Ottava
classificata al "Classici Disney contest" indetto da
LyraPotter e vincitrice del premio Miglior Personaggio.
Autore:
Erigre
Film scelto: Tarzan
Titolo: Brutta bestia la gelosia!
Personaggi principali: Lily/James, Sirius
Black
Genere: Sentimentale
Rating: Verde
Avvertimenti: One-shot
Introduzione: “Quando
ci si mette
l’amore… Gli amici dove li mettiamo?”
Questa è la domanda che si pone Sirius
Black da quando il suo migliore amico, James, si è fidanzato
con Lily. Riuscirà
Felpato a trovare una risposta a questo interrogativo?
Note della’autore: E’ la prima volta che scrivo una storia dedicata ai Malandrini; spero davvero di non essere andata in OOC.
Brutta
Bestia La Gelosia
-Remus,
Peter, dov’è lui?- domandò un Sirius
Black alquanto agitato, entrando come un
bolide impazzito nel dormitorio.
-Nelle
cucine!- esclamò Peter aprendo una Cioccorana.
-Al campo di Quiddich-
rispose invece Remus,
alzando gli occhi dal libro di Trasfigurazione per guardare
l’amico.
Sirius
inarcò le sopracciglia, scettico.
I
due si scambiarono un’occhiata, cercando di mettersi
d’accordo soltanto con lo
sguardo.
-Al
campo di Quiddich- affermò Peter, masticando frettolosamente.
-Nelle
cucine- disse contemporaneamente Remus.
Lunastorta
si portò una mano sulla fronte, esasperato: con Peter non
c’era davvero niente
da fare.
-Vi
prego, ditemi che è in giro per il castello a tormentare il
vecchio custode-
-E’
in biblioteca, Sirius- rispose Remus, cauto.
-A
prendere in giro i Serpeverde, suppongo-
-Sta
studiando per il test di pozioni-
-Con
Mocciosus, vero?-.
Quasi
quasi avrebbe preferito vedere il suo migliore amico stringere amicizia
con
quel Serpeverde untuoso che saperlo in biblioteca con...
-E’
con Lily-.
Sirius
si buttò sul suo letto, rimbalzando sul materasso. -Non
è possibile! James
passa più tempo con la Evans che con noi Malandrini!-.
-E’
cotto di lei da un bel po’, Sirius…è
normale che ci trascuri un po’. Dovresti
essere contento per lui- lo rimbeccò Remus.
-Ma
io lo sono! E tanto anche!- esclamò. –E solo che
non capisco cosa ci trovi di
tanto affascinante in lei!-.
-E’
una bella ragazza... - cominciò Peter.
-Il
castello è pieno di belle ragazze, Codaliscia-
-Lily,
oltre ad essere bella, è anche intelligente... -
-E’
un prefetto, Remus!- sbraitò Felpato. -Noi quelli come lei
li prendiamo in
giro- a un'occhiataccia dell'amico si corresse. -Oh Lunastorta, non ti
preoccupare...
tu sei uno di noi, certo qualche volta ci fai vergognare, ma rimani
sempre un Malandrino-
-Stare
con Lily non può fargli che bene- disse Remus, deciso.
Sirius
scosse il capo. –E’ troppo
“perfettina” per lui, e lui è
troppo…- ci pensò su
per un attimo, indeciso su quale aggettivo usare per descrivere il suo
migliore
amico – troppo…James
per lei-
terminò.
-Le
tue motivazioni non stanno né in cielo né in
terra, Felpato-
Sirius
lo guardò confuso per qualche istante: alcune volte Remus,
per farsi il
sapientone della situazione, se ne usciva con delle frasi senza
senso…cosa
c’entravano il cielo e la terra adesso? Se voleva fare il
secchione, che almeno
lo facesse bene.
-Ma
te ne rendi conto Lunastorta? Evans è come te!
E’ il tuo doppione…ma al femminile!
Cosa ce ne facciamo di un altro
Remus nel gruppo? Te lo immagini baciarla? Sarà come baciare
te-
-Di
questo ne dubito…-
-Io
non voglio dividere il mio migliore
amico con nessuno-
-E’
gelosia questa?- domandò Peter.
