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Autore: Purelove    29/10/2010    6 recensioni
EDWARD POV: "Qualcosa però si è risvegliato o è arrivato.
Qualcosa di schifoso e potente.
energie.
Non avrei mai pensato in tutta la mia vita di scontrami in qualcosa di così fottutamente puro. Non una macchia intaccava la sua aurea, neppure il Papa era così puro.
Mi avvicino a lei perdendo quasi completamente le energie, solo una fiammella dentro di me era vigile e mi permetteva di resistere a quell'onda di potere così intenso e puro.
La guardo rimanendo abbagliato. La ragazza indossa un semplice abito bianco che con i raggi della Luna sembrava quasi trasparente, una benda dello stesso colore dell'abito era stretta intorno ai suoi occhi privandomi della vista dei suoi occhi, i capelli sono di un castano rossiccio con delicati boccoli che le ricadono sulle spalle.
Sarebbe fantastica se non fosse per la sua aurea così bianca e pura.
-Cosa diavolo sei?-ringhio accasciandomi al suolo a meno di un metro da quella creatura."
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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PRIGIONIERA
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Sono passati esattamente tre giorni, sei ore e quattordici minuti dall'ultima volta che l'ho vista. Credo di stare per impazzire, sopratutto per la mia voglia costante di sangue umano.
All'inizio non potevo credere che la mia voglia fosse dovuta a qualche intervento da parte del "compagno di Bella" ma ora sono più convinto che abbia fatto qualcosa per impedirmi di nutrirmi come il resto della mia famiglia.
Ben presto l'oro nei miei occhi è svanito per fare posto a due occhi rossi. Occhi che odio, occhi che odiano tutta la mia famiglia per non parlare di Jasper che è il più sensibile; è quello che soffre di più tra tutti sentendo la mia costante emozione. Più volte lui e Alice si sono dovuti allontanare per evitare di fargli commettere una sciocchezza e senza di lei sono sperso.
Perché lei dopotutto è l'unica che può prevedere un suo ritorno.
Se tornerà.
«Fratellino...che ne dici di andarci a sgranchire un pò le gambe e respirare aria buona?» mi propone Emmett dandomi numerose pacche sulle spalle.
Abbiamo preso a girare fino al nord dove l'aria è più fredda e gli odori di esseri umani via via scompaiono, quel ragazzino ha fatto veramente del suo meglio per rendere la mia non-vita una merda. Sono peggio di Jasper. Incredibile.
Non riesco a sostenere nemmeno lo sguardo di mio padre, Carlisle, lui per primo mi ha spiegato la necessità di non far del male agli esseri umani ed ora io, suo figlio, il suo primo figlio deve nutrirsi del loro sangue. Sangue nelle buste, donato ovvio ma non penso che lui sia d'accordo.
Finge come gli altri che più o meno vada tutto bene ma è ovvio che non è felice.
Cerca di celarmi i suoi pensieri come meglio può ma ha passato tutti questi anni vivendo una tranquillità quasi umana perché lui è speciale. Perché lui pensa. Non è impulsivo come me.
Pensavo di essermi avvicinato a lui, di riuscire ad eguagliarlo ma capisco che il suo vero potere è un'umanità sorprendente che nessuno al Mondo avrà mai.
Ha una percezione così estesa e vera sul bene e il male che mai nessuno potrà avere.
Carlisle è questo. Bontà, che è riuscito a mantenere nonostante la sua nuova natura.
«Andiamo!»
Più mi allontano da qui e da loro meglio sarà. Anche per gli esseri umani che abitano qui a Forks. Non posso metterli in pericolo in questo modo solo perchè non riesco a rimanere lucido.
Spero solo di non incontrare Jasper e Alice nel mio cammino.
Per fortuna i pensieri di Emmett sono del tutto innocui per me. Non è mai andato su pensieri scomodi o almeno non in mia presenza.
«A chi arriva prima?»
Non faccio nemmeno in tempo a rispondere che è già partito. Seguo la sua scia andando a nord oltrepassando confini, fiumi, boschi. Tutto quello che c'è sulla mia strada sguscia via, lo supero grazie alla mia attitudine alla corsa quando un profumo mi scuote fino a farmi fermare.
Emmett cade su di me rovinosamente provocando il rumore di un tuono nell'aria.
Lo guardo trovando solo una piccola increspatura sulla sua fronte, guarirà presto.
«Diavolo che cos...»
Si blocca anche lui attirato dallo stesso odore che un attimo prima ho percepito.
