7. Sorrisi,
cadute e riappacificazioni
Lisa aveva
parlato a Rose per diverse ore fin quando,
sfiancata dalle lacrime e dalla giornata orribile che era appena
trascorsa,
sprofondò in un sonno apparentemente tranquillo. Rose quella
notte dormì nel
suo stesso letto,tenendola stretta. Poco dopo l’alba si
rialzò e indossata la
divisa lasciò il dormitorio femminile, nonché la
Sala Comune di Grifondoro.
Camminava per i
corridoi ancora vuoti, immersa nei suoi
pensieri. Si affiancò ad una finestra e pianse. Le parole di
Lisa le
risuonavano nella testa, pensò che nessuna potesse amare suo
cugino allo stesso
modo e la straziava l’idea che si fossero allontanati. Dei
passi, qualcuno che
si avvicinava e infine un tocco leggero al braccio, la distolsero dal
suo
dolore. Incrociò lo sguardo di Scorpius e si
sentì stranamente sollevata.
<<
Rose >>
Il giovane la
fissava con un’espressione visibilmente
ansiosa, e non ebbe tempo di chiederle la causa delle sue lacrime che
lei lo
abbracciò. Si strinse a quel corpo caldo e
quando le forti braccia l’avvolsero, chiuse gli occhi,
abbandonando il capo sul
suo petto. Scorpius le accarezzava i capelli con una dolcezza che la
stupì. Rose
rialzò appena il capo, e fu allora che lui si
avvicinò. Baciò le sue lacrime,
prendendo il viso arrossato tra le sue mani.
<<
Ti avevo chiesto di non piangere >> Un
rimprovero che dal tono aveva più le
sembianze di una carezza.
<<
Scusami >>
Tirò
su col naso, passando una
mano sul volto.
<<
Non scusarti, promettimi solo che quando avrai
voglia di piangere verrai da me…
farò il
possibile per sostituire le tue lacrime con uno dei tuoi meravigliosi
sorrisi
>> La osservò,
alzando poi gli occhi al
cielo. <<
Anche se dovesse voler
dire ingurgitare un intruglio di Roxanne e cambiare colore ai miei
capelli
>>
Il ragazzo
ottenne l’effetto desiderato, Rose scoppiò a
ridere, portandogli le braccia al collo e sussurrando sulle sue labbra.
<<
Te lo prometto >> Lo
baciò, come la prima volta nei sotterranei. Un bacio ancora
insicuro, delicato
che mostrava tutta la sua fragilità. Capì che
anche lui l’amava.
<<
Da quanto? >> Gli
chiese.
<<
Da sempre >>
E in
quell’istante seppe che ero lo stesso per lei, che i
loro cuori si appartenevano da prima che loro riuscissero a
comprenderlo. Troppo
stupidi, troppo orgogliosi per
ammetterlo.
***
Quella mattina
Rose non fu l’unica ad essersi alzata di buon
ora. Roxanne camminava avanti e indietro di fronte
all’entrata della Casa dei
Corvonero, palesemente in attesa di qualcuno. Lysander Scamander
uscì dalla
porta qualche minuto dopo, riusciva a stento a tenere gli occhi aperti,
era
decisamente assonnato.
<<
Roxanne, prega per te che stavolta sia qualcosa di
importante perché… >>
Non
potè continuare, le labbra della ragazza sulle sue
glielo impedirono. Stavolta il Corvonero non
l’allontanò, capì che quel bacio
era diverso. Non sapeva esattamente in che modo fossero giunti a quel
punto, ne
era innamorato da sempre, era vero, ma non aveva mai saputo dirglielo.
<<
Come hai fatto a… >> Le
chiese, tenendo ancora ben ferme le mani
sui fianchi della ragazza.
<<
Mi sono accorta che in realtà l’avevo sempre
saputo
>> Gli sorrise, facendo una
smorfia. << Ovviamente
questo non implica che smetterai di essere la mia vittima preferita!
>> Lysander
sgranò gli occhi, deluso.
<<
Ma… >>
Lei gli
posò un dito sulle
labbra, zittendolo. <<
E’ troppo
divertente, è come fare uno scherzo a zio Percy, nessuno
può rinunciarci ! >>
Concluse
divertita, e non attese una sua
replica che ancora una volta lo baciò.
***
Il tempo
sembrò volare e il giorno della partita Grifondoro
contro Serpeverde arrivò. Rose era preoccupata per Lisa, e
non era l’unica.
Come lei anche James si era accorto della sua fragilità,
sembrava potesse
rompersi solamente guardandola. Gli studenti erano seduti
tutt’intorno al campo
e come loro, diversi professori. I giocatori erano ancora negli
spogliatoi,
all’inizio mancavano alcuni minuti.
<<
Lisa stai bene? >> James
le parlò per la prima volta da giorni ormai, e la sua
espressione unita al tono,
mostrava ansia. Lisa
alzò appena gli
occhi, annuendo.
<<
Mi impegnerò per vincere, te lo prometto >>
<<
Non me ne frega nulla della partita! >>
Sbottò
arrabbiato. Sembrava volesse aggiungere altro ma si voltò,
afferrando la sue
Firebolt e uscendo dagli spogliatoi.
Intanto tra i
Serpeverde, Nott e Zabini sembravano coinvolti
in un’animata discussione. Malfoy, spalle al muro e braccia
incrociate li
osservava sospettoso, ma non ebbe tempo di avvicinarsi che Albus li
incitò ad
uscire e riversarsi sul campo.
