Tredici anni dopo...

Famiglia

Un grido si levò in alto. Hermione lasciò perdere le robe che stava piegando ed attese. Poco dopo, una ragazzina di tredici anni appena, con gli occhi castano-miele dorato e i capelli un po’ arruffati entrò nella sua visuale.

- cosa succede Iris?-

- mamma , quelle due pesti! – disse con calma apparente- mi hanno appiccicato una puffola pigmea tra i capelli!-

- …dai vieni qui…-

- ho cercato di togliermela ma non ci riesco…- ammise –mi aiuti?-

Quando parlava con la mamma, se stava arrabbiata si tranquillizzava, se stava piangendo anche…con la madre riusciva a fare tutto, confidarsi, piangere , ridere, cucinare…anche se non sempre le andava.

Poco dopo due ragazzini di undici anni, gemelli,sporchi di fango ed un’altra sostanza marrone entrarono nella stanza.

- mamma! – le si gettarono ai piedi – mamma!-

- alzatevi che sporcate tutto – si allontanò appena per evitare il fango sulla gonna – e cos’è quest’odore nauseabondo?-

I gemelli la guardarono con un espressione da cuccioli in cerca di protezione – è stata Iris!- dissero all’unisono.

- ci ha …- iniziò uno

- …fatto… – continuò

- …scoppiare…-

- …una…-

-…cacca bomba…- e chinarono la testa.

- e perché l’avrebbe fatto?- li guardò e poi guardò la figlia – perché?-

- per la puffola nei capelli…e poi volevano lanciarmela addosso…- ammise – mi sono vendicata…-

I gemelli sorrisero, ma un’occhiata della mamma li intimarono a non farlo – scusa mamma…-

- chiedete scusa a Iris , forza -

- scusa Iris – risposero.

- adesso alzatevi e andate subito a lavarvi! – li spinse appena verso il bagno – e dopo facciamo un discorsetto. – poi tornò ad occuparsi della figlia più grande – forza vediamo un po’…- la fece sedere e si applicò con cura a levarle dalla testa quella strana creatura.

Anche se cercava di capire come avessero fatto quei due. Da che ricordava le muffole pigmee erano carine e coccolose e non si appiccicavano.

- a proposito dove sono le altre due sorelle e tuo fratello?-

- al negozio con papà…-

Ed eccoli entrare, come se sapessero che li avevano appena nominati.

- ciao Hermione – le sorrise e poi guardò la figlia più grande , un po’ accigliata – cosa è successo?-

- Nik e Tom le hanno attaccato una puffola tra i capelli – accarezzò la figlia –puoi andare adesso…dov’è Alex?-

Fred la guardò – con Ginny…come hanno fatto?- nemmeno a lui e suo fratello era venuta in mente una cosa simile.

- non lo so…- poi guardò le bambine più piccole – cosa avete fatto al negozio?-

Dopo la nascita dei gemelli, a due anni di distanza era nata Isabelle, ed un anno dopo Elektra entrambe con i capelli rossicci e lunghi, gli occhi nocciola. Infine a distanza di tre anni il più piccolo Alexander, castano come la madre.

- volevamo aiutare zio George…- disse Isabelle

- poi è venuta zia Pansy e siamo state al parco…- continuò l’altra.

- a te com’è andata invece?- gli chiese

- beh …sembra Halloween tutti i giorni – poi si passò una mano sullo stomaco che brontolava – c’è qualcosa da mangiucchiare?-

- …beh se aspetti un po’…a cena ci saranno Ginny e Draco, George e Pansy…-

In quel momento riapparvero i gemelli che al nome dei due zii maschi esultarono – patatine fritte! –

- non credo ve le meritiate!- borbottò loro la madre.

- ma mamma!-

- fate i buoni…e finite di piegare quelle robe per favore…così preparo la cena…-

- vuoi una mano?- le disse il marito.

- mamma noi che facciamo? – le chiese Isabelle.

- scegliete la tovaglia, ok?- le guardò – mi fido dei vostri gusti –

Sparì in cucina seguita dal marito. – non ti ho ancora baciata, vero?-

- direi di no…-

- rimediamo subito – la prese tra le braccia e la baciò molto appassionato prima di essere interrotti da un urlo.

