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Autore: Mia_hp    30/10/2010    8 recensioni
“Quando ci si mette l’amore… Gli amici dove li mettiamo?”
Questa è la domanda che si pone Sirius Black da quando il suo migliore amico, James, si è fidanzato con Lily. Riuscirà Felpato a trovare una risposta a questo interrogativo?
Ottava classificata al "Classici Disney contest" indetto da LyraPotter e vincitrice del premio Miglior Personaggio.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Ottava classificata al "Classici Disney contest" indetto da LyraPotter e vincitrice del premio Miglior Personaggio.

 

Autore: Erigre
Film scelto: Tarzan
Titolo: Brutta bestia la gelosia!
Personaggi principali: Lily/James, Sirius Black
Genere: Sentimentale
Rating: Verde
Avvertimenti: One-shot
Introduzione: “
Quando ci si mette l’amore… Gli amici dove li mettiamo?” Questa è la domanda che si pone Sirius Black da quando il suo migliore amico, James, si è fidanzato con Lily. Riuscirà Felpato a trovare una risposta a questo interrogativo? 

Note della’autore:  E’ la prima volta che scrivo una storia dedicata ai Malandrini; spero davvero di non essere andata in OOC.

 

 

 

Brutta Bestia La Gelosia

 

-Remus, Peter, dov’è lui?- domandò un Sirius Black alquanto agitato, entrando come un bolide impazzito nel dormitorio.

-Nelle cucine!- esclamò Peter aprendo una Cioccorana.

 -Al campo di Quiddich- rispose invece Remus, alzando gli occhi dal libro di Trasfigurazione per guardare l’amico.

Sirius inarcò le sopracciglia, scettico.

I due si scambiarono un’occhiata, cercando di mettersi d’accordo soltanto con lo sguardo.

-Al campo di Quiddich- affermò Peter, masticando frettolosamente.

-Nelle cucine- disse contemporaneamente Remus.

Lunastorta si portò una mano sulla fronte, esasperato: con Peter non c’era davvero niente da fare.

-Vi prego, ditemi che è in giro per il castello a tormentare il vecchio custode-

-E’ in biblioteca, Sirius- rispose Remus, cauto.

-A prendere in giro i Serpeverde, suppongo-

-Sta studiando per il test di pozioni-

-Con Mocciosus, vero?-.

Quasi quasi avrebbe preferito vedere il suo migliore amico stringere amicizia con quel Serpeverde untuoso che saperlo in biblioteca con...

-E’ con Lily-.

Sirius si buttò sul suo letto, rimbalzando sul materasso. -Non è possibile! James passa più tempo con la Evans che con noi Malandrini!-.

-E’ cotto di lei da un bel po’, Sirius…è normale che ci trascuri un po’. Dovresti essere contento per lui- lo rimbeccò Remus. 

-Ma io lo sono! E tanto anche!- esclamò. –E solo che non capisco cosa ci trovi di tanto affascinante in lei!-.

-E’ una bella ragazza... - cominciò Peter.

-Il castello è pieno di belle ragazze, Codaliscia-

-Lily, oltre ad essere bella, è anche intelligente... -

-E’ un prefetto, Remus!- sbraitò Felpato. -Noi quelli come lei li prendiamo in giro- a un'occhiataccia dell'amico si corresse. -Oh Lunastorta, non ti preoccupare... tu sei uno di noi, certo qualche volta ci fai vergognare, ma rimani sempre un Malandrino-

-Stare con Lily non può fargli che bene- disse Remus, deciso.

Sirius scosse il capo. –E’ troppo “perfettina” per lui, e lui è troppo…- ci pensò su per un attimo, indeciso su quale aggettivo usare per descrivere il suo migliore amico – troppo…James per lei- terminò.

-Le tue motivazioni non stanno né in cielo né in terra, Felpato-

Sirius lo guardò confuso per qualche istante: alcune volte Remus, per farsi il sapientone della situazione, se ne usciva con delle frasi senza senso…cosa c’entravano il cielo e la terra adesso? Se voleva fare il secchione, che almeno lo facesse bene.

