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Autore: Bianconiglio    14/11/2005    2 recensioni
Due bambini.Due storie che si intrecciano.Ordini gentili e nuvole che cantano.Una storia di piccoli gesti e grandi imprese.Una favola.Una tragedia.
Sigore e signori,silenzio in sala.Si apre il sipario.
Lo spettacolo sta per cominciare.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mantelli colorati e giovani Audaci

Riprende il racconto.
<< “Chissà se tornerò mai. Si scoprì a pensare il giovane samurai. Lanciò un ultimo sguardo alle montagne fuori dalla grande finestra e, silenzioso, scivolò sul pavimento legnoso della sua stanza a piedi nudi fino ad arrivare a un armadio a muro nella parete.
Lo aprì, tirando le maniglie scure. Quell’ armadio conteneva tutte le sue armi: La sua adorata katana, i due piccoli khris da spalla,innumerevoli pugnali, un arco scuro con delle frecce e lame varie.
Raccolse quello che più gli poteva essere utile, chiuse l’armadio e fece un sospiro. Finì di prepararsi e, pochi istanti dopo era gia nel cortile del grande palazzo, pronto a partire.
Il giovane si guardò intorno. Molti altri uomini erano li. Dal portico arrivò l’Imperatore. Col suo passo fiero e un po’guerresco raggiunse gli uomini e il giovane Kato.
“Uomini” tuonò,”sapete già cosa dovete fare. Ognuno di voi ha un compito da svolgere. Rispettate il vostro giovane comandante. Vi affido a lui e spero di vedervi tornare.” , ruotò la testa lentamente,e sembrò che li osservasse ,uno ad uno,”Tutti”. “Ma ora andate,non indugiate oltre. Prendete la strada attraverso i monti, arriverete ad un porto. Imbarcatevi verso le terre sconosciute, e che la fortuna sia con voi”.
Dopo che egli finì di pronunciare tali parole, tutti si inchinarono. Poco dopo s’incamminarono attraverso i monti,come aveva detto l’imperatore. Molti erano a piedi,molti altri a cavallo. Alla testa dell’esercito era Kato. Presto si affiancò a lui un’uomo. Era vestito in modo stravagante. Aveva tanti mantelli dai colori cangianti uno sopra l’altro. Portava un bastone nodoso. Stretta al bastone c’era una mano vecchia ma ancor vigorosa dalla pelle olivastra e gialla e con le unghie piuttosto lunghe. Aveva in testa un cappello nero stranamente contrastante col resto dell’abbigliamento. Era scalzo. Il volto rugoso pareva quello di un vecchio albero avvizzito. Kato lo osservò attentamente,incuriosito.
“Salve vecchio”Disse gentilmente. “Attento ragazzo” Disse il vecchio. Aveva una voce roca e flebile. “Voi chi siete?” Chiese Kato,noncurante delle parole dell’uomo. “Solo un umile messaggero degli Dei” Rispose egli. Gli occhi a mandorla di Kato si spalancarono. "Voi siete lo stregone di corte”. Fu quasi tentato di fermare il cavallo e di inchinarsi. "Non ce n’è bisogno,ragazzo” Disse lo stregone quasi avesse inteso i suoi pensieri. "Sta attento, samurai. Una cosa è più pericolosa di tutti i mostri,di tutte le trappole,d tutti i nemici” . Kato lo guardò. "Non capisco,signore”. "Capirai”, ribattè,sicuro. "Ma per allora sarà troppo tardi” . Il vecchio non parlò più e lasciò il povero Kato a crogiolarsi negli interrogativi. Nel giro di qualche giorno giunsero al porto. Erano tutti vivi. Si erano più volte imbattuti in briganti che avevano cercato di derubarli e in animali feroci ,ma erano tutti vivi. Anche al porto tentarono di imbrogliarli, ma infine s’imbarcarono.
La nave era grande e la occuparono interamente. Puzzava di pesce e di alghe ed era chiaro che non veniva pulita molto spesso. Kato arricciò il naso lungo e dritto. Quella notte la passò guardando le stelle. “ Ah,l’amour”. Una voce lo costrinse a voltarsi. Era uno dei suoi uomini che era salito sul ponte. “Caro condottiero impavido, L’amour”. Aveva un viso dai lineamenti delicati e un espressione malandrina. “L’amour?”chiese Kato non conoscendo il significato della parola straniera. Il ragazzo si sedette accanto a lui. “L’amour, l’amore!”. Kato lo guardò perplesso. “Voi non pensate mai all’amore,eh?”chiese al giovane samurai. “non siete mai stato innamorato?”. Kato scosse la testa. Il ragazzo scoppiò a ridere. Rise quasi fino alle lacrime,infine disse "ma allora, Impavido, non conoscete la cosa più dolce,il sentimento più sublime...” a quel punto il soldato si alzò in piedi e si sporse dalla poppa della nave. I capelli neri fluttuarono al vento notturno e fresco,che sa di sale e di mare. “E’ la forza che muove il mondo!E’ al tempo stesso evanescente e saldo, è la spina di una rosa e la rosa stessa,E’ doloroso e la cosa più suadente esistente al mondo…Amore,Amour,Love,Liebe,Amor!”. Kato guardava perplesso il ragazzo. "Oh mio comandante,mio condottiero,non sapete cosa si prova ad amare ed essere amati? Gentile samurai..” Gli si avvicinò e gli prese le spalle “…è bellissimo”. Si allontanò e fece per scendere in coperta. All’ultimo momento si girò. "Ricordate queste mie parole, Samurai” e sparì nel buio.
Kato pensò alle parole del giovane fino a che non si addormentò.
Venne svegliato da innumerevoli voci che gridavano, schiamazzi, spruzzi gelidi di acqua marina.
“…arme…”parole confuse arrivarono alle orecchie del ragazzo.
“…llarme…”.Aprì gli occhi,ancora in stato confusionale.”ALLARME ALLARME!”. Kato scattò in piedi. Una tempesta stava sballottando la nave. I marosi la spingevano qua e la e l’acqua usciva ed entrava. Una pioggerellina sottile rendeva ancora più fastidioso il tutto. Gli uomini correvano avanti e indietro sul ponte. “Virare a destra…VIRARE A DESTRA!” Kato tentava di dare ordini.
“ A DESTRA!” finalmente il timoniere gli diede ascolto. La nave quasi si incagliò negli scogli vicini. Poco dopo poterono tirare un sospiro di sollievo. Riuscirono ad uscire dalla cerchia dei Nuvoloni e, quasi gridarono al miracolo, davanti a loro si stagliavano le Terre Sconosciute. "La Dea Shui ci ha graziato. La prossima volta dedichiamo più tempo al rito di ringraziamento. La Dea dell’Acqua non perdona due volte” Era lo stregone. Si rivolse a Kato e parlò quasi in un sussurro. >>