-No,
è una questione di principio- rispose Sirius, alzandosi di
scatto dal letto.
-Dove
stai andando?-
-A
scambiare quattro chiacchiere con James- disse, abbandonando la stanza
prima
che Remus potesse fermarlo.
-Cosa
è venuto a fare qui?- domandò accigliata
l’anziana bibliotecaria, stringendosi
di più lo scialle sulle ossute spalle. L’entrata
di Sirius Black nella
biblioteca non annunciava mai niente di buono.
-Devo
fare una ricerca per il mio tema di Pozioni- rispose, con uno dei suoi
migliori
sorrisi angelici.
-Ne
dubito signor Black. La terrò d’occhio-
finì la biblioteca, rivolgendogli
un’occhiata indagatrice.
Sirius
sbuffò, per poi scomparire dietro a degli scaffali alti alla
ricerca del suo
amico; al quale doveva fare proprio un bel discorsetto. Prese un libro
qualsiasi da un ripiano qualunque: doveva avere una buona scusa nel
caso la
vecchiaccia tornasse.
Trascurare
gli
amici,
cose da pazzi! E pensare che era merito suo se quei due adesso stavano
insieme;
era grazie a lui se Lily aveva trovato nel suo dormitorio le tante
lettere che
James scriveva senza inviarle mai.
-Ehilà,
Felpato!- l’unica voce che Sirius potrebbe riconoscere tra
altre mille l’aveva
chiamato da un tavolo alla sua sinistra.
Si
voltò per salutare James, ma la scena che gli si
presentò davanti era…era… non
riusciva a trovare un aggettivo adatto per descriverla.
Quel
ragazzo non poteva essere James: il Ramoso che conosceva da sei anni
non
avrebbe mai passato un intero pomeriggio chiuso in biblioteca -meno che
mai a
studiare Pozioni.
-James!-
esclamò, sforzandosi di sembrare naturale. –Non mi
aspettavo di trovarti qui-
disse, non riuscendo a distogliere lo sguardo dalle mani di James e
Lily
intrecciate sul tavolo.
-Ciao,
Sirius- lo salutò Lily, alzando appena gli occhi dal libro
per poi tornare alla
sua lettura.
Sirius
fece un piccolo cenno con il capo.
-Sai
cosa stavo pensando James? Che ne dici di andare al campo da Quiddich?
Ho
proprio voglia di volare un po’- propose Black, sicuro.
James
non avrebbe mai rinunciato a un po’ di sano allenamento, di
questo ne era certo.
L’amico
guardò prima Sirius poi Lily, in difficoltà.
-Non
saprei…-cominciò. –Lily…-
La
ragazza lo guardò, alzando le spalle. –Dai, vai.
Finisco io qui-
Sirius
abbandonò il suo libro sul tavolo velocemente. –Ho
studiato uno schema
fantastico; sarà-…-s’ interruppe quando
notò che James stava ancora seduto,
indeciso.
-Me
lo dirai un altro giorno, adesso voglio finire qui- disse, indicando i
vari
fogli di pergamena sparsi sul tavolo insieme a pesanti manuali.
L’espressione
del viso di Sirius mutò in men che non si dica. Come faceva
l’amore a cambiare
una persona in quel modo? Merlino, doveva chiamare il San Mungo
urgentemente.
-Ma
perché? Evans può benissimo studiare da sola!-
-Lo
sanno tutti che le femmine quando dicono qualcosa in realtà
vogliono sempre far
intendere il contrario- sussurrò James. -Ricordi quando
diceva di odiarmi, di
non sopportarmi, che non sarebbe mai uscita con un presuntuoso come
me?- disse
tutto d’un fiato sempre a bassa voce.
Sirius
annuì.
-Beh,
è chiaro che non lo pensava davvero…in
realtà mi ha sempre amato-
Affianco
a lui, Lily sorrideva impercettibilmente.
Sirius
scosse il capo, incredulo ma deciso a non arrendersi.