-Ma te ne rendi conto Lunastorta? Evans è come te!  E’ il tuo doppione…ma al femminile! Cosa ce ne facciamo di un altro Remus nel gruppo? Te lo immagini baciarla? Sarà come baciare te-

-Di questo ne dubito…-

-Io non voglio dividere il mio migliore amico con nessuno-

-E’ gelosia questa?- domandò Peter.

-No, è una questione di principio- rispose Sirius, alzandosi di scatto dal letto.

-Dove stai andando?-

-A scambiare quattro chiacchiere con James- disse, abbandonando la stanza prima che Remus potesse fermarlo.

 

-Cosa è venuto a fare qui?- domandò accigliata l’anziana bibliotecaria, stringendosi di più lo scialle sulle ossute spalle. L’entrata di Sirius Black nella biblioteca non annunciava mai niente di buono.

-Devo fare una ricerca per il mio tema di Pozioni- rispose, con uno dei suoi migliori sorrisi angelici.

-Ne dubito signor Black. La terrò d’occhio- finì la biblioteca, rivolgendogli un’occhiata indagatrice.

Sirius sbuffò, per poi scomparire dietro a degli scaffali alti alla ricerca del suo amico; al quale doveva fare proprio un bel discorsetto. Prese un libro qualsiasi da un ripiano qualunque: doveva avere una buona scusa nel caso la vecchiaccia tornasse.

Trascurare gli amici, cose da pazzi! E pensare che era merito suo se quei due adesso stavano insieme; era grazie a lui se Lily aveva trovato nel suo dormitorio le tante lettere che James scriveva senza inviarle mai.

-Ehilà, Felpato!- l’unica voce che Sirius potrebbe riconoscere tra altre mille l’aveva chiamato da un tavolo alla sua sinistra.

Si voltò per salutare James, ma la scena che gli si presentò davanti era…era… non riusciva a trovare un aggettivo adatto per descriverla.

Quel ragazzo non poteva essere James: il Ramoso che conosceva da sei anni non avrebbe mai passato un intero pomeriggio chiuso in biblioteca -meno che mai a studiare Pozioni.

-James!- esclamò, sforzandosi di sembrare naturale. –Non mi aspettavo di trovarti qui- disse, non riuscendo a distogliere lo sguardo dalle mani di James e Lily intrecciate sul tavolo.

-Ciao, Sirius- lo salutò Lily, alzando appena gli occhi dal libro per poi tornare alla sua lettura.

Sirius fece un piccolo cenno con il capo.

-Sai cosa stavo pensando James? Che ne dici di andare al campo da Quiddich? Ho proprio voglia di volare un po’- propose Black, sicuro.

James non avrebbe mai rinunciato a un po’ di sano allenamento, di questo ne era certo.

L’amico guardò prima Sirius poi Lily, in difficoltà. 

-Non saprei…-cominciò. –Lily…-

La ragazza lo guardò, alzando le spalle. –Dai, vai. Finisco io qui-

Sirius abbandonò il suo libro sul tavolo velocemente. –Ho studiato uno schema fantastico; sarà-…-s’ interruppe quando notò che James stava ancora seduto, indeciso.

-Me lo dirai un altro giorno, adesso voglio finire qui- disse, indicando i vari fogli di pergamena sparsi sul tavolo insieme a pesanti manuali.

L’espressione del viso di Sirius mutò in men che non si dica. Come faceva l’amore a cambiare una persona in quel modo? Merlino, doveva chiamare il San Mungo urgentemente.

-Ma perché? Evans può benissimo studiare da sola!-

-Lo sanno tutti che le femmine quando dicono qualcosa in realtà vogliono sempre far intendere il contrario- sussurrò James. -Ricordi quando diceva di odiarmi, di non sopportarmi, che non sarebbe mai uscita con un presuntuoso come me?- disse tutto d’un fiato sempre a bassa voce.