Madame Bumb
diede il via alla partita. Mentre i giocatori
sfrecciavano lanciandosi la pluffa, colpendo bolidi, gli studenti dagli
spalti
gridavano e incitavano la squadra della loro casa. James e Albus
sovrastavano
gli altri, alla ricerca del boccino. Lisa e Hugo riuscirono a segnare i
primi
punti, Roxanne colpì accidentalmente
qualche Serpeverde con uno dei bolidi mentre Scorpius riuscì
a pareggiare.
Ma qualcosa
attirò la sua attenzione: Nott e Zabini
strattonavano ripetutamente la Baston e al giovane fu chiaro il loro
intento.
Si erano fiondati sulla ragazza, sapendo che in quel modo avrebbe
distratto
Potter dalla ricerca del boccino, lasciando ad Albus un vantaggio,
nonostante
egli ne fosse all’oscuro.
Cercò
di avvicinarli, ma agirono prima che potesse fermarli.
Lisa evitò un bolide che stava per colpirla alla testa e
proprio in quel
preciso istante, Zabini la spinse.
La
ragazza perse l’equilibrio e cadde, tenendosi con una mano
sola alla scopa.
James, che rincorreva il boccino seguito dal fratello, attirato dalle
urla e
dagli schiamazzi si voltò e fu solo allora che la vide.
Deviò
e sfrecciando la raggiunse, afferrandola prima che
mollasse la presa o che i professori agissero con un incantesimo. La
portò a
terra, seguita da alcuni giocatori di entrambe le squadre. Zabini non
riuscì
nemmeno a trattenere la sua ilarità e non fu una mossa molto
intelligente.
James, lasciando
la ragazza nelle mani di Roxanne, si fiondò
sul Serpeverde assestandogli un pugno sul naso. Quello
stramazzò al suolo sotto
gli sguardi degli studenti e i richiami di Madame Bumb. Quando il
giovane
Potter si voltò, Zabini si rialzò di scatto
pronto a colpirlo alle spall,e ma
Scorpius lo fermò con un altro pugno ben piazzato.
James si
girò, lanciando un’occhiata a Malfoy.
<<
Bel colpo! >>
<<
Anche il tuo non era male! >>
Accennarono ad
un sorriso e dopo che la partita fu sospesa, ritornarono
negli spogliatoi. Lisa fu accompagnata in infermeria, raggiunta qualche
minuto
dopo da Rose e James. La
ragazza li
accolse con un flebile sorriso e abbassando gli occhi
arrossì. Era visibilmente
imbarazzata. Il ragazzo le si avvicinò, abbracciandola con
foga e a sua cugina
sembrò stesse piangendo. Non disse nulla, ma si
allontanò lasciandoli soli.
<<
James, mi dispiace >> Il
ragazzo, seduto accanto a lei rialzò di
colpo lo sguardo.
<<
Smettila di rimproverarti o dovrai vedertela col
tuo capitano ! >>
La
guardò accigliato prima che lei scoppiasse a ridere.
James la fissò estasiato. Non udiva il suono di quella
risata da troppo, eccetto
che nei suoi sogni. Non riuscì a trattenersi e la
baciò. La strinse, dando l’impressione
di volerla proteggere con il suo corpo da ogni dolore.
<<
Ti amo, Potter >> Con
un sorrisino furbo Lisa ruppe il
silenzio. Lui la fissò, accarezzandole una guancia e posando
la fronte alla
sua.
<<
Ti amo,Baston >>
E si distese accanto a lei, borbottando
qualcosa sul fatto che fosse stanco per l’eccessivo peso
della ragazza cosa che
gli procurò un pugno sul braccio.
***
Rose stava
uscendo dall’infermeria quando su uno dei letti
accanto alla porta vide Scorpisu, era seduto e guardava la sua mano.
Gli si
avvicinò con aria preoccupata. Il ragazzo rialzò
su di lei lo sguardo, sorridendole.
<<
Nulla di grave, ma sembra che quell’idiota di Zabini
abbia la faccia troppo dura >> Alzò le spalle
con noncuranza.
<< Madame Chips ha dovuto
sistemarmela >>
Le mostrò la mano.
<< Ma ne è valsa la pena, devo
ammetterlo! >>
Concluse allegro.
Rose gli sorrise prendendo la mano tra le sue e portandola
al viso, la
baciò con una dolcezza che nemmeno lei sapeva di possedere.
<<
Naturalmente i miei timpani vi sono grati per aver
ridotto i decibel delle vostre conversazioni, però sarei
ancora più felice se
portaste queste smancerie al minimo! >>
La voce di Albus
li interruppe, facendoli sobbalzare. Rose
arrossì violentemente, lasciando la mano di Scorpius,
quest’ultimo si limitò ad
un sorrisino ed un’occhiata divertita all’amico.
<<
Tu...tu lo sapevi... >> Farfugliò
la cugina, continuando a tenere basso il capo.
<<
Che sareste finiti insieme? Si,
da qualche anno ormai >>
E
anche questa storiella è giunta alla fine. Ma non disperate,
non sarà la mia
ultima fanfiction sulla nuova generazione, soprattutto non
l’ultima che
riguardi Rose e Scorpius o James e Lisa!
;D