-Questo
sabato è prevista un’uscita a Hogsmeade, potremo
andare da Zonko per…-
La
frase non era ancora finita che James già scuoteva il capo.
–Noi-
(benissimo, pensò Sirius, lui e Lily erano già
diventati un “Noi”…e loro invece
cos’erano?) –Abbiamo un appuntamento con Alice e
Frank- disse Lily.
-Un
appuntamento a quattro?- chiese, leggermente disgustato.
Le
uniche uscite a quattro che fino a quel momento avevano fatto erano
state
quelle con i Malandrini.
-Più
o meno, rimarremo insieme solo per un po’. Vuoi venire con
noi?- gli chiese
Lily.
Oh,
sì! Perché
non facciamo anche un ménage à trois?
–Naturalmente
anche Remus e Peter sono invitati- continuò la ragazza.
-Perché
non invitiamo anche Mocciosus?- domandò sarcastico.
–Manca solo lui-.
Un’espressione
di disgusto passò sul volto di James: almeno in quello non
era cambiato.
-
James - li interruppe la Grifondoro. –Vado a prendere un
libro per la nostra
ricerca- si scusò, preferendo lasciare i due da soli. James
annuì, guardandola
scomparire dietro uno scaffale.
-Da
quando è arrivata lei-
disse Sirius,
alzando un poco il tono della voce e indicando un punto impreciso verso
la sua
destra –Io e i Malandrini non contiamo più niente
per te!- esclamò, battendo
una mano su di un libro.
James
si passò una mano tra i capelli, sorpreso. –Non ti
pare di esagerare Sirius?-
-No!
Ci stai trascurando!-
-Non
è vero!- rispose James, sulla difensiva.
-Quando
ci si
mette l’amore… Gli amici dove li mettiamo?- domandò
Sirius, dando voce alla
domanda che da due settimane aveva in mente.
James
aprì la bocca per poi richiuderla subito dopo: non sapeva
cosa rispondere.
-E
da giorni che mi dai buca!-
-Allora
è questo il problema! Non sono tutti i Malandrini ad avere
problemi con Lily,
sei soltanto tu- disse, calcando sull’ultima parola.
–Sei geloso di lei!-
-Non
dire stupidaggini, James! Neanche fossimo fidanzati-, rispose,
liquidando la
cosa in modo rapido. –Lei sta occupando il mio posto in
tutto; perfino durante
le lezioni!-.
-E’
la mia ragazza, Sirius-
-Sono
il tuo migliore amico, James-
-Proprio
per questo dovresti capirmi, appoggiarmi-
-Forse…forse,
mi sono stancato di farlo! Ogni volta che lei ti rifiutava, io ero
sempre lì-.
-Non
ti capisco, Sirius…non capisco perché non puoi
essere contento per me-
-Signor
Black, signor Potter!- trillò la bibliotecaria, comparsa
all’improvviso alle
loro spalle, attirata dalla loro voce troppo alta. –Cosa
stata combinando?-
-Stiamo
discutendo, non lo vede?- rispose aspramente Sirius.
-Moderi
i termini, Black, se non vuole beccarsi una punizione-
-Soltanto
una chiacchierata tra amici, Madame- disse James, cercando di salvare
la
situazione.
-Amici?
Davvero? Ho ancora questo ruolo nella tua vita?-
-Non
fare lo sciocco, Felpato-
La
signora si aggiustò gli occhiali da vista
sull’aguzzo naso. –Andate via da qui,
per favore. Adesso! Questa è una biblioteca, non
è il luogo adatto per ragazzi
sconsiderati come voi!-.
Sirius
lanciò un’ultima occhiata a James, prima di girare
sui tacchi e lasciare la
biblioteca.
James
si sedette meglio sulla sedia, abbandonando il capo sulla pergamena,
mentre
Lily si avvicinava: aveva sentito tutto.
Gli
poggiò una mano su di una spalla. –Mi dispiace,
James-
-Devo
andare a parlare con lui-
-E’
la prima volta che litigate?-
Ramoso
annuì. –Sì, la prima volta in sei anni-
precisò.