Sirius annuì.

-Beh, è chiaro che non lo pensava davvero…in realtà mi ha sempre amato-

Affianco a lui, Lily sorrideva impercettibilmente.

Sirius scosse il capo, incredulo ma deciso a non arrendersi.

-Questo sabato è prevista un’uscita a Hogsmeade, potremo andare da Zonko per…-

La frase non era ancora finita che James già scuoteva il capo.

–Noi- (benissimo, pensò Sirius, lui e Lily erano già diventati un “Noi”…e loro invece cos’erano?) –Abbiamo un appuntamento con Alice e Frank- disse Lily.

-Un appuntamento a quattro?- chiese, leggermente disgustato.

Le uniche uscite a quattro che fino a quel momento avevano fatto erano state quelle con i Malandrini.

-Più o meno, rimarremo insieme solo per un po’. Vuoi venire con noi?- gli chiese Lily.

Oh, sì! Perché non facciamo anche un ménage à trois?

–Naturalmente anche Remus e Peter sono invitati- continuò la ragazza.

-Perché non invitiamo anche Mocciosus?- domandò sarcastico. –Manca solo lui-.

Un’espressione di disgusto passò sul volto di James: almeno in quello non era cambiato.

- James - li interruppe la Grifondoro. –Vado a prendere un libro per la nostra ricerca- si scusò, preferendo lasciare i due da soli. James annuì, guardandola scomparire dietro uno scaffale.

-Da quando è arrivata lei- disse Sirius, alzando un poco il tono della voce e indicando un punto impreciso verso la sua destra –Io e i Malandrini non contiamo più niente per te!- esclamò, battendo una mano su di un libro.

James si passò una mano tra i capelli, sorpreso. –Non ti pare di esagerare Sirius?-

-No! Ci stai trascurando!-

-Non è vero!- rispose James, sulla difensiva.

-Quando ci si mette l’amore… Gli amici dove li mettiamo?- domandò Sirius, dando voce alla domanda che da due settimane aveva in mente.

James aprì la bocca per poi richiuderla subito dopo: non sapeva cosa rispondere.

-E da giorni che mi dai buca!-

-Allora è questo il problema! Non sono tutti i Malandrini ad avere problemi con Lily, sei soltanto tu- disse, calcando sull’ultima parola. –Sei geloso di lei!-

-Non dire stupidaggini, James! Neanche fossimo fidanzati-, rispose, liquidando la cosa in modo rapido. –Lei sta occupando il mio posto in tutto; perfino durante le lezioni!-.

-E’ la mia ragazza, Sirius-

-Sono il tuo migliore amico, James-

-Proprio per questo dovresti capirmi, appoggiarmi-

-Forse…forse, mi sono stancato di farlo! Ogni volta che lei ti rifiutava, io ero sempre lì-.

-Non ti capisco, Sirius…non capisco perché non puoi essere contento per me-

-Signor Black, signor Potter!- trillò la bibliotecaria, comparsa all’improvviso alle loro spalle, attirata dalla loro voce troppo alta. –Cosa stata combinando?-

-Stiamo discutendo, non lo vede?- rispose aspramente Sirius.

-Moderi i termini, Black, se non vuole beccarsi una punizione-

-Soltanto una chiacchierata tra amici, Madame- disse James, cercando di salvare la situazione.

-Amici? Davvero? Ho ancora questo ruolo nella tua vita?-

-Non fare lo sciocco, Felpato-

La signora si aggiustò gli occhiali da vista sull’aguzzo naso. –Andate via da qui, per favore. Adesso! Questa è una biblioteca, non è il luogo adatto per ragazzi sconsiderati come voi!-.

Sirius lanciò un’ultima occhiata a James, prima di girare sui tacchi e lasciare la biblioteca.

James si sedette meglio sulla sedia, abbandonando il capo sulla pergamena, mentre Lily si avvicinava: aveva sentito tutto.