Salut,gentili Lettori!
Come potete vedere in questo capitolo iniziano i primi guai per il povero Kato. Mi sono divertita a scriverlo,soprattutto la parte con il giovane soldato. E' un po'teatrale e artificioso il suo modo di parlare,soprattutto di rivolgersi a Kato,che molto spesso fa pensare che lo stia prendendo in giro,e sembra piuttosto insolente; è un personaggio allegro,che probabilmente avrebbe aspirato ad una vita diversa a quella che invece si è ritrovato a condurre;magari sarebbe potuto diventare cantore o qualcosa di simile (se avete qualche idea ditemelo :D ); è anche molto bello:delicato e piuttosto femmineo,ed è di carattere adulatore. Probabilmente ama le belle donne. In realtà questo personaggio non doveva esserci all'inizio della storia (in realtà la storia originale era molto diversa),ma ha iniziato a prendere forma nella mia mente. E' il mio personaggio ideale,quello che vorrei essere e interpretare(su un palcoscenico,s'intende),anche se spesso non incontra il favore della gente.Ora che ci penso non ha avuto un solo consenso(mia sorella lo detesta..:( ). Ma non importa,mi stò dilungando (si vede che mi piace,eh?).Passiamo a cose più serie.
Grazie e infinite grazie a Jack Trussone:le tue recensioni mi rendono sempre tanto felice!
un bacio gigantesco a Elena:sono contenta che la storia ti piaccia!
Un abbraccio alla mia attrice preferita, Lis la KatTTTiva: comunque non mi sono ispirata a TANCRY per la bimba (che è molto più bella :p)
Un inchino a Tartafante:ultimo,ma non ultimo,anzi primo a recensirmi per la prima volta (aaahhhh!!parole inscrociate incrociate...boh fate voi...)
GRAZIE A TUTTI,GRAZIE DI CUORE!
Bianconiglio
  
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