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Autore: TakiSan    14/11/2005    5 recensioni
Ciao a tutti! Questa è la mia prima ff su HP. "In quel momento si trovavano in sala comune, nella quale regnava un silenzio innaturale....all'improvviso a Ginny venne un'idea..." Buona lettura!
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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SCUSATEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Scusate per il ritardo! Perdonatemi! Comunque...ecco l'ultimo capitolo, spero che vi sia piaciuta la storia.Un bacio a tutti!

Ultimo Capitolo : Ti perdono

Era sera. Il castello di Hogwarts, solitamente pieno del vociare di giovani studenti, insegnanti e fantasmi, era silezioso.
Tutto taceva. Anche il vento, quella sera, aveva deciso di restarsene in silenzio, come spaventato da quell'aspetto innaturale della scuola di magia.
La luna era invisibile persino agli occhi delle creature magiche: una coltre di nubi copriva il cielo, aspettando pazientemente l'arrivo del giorno dopo, per poter toccare il caldo terreno e ripulirlo da ciò che lo avrebbe sporcato.
L'oscurità circondava la scuola e cercava di penetrarla, cercava di eliminare anche quel piccolo barlume di speranza rimasto nel cuore dei deboli comuni mortali, i quali stavano affacciati alle finestre, guardavano il cielo nella speranza di trovare la luce in tutta quella oscurità.

Harry Potter era tra queste persone, guardava il cielo e cercava la luce, ma non la cercava nel cielo, il ragazzo stava scavando nel suo cuore alla ricerca della sua luce, alla ricerca del suo scopo, cercava di capire se il suo destino fosse davvero quello di combattere contro Voldemort o, magari un altro, quel genere di futuro che sognano tutti: vivere in una bella casa con la staccionata bianca, con una moglie che ti prepara la cena e ti fa un bel massaggio appena torni dal lavoro, con dei bambini che ti chiedono di leggergli una favola prima di andare a dormire,...

Ma se il suo destino era quello di combattere Voldemort, che senso aveva la sua vita? Era solo uno strumento nelle mani del mondo, privo di un'anima, un semplice burattino?
Mille domande frullavano nella testa del prescelto e nessuna di loro aveva una risposta.
La testa gli scoppiva.
Era tardi, ma Harry decise di andare da Ginny, la sua amica, lui amava chiamarla "Ginevra la Saggia", quella ragazza diceva sempre cose giuste al momento giusto e i suoi consigli erano molto preziosi, era un vero genietto!
Harry arrivò alle scale che conducevano al dormitorio femminile e si stava per fare un incantesimo di levitazione per raggiungere tranquillamente la ragazza, quando sentì qualcuno che entrava dal quadro della signora grassa.

Ginny, dopo cena, era rimasta con Draco: i due ragazzi non avevano la forza di separarsi, tanta era la paura che quello sarebbe stato l'ultimo momento vissuto insieme.
Il serpeverde l'aveva portata nella sua stanza e, abbracciati, si erano messi a parlare, parlarono di tutto, della loro vita prima di arrivare a Hogwarts, il rapporto con i propri genitori, cosa gli piaceva fare nel tempo libero e cosa avrebbero voluto fare dopo la scuola, o forse sarebbe meglio dire, dopo la guerra.
Erano stati così, per qualche ora a parlare di loro, ad aprire i propri cuori e ora, la grifondoro stava appoggiata sulla porta, cercando di passarla e andare a dormire nel suo letto.
Davanti a lei c'era Draco, con gli occhi fissi nei suoi, che la guardava intensamente, come a voler imprimere ogni cosa di lei nella propria memoria, per non dimenticarla mai.
I due giovani non resistettero più e si baciarono, con immensa passione e tanto, tanto amore.
Dopo qualche minuto, in cui i ragazzi non facevano altro che baciarsi, una mando del serpeverde arrivò ai bottoni della camicia della rossa, ma prima di compiere qualsiasi altro gesto, socchiuse gli occhi e la guardò, senza però staccarsi da lei. La rossa ricambiò il suo sguardo e gli fece un leggero sorriso. Non occorrono parole per descrivere quello che accadde dopo, basti sapere che una giovane coppia stava completando il suo amore, lo stava dichiarando unico e indissolubile. Un amore nato con un po' di fatica e cresciuto con vigore e forza, tanta forza da renderlo immortale.

