Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: elys    30/10/2010    8 recensioni
Siccome mi sono accorto che ci sono pochissime storie dove la new generation torna al tempo dei malandrini, mi è venuta la folgorazione! Così, a mezzanotte mi sono messa a scrivere questa storia! Spero vi piaccia!
dal primo capitolo: “tu hai detto di chiamarti Albus?” chiese divertito
“si signore, mio padre la reputava un grande mago, la aiutato spesso!” risposi rosso.
“proprio un bel nome!” mi disse facendomi l’occhiolino.
“da oggi dovrete prendere altre identità, almeno finché non tornerete al vostro tempo! Siete già stati smistati immagino” disse guardando Scorpius
“tutti Grifondoro signore!” rispose fiero il mio migliore amico facendo così allargare il sorriso dell’uomo.
“bene, allora bisogna trovare altre identità, il nome Albus non è molto normale, quindi non è il caso che ti si conosca con quel nome, e poi anche i cognomi Potter e Malfoy non è il caso!” disse il preside guardandoci negli occhi.
“bè, ai sarò Alexander così continueranno a chiamarmi Al!” dissi deciso.
“potremo usare i cognomi delle nostre madri!” propose Scorpius pensandoci.
“quali sarebbero?” chiese il preside.
“Greengrass e Weasley signore!” rispose Scorpius.
“Greenglass può andare ma non Weasley, è troppo comune!”rispose il preside.
“allora sia io che Rose useremo Granger come la zia!” dissi deciso.
“allora perfetto ragazzi! Benvenuti al due settembre 1977!” e con quelle parole del preside capì che stavolta eravamo in guai seri!
lasciatemi una recensione mi raccomando!
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, I Malandrini | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Il capitolo è stato corretto perché mi è stato fatto notare la mancanza dei pensieri…

Grazie :)
 

I due Grifondoro del futuro uscirono dall’ufficio del preside un po’ straniti dalla conversazione avuta con il mago. Molti dicevano che era stato lo stregone migliore di tutti i tempi, ma Albus iniziava a pensare che aveva ragione lo zio Ron: era geniale, sì, ma completamente fuori di testa!
Avevano concordato che i due viaggiatori del tempo avrebbero dormito con Rose e l’indomani si sarebbero presentati alla scuola, dicendo di provenire da un piccolo istituto americano; tutti e tre avrebbero seguito le lezioni come studenti rosso-oro.
Albus era scocciato a dover ripetere metà anno scolastico, ma non poteva lamentarsi. Dopotutto, era stata una sua idea entrare in quella maledetta stanza!
Arrivati all’infermeria, i due si voltarono verso l’unico letto occupato.
Il volto pallido di Rose, contornato da un groviglio di capelli rossi, sembrava pacifico.
-Una volta tanto!- pensò Scorpius guardandola attentamente.
I due non erano nemici, ma neanche amici. Avevano deciso che, per il quieto vivere e per la sanità mentale di Albus, fosse giusto non litigare; tuttavia, a causa dei loro caratteri, non riuscivano ad andare d’accordo!
“Speriamo si riprenda presto!” sospirò Albus, guardando preoccupato la cugina.
“Neanche una Maledizione Senza Perdono potrebbe metterla fuori gioco! Vedrai che domani starà bene!” lo rassicurò Scorpius, andando a stendersi sulla prima branda trovata.
“In effetti hai ragione!” rispose Albus con un sorriso tra il malinconico ed il rassegnato. Conosceva bene la cugina e sapeva che Scorpius aveva ragione, Rose era la persona più cocciuta, ostinata e orgogliosa del mondo e si sarebbe svegliata solo per rimproverarlo per aver fatto l’ennesimo guaio…
Appena i due appoggiarono la testa sul cuscino, vennero rapiti da Morfeo.
 
