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Autore: _emanuela    01/11/2010    1 recensioni
Semplici e banali pensieri.
Genere: Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Pensieri e parole'
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« E il mio assassino non mi lascerà mai in pace. Mi tormenta. »
Le strattonate, la violenza, il dolore, la paura, il silenzio. Gridavo in silenzio l'orrore che subivo. Uccisa nell'anima.
Nessuno è riuscito a sentire quell'urlo.
Le mie suppliche erano per lui musica.
La mia paura era il suo pane quotidiano.
Il mio dolore era puro divertimento.
Il mio sangue era acqua.
Il mio silenzio era sottomissione.
La mia paura era il mio silenzio.
Il terrore di chiedere aiuto per una sua reazione ancora più violenta
Ero sola, chiusa in una sudicia stanza ricolma della crudeltà umana. Fragile. Il mio corpo stremato.
Poi la ribellione, il desiderio di uscire da quel tunnel.
Una piccola luce di speranza. Mi ero svegliata. Ho fatto giustizia con le mie parole, con i segni indelebili di quella violenza contro le sue bugie.
Ho lottato e ho vinto. Ho vinto il mio silenzio, ho vinto perdonandolo. Ho vinto.
Ora lui è dentro e io fuori.
Non mi resta altro che vivere. Vivere ricordando.
Questo piccolo pensiero mi è venuto spontaneo una volta conosciuto il passato di mia madre e vedendo come ogni giorno si consuma la violenza sulle donne.
  
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