Il quadro della signora grassa fece entrare nella sala comune dei grifondoro, quattro figure che, data l'oscurità, Harry non riuscì a riconoscere e gli puntò la bacchetta contro.

- Cos...Harry? Calma amico, siamo noi! Abbassa la bacchetta!- esclamò una voce.

Harry si tolse gli occhiali e pulì per vedere meglio quelle figure, mentre queste avanzavano per permettere alla luce soffusa delle candele di illuminarli e farsi riconoscere.
Quando Harry si rimise gli occhiali si ritrovò davanti Ron, Hermione, Ginny e Draco.

- Ma voi che ci fate svegli a quest'ora?- chiese perplesso il ragazzo.

- Veramente Harry, cosa ci fai TU in piedi! Dovresti riposare! Devi accumulare le forze per arrivare a domani in ottima forma!- lo sgridò Hermione.

Harry scosse la testa sorridendo " Questa ragazza non cambierà mai!" pensò e chiese - Dove siete stati?-

Di colpo tutti e quattro divennero del colore dei capelli "Weasley".

- Perchè fate quelle facce? Posso avere una spiegazione o non l'avete?- Harry era sempre più stralunato.

- Hem... Ginny, vieni in dormitorio con me?- le chiese Hermione lancianole uno sguardo complice.

- Si, andiamo.-

Le due ragazze si dileguarono in un baleno nel loro dormitorio, lasciando i ragazzi a vederesela fra di loro.

- Beh?- Harry voleva una spiegazione.

- Vedi Harry...-

- Vedi Potter...- Cominciarono Ron e Draco contemporaneamente, i due si bloccarono e si guardarono.

- Ma che ti frega a te, eh Potter? Saranno fatti miei cosa faccio con la mia ragazza!- esclamò il serpeverde.

- Malfoy! Guarda che la tua ragazza è anche mia sorella, quindi vedi di parlare!- Ron ne approfittò subito per togliere l'attendione su di se e puntarla su Draco, ma era anche curioso di sapere cosa era successo tra i due, il suo comportamento iperprotettivo nei confronti della sorella non era cambiato per niente.

Draco sorpreso per la piega che avevano preso le cose restò ammutolito, ma ricordandosi di essere un Malfoy rispose strafottente - Me la sono portata a letto.-

I due rimasero di stucco e Ron non fece in tempo a dire nulla che Draco gli chiese: - E tu cosa hai fatto con la Granger, Weasley?-

Ron divenne paonazzo - Ecco io...noi...-

- Allora Ron?-

- Anche noi l'abbiamo fatto!- disse tutto d'un fiato - Stavamo nella stanza delle necessità...-

I silenzio calò nella stanza. I tre ragazzi si guardarono e scoppiarono a ridere: quella era proprio una situazione assurda!

Quando Ginny e Hermione tornarono nella sala comune lì trovarono che ancora ridevano.
- Hei, ma che è successo?- le ragazze non ricevettero risposta e si ritrovarono a ridere anche loro.

La mattina dopo i ragazzi si ritrovarono i sala grande per la colazione.

- Buongiorno a tutti signori!- salutò Silente mentre si alzava dalla sua postazione. - Oggi saranno decise le sorti di questa guerra durata più di diciotto anni. Anni che, per nostra fortuna, abbiamo vissuto in pace e armonia...Sapete già tutti quali sono i vostri compiti, quindi ritengo che non ci sia altro da dire, a parte questo: buona fortuna a tutti, che la Bianca Fenice sia con voi.- Il vecchio mago si risedette, mentre un coro di applausi pieni di speranza riempiva la sala.