-Sai
cosa credo? Che Sirius infondo abbia un po’ di
ragione…in quest’ultimo mese
siamo stati spesso insieme; anche le mie amiche me l’hanno
fanno notare questa
mattina, in dormitorio-
-Ma…-
-Dobbiamo
trovare un giusto equilibrio, no?- Lily baciò una guancia di
James prima di
dire –Vado a parlare con Sirius-
-Sirius?-
ripeté.
Lily
annuì. –Dove credi possa trovarlo? In dormitorio?-
-C’è
un solo modo per saperlo- disse, prendendo dalla cartella la Mappa del
Malandrino.
-Sirius,
esci da lì- la voce ovattata di Lily Evans distrasse Felpato
dai mille pensieri
che gli invadevano la testa.
Non
rispose: lei era l’ultima persona con cui voleva parlare in
quel momento. Era
colpa sua se aveva litigato con James!
-Black-.
Lily assunse un tono più autoritario. –Esci fuori
da quel bagno,
immediatamente!-
-Vattene,
Evans- ringhiò. –Non ho voglia di parlare, meno
che mai con te!--.
-Black,
questo è il bagno delle ragazze…potrei toglierti
dei punti-
-E
quale sarebbe la novità, Evans?-
Lily
respirò a fondo, usare quel tono autoritario con un testardo
come Sirius Black
non avrebbe portato a niente. –Sirius, volevo soltanto
dirti…-
-Che
mi odi? Il sentimento è ricambiato-
-…
grazie-
-Bla,
bla, bla- gli fece il verso lui, non ascoltandola.
-Grazie, Black-
-Grazie?-
ripeté Sirius, sorpreso. –E per cosa?-
La
breve pausa tra i due fu
interrotta dal rumore dello sciacquone.
-Per
quelle lettere- disse semplicemente.
-Non
sono stato io- disse precipitosamente.
Lily
sorrise. –Ne ho parlato con James; lui non ne sapeva niente
ed io ho fatto due
più due. Quelle lettere mi hanno aiutato a capirlo di
più…e beh, ho scoperto
che James è molto più di un ragazzo spocchioso e
arrogante-.
-E’
il migliore- ammise Sirius.
-Ed
io non ho nessuna intenzione di mettermi fra voi due. Non devi essere
geloso.
Io non voglio essere il quinto Malandrino; non voglio mettermi in mezzo
alla
vostra amicizia; non voglio sostituirti, Sirius! Non sarei mai alla tua
altezza: non riuscirei mai a parlare di quiddich ventiquattro ore su
ventiquattro, non riuscirei a fare battute idiote piene di doppi sensi
su i
nostri professori; non riuscirei mai a giocare all’impiccato
nell’ora di Rüf
invece
di seguire la lezione; non riuscirei mai a creare una mappa fantastica
come la
vostra....-
-Basta,
Evans! Credo di aver capito il concetto! Merlino, quanto parli-.
-Siete
come fratelli-
-No-
la corresse Sirius. –Noi siamo
fratelli-.
La
porta del bagno si aprì, mentre Sirius sorridendo
uscì dal cubicolo dove da
ormai mezzora si era stanziato.
Lily
lo guardò, non sapendo bene che fare, poi portò
la mano in avanti.
-Tregua?-
propose la ragazza.
Felpato la scrutò
bene, prima di aprirsi in un
sorriso. –Tregua- disse, stringendo la mano nella sua.
Sirius
ancora non lo sapeva, ma da quel giorno alla sua piccola vera famiglia
si
aggiunse anche una sorella.
Sono
davvero felice della mia posizione e del mio punteggio, più
di metà storia è stata scritta in due ore e di
conseguenza pensavo di arrivare
ultima.
Era
la prima volta che scrivevo sui Malandrini e ringrazio la
giudice per avermi dato questa opportunità. Spero di non
averli “rovinati”
troppo! ^^
Questo
è il giudizio:
8°
Classificata a parimerito
Erigre-Brutta Bestia La Gelosia!
