CAPITOLO
II
Tea
Break
Due giorni dopo.
Chi lo avrebbe immaginato? Questa ragazza non
smette mai
di parlare! Mi chiedo se ogni tanto abbia bisogno di respirare anche
lei o se sia dotata di branchie in modo da non dover far riposare
lingua e corde vocali. Ma non è assillante..tutt'altro!
Credo
siano mesi che non rido così tanto.
Ci siamo incontrati davanti l'entrata del café.
Il solo vederla mi ha strappato un sorriso. Ha un'aria particolare
oggi, mette allegria.
E questi boccoli le incorniciano il viso alla perfezione.
Shannon smetti di pensare a lei come donna
e
passa alla modalità amica. Meglio
l'opzione figlia
visto che ha quasi la metà dei tuoi anni.
“Riccia mi piaci di
più..”
Azz..ma perchè bocca e cervello non si mettono
mai d'accordo??
“Oh..grazie!InRealtàSonoAndataDallaParrucchieraConL'IntentoDiCambiareRadicalmenteTaglioColoreFrangettaInsommaUnPo'Tutto
MaPoiLaRagazzaHaPresoInManoLaSituazioneE...”
Oddio, eccola che riattacca a parlare a raffica ogni volta che apro bocca per meno di un secondo..mi farà morire!!! Però mi lascia una bella sensazione rimanere incantato ad ascoltarla. Tutte le volte che sono stato ad un primo appuntamento gravava nell'aria imbarazzo e i momenti di silenzio erano accompagnati da una certa tensione. Con lei tutto questo non esiste. È un fiume in piena, travolgente e sconcertante, riesce a saltare da un argomento all'altro con naturalezza e non ho idea di come il suo cervello riesca a trovare certi collegamenti. È un vulcano in piena eruzione. Parla di tutto, ha un'opinione su tutto, la sua parlantina è inarrestabile. E mi piace. Mi piace perchè è spigliata, è acuta, è intelligente. Mi piace perchè è una continua sorpresa e non sai mai cosa comincerà a raccontarti tra due minuti.
“...EdÈPerQuestoCheIlDecadentismoMiHaSempreAffascinataCosìTanto!
Ehi ma..come diavolo sono finita a parlare di Verlaine?”
“Io non lo so di certo! Avevo
solo chiesto come mai
avessi scelto questo posto.”
“E io ho fatto une panegirico
allucinante e senza
senso sulle acconciature, la vita e la letteratura?”
“E sull'estetica, la tecnologia,
le scelte, il vino e
altri cinque o sei argomenti. Come minimo!”
“Oddio ma davvero?? Cavolo, mi
dispiace, devo esserti
sembrata una palla mortale!”
“Affatto! Forse un po'
sciroccata, ma decisamente NON
noiosa.”
E un sorriso nasce spontaneo sulle mie labbra.
Lei ammutolisce per la prima volta da quando siamo
entrati. È imbarazzata. Ha abbassato lo sguardo e le sue
guancie sono diventate rosse.
“Mi dispiace.” dice.
“E di cosa? Sei diversa dalle
altre che ho conosciuto
ma è una cosa positiva, molto positiva!”
Alza di poco il viso, in modo da piantare le sue pupille
nelle mie. Gli occhi sono un po' lucidi, deve essersi sentita davvero
a disagio o in colpa. Ora sono io a sentirmi un verme. Spero non
abbia frainteso ciò che le ho detto prima e non voglio che
si
senta intimidita o schernita da me.
Ma poi la vedo darsi un paio di colpetti sulle guancie e
di colpo il buonumore si impossessa di nuovo di lei.
“Lo sai che ancora non mi hai
risposto?”
“A cosa?” chiede.
Non capisco se fa sul serio o se mi stia prendendo in
giro.
“Ma come a cosa?? Riguardo la
scelta del posto!”
“Oh!! Non ricordavo questa
domanda! Ahahaha perdonami.
Ogni tanto mi capita di perdermi nei miei stessi discorsi e poi non
ritrovo più il filo. EsattamenteComePrima!
HoCominciatoAParlareEPoiNonSoNéComeNéDoveSonoFinitaE...”
“MADDY!”
“Oddio..lo sto facendo di nuovo,
vero? Ogni tanto è
più forte di me questo iniziare a parlare e non smettere
mai!”
“Me ne sono accorto!”
lo dico ridendo di cuore. “Mi
sto divertendo molto. Peccato che ogni tanto mi sfuggano le
connessioni tra gli argomenti.”
“Fidati, il più delle
volte sfuggono anche a
me!”
Di nuovo quella sua espressione imbarazzata, così
particolare. Asimmetrica. Le si alza l'angolo sinistro della bocca
mentre le iridi guardano dalla parte opposta. E arriccia
impercettibilmente il naso.