Appena ebbero finito di mangiare, il gruppo di Harry ( lui, Ron, Hermione,Ginny e Sheila ) e il gruppo di Draco ( lui, Blaise e Theodore ) decisero di riunirsi nella stanza delle necessità, anche se non c'era stato un buon rapporto tra di loro, avevano sempre avuto rispetto l'uno per l'altro ed era giunto il momento di deporre definitivamente l'ascia di guerra.
Aperta la postra della stanza, apparvero due divani blu con i ricami verdi e le tende delle finestre dello stesso colore.
I ragazzi presero posto sui divani, l'uno di fronte all'altro e rimasero in silenzio, assorti nei propri pensieri.
Dopo pochi secondi, che sembrarono ore, Ginny si alzò in piedi attirando l'attenzione di tutti su di se.

- Allora ragazzi, cosa sono tutti questi musi lunghi?- Chiese la ragazza con un piccolo sorriso, cercando di movimentare le cose, ma ciò che seguì alla sua domanda furono solo sospiri.

- Dai ragazzi! Non fate quelle facce da funerale, su con la vita!- esclamò, ma niente. Qualcuno la guardò con apprensione, ma Ginny non era riuscita a ottenere ciò che voleva.

- Uhm...Ho trovato! Ragazzi, vi va di cantare una canzone?- Sette paia d'occhi la guardarono allibbiti, cosa si era messa in testa? Cantare? Ma le sembrava il momento adatto per cantare?

Ginny si fece l'incantesimo per aumentare i volume della voce e cominciò a intonare una canzone.

- Found myself today
Oh I found myself and ran away
Something pulled me back
The voice of reason I forgot I had
All I know is just you're not here to say
What you always used to say
But it's written in the sky tonight

So I won't give up
No I won't break down
Sooner than it seems life turns around
And I will be strong
Even if it all goes wrong
When I'm standing in the dark I'll still believe
Someone's watching over me

Seen that ray of light
And it's shining on my destiny
Shining all the time
And I wont be afraid
To follow everywhere it's taking me
All I know is yesterday is gone
And right now I belong
Took this moment to my dreams

So I won't give up
No I won't break down
Sooner than it seems life turns around
And I will be strong
Even if it all goes wrong
When I'm standing in the dark I'll still believe
Someone's watching over me

It doesn't matter what people say
And it doesn't matter how long it takes
Believe in yourself and you'll fly high
And it only matters how true you are
Be true to yourself and follow your heart

So I won't give up
No I won't break down
Sooner than it seems life turns around
And I will be strong
Even if it all goes wrong
When I'm standing in the dark I'll still believe
That I won't give up
No I won't break down
Sooner than it seems life turns around
And I will be strong
Even when it all goes wrong
When I'm standing in the dark I'll still believe
That someone's watching over
Someone's watching over
Someone's watching over me-(Someone's Watching Over Me-Hilary Duff)

Cantando, Ginny era riuscita a trasoprtare con la sua voce tutti gli altri e alla fine si erano ritrovati a cantare tutti insieme una delle più belle canzoni di una strega americana.

- Bene ragazzi! Una cantatina ce la siamo fatta, ora direi di andare ognuno a fare quel che deve fare.- esclamò decisa Hermione.

I ragazzi si salutarono e si augurarono di rivedersi alla fine di tutto. Harry e Sheila andarono subito nel giardino della scuola per attendere i nemici, Draco e Ginny invece, come Ron e Hermione, si erano diretti in infermeria per accompagnare le due ragazze e dar loro ( anche se tutti e quattro speravano che non sarebbe stato l'ultimo ) il bacio d'addio.

- Allora...ci vediamo...- disse Ron, dopo aver baciato Hermione.

- Ci vediamo...- rispose la ragazza. I due si abbracciarono e, dopo un po' si divisero di malavoglia e Ron andò a raggiungere Harry.

