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Autore: MiaStonk    02/11/2010    17 recensioni
Le mura di Hogwarts accolgono i ragazzi della nuova generazione e sebbene non sembrano ritrovarsi ad affrontare gli stessi pericoli dei genitori,hanno comunque il loro ben da fare tra amori acerbi, rivalità e sentimenti di complicità e amicizia.
'Rose si limitò a scuotere il capo e sospirare,salutando con ritrovato buon umore il resto della famiglia.
Hugo e Lily confabulavano animatamente di qualcosa,di cui Rose non avrebbe voluto sicuramente saperne nulla poiché come Prefetto avrebbe di certo avuto il compito di fermare qualsiasi stramba iniziativa.
Si voltò e alla sua destra ciò che vide peggiorò solamente la sua preoccupazione.
Roxanne,degna figlia di George Weasley armeggiava con due o tre ampolle contenenti liquidi dai colori più svariati e che senza dubbio avrebbero provocato al malcapitato di turno i capelli di un colore inimmaginabile o l’alito pestilenziale.
Ignara della reale gravità di ciò che questo avrebbe comportato,Rox rialzò gli occhi scuri su Rose rivolgendole il più radioso tra i sorrisi e al tempo stesso il più inquietante.
Dominique,dall’altro lato della panca imburrava una fetta di pane tostato con la sua solita flemma,lontana da tutto ciò che el accadeva intorno.
Rose Weasley spostò la sua attenzione a qualche tavolo più in là,quello della casata dei Serpeverde dove l’odiato biondino prendeva posto accanto ad un ragazzo dalla chioma nera e in disordine,sul cui volto brillavano due occhi di un meraviglioso e vivace verde: Albus Severus Potter,suo cugino.
La ragazza non potè evitare una smorfia nell’osservare i due ridere e scherzare amichevolmente,da veri amici quali erano. '
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'Buon Sangue Non Mente'
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7. Sorrisi, cadute e riappacificazioni

 

Lisa aveva parlato a Rose per diverse ore fin quando, sfiancata dalle lacrime e dalla giornata orribile che era appena trascorsa, sprofondò in un sonno apparentemente tranquillo. Rose quella notte dormì nel suo stesso letto,tenendola stretta. Poco dopo l’alba si rialzò e indossata la divisa lasciò il dormitorio femminile, nonché la Sala Comune di Grifondoro.

 

Camminava per i corridoi ancora vuoti, immersa nei suoi pensieri. Si affiancò ad una finestra e pianse. Le parole di Lisa le risuonavano nella testa, pensò che nessuna potesse amare suo cugino allo stesso modo e la straziava l’idea che si fossero allontanati. Dei passi, qualcuno che si avvicinava e infine un tocco leggero al braccio, la distolsero dal suo dolore. Incrociò lo sguardo di Scorpius e si sentì stranamente sollevata.

 

<< Rose >>  

 

Il giovane la fissava con un’espressione visibilmente ansiosa, e non ebbe tempo di chiederle la causa delle sue lacrime che lei  lo abbracciò. Si strinse a quel corpo caldo e quando le forti braccia l’avvolsero, chiuse gli occhi, abbandonando il capo sul suo petto. Scorpius le accarezzava i capelli con una dolcezza che la stupì. Rose rialzò appena il capo, e fu allora che lui si avvicinò. Baciò le sue lacrime, prendendo il viso arrossato tra le sue mani.

 

<< Ti avevo chiesto di non piangere >>   Un rimprovero che dal tono aveva più le sembianze di una carezza.

 

<< Scusami >>   Tirò su col naso, passando una mano sul volto.

 

<< Non scusarti, promettimi solo che quando avrai voglia di piangere verrai da me…  farò il possibile per sostituire le tue lacrime con uno dei tuoi meravigliosi sorrisi >>    La osservò, alzando poi gli occhi al cielo.    << Anche se dovesse voler dire ingurgitare un intruglio di Roxanne e cambiare colore ai miei capelli >>

 

Il ragazzo ottenne l’effetto desiderato, Rose scoppiò a ridere, portandogli le braccia al collo e sussurrando sulle sue labbra.