Grammatica e sintassi: 8.5/10 punti
Stile: 8.5/10 punti
Originalità: 8.5/10 punti
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10 punti
Attinenza alla traccia: 10/10 punti
Gradimento personale: 9.5/10 punti
Totale: 54/60 punti
Davvero è stata la prima volta che hai scritto dei
Malandrini? Te lo chiedo
perché sei riuscita ad inquadrarli davvero bene,
perciò già solo per questo ti
faccio i miei complimenti: leggere storie su di loro, soprattutto ben
scritte,
è sempre un piacere per questi vecchi occhi stanchi.
Ma procediamo con ordine. Sono stata costretta a scalare un
po’ sul voto di
grammatica perché ho trovato diversi errori: partendo dai
meno gravi, tre di
battitura (troppo…Jamesper lei; Sirius infondo
abbia; due vennefu
interrotta); -E da giorni che, ti è
scappato un accento sulla ‘e’; hai
scritto scorrettamente le parole Quidditch (non quiddich) e
Rüf (non Ruff),
oltre ad esserti dimenticata la maiuscola per Malandrini in un paio di
occasioni.
Inoltre, hai commesso qualche errore in punteggiatura, in particolare
per quel
che riguarda i dialoghi: introducendo i dialoghi con il trattino, come
fai tu,
in casi come questo [-A prendere in giro i Serpeverde,
suppongo-], non
vanno chiusi, bensì basta mettere il punto e andare a capo.
Vanno chiusi solo
segue la descrizione del dialogo, come qui [-Nelle cucine!-
esclamò Peter].
Inoltre, quando il dialogo si chiude e la narrazione prosegue
direttamente [es.
-Ehilà, Felpato!- l’unica voce che],
ci vuole il punto fermo.
Tutte queste imprecisioni hanno inciso anche sul voto in stile:
più che altro,
in certi punti il discorso risulta un po’ discontinuo e
frammentario,
soprattutto a causa di un abuso di punti e virgola laddove una virgola
semplice
creava una pausa più che sufficiente ai fini della
narrazione.
Ciò detto, il tuo Sirius geloso e trascurato mi ha
conquistato: ho già letto
qualche altra storia sull’argomento, devo essere sincera, ma
l’hai trattato in
maniera davvero divertente. Oltretutto, rispetto ad altre occasioni in
cui
Sirius in realtà non ha un reale motivo per essere geloso,
la tua storia mi ha
suggerito che in questo caso la sua parte di ragione ce
l’avesse pure lui,
anche se la sua reazione è ovviamente eccessiva. E del
resto, la comicità della
storia risiede proprio nei suoi ragionamenti assolutamente esagerati,
soprattutto nella prima parte con Remus e Peter.
Ottima caratterizzazione, davvero: Sirius mi è parso a un
passo
dall’esaurimento, ma la sua paura di perdere il suo migliore
amico a causa di
Lily la trovo molto coerente con il personaggio; Lily gioca bene la
parte della
fidanzata comprensiva e pronta al compromesso: ovviamente
l’offerta di tregua
non poteva venire che da lei; quanto a James, beh, lui è un
po’ un incognita:
si adatta senza problemi alla parte dell’innamorato perso, ma
mi è mancato un
po’ troppo il suo lato malandrino, se devo dirla tutta
(oltretutto, Lily o non
Lily, James che rifiuta di toccare l’argomento Quidditch
proprio non ce lo
vedo). In compenso, ti va una nota di merito per aver inserito Peter e
avergli
ritagliato il suo giusto spazio, commisurato a quello di Remus: alla
fine,
risultano entrambi forse poco approfonditi, ma in fondo sono due
comparse, non
era certo necessario soffermarsi anche su di loro.
Come ho già detto, questa storia si meriterebbe una medaglia
d’oro soltanto per
Sirius, che è a tutti gli effetti il padrone incontrastato
della scena: Lily e
James che si scambiano marinerie li sono già visti decine di
volte, ma questo
Sirius così adorabilmente geloso mi rimarrà
impresso per un sacco di tempo,
parola di giovane marmotta!
Spero
vi piaccia ^^
Greta