Iniziamo entrambi a correre, attirati da quella fonte calda e viva di sangue. Mi blocco appena vedo un corpo avvolto su sé stesso, una ragazza dai capelli scuri.
È la cosa più deliziosa che abbia mai sentito.
Lì, inerme e pronta come se fosse su un piatto d'argento apposta per me. I pensieri di mio fratello non sono da meno, sento la sua fame per lei che cresce la mia.
«È mia!» ruggisco mentre lei impaurita si ritrae provocando uno spostamento d'aria che mi fa vacillare. Emmett sta combattendo un'ardua lotta con sé stesso ma la parte più razionale di lui, quella che adesso a me manca lo fa scappare lontano per soddisfare il mio bisogno di sangue. Quando incontro i suoi occhi mi blocco per alcuni istanti, gli occhi di Bella mi fissano impauriti e spaesati pur non sentendo veramente paura nei miei confronti.
La scruto cercando qualche segno di un possibile attacco ma la foresta è immobile e lei è troppo una preda succulenta per lasciarmela scappare.
Mi avvicino lentamente, «Fermati prima di morire tu stesso.»
I miei denti si scoprono automaticamente pregustando il momento in cui lacereranno la sua tenera carne pulsante. «Non farlo.»
Il colpo sul fianco mi spinge per dieci metri verso destra. Mi rimetto immediatamente in piedi guardando il mio aggressore trovando solamente mia sorella Rosalie.
«Se la tocchi, ti ucciderò.» ringhia, i capelli svolazzano davanti al viso.
Ci fronteggiamo a vicenda, uno contro l'altra in posizione d'attacco. «Non sarà tua.» sibilo.
«Idiota. Non sono qui per nutrirmi di lei come invece stavi per fare tu.»
Sfoglio i suoi pensieri trovando la conferma delle sue parole.
Dagli alberi spuntano addirittura Alice e Jasper che evita di guardarmi cercando di usare il suo potere su di me per calmare la mia sete. Non dev'essere facile per lui stare qui in questo momento. Ho smesso di respirare dall'attacco di Rosalie per evitare di essere distratto da lei, Bella così sto a poco a poco riprendendo il controllo sulla mia mente.
Sulla mia parte umana.
«Non vedi? È incinta.» sbotta Alice indicando Bella che è ancora seduta a terra.
Solo ora mi accorgo di un leggero rigonfiamento appena accennato sotto il vestito blu.
Incinta.
«Vai a casa e cerca di calmarti. La porteremo noi indietro.» aggiunge Rosalie riferendosi a lei e ad Alice. Non avrei mai permesso a Jasper di avvicinarsi.
«Tzè, stavi solo per nutrirtene tu!» inveisce Alice ruggendo come una leonessa.
Ha ragione. Mi fa sentire ancora di più un verme.
Tutti i miei fratelli ora stanno facendo come da scudo a Bella ponendosi su un'unica linea.
«Sei stata corrotta.»
Abbasso la testa sul mio piccolo fardello, «Non me ne pento.» mormoro accarezzandomi la pancia. Mike dal canto suo mi rivolge un'occhiataccia con un'ondata di potere non indifferente, mi fa tremare per la sicurezza di mio figlio.
«Hai tradito non solo il tuo compagno ma anche il tuo animo innamorandoti di un essere che per definizione è dannato.»
«Mi sembrava che era quello il mio compito. Salvarli, perdonarli.» rispondo senza alcun timore nonostante la sua presenza mi ha da sempre messo in soggezione.
«Quello era il compito da te assegnato ma ora, sono alla deriva. Continueranno a vivere con la loro maledizione che dondola su di loro come la spada di Damocle.»
«Qualcun altro...potrebbe...» Non mi lascia nemmeno finire.
«Nessun altro si farà peso del tuo compito originario. Hai fatto la tua scelta. Ora ne dovrai pagare le conseguenze.» Dal suo tono capisco che non arriverà niente di buono.
Cado per non so quanto fin quando la Terra stessa non ferma la mia discesa. La terra è umida e fredda, troppo per me e per la prima volta sento il peso del mio corpo, il dolore, la fame e la sete. Tutte emozione umane.
«Sono...umana?» chiedo a me stessa guardando la mia pelle che è sempre lattea ma è priva della perfezione data dal mio stesso creatore.
Alzo lo sguardo trovando Edward davanti a me, con gli occhi iniettati di sangue.

   
 
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