“Comunque il servizio
è abbastanza scadente.
Sono quasi 20 minuti che siamo qui e nessuno ci ha portato nemmeno un
menù.”
“Oh cavolo..mi sono scordata! Il
menù è
lì, sopra la mini cabina telefonica..”
“Ah! Ecco ma..mi spieghi questo
posto?”
“Hai ragione, non ti ho ancora
detto nulla. In pratica
l'Halfway – metà strada – è
stato costruito ad
imitazione delle stazioni di servizio disperse nelle strade del
deserto. Il finto elenco telefonico è il menù del
locale, ogni cosa ha il suo codice specifico e per ordinare basta
digitare quel codice sulla tastiera del telefono. Questa sottospecie
di pompa di benzina è lo spinatore delle bevande. Il
cameriere
riempe la pompa e il cliente si riempie il bicchiere fin quando
c'è
abbastanza liquido. È così bizzarro. Mi piace
soprattutto per questo!”
Ora capisco tutto!
“Wow! Non avrei mai creduto che
esistesse un posto del
genere. Forte!”
Poi mi passa l'elenco-menù mentre lei afferra la
cornetta, compone un numero e dopo pochi secondi riattacca. Il
codice, però, mi sembra un po' troppo lungo rispetto a
quelli
segnati.
“Funziona anche da vero telefono
con i numeri di
alcuni dipendenti..” risponde senza che io abbia spiccicato
parola.
Forse il dubbio era chiaramente leggibile sulla mia
faccia!
Dopo qualche istante, da una porta laterale dietro alla
quale pensavo ci fosse un bagno fuori servizio visto il cartello
affisso, spunta un tizio con addosso un grembiule che un tempo deve
essere stato immacolato. Ha capelli e barba lunghi e neri. Ispira
simpatia e fiducia anche a distanza.
“Maddy è inutile che
mi chiami fuori ogni volta
che vieni, tanto lo sappiamo entrambi che finirai per ordinare un
té
nero alla vaniglia e un muffin con scaglie di cioccolato fondente
ricoperto da una glassa di cioccolato bianco..tra l'altro mi chiedo
come fai a non avere ancora il diabete!”
“Eh no, caro mio! Ti sbagli. Oggi
sono in nuova
compagnia e mi sembra giusto cambiare! E poi è la tua
acidità
che mi contrasta il diabete!”
Devono conoscersi bene, sembrano quasi fratello e
sorella dall'intimità con la quale si parlano e si guardano.
“Shannon” mi richiama
alla realtà con la sua
voce dolce “lui è Tomo, cioè Tomislav
detto Tomo, ed
è il pasticcere dell'Halfway.”
“Ciao!”
“Ciao a te! Ehi ma..io ti
conosco..tu..sei un
fotografo?”
Ma allora sono famoso!
“Sì, ho uno studio non
lontano da qui.”
“Shannon Lito,
giusto?”
“Ehm, sarebbe Leto..”
“Ah scusa. Comunque hai
fotografato mia sorella,
Ivana, qualche anno fa. Anche grazie al tuo book sta avendo una bella
carriera da modella! Ti deve molto!”
“Ivana...Ivana...oh
sì! Ivana! Bè, ti
ringrazio ma credo che il successo sia merito della sua bellezza e
del suo bel caratterino!”
“Ahahah te ne sei accorto anche
tu?”
“Bè, quando provi a
farle notare che la
spallina scesa del vestito stona un po' con l'atmosfera seria e
precisa del set e, in tutta risposta, uno sgabello sfiora il tuo
collo..sì, ti accorgi che è una che sa il fatto
suo e
non si fa mettere i piedi in testa!”
Tomo ha una risata contagiosa.
E mi sembra già di conoscerlo da una vita.
“Comunque ragazzi, ditemi tutto,
cosa posso portarvi?”
“Io andrò sul
classico..una bella tazza fumante
di tè al limone e una fetta di torta di mele!”
“Ottima scelta..oggi mi
è venuta
particolarmente buona! E tu tesoro?”
La vedo in estrema difficoltà.
“Io..ehm..facciamo che oggi
prendo del té
verde. No, aspetta. Té verde alla menta..”
“Maddy a te non piace la
menta..”
“Oh..hai ragione. Allora facciamo
del tè
bianco.”
“Guarda che poi ti stomaca, ti
conosco.”
“Sì, hai ragione anche
su questo..mmm..il tè
rosso!!!!!”
“Abbiamo già appurato
che ne sei
allergica..possibile che non ricordi queste cose?? Ahahaha sei
proprio strana M!”
