POV JASPER

 

Quanto dolore provavano tutti e pensare chela causa di tanto dolore sono io; io e il mio scarso autocontrollo.

Non mi perdonerò mai per ciò che ho fatto avrei potuto sopportare di tutto tranne essere la causa del dolore della mia famiglia.

Ero a caccia con la mia adorata Alice,lei insieme ad Edward era quella che soffriva maggiormente per questa situazione,ad un tratto lo sguardo di Alice si perse nel vuoto divenendo vitreo segno che stava avendo una visione.

Dopo qualche istante tornò in sé ma percepivo da lei emozioni molto forti,devastanti erano un misto di terrore,angoscia,senso di colpa.

Nonostante la visione fosse finita Alice era rimasta imbambolata;così la riscossi dal suo stato di “trance”.

“amore cosa hai visto di così terribile?sei spaventata e terrorizzata cosa hai visto” le chiesi; mi spiegò la sua visione e rimasi paralizzato non riuscivo a credere alle mie orecchie era un fulmine a ciel sereno non mi sarei mai aspettato una cosa del genere.

Pianse tra le mie braccia singhiozzi senza lacrime per non so quanto tempo riuscì a tranquillizzarla solo grazie al mio potere.una volta tranquillizzata tornò in sé prese il cellulare dalla tasca della sua giacca e prenotò i biglietti per il primo volo disponibile per Seattle.

Nel suo animo sentivo la tristezza,la disperazione,la colpevolezza che provava;in quel momento voleva sicuramente andare a salutare per l’ultima volta la sua migliore amica,la sua adorata sorellina umana che aveva dovuto abbandonare per colpa della mia debolezza.

Era solo colpa mia se la mia piccolina ora soffriva in quella maniera assurda,se Bella era morta se tutti erano morti dentro da quel giorno.

Forse il provare tutto il loro dolore che avrebbero patito dopo aver appreso la notizia della morte di Bella e quello che patiscono anche in questo momento in cui sono all’oscuro di tutto è una misera punizione per ciò che ho fatto e che non mi perdonerò mai.

Saremmo andati tutti a Forks per dare l’ultimo saluto ad una piccola umana dal sangue zuccherino capace di far battere nuovamente dopo secoli cuori ormai morti,ghiacciati,congelati dal tempo e dalla trasformazione;come mai nessuno era riuscito a fare.

A quella piccola umana che ci aveva apprezzato come persone,con una goffaggine fuori dal comune e dalla scarsissima autostima di sé stessa.

Mi mancherà la mia sorellina umana alla quale non sono mai riuscito a dirle e a dimostrarle tutto il bene che le volevo come tutti noi CULLEN!!!

Alice mi distolse dai miei pensieri sventolandomi una sua mano candida come la neve davanti ai miei occhi mi disse che era ora di tornare a casa per dare la terribile notizia a tutti visto che l’indomani mattina saremmo dovuti salire sull’aereo per tornare a casa.

Arrivammo a casa in un baleno Esme stava sistemando la casa,Emmett stava guardando distrattamente la tv,Rose stava sfogliando una rivista di moda e Carlisle invece stava leggendo un libro.

Appena entrati Alice esordì dicendo: “torniamo a Forks” a quelle parole tutti si voltarono verso di noi;in loro sentivo nascere la speranza,la speranza che Edward avesse abbandonato i suoi propositi e avesse deciso di tornare dalla sua Bella purtroppo non era così.

Alice li fece sedere tutti dicendo che era meglio,una volta seduti Carlisle prese la parola: “Alice ci dici che sta succedendo Edward si è finalmente deciso a tornare da Bella e smettere di soffrire??”

Tutti erano in attesa di una risposta sentivo l’amarezza che provava Alice nel dover mettere al corrente tutta la famiglia dell’accaduto così si fece coraggio e iniziò a parlare;spiegando loro per filo e per segno ciò che era accaduto.

Tutti erano sconvolti lo percepivo chiaramente,tutti tranne Rose lei in fin dei conti si sentiva libera da un peso.Esme era in preda dai singhiozzi,Carlisle cercava di tranquillizzarla ma era anch’egli sconvolto,Emmett aveva la testa tra le mani e non credeva possibile ciò che era avvenuto e intanto Alice era scoppiata nuovamente in lacrime,io ero distrutto a causa di tutte le emozioni che percepivo,le quali si aggiungevano alle mie che erano molto simili.

Dopo lo shock iniziale tutti si diressero nelle loro camere per prendere i passaporti per tornare a casa glie lo dovevamo.

Eravamo però indecisi se dirlo o meno ad Edward lui ne avrebbe sofferto immensamente più di tutti noi messi assieme eravamo coscienti che se non glie lo avessimo detto prima o poi l’avrebbe scoperto comunque ed eravamo ancora più coscienti che se glie lo avessimo detto in quel momento si sarebbe precipitato dai volturi per morire anche lui;dopo un pò di discussioni decidemmo che era meglio aspettare un pò magari se ne sarebbe fatto una ragione,in fondo lo sapeva che prima o poi lei sarebbe morta in fondo era pur sempre un’umana