- A quanto pare, dobbiamo separarci qui...- annunciò Draco appena arrivarono davanti all'entrata dell'infermeria.

- Già.- annuì Ginny con lo sguardo triste.

- Hei principessa, toglimi una curiosità. Come mai hai deciso di aiutare M.ma Chips in infermeria e non di andare a combattere? Io mi immaginavo già una bella discussione sul fatto che tu dovevi restare qui al sicuro!-

Ginny sorrise - Io vorrei combattere Draco, ma non è questo il mio compito...- e dopo averlo baciato entrò in infermeria, lasciando un Draco molto perplesso.

Voldemort era arrivato con il suo seguito. Ora, le due fazioni si fronteggiavano silenziosamente, aspettando il fischio d'inizio che avrebbe segnato una volta per tutte la parola fine.
All'improvviso Voldemort fece qualche passo verso Harry e lo incatenò con lo sguardo.

- Era da molto che non ci si vedeva giovane Potter, lieto di vederti in ottima forma.- lo salutò l'Oscuro con una leggera punta di sarcasmo.

- Peccato che questa felicità non sia reciproca...Riddle.-

Appena Harry pronunciò il nome babbano di Voldemort, un fremito percorse i mangiamorte, arrabbiati per il terribile affronto e spaventati dalla reazione che avrebbe avuto il loro signore.

Una ruga si formò sulla fronte di Voldemort, ma l'uomo non gliela diede vinta e mantenne la calma.
- Immagino che anche tu, come me, aspettassi da tanta tempo questo giorno, vero Harry?-

Harry inarcò un sopracciglio come a cercare di capire cosa avesse in testa quel vecchio pazzo - E allora?-

- Sarai molto contento di rivedere i tuoi genitori....- disse Voldemort sorridendo maligno.

Harry capì il suo gioco - Veramente non sono così ansioso di rivederli...direi che posso stare anche una cinquantina d'anni senza di loro, sto bene così.-

- Certo- affermò Voldemort ghignando - Non ti farà molto piacere incontrare tua madre, non è una madre di cui andare fieri...una puttana.-

Harry sentì il sangue gelarglisi nelle vene e tirò fuori la bacchetta, ma una mano lo trattenne. Il ragazzo si voltò, infastidito,verso la persona che aveva osato fermarlo e si ritrovò a guardare il volto calmo e dolce di Sheila; Harry abbassò la bacchetta, le sorrise e tornò a guardare Voldemort.

- Ahah, ma chi è quella bella ragazza Harry? Non dirmi che è la tua fidanzata? E' carina, molto carina...-

Harry si mise davanti a Sheila come per proteggerla - Non cominciare a farti strane idee, Voldemort, non ti conviene.- lo avvertì.

- Beh, se ci tieni tanto ti farò un favore: anzichè ucciderla la terrò con me e le darò un lavoro. Un lavoro per niente faticoso e piacevole...dopotutto ragazza, cosa ti ci vuole a scaldarmi il letto? Ahahahah!- Voldemort rise e fu subito imitato dai suoi seguaci, ma all'improvviso uno schiantesimo colpì Voldemort in pieno.

In quel momento cominciarono a partire incantesimi di vario genere da tutte le bacchette, auror e mangiamorte si mischiarono tra loro ed ebbe inizio l'ultima battaglia tra il bene e il male.

I ragazzi che si erano rifugiati all'interno delle mura di Hogwarts, riuscivano a sentire chiaramente tutto ciò che avveniva all'esterno e per la grande paura, restavano accoccolati tra loro, con la speranza che tutto finisse il più presto possibile.
Luna era l'unica persona che riusciva a mantenere la calma. Con l'ultimo numero del Cavillo tra le mani, messo sottosopra, si faceva tranquillamente i fatti suoi, mentre due ochette vicine a lei, piangeva disperate immaginando il momento in cui sarebbero finite in mano ai mangiamorte.
Ma ciò che le due non sapevano di Luna Lovegood era che quest'ultima ne ha ben poca di pazienza, infatti le stavano venendo le rughe per la rabbia.