- Iris cosa c’è?-

La ragazzina apparve in silenzio.

- allora?-

- allora…meglio che vedi che hanno combinato in bagno….-

- ci penso io…-le disse Fred.

Dire che il bagno era diventata una palude era poco. Mancavano le rane che saltavano e le bisce d’acqua.

- Nicholas e Thomas! – gridò appena – venite subito qui, forza!-

- ci…-

-…hai…-

- …chiamati….-

-…papà?-

- se lo vede vostra madre sapete cosa vi succede?-

Chi tace acconsente.

- forza datemi una mano…- si mantenne ad un mobile , per non scivolare – nemmeno io e George quando abbiamo evocato la palude a scuola…- borbottò.

- davvero l’avete fatto?- gli chiesero all’unisono – grande!-

- nessun grande! Vostra madre si arrabbiò moltissimo quel giorno…-

I gemelli sorrisero. Adoravano il padre quando raccontava il suo passato alla scuola, con zio George.

- papà…-

-…credi…-

-…ci prendano…-

-…alla scuola?...-

- si tranquilli…-

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Infine l’orario della cena era giunto, ed a momenti sarebbero arrivati gli ospiti.

- mamma veramente….- le si avvicinò.

- papà e zio George…- prese una patatina e se la mise in bocca.

- hanno evocato una palude…-

- a scuola?-

- …e voi come lo sapete?-

- allora è vero!-

- si ma voi non lo fate…-

- per chi ci hai preso?-

“per i gemelli Weasley?” ma non disse niente, poteva aspettarsi di tutto da quei due ormai.

- si può?- chiese una voce inconfondibile dal salotto.

- zio George! – i gemelli sparirono a salutarlo – zio George!-

- scusa Herm...- le disse Pansy in attesa del terzo figlio - Kyle e Annelies erano presi dalla nonna...- la baciò sulla guancia - ma..mi hanno promesso che la prossima cena la dedicano a te..sai quanto ti adorano...-

-Pansy non devi preoccuparti...anche io li adoro...- la guardò - come va , la bambina?-

- è più calma adesso...ma stamattina non smetteva di tirare calci!-

Poco dopo apparvero gli ultimi due, Draco e Ginny in dolce attesa con in braccio il piccolo Alex.

- zio Draco! – Iris lo abbracciò entusiasta.

Lo adorava, come una ragazzina può adorare uno zio. Era il suo terzo confidente dopo i genitori.

- tesoro che ti è successo?- le chiese Ginny.

- puffola pigmee…- ammise – le due pesti…-

- mi spiace…- le sorrise.

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La cena si svolse molto chiacchierata. Hermione si era data molto da fare per prepararla, ed adorava farlo.

- Nik smettila di muoverti, mi hai dato un calcio!- gli disse la sorella.

- scusa…- la guardò – Isabelle…-

- mi passi le patatine?-

Tra Nik ed Isabelle c’era molta complicità, così come tra Tom ed Elektra, Alex stava bene con tutti, ma adorava la sorella maggiore più degli altri.

- Iris…- le toccò la manica – mi metti l’acqua per favore?-

- ecco qui piccoletto…- gli rispose anche se il fratello aveva quasi sei anni, ma per lei era piccolo.

Fred la guardò, poi guardò la moglie e le sorrise. Avevano dei figli un po’ pestiferi, vero…ma quando si trattava di fare un favore l’uno all’altro erano disponibili in tutto.

Iris a volte si lamentava degli scherzi dei gemelli, ma alla fine si arrendeva quando loro le chiedevano scusa.

I gemelli ovviamente continuavano, ma poi si pentivano e le chiedevano di raccontare le favole. Perché nessuno sapeva fare le voci come lei.

E certe sere ,passando vicino alla camera Hermione e Fred li vedevano. Iris seduta su un cuscino gigante con Alex in braccio, in mezzo ai gemelli, le due sorelle sedute sul letto alle sue spalle. Totalmente rapiti dalla sua voce.

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spero sia stato di vostro gradimento