le sorrisi.
La porta si aprì quasi velocemente, tanta fosse l'impazienza e la curiosità dell'uomo.Già mi dispiaceva di non essere in grado di dirgli tutta la verità. Era una prova durissima, che mi aveva dato Carlisle.
-Prego accomodatevi.Sedetevi pure.- ci invitò l'uomo appena ci vide sull'uscio della porta. Entrai dentro.Era una bella casa, una bella scala che portava sopra, tanti mobili color nocciola e parati in giallo-oro. Sui mobili intravidi delle fotografie.Carol da piccola, buffissima;poi quelli dei fratelli; e una donna che non conoscevo, beh..non di vista. Di lei sapevo solo il nome,o meglio, solo la sua morte.Carol me ne raccontò solo poche cose:solo come visse senza la mamma.Infondo non l' aveva mai conosciuta, tranne in foto.Faceva impressione guardarla,Carol assomigliava molto alla madre:aveva gli stessi colori e lo stesso taglio di occhi;mentre alcuni particolari li aveva presi dal padre. Poi si aggiungeva una terza fisionomia,se così si poteva definire,:il suo lato vampiresco.Aveva l'espressione di un vero e proprio vampiro: seduttore ma anche cacciatore.In casa c'erano anche due ragazzi:suo fratello e sua sorella.Non me ne aveva parlato molto della sorella;per me era un'incognita adesso che me ne accorgevo.Conoscevo suo fratello, me ne aveva parlato;ma di sua sorella no.Era poco più grande di lei, si vedeva, ma credevo che tra sorelle ci fosse più legame;invece...non vedevo dolore negli occhi di quella ragazza.Era...neutra.
Il fratello Mark, faceva trasparire la sua angoscia.Ricordai quando Carol mi parlò del rapporto con suo fratello.Di solito i bambini sanno essere molto crudeli .In quell'ambiente un bambino non ci avrebbe pensato due volte prima di dare la colpa della scomparsa della madre a lei;invece lui no.Era stato forte e protettivo verso la sorella.
La sorella era il suo contrario.Lizzie, così capì il suo nome, era bionda , occhi azzurri e sguardo annoiato.Il contrario di Carol.
-Ehm...Eric.Sarei molto interessato a quello che dovresti dirmi.Prego.-
-Oh.Mi chieda quello che vuole.-
-Come..come ti è sembrata Carol, l'ultima volta che vi siete visti?-domandò Marc , il fratello.
-Mi sembrava normale.Come sempre.- risposi freddo.
-Ti ha dato l'impressione di qualcosa?Ha fatto qualcosa che ti è rimasto impresso?-
-No.-Feci segno di no con la testa.-Non qualcosa che mi facesse capire le sue intenzioni.-Erano dispiaciuti, stavano male. Non riuscivo a vederli così.Quanto desideravo dirgli la verità...dirgli che Carol era salva , e che poteva difendersi...
Abbassai lo sguardo per non incrociare quello dell'uomo e dei figli.Renesmee mi poggiò una mano alla mia ,per consolarmi.
-Abbiate fede.Io so che lei sta bene, me lo sento.-sussurrò Renesmee sorridendo all'uomo. Il signore sorrise debolmente.
-Tu sei Carlie ,vero?Carol mi ha parlato di te.-
Renesmee sobbalzò imbarazzata.-Oh..davvero?-disse sorridendo
L'uomo annuì. -Di te, ragazzo,non ho mai sentito nominare il tuo nome.-Beh..di solito le ragazze non parlavano dei ragazzi ai propri genitori, sopratutto ai padri.-Sei un bel ragazzo,conoscendo mia figlia sicuramente stravede per te.-
Stavo per strozzarmi-G...grazie-Carol pazza di me?Non ci avrei creduto neanche se lo avrei visto..
Marc mi guardò accigliato, quasi minaccioso.Era gelosia fraterna.
Lizzie non parlava tanto. La sua espressione sembrava spenta, o annoiata. Non potevo pensare che quella cosa l'annoiava.Ero curioso di sentire cosa dicesse.
-Tu sei Lizzie ,giusto?-domandai.Lei annuì.-A te è sembrata strana prima di sparire?-domandai curioso.