Gli poggiò una mano su di una spalla. –Mi dispiace, James-

-Devo andare a parlare con lui-

-E’ la prima volta che litigate?-

Ramoso annuì. –Sì, la prima volta in sei anni- precisò.

-Sai cosa credo? Che Sirius infondo abbia un po’ di ragione…in quest’ultimo mese siamo stati spesso insieme; anche le mie amiche me l’hanno fanno notare questa mattina, in dormitorio-

-Ma…-

-Dobbiamo trovare un giusto equilibrio, no?- Lily baciò una guancia di James prima di dire –Vado a parlare con Sirius-

-Sirius?- ripeté.

Lily annuì. –Dove credi possa trovarlo? In dormitorio?-

-C’è un solo modo per saperlo- disse, prendendo dalla cartella la Mappa del Malandrino.

 

 

-Sirius, esci da lì- la voce ovattata di Lily Evans distrasse Felpato dai mille pensieri che gli invadevano la testa.

Non rispose: lei era l’ultima persona con cui voleva parlare in quel momento. Era colpa sua se aveva litigato con James!

-Black-. Lily assunse un tono più autoritario. –Esci fuori da quel bagno, immediatamente!-

-Vattene, Evans- ringhiò. –Non ho voglia di parlare, meno che mai con te!--.

-Black, questo è il bagno delle ragazze…potrei toglierti dei punti-

-E quale sarebbe la novità, Evans?-

Lily respirò a fondo, usare quel tono autoritario con un testardo come Sirius Black non avrebbe portato a niente. –Sirius, volevo soltanto dirti…-

-Che mi odi? Il sentimento è ricambiato-

-…   grazie-

-Bla, bla, bla- gli fece il verso lui, non ascoltandola.

-Grazie, Black-

-Grazie?- ripeté Sirius, sorpreso. –E per cosa?-

La breve pausa tra i due fu interrotta dal rumore dello sciacquone.

-Per quelle lettere- disse semplicemente.

-Non sono stato io- disse precipitosamente.

Lily sorrise. –Ne ho parlato con James; lui non ne sapeva niente ed io ho fatto due più due. Quelle lettere mi hanno aiutato a capirlo di più…e beh, ho scoperto che James è molto più di un ragazzo spocchioso e arrogante-.

-E’ il migliore- ammise Sirius.

-Ed io non ho nessuna intenzione di mettermi fra voi due. Non devi essere geloso. Io non voglio essere il quinto Malandrino; non voglio mettermi in mezzo alla vostra amicizia; non voglio sostituirti, Sirius! Non sarei mai alla tua altezza: non riuscirei mai a parlare di quiddich ventiquattro ore su ventiquattro, non riuscirei a fare battute idiote piene di doppi sensi su i nostri professori; non riuscirei mai a giocare all’impiccato nell’ora di  Rüf invece di seguire la lezione; non riuscirei mai a creare una mappa fantastica come la vostra....-

-Basta, Evans! Credo di aver capito il concetto! Merlino, quanto parli-.

-Siete come fratelli-

-No- la corresse Sirius. –Noi siamo fratelli-.

La porta del bagno si aprì, mentre Sirius sorridendo uscì dal cubicolo dove da ormai mezzora si era stanziato.

Lily lo guardò, non sapendo bene che fare, poi portò la mano in avanti.

-Tregua?- propose la ragazza.

 Felpato la scrutò bene, prima di aprirsi in un sorriso. –Tregua- disse, stringendo la mano nella sua.

Sirius ancora non lo sapeva, ma da quel giorno alla sua piccola vera famiglia si aggiunse anche una sorella.

 

 

 

 

 

 

Sono davvero felice della mia posizione e del mio punteggio, più di metà storia è stata scritta in due ore e di conseguenza pensavo di arrivare ultima.

Era la prima volta che scrivevo sui Malandrini e ringrazio la giudice per avermi dato questa opportunità. Spero di non averli “rovinati” troppo! ^^

 

Questo è il giudizio:

 

 

8° Classificata a parimerito
Erigre-Brutta Bestia La Gelosia!