 

<< Te lo prometto >>    Lo baciò, come la prima volta nei sotterranei. Un bacio ancora insicuro, delicato che mostrava tutta la sua fragilità. Capì che anche lui l’amava.

 

<< Da quanto? >>   Gli chiese.

 

<< Da sempre >>    

 

E in quell’istante seppe che ero lo stesso per lei, che i loro cuori si appartenevano da prima che loro riuscissero a comprenderlo.  Troppo stupidi, troppo orgogliosi per ammetterlo.

 

                                                                    ***

 

Quella mattina Rose non fu l’unica ad essersi alzata di buon ora. Roxanne camminava avanti e indietro di fronte all’entrata della Casa dei Corvonero, palesemente in attesa di qualcuno. Lysander Scamander uscì dalla porta qualche minuto dopo, riusciva a stento a tenere gli occhi aperti, era decisamente assonnato.

 

<< Roxanne, prega per te che stavolta sia qualcosa di importante perché… >>

 

Non potè continuare, le labbra della ragazza sulle sue glielo impedirono. Stavolta il Corvonero non l’allontanò, capì che quel bacio era diverso. Non sapeva esattamente in che modo fossero giunti a quel punto, ne era innamorato da sempre, era vero, ma non aveva mai saputo dirglielo.

 

<< Come hai fatto a… >>   Le chiese, tenendo ancora ben ferme le mani sui fianchi della ragazza.

 

<< Mi sono accorta che in realtà l’avevo sempre saputo >>   Gli sorrise, facendo una smorfia. << Ovviamente questo non implica che smetterai di essere la mia vittima preferita! >>   Lysander sgranò gli occhi, deluso.

 

<< Ma… >>   Lei gli posò un dito sulle labbra, zittendolo.   << E’ troppo divertente, è come fare uno scherzo a zio Percy, nessuno può rinunciarci !  >>   Concluse divertita, e non attese una sua replica che ancora una volta lo  baciò.

 

                                                                   ***

 

 

Il tempo sembrò volare e il giorno della partita Grifondoro contro Serpeverde arrivò. Rose era preoccupata per Lisa, e non era l’unica. Come lei anche James si era accorto della sua fragilità, sembrava potesse rompersi solamente guardandola. Gli studenti erano seduti tutt’intorno al campo e come loro, diversi professori. I giocatori erano ancora negli spogliatoi, all’inizio mancavano alcuni minuti.

 

<< Lisa stai bene? >>    James le parlò per la prima volta da giorni ormai, e la sua espressione unita al tono, mostrava ansia.  Lisa alzò appena gli occhi, annuendo.

 

<< Mi impegnerò per vincere, te lo prometto >>

 

<< Non me ne frega nulla della partita! >>   Sbottò arrabbiato. Sembrava volesse aggiungere altro ma si voltò, afferrando la sue Firebolt e uscendo dagli spogliatoi.

 

 

Intanto tra i Serpeverde, Nott e Zabini sembravano coinvolti in un’animata discussione. Malfoy, spalle al muro e braccia incrociate li osservava sospettoso, ma non ebbe tempo di avvicinarsi che Albus li incitò ad uscire e riversarsi sul campo.

 

Madame Bumb diede il via alla partita. Mentre i giocatori sfrecciavano lanciandosi la pluffa, colpendo bolidi, gli studenti dagli spalti gridavano e incitavano la squadra della loro casa. James e Albus sovrastavano gli altri, alla ricerca del boccino. Lisa e Hugo riuscirono a segnare i primi punti, Roxanne colpì accidentalmente qualche Serpeverde con uno dei bolidi mentre Scorpius riuscì a pareggiare.

 

Ma qualcosa attirò la sua attenzione: Nott e Zabini strattonavano ripetutamente la Baston e al giovane fu chiaro il loro intento. Si erano fiondati sulla ragazza, sapendo che in quel modo avrebbe distratto Potter dalla ricerca del boccino, lasciando ad Albus un vantaggio, nonostante egli ne fosse all’oscuro. 