Nel frattempo, in una camera all’interno del dormitorio maschile dei Grifondoro, quattro ragazzi parlottavano tra loro.
“Secondo te da dove vengono?” chiese Sirius, guardando James negli occhi.
In quel momento sembrava tremendamente serio e non era una cosa molto normale per il giovane Black
 “Non so, ma sono strani. Nascondono qualcosa!” rispose il giovane Potterfacendo seguire alla frase uno sbadiglio.
“E' insolito…” mormorò Remus, parlando più con se stesso che con i suoi amici come era solito fare.
“Cosa è insolito, Lunastorta?” chiese Sirius, guardando l’amico come se fosse uscito di senno. Erano abituati alle conversazioni a senso unico dell’amico, ma il giovane malandrino non riusciva mai a reggere il filo del discorso del licantropo.
“Non ci si può Smaterializzare entro i confini di Hogwarts, quindi mi chiedo come siano riusciti a raggiungere la foresta senza che nessuno aprisse i cancelli.” spiegò con logica il Mannaro, per poi tornare ai suoi pensieri.
“Magari sono Mangiamorte!” squittì un Peter tremante di paura.
“Questo non delucida la situazione!” affermò Sirius, guardando Remus sperando in uno dei suoi chiarimenti.
“Lo scopriremo domani, ragazzi! Io ho sonno e voglio dormire!” esclamò James , appoggiando gli occhiali sul comodino e chiudendo le tende del suo imitato subito dopo dagli altri tre..
 
La mattina del due settembre 1977 portava con sè tante novità.
Lily Evans si alzò dal letto felice per il nuovo anno scolastico. Ormai, la sorella non provava altro che rancore ed astio nei suoi confronti e ciò l’aveva portata a preferire Hogwarts a casa sua! 
C’era un unico punto nero nel tutto e aveva un nome: James Potter! Quel ragazzo non le andava proprio giù. Non poteva negare che fosse carino, nè che fosse un ottimo mago, ma era così infantile e viziato che la poverina non riusciva a sopportarlo.
“Buon giorno, Lily!” la salutò Meredith Celler, una delle sue compagne di stanza. Meredith aveva lunghi capelli neri, occhi scuri e un sorriso sempre gentile per chiunque, ma chissà come si alzava parlando e continuava fino all’ora senza smettere un attimo.  
Lily sorrise alla sua amica e si diresse verso il bagno. A differenza sua, la mattina, non parlava mai prima di aver fatto una doccia. A parer suo, il cervello appena sveglio non era ben collegato, quindi, per evitare risposte maleducate o stupide, stava in completo silenzio.
Appena uscita dal bagno, finì di prepararsi e, insieme ad un’allegra Meredith e un’assonnata Sara Parker, altra compagna di dormitorio e amica, si avviò verso la Sala Grande per la colazione. Appena sbucarono nella Sala Comune, Meredith andò a sbattere contro qualcuno che, fortunatamente, la prese al volo.
“Scusa!” disse lei subito, prima di incontrare due iridi verdi familiari, che avevano, però, una profondità mai vista in nessuno sguardo. Secondo la ragazza, sembrava quasi che con un'occhiata potesse leggerle dentro.
“Non fa nulla, anzi, dovrei scusarmi io, ero distratto!” asserì il ragazzo. La voce era gentile e un po’ assonnata. Albus guardò distrattamente la ragazza, era carina ma non il suo tipo. Si maledì mentalmente! Quella ragazza poteva essere sua nonna!
L'aspetto del giovane colpì Meredith. Era alto e aveva un fisico asciutto ma ben scolpito, somigliava a quello di James Potter, i capelli neri e scompigliati e un sorriso dolce che lo rendeva ancora più bello. La ragazza arrossì rendendosi conto del tono dei suoi pensieri.
“Voi siete nuovi!” affermò Sara, guardando i due.
Meredith si accorse solo in quel momento del secondo mago. Era non troppo più alto del primo e aveva un fisico poco più scolpito, occhi azzurri meravigliosi,  capelli biondi e pelle tremendamente pallida. A differenza del primo, non sorrideva. Il suo sguardo era distante, ma non freddo: sembrava perso in qualche ragionamento estremamente intimo e privato.
“Sì, siamo arrivati ieri!” rispose sempre il ragazzo bruno.
“Hey! Vi state dimenticando di me! Aspettatemi” 
La voce proveniva dalle scale del dormitorio maschile: tre ragazzi scendevano tranquilli, seguiti da un altro grassottello. Chiunque in quella scuola li conosceva: dopo sette anni a Hogwarts, i Malandrini avevano conquistato senz'altro il titolo di 'più popolari'.
“Muoviti Codaliscia!” Era James che chiamava il ragazzo cicciotto.
“Evans! Ma che magnifica sorpresa! Sei sempre più bella!” iniziò a urlare il giovane occhialuto.
“Potter! Possibile che tu riesca a rovinarmi anche la migliore delle mattinate semplicemente con la tua presenza?” s'inacidì la rossa, guardando storto il mago. Sperava che almeno quella mattina l’avrebbe scampata ma pareva che il destino non fosse dalla sua!
“Hey, voi! Tutto a posto? Come sta la ragazza di ieri? Rose, giusto?” chiese Remus per cambiare discorso ed evitare i soliti battibecchi dei due compagni. Si pentì immediatamente. Lo sguardo di Al si rattristò appena.
“Madama Chips ha detto che non è nulla di grave, ma stranamente non accenna a svegliarsi!” rispose cupo.
“Scusate, ma voi chi siete?” chiese Sara, curiosa come sempre, non per niente era una delle più pettegole della scuola.
“Io sono Alexander Granger, lui è Scorpius Greengrass. Veniamo da una scuola americana. Siamo arrivati ieri sera con mia cugina Rose” fu la risposta di Al, sperando di non dare troppi dettagli che, in un secondo momento, avrebbe potuto dimenticare smemorato come era.
“Vi hanno già Smistato?” s'informò Lily, prendendo la parola. Il ragazzo bruno aveva un’aria famigliare, ma non riusciva a capire a chi si somigliasse.
“Sì. Siamo Grifondoro!” rispose con orgoglio.
“Ma tu non hai la lingua?” Sara punzecchiò Scorpius, tentando di scherzare con questo che, invece, se ne stava zitto.
“Ovviamente, ma Al parla per due; quindi preferisco lasciar fare a lui il lavoro” rispose il biondino con un'alzata di spalle. Scorpius era abituato all’indifferenza degli altri. Gli unici amici che aveva nel suo tempo erano dovuti al suo migliore amico, in quanto per via del suo cognome non era esattamente ben accetto dai suoi compagni.
“In questo caso, benvenuti tra i Grifoni!” sorrise Sirius, trovando immediatamente simpatici i due nuovi compagni. -se sono grifoni non devono essere tanto male!- pensò tra se e se il malandrino.
“Noi andiamo a mangiare, se vi va, potete unirvi a noi!” propose Lily facendo strada. La verità era che quei due la incuriosivano. E per quanto non fosse una petegola o una chiacchierona come le sue amiche, lei era tremendamente curiosa!
“Ottima idea, Evans! Certo che ti seguiamo! Lo sapevo che non potevi resistermi!” gioì James, avvicinandosi alla rossa speranzoso.
“Sparisci sbruffone! Era un invito a numero chiuso!” rispose lei acida, per poi voltargli le spalle e dirigersi in Sala Grande.
 