Grammatica e sintassi: 8.5/10 punti
Stile: 8.5/10 punti
Originalità: 8.5/10 punti
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10 punti
Attinenza alla traccia: 10/10 punti
Gradimento personale: 9.5/10 punti
Totale: 54/60 punti

Davvero è stata la prima volta che hai scritto dei Malandrini? Te lo chiedo perché sei riuscita ad inquadrarli davvero bene, perciò già solo per questo ti faccio i miei complimenti: leggere storie su di loro, soprattutto ben scritte, è sempre un piacere per questi vecchi occhi stanchi.
Ma procediamo con ordine. Sono stata costretta a scalare un po’ sul voto di grammatica perché ho trovato diversi errori: partendo dai meno gravi, tre di battitura (troppo…Jamesper lei; Sirius infondo abbia; due vennefu interrotta); -E da giorni che, ti è scappato un accento sulla ‘e’; hai scritto scorrettamente le parole Quidditch (non quiddich) e Rüf (non Ruff), oltre ad esserti dimenticata la maiuscola per Malandrini in un paio di occasioni.
Inoltre, hai commesso qualche errore in punteggiatura, in particolare per quel che riguarda i dialoghi: introducendo i dialoghi con il trattino, come fai tu, in casi come questo [-A prendere in giro i Serpeverde, suppongo-], non vanno chiusi, bensì basta mettere il punto e andare a capo. Vanno chiusi solo segue la descrizione del dialogo, come qui [-Nelle cucine!- esclamò Peter]. Inoltre, quando il dialogo si chiude e la narrazione prosegue direttamente [es. -Ehilà, Felpato!- l’unica voce che], ci vuole il punto fermo.
Tutte queste imprecisioni hanno inciso anche sul voto in stile: più che altro, in certi punti il discorso risulta un po’ discontinuo e frammentario, soprattutto a causa di un abuso di punti e virgola laddove una virgola semplice creava una pausa più che sufficiente ai fini della narrazione.
Ciò detto, il tuo Sirius geloso e trascurato mi ha conquistato: ho già letto qualche altra storia sull’argomento, devo essere sincera, ma l’hai trattato in maniera davvero divertente. Oltretutto, rispetto ad altre occasioni in cui Sirius in realtà non ha un reale motivo per essere geloso, la tua storia mi ha suggerito che in questo caso la sua parte di ragione ce l’avesse pure lui, anche se la sua reazione è ovviamente eccessiva. E del resto, la comicità della storia risiede proprio nei suoi ragionamenti assolutamente esagerati, soprattutto nella prima parte con Remus e Peter.
Ottima caratterizzazione, davvero: Sirius mi è parso a un passo dall’esaurimento, ma la sua paura di perdere il suo migliore amico a causa di Lily la trovo molto coerente con il personaggio; Lily gioca bene la parte della fidanzata comprensiva e pronta al compromesso: ovviamente l’offerta di tregua non poteva venire che da lei; quanto a James, beh, lui è un po’ un incognita: si adatta senza problemi alla parte dell’innamorato perso, ma mi è mancato un po’ troppo il suo lato malandrino, se devo dirla tutta (oltretutto, Lily o non Lily, James che rifiuta di toccare l’argomento Quidditch proprio non ce lo vedo). In compenso, ti va una nota di merito per aver inserito Peter e avergli ritagliato il suo giusto spazio, commisurato a quello di Remus: alla fine, risultano entrambi forse poco approfonditi, ma in fondo sono due comparse, non era certo necessario soffermarsi anche su di loro.
Come ho già detto, questa storia si meriterebbe una medaglia d’oro soltanto per Sirius, che è a tutti gli effetti il padrone incontrastato della scena: Lily e James che si scambiano marinerie li sono già visti decine di volte, ma questo Sirius così adorabilmente geloso mi rimarrà impresso per un sacco di tempo, parola di giovane marmotta!

 

 

 

Spero vi piaccia ^^

Greta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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