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Autore: SummerRestlessness    25/10/2010    2 recensioni
Haley è partita per il suo tour con Vanessa Carlton e Chris Keller.
Nathan le ha provate tutte per dimenticare, ma non ci è ancora riuscito.
E se conoscesse una ragazza "nuova", Chelsea?
Il titolo della ff è preso da una canzone dei Mest, "Chelsea" (che non è niente di che, ma si prestava).
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucas Scott, Nathan Scott, Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Oh how wrong can you be
Oh to fall in love
Was my very first mistake
How was I to know
I was far too much in love to see

Jealousy, look at me now
Jealousy, you got me somehow

- Ehi! – sentii una voce che gridava nella mia direzione mentre mi incamminavo verso l’entrata della scuola. Mi girai appena, senza smettere di camminare e vidi un ragazzo biondo che mi era familiare affiancarsi a me ed iniziare a camminare al mio passo.
- Ciao… - gli dissi dubbiosa, guardandolo di sbieco. Ovviamente, neanche Lucas Scott mi aveva mai rivolto la parola prima di allora. Era carino, bisognava ammetterlo, ma non aveva quella luce negli occhi che invece aveva Nathan, non aveva quel qualcosa di speciale che fin dal primo giorno aveva fatto di suo fratello il centro della mia attenzione. Non so cosa fosse: che Nathan fosse speciale era per me un dato di fatto, come le leggi dellafisica.
-  Tu sei la ragazza che ieri sera… - cominciò a dirmi senza tanti preamboli Lucas. Avevo capito come avrebbe continuato e anche se ero curiosa di sapere come avrebbe affrontato l’argomento, non volevo davvero sentirglielo dire ad alta voce, così lo interruppi: - In carne ed ossa.
Mi squadrò per un secondo, per poi alzare un sopracciglio: - Quindi tu e Nate…?
Lasciò in sospeso la domanda, come se avessi dovuto finirla io. Lo guardai con gli occhi sbarrati: - In che modo questi sono fatti tuoi, scusa?
Rimase perplesso ad osservarmi per qualche secondo ancora, poi le sue labbra si distesero in un sorriso caloroso: - Io sono Lucas – disse tendendomi la mano perché la stringessi – Il fratello di Nathan. Fratello maggiore, tra l’altro.
Sorrisi, stringendogli la mano: - Lo so chi sei… lo sanno tutti, qui. Ma… continuano a non essere fatti tuoi!
Mi guardò di nuovo enigmatico, tentando di scoprire a che gioco giocassi, poi scoppiò a ridere e ammise: - È vero. Sono solo preoccupato per lui.
Sospirò e guardò lontano mentre diceva quelle parole. Se solo avesse saputo quanto io ero stata preoccupata per lui, per una persona che nemmeno conoscevo, forse mi avrebbe preso per pazza.
- Non è successo niente. – spiegai piano. Non sapevo perché, ma mi sentivo in dovere di tranquillizzarlo, di dirgli che era ancora tutto come prima. Che non avevo infranto l’equilibrio che si era creato, per quanto fosse instabile. Ci tenevo a fargli sapere che non ero io la strega cattiva di quella favola.
- Ma io vi ho visti… e vi baciavate… - suggerì allusivo, ma senza mettere in dubbio la mia versione: semplicemente, voleva capire.
- Sì, be’ – arrossii un poco e sperai che non si notasse – dopo quello… non è successo altro.
- Oh. – fece lui sorpreso.
- Già, “oh”. – ripetei io con un sorriso accennato.
Dopo qualche secondo in cui non cambiò espressione, Lucas si fermò e disse confuso: - Mi sembrava che lui però voles…
Non lo lasciai finire: - Io non ho voluto.
Guardai per terra e sperai che in quel momento si aprisse una voragine sotto di me, perché sarebbe stata la giusta punizione per essere stata una stupida senza rimedio in quel minuscolo frangente della mia vita. Quel minuscolo frangente che avrebbe potuto cambiarla, la mia vita.
Lucas aveva un’espressione completamente sbalordita, quando rialzai gli occhi su di lui: - Quindi lui voleva e tu… non hai voluto?
- Già. – risposi incuriosita dalla sua reazione: - È così strano?!?
Lui scosse la testa: - No, be’. È solo che ho visto come lo guardi. Come l’hai guardato l’altra sera quando si è allontanato da te.
Sbuffai per dissimulare la mia sorpresa: forse Lucas Scott sapeva leggere le persone meglio di quanto pensassi.
- Non importa come lo guardo. – risposi secca.
Era vero, i miei sentimenti non importavano. Nathan era sposato, Nathan aveva Haley. Io semplicemente non facevo parte del quadro. Né in quel momento, né in un altro. Forever and always.