Intanto, un ragazzo dai capelli neri e occhi grigi entrò nell’infermeria.
“Madama Chips, sono venuto per riportarle il rimedio utilizzato su Severus Piton!” urlò avvicinandosi all’ufficio dell’infermiera.
“Oh, signor Black, grazie! Ha funzionato?” chiese la donna al giovane.
“Sì, le macchie blu sono sparite tutte!” la rassicurò il ragazzo
“Santo cielo! Questi scherzi già dal primo giorno!” rispose Madama Chips per poi tornare indietro.
-sanno anche chi è stato ma non fanno mai niente!- pensò il giovane scocciato, e abituato ai continui scherzi mirati per il suo amico.
Appena un attimo prima di uscire, il mago notò un letto occupato. Il cuore perse un battito alla vista di una ragazza dai capelli rossi stesa sul lettino. Spostò imbarazzato lo sguardo dalla figura dormiente di Rose.
-Datti una regolata Regulus, non sai neanche chi sia!- si disse mentalmente uscendo dall’infermeria, ma non potendo fare a meno di dare un’ultima occhiata alla giovane donna distesa sul letto.
 
 
 
note autrice:mi dispiace per il ritardo, ma il mio pc ogni tanto fa i capricci! spero che il capitolo sia di vostro gradimento!ringrazio tutti quelli che mi seguono e dedico il capitolo a Lenobia! la fantastica beta che correggie i capitoli.... graze

e un ringraziamento speciale va a chi a recensito!!! grazie!!!

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: elys