 

Cercò di avvicinarli, ma agirono prima che potesse fermarli. Lisa evitò un bolide che stava per colpirla alla testa e proprio in quel preciso istante, Zabini la spinse.  La ragazza perse l’equilibrio e cadde, tenendosi con una mano sola alla scopa. James, che rincorreva il boccino seguito dal fratello, attirato dalle urla e dagli schiamazzi si voltò e fu solo allora che la vide.

 

Deviò e sfrecciando la raggiunse, afferrandola prima che mollasse la presa o che i professori agissero con un incantesimo. La portò a terra, seguita da alcuni giocatori di entrambe le squadre. Zabini non riuscì nemmeno a trattenere la sua ilarità e non fu una mossa molto intelligente.

 

James, lasciando la ragazza nelle mani di Roxanne, si fiondò sul Serpeverde assestandogli un pugno sul naso. Quello stramazzò al suolo sotto gli sguardi degli studenti e i richiami di Madame Bumb. Quando il giovane Potter si voltò, Zabini si rialzò di scatto pronto a colpirlo alle spall,e ma Scorpius lo fermò con un altro pugno ben piazzato.  

 

James si girò, lanciando un’occhiata a Malfoy.

 

<< Bel colpo! >>

 

<< Anche il tuo non era male! >> 

 

Accennarono ad un sorriso e dopo che la partita fu sospesa, ritornarono negli spogliatoi. Lisa fu accompagnata in infermeria, raggiunta qualche minuto dopo da Rose e James.  La ragazza li accolse con un flebile sorriso e abbassando gli occhi arrossì. Era visibilmente imbarazzata. Il ragazzo le si avvicinò, abbracciandola con foga e a sua cugina sembrò stesse piangendo. Non disse nulla, ma si allontanò lasciandoli soli.

 

<< James, mi dispiace >>  Il ragazzo, seduto accanto a lei rialzò di colpo lo sguardo. 

 

<< Smettila di rimproverarti o dovrai vedertela col tuo capitano ! >>   

 

La guardò accigliato prima che lei scoppiasse a ridere. James la fissò estasiato. Non udiva il suono di quella risata da troppo, eccetto che nei suoi sogni. Non riuscì a trattenersi e la baciò. La strinse, dando l’impressione di volerla proteggere con il suo corpo da ogni dolore.

 

<< Ti amo, Potter >>   Con un sorrisino furbo Lisa ruppe il silenzio. Lui la fissò, accarezzandole una guancia e posando la fronte alla sua.

 

<< Ti amo,Baston >>    E si distese accanto a lei, borbottando qualcosa sul fatto che fosse stanco per l’eccessivo peso della ragazza cosa che gli procurò un pugno sul braccio.

 

                                                                        ***

 

Rose stava uscendo dall’infermeria quando su uno dei letti accanto alla porta vide Scorpisu, era seduto e guardava la sua mano. Gli si avvicinò con aria preoccupata. Il ragazzo rialzò su di lei lo sguardo, sorridendole.

 

<< Nulla di grave, ma sembra che quell’idiota di Zabini abbia la faccia troppo dura >>     Alzò le spalle con noncuranza.        << Madame Chips ha dovuto sistemarmela >>   Le mostrò la mano.  << Ma ne è valsa la pena, devo ammetterlo! >>  

 

Concluse allegro.  Rose gli sorrise prendendo la mano tra le sue e portandola al viso, la baciò con una dolcezza che nemmeno lei sapeva di possedere.

 

<< Naturalmente i miei timpani vi sono grati per aver ridotto i decibel delle vostre conversazioni, però sarei ancora più felice se portaste queste smancerie al minimo! >> 

 

La voce di Albus li interruppe, facendoli sobbalzare. Rose arrossì violentemente, lasciando la mano di Scorpius, quest’ultimo si limitò ad un sorrisino ed un’occhiata divertita all’amico.

 

<< Tu...tu lo sapevi... >>    Farfugliò la cugina, continuando a tenere basso il capo.

 

<< Che sareste finiti insieme?  Si, da qualche anno ormai >>

 

 

 

 

 

 

E anche questa storiella è giunta alla fine. Ma non disperate, non sarà la mia ultima fanfiction sulla nuova generazione, soprattutto non l’ultima che riguardi Rose e Scorpius o James e Lisa!  ;D

   
 
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