- Allora è vero che ti piace. – disse Lucas a bassa voce, comprensivo, senza alcun tono di trionfo.
Sorrisi amara: - È sposato, Lucas. Non è me che vuole. Vuole Haley.
Ridacchiò, ma c’era della tristezza nascosta in fondo a quella risata: - Haley però non è qui ed è stata una sua scelta. Avresti potuto…
- No. – lo interruppi dinuovo decisa – Non è quello che voglio.
- Uhm… - disse osservandomi attentamente – Ti avevo sottovalutata, sai? Invece sei stata leal… Ti suona il cellulare, credo.
In effetti avevo sentito un trillo familiare, ma ero talmente concentrata in quella conversazione che non avevo realizzato fosse il mio cellulare. Lo presi dalla tasca, guardai il display e vidi lampeggiare un numero sconosciuto; risposi di getto, senza riflettere: - Pronto?
- Ehi… sono… io.
Non era imbarazzato, ma la sua voce era più incerta del solito. In ogni caso, sapevo benissimo chi fosse.
- Nathan? – chiesi timidamente.
- Ehm, sì… ciao. Ho chiesto il tuo numero in giro, spero di non…
- No, non ti preoccupare! – mi affrettai a rassicurarlo,  perché sentirlo così titubante e insicuro mi faceva male al cuore. In quel momento avrei solo voluto stringerlo e dirgli che sarebbe andato tutto bene.
- Volevo solo… - continuò - … Cosa fai?
- Oh… - rivolsi un’occhiataccia a Lucas, che però stava guardando altrove – Niente di che, io…
- Ehi, Nate! – urlò Lucas in quel momento, avvicinandosi al mio cellulare.
- C’è… c’è Lucas?!? – chiese Nathan stupito dall’altro capo della cornetta – Oh, be’, vi lascio a…
Lo interruppi immediatamente quando sentii quel tono dispiaciuto, quasi deluso: - No, Nate! Cosa volevi dirmi? Cosa…?
- No… niente. Non… non era niente. Salutami Lucas.
Interruppe la comunicazione proprio mentre stavo di nuovo dicendo: - No, Nath…
Non potei fare a meno di guardare male Lucas, mentre riponevo il cellulare nella tasca dei jeans.
- Cosa! – esclamò lui vedendo la mia espressione – Cos’ha detto?
- Niente. – risposi secca – Ha sentito che ero con te.
- Mh, e quindi? – chiese tranquillo mettendo le mani in tasca. Dopo qualche attimo sembrò realizzare: - Ha messo giù perché stavi parlando con me? Se l’è presa?
Sorrisi mesta alzando le spalle: - Be’, forse… vi ho conosciuti entrambi da poco, eppure io oggi sono qui a parlare con te…
- Penserà che io ti piaccia più di lui…! – disse lui in tono allegro.
Non riuscii a trattenere una breve risata. L’idea che qualcuno potesse pensare che ci fosse un ragazzo che mi piacesse più di Nathan… era semplicemente ridicola. Il fatto poi che fosse proprio Nathan a pensarlo rendeva tutto ancora più grottesco.
- È un pensiero così ridicolo? – sbottò Lucas fingendosi offeso.
Cercai di tornare seria: - No, non è ridicolo… Be’, per me, lo è.
Evidentemente la mia spiegazione non ebbe molto successo, perché Lucas continuò: - Sta di fatto che è geloso di me. O meglio, di te. Lo conosco, fa così quando è geloso.
Impallidii di colpo e le parole mi si bloccarono in gola: - Lui non può essere geloso di me, ok? – replicai con la poca voce che mi era rimasta.
- Ok, come vuoi tu. – disse lui non troppo convinto – Cosa pensi di fare adesso con lui?
Il cambio di argomento fece bene alla mia mente che ancora non riusciva a capacitarsi di tutto quello che era successo in quelle poche ore.
- Non devo richiamarlo, semplice. – risposi asciutta, per poi aggiungere in tono supplichevole: - Non dovrei, vero?
- Se tutto quello che hai detto su lui ed Haley è vero…
- Già. – ammisi – Ma ho detto anche che ho una cotta per lui.
- Ah, allora lo ammetti! – esultò. Lo guardai male e lui mi sorrise di rimando.
- Non posso promettere che non lo chiamerò. – dissi tetra.
- Ehi – fece lui alzando le mani in segno di resa – io non ti ho chiesto di promettere niente!
- Però non è venuto a scuola… - mugugnai più tra me e me che a lui – Magari dovrei chiamare, solo per chiedergli se sta bene, per portargli i compiti…
Lucas si allontanò facendomi l’occhiolino e poco dopo sparì nella folla, mentre io rimanevo lì ferma in piedi, senza sapere cosa fare.







Summer's notes...
Devo ammetterlo...Non so dove andrà a finire questa storia! Per ora mi limito a ringraziare voi che avete letto, chi ha commentato e chi vorrà commentare =) baci

   
 
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