“Uffa..è vero..allora
vado anche io di classico
tè al limone. Com'è banale!”
“Almeno, per una volta cambi! E
da mangiare?”
È letteralmente interdetta.
Fissa il menù a bocca aperta e occhi sbarrati.
Sembra quasi che non abbia visto mai l'innumerevole quantità
di dolci di questo posto. Tomo deve essere un pasticcere eccezionale
per lavorare così tanto.
Come avevo immaginato. Sette minuti
abbondanti per
decidere una torta. Mai incontrata una persona tanto indecisa in
fatto di cibo!
E davvero non capisco. Un comportamento del genere mi ha
sempre infastidito da morire, forse perchè sono un tipo
deciso
– e anche piuttosto istintuale – e non penso mai
troppo, ma con
lei...non lo so, è una cosa che adoro. La rende
così
curiosa e...buffa! Sì, buffa è la parola che
cercavo
per descriverla da quando ha attaccato a parlare!
“Ok, quindi due tè al
limone, una fetta di
torta di mele e un brownie. Siamo sicuri?”
“Io in dieci minuti non ho
cambiato idea ahahah!”
“E quella cos'era? Una
frecciatina nei miei confronti?
Antipatico!!”
Mi fa la linguaccia e mi sembra così piccola,
tenera, quasi indifesa.
Shannon.....anche la sindrome da crocerossino NO per
favore!!
“Comunque sì Tomo.
Sono sicura anche io.”
“Bene, allora a tra poco. Ah,
Shannon, visto che sei
quasi morto per colpa di mia sorella, oggi offre la casa!”
“No, ma davvero, non
serve!”
“Insisto.”
“Ah bè, se la metti
così!”
Maddy ha di nuovo un altro attacco di
logorrea. Vorrei
davvero ascoltarla ma sono preso da Tomo. Si è fermato in
mezzo alla sala come in attesa di qualcosa. Lei non può
vederlo perchè gli da le spalle, quando ad un certo punto la
sento esclamare:
“ODDIO! Tomooooooooo..”
Lui scoppia in una risata ben poco discreta.
“Oggi ci hai messo più
del solito a
richiamarmi..tè nero alla vaniglia e un muffin con scaglie
di
cioccolato fondente ricoperto da una glassa di cioccolato
bianco?”
“Ti voglio bene
Tomino!!”
“E non chiamarmi
Tominoooo!”
“Allora..ti voglio bene
Tomofo!”
“Ecco, così va
meglio..”
Questa ragazza è davvero senza speranze!
“Ma sei sempre
così?”
“Il più delle volte!
Sono incorregibile!!”
Il resto del pomeriggio è
passato davvero in
tranquillità. Maddy mi è sembrata più
calma e ha
abbandonato la parlantina feroce. Ammetto però che un po' mi
dispiace. Mi mancava qualcuno che desse un ritmo alla mia vita e lei
ne dà uno davvero veloce!
È già uscita, doveva incontrarsi con degli
amici per discutere di non-so-quale-assurda-festa. Io mi sono preso
un momento in più. Certe volte non posso fare a meno di
pensare.
Ma il filo dei pensieri viene interrotto dalla visione
di Tomo in piedi davanti a me.
Sembra serio.
Non so se preoccuparmi.
“Che intenzioni hai con
lei?”
“Cosa sei, suo padre?”
“Rispondi.”
“Senti amico, se interessa a te
la lascio stare...”
“Non sono interessato a lei in
quel senso. Per favore
rispondi alla mia domanda.”
“Io..io non lo so. È
originale, un po'
eccentrica. Vorrei conoscerla meglio. Non so dirti se ci sposeremo o
meno ma so che voglio passare del tempo con lei.”
La mandibola non è più serrata,
l'espressione più ammorbidita.
“Ok. Bene.”
“Bene.”
“Sappi che a volte tende ad
esagerare. Quando ti
parlerà della sua vita, capirai.”
Abbozza un sorriso.
“Devi volerle molto
bene.”
“Sì. La conosco da
molti anni e le sono stato
accanto in momenti non sereni. È una sorella.”
“Avrò cura di
lei.”
“Grazie.”
@Julie91love: ahahahah con calma saprai TUTTO! :) Sono davvero contenta che ti piaccia e spero di non deludere le aspettative andando avanti! Un bacioneeee
@Angel_lily: fortuna allora che ci sei tu a recensire sennò qua mi lasciano a secco! XD Anche questo capitolo l'hai già letto (come del resto i prossimi 2 che pubblicherò) ma per il finale...ahahah non dico nulla! u_u Un bacioneeee
Un grazie anche a coloro che leggono solamente..spero comunque che la storia non faccia troppo schifo! XD