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Autore: NadeHolery    30/10/2010    1 recensioni
"Ah... Aiutatemi..."
Gli Angeli esistono?
Noi salviamo la gente, noi portiamo la pace ove andiamo...
E i Paralleli?
Grazie al loro aiuto possiamo salvarne sempre di più...
Per questo gli umani ci fanno invocare tramite loro...
Ma se un giorno gli umani ci invocassero da soli, e nel modo sbagliato...?
Genere: Comico, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Secondo: Smemorino

 

Ah… La testa…

Aprii gli occhi e mi guardai attorno assonnato, dov’ero?

“Oh, giusto… Ieri sera... Che è successo ieri sera…?”

Non ricordavo nulla della sera prima, solo un’infinita paura, ma non ricordavo nemmeno di cosa! Scrollai la testa e mi alzai appoggiandomi al muro. Non riuscivo a stare in equilibrio. Chiusi gli occhi e sospirai, che mi era capitato?

Quando riaprii gli occhi mi guardai intorno, per capire dove mi trovavo. Vedevo sfuocato, non distinguevo bene il tutto, ma mi sembrava abbastanza semplice. Attorno a me vi erano muri bianchi e mobili altrettanto bianchi, un piccolo lettino, un comodino, un armadio e una scrivania con la sedia abbinata per colore, al pavimento legno chiaro, freddo e duro, in netto contrasto con i miei piedi caldi appoggiati a terra – sì, anche io ho i piedi –, una vera tortura.

Posai lo sguardo sulle mie mani, erano calde, molto calde, come quando qualcuno si è appena alzato dal letto e ha ancora a dosso quel calore che lo attira al letto come un magnete per non esporlo al freddo del mondo esterno. Aspettai un paio di minuti, aspettavo che mi tornasse l’equilibrio che non avevo ancora. Una volta che la stanza smise di ondeggiarmi davanti mossi qualche passo, fino alla scrivania, a circa tre o quattro metri dal muro a cui mi ero appoggiato prima. Misi le mani sulla sedia e strizzai gli occhi per vederci bene. C’era qualcosa sulla scrivania, un foglio forse.

Tirai indietro la sedia e mi sedetti prendendo il foglio tra le mani. Lo guardai un attimo, c’erano delle parole scritte con una penna di un colore abbastanza insolito per una penna, viola.

 

Hey fratellino!

Ti sorprendi che ti scrivo una lettera eh?

Beh, ho delle bellissime notizie! Sei stato accettato!

Verrai alla scuola dove va anche la tua sorellona!

Spero di rivederti per i corridoi presto o tardi,

con affetto

your lovely sister.

 

Sister? Non ricordavo di avere una sorella, mi sembrava di essere figlio unico…

Ma non era questa la cosa importante! Ormai avevo già… Aspetta aspetta aspetta, quanti anni avevo…?

-Non posso essermelo dimenticato! È una cosa fondamentale cavolo!- Posai lo sguardo sul muro bianco, lo osservai un paio di secondi, strizzai gli occhi… Finchè non assunsi un’espressione tra l’ebete e lo scocciato… Non ricordavo più nulla su chi ero!

Allora aprì il primo dei tre cassetti del comodino alla ricerca di fogli e penne, che trovai subito. Mi risedetti e appoggiai la punta della penna sul foglio.

-E’ ora di spremersi le meningi! Devo controllare tutto ciò che ricordo di me!-

E il risultato di ciò fu…

 

Nome: ...

Cognome: ...

Provenienza: ...

Data di Nascita: ...

Eta’: ...

Professione: ...

Hobbie: ...

Parenti: ...

Amici: ...

Aspetto: ...

Ricordi: ...

 

…Un disastro.

Avevo scordato tutto e in ogni campo a cui non riuscivo a rispondere mettevo dei puntini di sospensione, sperando di riuscire a scriverlo più avanti. Non ricordavo nemmeno il mio aspetto… Patetico… Ero patetico

Allora riaprii il primo cassetto del comodino e presi un piccolo specchietto – chissà chi si era premurato di fornirmi tutte quelle cose – per poter vedere almeno il mio aspetto.

Mi sedetti per l’ennesima volta e osservai la mia figura nello specchio tondo. I miei capelli erano di un nero intenso, tanto da sembrare blu, o forse era blu tanto scuro da sembrare nero?

-Iridi nere…- Mi avvicinai di più allo specchietto per vederle bene, non erano nere, la pupilla mi copriva l’intera iride, in parole povere o mi avevano fatto qualcosa o non avevo le iridi attorno alle pupille, davvero meraviglioso. La mia pelle era di un bel rosa, del rosa di una persona viva.

-Almeno ho la consolazione di non essere ancora morto, e la mia pelle lo prova-.

Mi sorrisi in modo ebete, lasciando che una lacrima mi scappasse.

-Chi sono?- Non riconoscevo me stesso, ero un’altra persona, non ero più colui che ricordavo di essere, e tutto ciò semplicemente perché non ricordavo chi ero realmente…

Avrei vissuto per sempre così? Chiuso in una stanza bianca in attesa che la mia mente sputasse fuori un’idea geniale per ritrovare me stesso? Bah… Per me, quello era il presente e quello andava vissuto.

Mi alzai in piedi asciugando la lacrima col dorso della mano rosea.

-Devo uscire di qui!- Non c’erano finestre, ma una porta sì, quella c’era.

Mi vestii con dei bianchi vestiti - leggeri e freddi come tutto in quella stanza -, e mi avviai verso la porta. Cercai in lungo e in largo su di essa, ma non vi era traccia di maniglie o serrature, niente. –Non può essere sigillata, devo uscire  tutti i costi di qui- Spinsi leggermente la porta, che cadde in un tonfo.

Dall’altra parte della porta vi era una luce bianca, troppo forte perché io potessi vedere fuori dalla mia stanza.

 

Note di me:

Bentornati/e! >w<

Che posso dire, questo capitolo l’ho scritto di fretta mentre ascoltavo un paio di canzoncine che miracolosamente mi hanno dato l’ispirazione! ^.^

Allora ditemi, miei cari lettori e Sely, che ne dite del secondo capitolo? Ho parlato un pochino di più sul mio piccolo SenzaAncoraAlcunNome, così da chiarirvi un pochino le idee su di lui ù.u

Come promesso ho scritto il capitolo appena il mio cuore è stato soddisfatto, ovvero quando mi hanno regalato il gioco che volevo tanto! >< Arigatoo!

Ah, comunque sono stata dall’oculista ieri sera e pare che io debba mettere un bel paio di occhiali per una stupida miopia da 0.50 sull’occhio sinistro e 0.25 sul sinistro, speriamo non siano obbligatori per tutto il giorno ò3ò però li ho ordinarti stamani, vado a prenderli mercoledì pomeriggio, e da allora sarò una Nade occhialuta! °w°

 

NonSoCheNomeHo: E grazie per la recensione cara Sely, mi raccomando, impegno per scoprire chi sono eh ù.u

   
 
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