All'inizio sembrò sopresa , poi fece un espressione tra la strafottente e la facciatosta.-Io e lei non parliamo.Per me è stata lei a scappare, nonostante ha fatto quel guaio è stata a casa nostra sempre e comunque.Guarda un po' il ringraziamento!-sputò velenosa ,girando la faccia.Io e Renesmee rimanemmo senza parole.Come poteva dire quelle parole?Che significava "quel guaio"?Ma era o non era sua sorella.Sembrava una sconosciuta entrata in una casa adottiva.
-Lizzie!-gridarono Marc e il padre, arrabbiati.
-No,no.Aspetta. Cosa intendi per "quel guaio"?-chiese arrabbiata e anche sopresa, Renesmee.
-Lizzie ,ha solo sbagliato a parlare.-rispose Marc per lei.-Vero ,Lizzie?-
La ragazza guardò il fratello .-Andiamo Marc.Cosa abbiamo da nascondere?Io e Carol-pronunciò quel nome con voce schifata.-..non siamo mai state in buon rapporto.Tutto colpa mia, è vero.-alzò le mani.
-Perchè?-domandò sussurrando Renesmee.
-Perchè lei ha ucciso mia madre,o meglio, nostra madre e la moglie di mio padre. Ha tolto una figura molto importante per me.Non potete neanche immaginare cosa era mia madre per me, e lei me l'ha levata.- rispose, con sguardo severo ,a Renesmee.Rimanemmo allibiti .Il signor Stuart guardò la figlia come se la volesse schiaffeggiare.
Marc si alzò dal divano e si avvicinò alla sorella.-Permettiti di parlare di Carol così, e quello che se ne andrà sarà o io o tu.Hai capito?-sibilò .Era nero dalla rabbia.Fece per andarsene dalla porta.-Permettete.- e sparì ,uscendo dalla porta.
Lizzie anche lei arrabbiata se ne andò in una camera, forse la sua.Il padre dei ragazzi si poggiò una mano tra i capelli ,quasi per piangere.Renesmee gli poggiò una mano sulla spalla, con un sorriso che solo lei sapeva fare.-Vedrà,andrà tutto bene.Carol ritornerà, sarà tutto a posto.-sussurrò gentile.
Il signore fece una smorfia tra il triste e il felice.Era un uomo giovane, ma con tutto quel dolore stava invecchiando di tre o quattro anni.Mi faceva una gran pena.
Sospirò, e con voce roca disse:-Se perdessi lei non so cosa sarei capace di fare.Ho già perso mia moglie, non posso perdere il regalo che mi ha fatto.Se solo capissi cosa c'è stato di sbagliato , a far suscitare questa voglia di scappare in Carol, io...-
-Lei non centra niente .Non è stata colpa sua.-risposi interrompendolo.Non ce la facevo più di sentire quelle parole.Un padre che si accollava le colpe che avevo io.Non riuscivo a sopportarlo..
-Non ce la faccio più senza di lei. La mia bambina...- gemette prima di un pianto liberatorio.Capì che era arrivata ora di andarcene e lasciarlo solo.
-Vedrete, la troveremo sana e salva.Carol è forte, più forte di quanto crede.-gli dissi prima di andarcene.Un po' di verità c'era in quell'affermazione:Carol era forte .La cosa che mi spaventava di più era in che condizioni poteva essere.Speravo che non la torturassero.
-Stai accanto a tuo padre, sta male. -dissi guardando fisso Lizzie,che si trovava nel corridoio.Sembrò imbarazzata.-Ah.Faresti meglio a cambiare idea su Carol.E' tua sorella, è ne ha passate di cose brutte.-
Fece finta di ascoltarmi e se ne andò dal padre.
Usci da quella porta con una promessa :a costo della mia vita, ve la riporterò a casa, sana e salva.

Carol:
Guardavo Alec divertirsi con un pallone da calcio.Palleggiava con grande maestria, come se giocasse a calcio tutti i giorni.La cosa che mi affascinava di più,era di come non riuscisse a far esplodere il pallone con i suoi calci così potenti.Mi chiedevo se anche io, una volta trasformata in vampiro, sarei riuscita a essere così delicata e brava. Mi sarebbero serviti anni di allenamenti per essere in grado ,anche per stare accanto ai miei cari, sempre se li avrei visti..
Ero intrappolata in quell'enorme palazzo medievale.Anche se mi trattavano come una principessa, mi sentivo in gabbia. Non potevo vedere la mia famiglia, i miei amici;non potevo andare a scuola;nè stare a contatto con la gente.Avevo un unico amico:Alec, anche se...amico non lo potevo ben definire.C'era stato un bacio tra noi due, e dopo ancora altri.Mi sentivo bene con lui, ma non quel bene che provavo quando stavo con "quella" persona.Facevo in tutti i modi di dimenticarlo, stavo facendo progressi.Tutto grazie ad Alec.