" 20...19...18...ma la volete smettere?!...16...15...guardate che anche la mia pazienza ha un limite!...11..." Luna contava, col pensiero, i secondi che mancavano alla sua esplosione "...9...8...7...non ce la faccio più!...5...3- 2- 1!" e finendo di contare velocemente fece rizzare i capelli a tutti i presenti.
- Ma volete smetterla tutti quanti! Non c'è motivo di preoccuparsi, vinceremo sicuramente la guerra! Adesso basta!-

- Come fai a dire che vinceremo? Come puoi esserne certa?- Le chiese Dean Thomas.

- Disponiamo di abilissimi combattenti, pieni di coraggio e voglia di giustizia, persone come i mangiamorte non sono in grado di competere con loro!-

Detto questo, Luna riprese il suo giornale e dichiarò chiusa la questione.

Ginny si stava rivelando davvero utile in infermeria, era una ragazza molto intraprendente e, inoltre, aveva rivelato di possedere dei poteri taumaturgici.

- Gi...Ginny....ma si può sapere da quando hai queste capacità?- le chiese Hermione, mentre vedeva la piccola di casa Weasley mettere una mano sulla gamba di una persona, la mano che si illuminava e l'auror che tornava tranquillo sul campo di battaglia.

- Da sempre.- rispose Ginny passando a un altro paziente.

- E perchè non ce l'hai mai detto?-

- Perchè non la ritenevo una cosa importante.-

- ...- Hermione stava per dire qualcosa, ma rinunciò e tornò dai pazienti.

Ginny, intanto, si affacciò alla finestra e, senza farsi vedere da chi stava fuori, guardò come stava procedendo la battaglia e si mise alla ricerca di Draco. Quando lo vide fu travolta dal panico.

- Finalmente ci rivediamo, Draco.- lo salutò una voce.

- Padre.- rispose il figlio con freddezza - A quanto vedo siete riuscito a fuggire da Azkaban.-

- Si, ci sono riuscito.-

- Sono contento per voi.-

- Figlio ingrato, come hai osato tradire la tua famiglia?- Il tono di Lucius malfoy, da freddo qual'era assunse una nota di rabbia.

- Mi sono semplicemente reso conto che non valeva la pena morire per una causa così stupida.-

- Come osi...?- subito tra i due cominciò una lotta senza parentele e legami di sangue, ora erano due uomini che combattevano per la propria causa, due nemici.

Dopo schiantesimi, cruciatus schivati e altri incantesimi che vedevano i due alla pari, Lucius riuscì a buttare per terra il figlio e gli puntò la bacchetta alla gola.

- Ti concedo un ultimo desiderio, figliolo.- gli disse marcando con disgusto la parola "figliolo".

Draco pensò a Ginny e a quanto l'amava, non voleva lasciarla sola, non voleva stare senza di lei, l'amava troppo, non voleva morire.

Il padre pronunciò l'anatema mortale - Avada Kevadra.-

Voldemort si voltò a vedere come se la cavava il suo più fedele mangiamorte e ciò che vide lo lasciò senza fiato.
Harry, che si stava rialzando da una brutta caduta, seguì lo sguardo di Voldemort e capì perchè sul volto dell'uomo era dipinto lo stupore.
Quando Lucius Malfoy aveva l'anciato la maledizione senza perdono, Ginny si era messa in mezzo ai due e aveva bloccato l'incantesimo con le mani.
Ora Malfoy Senior cercava di far demordere la ragazza e investirla con il raggio color smeraldo e lei cercava di rimandarglielo contro.
Pian piano questa scena attirò l'attenzione di tutti i presenti: com'era possibile che quella ragazza riuscisse a bloccare l'incantesimo? Neanche Potter era in grado di fare una cosa del genere.

A un certo punto Ginny disse una pecie di formula magica - Iustitia semper vicit!- e a quelle parole l'incantesimo si dissolse.

