Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: Miyumi san    13/11/2005    0 recensioni
La parte 2 dura pochissimo (x sapere come tt è cominciato leggete Destiny parte 1) Recensite!!!
Genere: Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ichigo quasi svenne quando vide chi aveva bussato. -E’ una reazione eccessiva. Certo, anche io sono felice di vederti, ma cadere a terra…- disse Kisch. Infatti Ichigo era caduta a terra dallo spavento, dopo che le sue gambe avevano avuto un cedimento. Lui la scavalcò ed entrò in casa. Gli occhi di Mika Ichigo si illuminarono quando lo videro. Scoppiò in lacrime mentre si slanciava contro il padre gridando: -Papà!!- La sorpresa di tutte fu enorme. Ichigo si sentiva malissimo, ora che aveva capito che Mika era sua figlia. –Ero venuto apposta per lei- disse Kisch, -e ora posso andarmene. Mi dispiace che non sei riuscita a tener fede al tuo giuramento di 6 anni fa, quel mattino… purtroppo mi hai rivisto. Ma ora non più. Mi porto la bambina e vado- -Papà, lo sai che la signora mi ha accolto qui? Mi ha dato una cosa marrone e calda che si chiama cioccolata, che è buonissima, e poi ho dormito nel letto degli ospiti. Mi ha fatto un sacco di domande su di te papà- Kisch sospirò. Era ora di dirle la verità. –Mika, ascoltami bene. La signora è tua madre- -Mia madre?- chiese stupefatta la bambina. -Sì, tua madre- -Quindi è lei che mi ha abbandonata quando sono nata?- Kisch Lanciò uno sguardo a Ichigo, uno sguardo gelido e pieno d’odio. -Sì tesoro. Ma vedi, la mamma, ti ha abbandonata a causa di un mio errore. Non è colpa sua- -Era solo una bambina- mormorò Kisch senza che nessuno lo potesse sentire. Allora Mika corse da Ichigo e la abbracciò. –Se tu sei la mia mamma allora voglio restare con te- disse. Ichigo allora prese sua figlia in braccio e annunciò: -Mika resta con me- -NO!- esclamò Kisch, avanzando. Ichigo indietreggiò sempre stringendo la bambina. –Non sei degna di farle da madre… tu l’hai abbandonata- -Stai zitto, e pensa che quando mi hai usata è stato molto peggio- disse Ichigo con voce tremante. Kisch abbassò il capo. –Riconosco i miei errori- disse, avvicinandosi molto a lei, mentre ichigo metteva giù Mika, -però devi ammettere che è stato molto divertente- le sussurrò poi in un orecchio. Ichigo rabbrividì e lo spinse via. Kisch le fece un sorrisetto e si abbassò davanti a Mika. -tesoro, cosa vuoi fare? Vuoi restare da mamma o da papà?- -Io voglio stare con tutti e due!- disse Mika. –Tesoro, questo non è possibile- disse allora Ichigo. –Allora resterò per un po’ da mamma e per un po’ da papà- disse Mika allegramente. -Bene. stabiliamo un periodo di sei mesi- disse Kisch. –Tesoro, ora tu resterai 6 mesi con la mamma, ok? Poi io verrò e resterai 6 mesi da me- Mika annuì. -Però c’è un problema- disse Ichigo. –Quale?- chiese Kisch. –Non sai come accudire una bambina di sei anni?- -No- disse ichigo. –E’ che non so come accudirne due- -Due?- Kisch alzò un sopracciglio. –E di chi sarà l’altra? Del caro Masaya, suppongo- -Si chiama Miyu. Ha 5 anni- -Un anno dopo la nascita di Mika…interessante. Beh, dovresti essermi grata- disse Kisch in tono malizioso. -Che vai farneticando?- -Vedi un po’ tu se non ti ho dato io la…spinta adatta per crearti un futuro- sogghignò Kisch. –Noterai che la frase ha un doppio senso- (L’avete capito? XD Nda). -sei proprio un individuo viscido- disse Purin. –Mai quanto il budino di cui porti il nome!- esclamò Taruto, che insieme a Pai se n’era stato isolato ad osservare la scena. –Toh! Il mio tartino!- esclamò purin come una bambina. Prese taruto per mano e lo trascinò in cucina. -Noooo! Lasciami!- In contemporanea Pai si era messo a fissare Retasu, che arrossì e distolse lo sguardo (<>) -Comunque sono stanca dei tuoi giochetti di parole- disse Ichigo arrabbiata. –Ora vattene!- Mika corse da Kisch e lo abbracciò. –Questo è per te- disse Kisch porgendo a Mika un apparecchio simile a un cellulare. –Così se vuoi parlare con me non devi far altro che premere questo tasto che vedi- disse lui. Mika lo prese e pianse. Poi Kisch, Taruto (impiastricciato di cioccolata) e Pai si allontanarono dalla casa e uscirono in giardino. Sopra di loro apparve una navicella spaziale. –Ti voglio bene, Mika- disse Kisch sorridendo alla figlia. –E tu, ichigo, trattala bene- -Lo farò- disse la mew mew con voce sicura. Le mew mew e la piccola Mika rimasero a guardare l’astronave finchè non fu un puntino lontano.
  
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