Dal balcone a cui ero affacciata , si vedeva tutta la città.La Toscana era bellissima...come tutto il mondo.E io ero rinchiusa in quella prigione dorata..
Sarei scappata molto volentieri da lì, ma non potevo deludere Alec.Lui ci teneva a me, e me lo dimostrava quasi da un mese ,ormai..
-Ehi a che pensi?-Si avvicinò a me, saltando dal giardino ,fino al balcone.Sembrava preoccupato?
-A niente.-dissi sorridendo.
-Non me la conta giusta, mia cara donzella.-Faceva sempre così ,quando stavo imbronciata.lui era il principe, io la sua principessa.
-Mi dispiace deludervi, principe, ma sto in ottime condizioni.-feci un giro su me stessa.-Vedete?Nemmeno un graffio.-dissi ridendo.
-Già..sei perfetta.-disse facendo finta di essere incantato.Si avvicinò al mio viso per rubarmi un bacio.
-Dai scemo!-lo cacciai con una mano.
-Lei non si fida, delle mie labbra , a quanto ho capito.-
-Certo che no.-risposi frettolosamente.
-Certo che si.-Disse saltando giù dal balcone.All'inizio ebbi un batticuore tremendo,vedendolo cadere giù.Dovevo ancora abituarmi, eggià!.
-No.-
-Si, mia cara. Lei non si fida di me.-
-Io mi fido di lei...ehm..di te. -Mi stavo innervosendo.
-Tu non ti fidi di me, dillo!Cosa c'è di sbagliato.Non me la prendo mica.-
L'aveva voluto lui.Sorrisi malvagia.-Credi questo?Ora te lo dimostrerò.-
Camminai all'indietro, nascondendomi dalla sua visuale.-Dove sei andata?-domandò dal giardino.Presi una rincorsa...Vai Carol, ce la farai.Pronta...Salta!
Dopo una rincorsa, saltai dal balcone.L'adrenalina scorreva nelle vene mentre mi trovavo in volo.Come mi aspettavo, caddi tra le braccia di Alec,che mi guardò con sguardo spaventato e arrabbiato.-Ma..ma sei impazzita?!-balbettò.
Risi-Hai visto?Mi fido di te, fino a buttaremi da un balcone.-gli stampai un bacio sulla guancia e scesi .
-Io..io stavo scherzando ee...ma come ti è saltato in mente?-
-Sinceramente non lo so neanche io, ho seguito l'istinto e..mi sono buttata.-
-Il tuo istinto ti dice che devi assassinarti?-
-Adesso che ci penso,però, sono sicura che non lo farò mai più.Cavolo, mi sono buttata da un balcone !Ahahaha.-risi di gusto.
Alec mi guardava ammutolito, ma sul suo viso nacque subito un sorriso.-Ahaha, tu sei pazza.Pazza!-Risi tanto, fino a quando un capogiro mi colpì  e caddi a terra stordita.-Carol!-la voce di Alec diventò un rimbombo.Ripresi subito lucidità e riuscì ad alzarmi, grazie al suo aiuto.-Ehi, tutto bene?-il suo volto,per un ennesima volta, si trovava quasi attaccato al mio.
Annuì con la testa, sorridendolo incoraggiante.Gli posai una mano sul suo viso.-Tutto okay,sarà stato un capogiro.-
-Forse sei stata troppo tempo al fresco.E' meglio che rientriamo , e che ti metti a letto.-
-Ma...-cercai di replicare.
-Niente ma!-Disse prendendomi in braccio.
-Almeno posso camminare da sola?-fece segno di no , e mi spostò delicatamente, sulle sue spalle.
-Ti va di fare una corsa?-disse sorridendo.Sembrava divertente.
-Mmmm..perchè no.-
Come sempre, si finiva la giornata giocando come due bambini.Non so cosa avrei fatto senza di Alec, in quel momento.Ormai la paura di essere delusa  da lui si stava dissolvendo.



Angolo autrice:
Scusate tante per il ritardo, ma ultimamente ho tanti impegni, tra cui la scuola.A presto.
Mi dispiace per non aver risposto alle recensioni, se volete potrete postare dinuovo le domande in questo capitolo, e vi risponderò.Grazie di tutto . ♥
  
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