Draco si alzò e guardò la ragazza - Ginny...che ci fai qui? Che ti salta in mente?-

La ragazza si voltò verso di lui - Come che ci faccio qui? Ti ho visto in pericolo e sono venuta a salvarti.-

- Ah...- Draco era senza parole.

Harry capì che era il momento di farla finita, si avvicinò a Voldemort, gli strappò la bacchetta di mano e gli puntò la bacchetta contro.

- Addio Voldemort. Avada Kevadra.-

L'Oscuro Signore, Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato era morto. A quel punto i mangiamorte fecero una fragile resistenza, alcuni si consegnarono spontaneamente, altri si diressero verso la foresta proibita per scappare, ma nessuno di loro ebbe scampo e in poco tempo tutti i mangiamorte furono catturati o uccisi.

Alla fine, prima che portassero via il corpo di Voldemort, Ginny gli si avvicinò e si inginocchiò accanto a lui prendendogli una mano.

- Ehi Weasley! Che stai facendo?- Le chiese Nott.

La rossa gli sorrise e si alzò portando con se qualcosa di grigiastro: l'anima di Voldemort.

- Signorina Weasley...- Silente la guardò in attesa di ciò che sarebbe successo di lì a poco.

Improvvisamente i capelli di Ginny si allungarono e divennero bianchi, i suoi occhi argentei. La giovane si guardò intorno e vide mille occhi puntati su di lei.

- Scusate signori, forse è il caso che mi presenti. Il mio nome è Bianca, la fenice Bianca. Mi sono reinacarnata nel corpo di questa giovane fanciulla allo scopo di salvare due anime e...a quanto pare ci sono riuscita.- Disse guardando verso Draco e sorridendogli, poi si volse verso Voldemort. - Voldemort, tu hai commesso molti crimini durante la tua vita, hai ucciso molte anime innocenti. La tua punizione non è entrare negli inferi, ti aspetta un posto peggiore: il nulla. Il posto più orribile dell'aldilà, la tua esistenza lì sarà annullata completamente. Quello è un posto orribile e io non voglio che tu ci vada, ti perdono Voldemort. Perdono tutti i tuoi peccati e spero che tu possa stare tranquillo negli inferi, insieme a quelli come te. Fa tesoro di questo mio perdonarti, Voldemort. Addio.-

A quel punto l'anima di Voldemort scomparve, inghiottita dalla terra e dalle sue braci.

- Questo posto ha bisogno di una bella pulita, se permettete ci penso io.- Bianca assunse l'aspetto di una fenice e volò nel cielo, a ogni suo battito d'ali, della polvere bianca scendeva sulla terra e nascevano fiori, le ferite si rimarginavano, i cuori si purificavano.

Quella sera, il mondo magico festeggiava la vittoria delle forze del bene sulle forze oscure: era stato imbandito uno sfarzoso banchetto, pieno di leccornie e burrobirra a grandi quantità. In ogni angolo della sala c'erano sorrisi, esultazioni, brindisi per la vittoria, ma i più felici di tutti erano, sicuramente, i protagonisti di questa storia. Harry, troppo conento per aver trovato la risposta alle sue domande si teneva in braccio Sheila e non facevano altro che baciarsi; Ron e Hermone, un po' più riservati, si teneva abbracciati e si scambiavano dolci parole; mentre, in un altro tavolo, Draco e Ginny parlavano della Bianca Fenice che, dopo aver purificato la scuola, aveva deciso di lasciare i suoi poteri a Ginny e tornarsene dal suo Demon.
- Così vivremo tutti felici e contenti.- aveva detto, lei con il suo amato e Ginny con il suo Draco.
Ancora una volta, il bene aveva trionfato sul male e la vita poteva riprendere il suo giusto corso...

FINE

Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno commentato e anche quelle che hanno solo letto...siete proprio tanti, grazie!!!
Un bacione a tutti! Alla prossima! Sempre che ci sia una prossima volta...XD
Bye, bye!!!!!!

  
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