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Autore: ClaireTheSnitch    02/11/2010    4 recensioni
Se ne avete abbastanza delle solite storie in cui sembra che esista soltanto James... o Lily... Ecco la fanfiction perfetta per voi! I Malandrini al loro settimo anno, e ovviamente Mocciosus, che per esigenze letterarie è ancora amico di Lily. Leggetela, se volete piangere e ridere: perché si sa, se ami i Malandrini sei pronto a tutto.
Dal cap. X
-Lily Evans, stai per scoprire il grande segreto dei Malandrini. Ciò che ci unisce. Ciò che ci rende così simili.-
Lei ghignò e sollevò un sopracciglio. -Siete tutti gay?-
Dal cap XIV
Sirius lo conosceva troppo bene per poter fare una cosa simile. Gli voleva troppo bene anche soltanto per poter fingere di non capire.
In sette anni di scuola e parecchie vacanze, aveva imparato a riconoscere le sfumature negli sguardi di James, a capire ciò di cui aveva bisogno e perché ne aveva bisogno, a sapere esattamente qual era il suo umore dopo un semplice mugugno scimmiesco, ma soprattutto aveva imparato che James non scherzava mai su sé stesso. Mai. Neppure quando si adulava spudoratamente.
[...] nessuno conosceva James come Sirius, e viceversa. Era qualcosa di bilaterale e indissolubile. Qualcosa che non accettava compromessi.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Uno -
 

Salsicce alla Mocciosus
 

 
-Lunastorta, ho bisogno di te.- biascicò Sirius, il volto incollato ad un libro che non lo attirava per niente. Dovrei proprio studiare, pensò, Ma questa roba è attraente quanto un mucchio di cacca di topo…
-Chiunque avrebbe bisogno di me.- replicò lui. -Cosa c’è?-
-Devo dare una sbirciatina al tuo tema per Rüf. È già mezzanotte, non riesco a concentrarmi e ho un sonno pazz…-
Remus lo interruppe e gli lanciò un rotolo di pergamena prima di sprofondare di nuovo nella poltrona di fronte al fuoco; la sala comune di Grifondoro era vuota eccetto loro due. Poco prima Peter si era arreso alle braccia di Morfeo, rinunciando ad aspettare James. Era sempre così: quando si avvicinava un fine settimana ad Hogsmeade, Ramoso si agitava; invitare Lily Evans ad uscire, con una sfilza di rifiuti come precedenti, non era mai un’esperienza particolarmente rilassante. L’unico modo che aveva per scaricare il nervosismo era giocare a Quidditch per ore. Spesso ben oltre l’orario consentito.
-Un giorno lo beccheranno.- sbottò Sirius, scribacchiando qualche parola con aria annoiata. -Anche con quel suo Mantello dell’Invisibilità. E quando accadrà…-
-Noi ci rideremo sopra, come sempre.- completò Remus, tutt’altro che preoccupato. James aveva sopportato punizioni ben peggiori di qualche lucidatura nella Sala dei Trofei e questo non aveva mai intaccato il suo senso dell’umorismo.
-Ascoltami, Felpato.- riprese, -Dici sempre le stesse cose ogni volta che James va a giocare a Quidditch senza di te. Questo è il suo momento. Lascialo ai suoi pensieri.-
-Lily Evans.- biascicò Sirius. -Se non si decide ad accettare l’invito di James, il nostro amico impazzirà.-
-Ma è già matto.- commentò Remus. -Altrimenti non frequenterebbe mai un tipo come te.-
-Già.- rispose Sirius, leggermente più allegro. -Black e Potter, i matti di Hogwarts.-
A sorpresa, il buco del ritratto si spalancò per lasciar entrare James, i capelli scompigliati e lo sguardo vivo, nonostante ansimasse per la fatica. Gettò il Mantello addosso a Sirius, che scomparve per un istante, e annunciò: -Lily è mia.-
 
*
 
Quella mattina a colazione, Xeno Lovegood distribuì dei fogli pieni di illusioni ottiche a tutti coloro che avevano scelto di mangiare salsicce.
-Sono Magottiche. Osservatele per un minuto.- aveva dichiarato, con aria pomposa. -Poi ritornate al vostro piatto. Le salsicce non sembrano vermi che si muovono?-
James pensò che il commento più ovvio da fare sarebbe stato ‘che idiozia’, ma Sirius non la pensava allo stesso modo; probabilmente la cosa gli era sembrata divertente, e aveva provato.
-Ehi, Xeno, hai ragione!- esclamò entusiasta. Dopo qualche secondo, però, la sua baldanza svanì e lasciò il posto al disgusto puro: Sirius spinse indietro il vassoio, mormorando: -Non ce la faccio.-
James richiamò l’attenzione dell’amico, che aveva cominciato a scoccare occhiate invitanti ad una certa Rachel di Tassorosso, e gli sussurrò: -Sto iniziando a odiare Lumacorno. Ieri ha tolto trenta punti a Grifondoro dopo aver visto qualcuno fargli un gestaccio.-
-Non sarebbe la prima volta.- intervenne Remus.
-Lo so, ma Serpeverde ci ha surclassati.-
Peter sollevò il viso dalla sua tazza di cereali ed esordì: -Be’, vediamo di recuperare lo svantaggio.- Ammiccò con aria da cospiratore a Lumacorno, che stava passando allegramente tra le tavolate, distribuendo gli inviti alle sue cenette private. -State a vedere.- aggiunse, e gridò: -Professore, buongiorno!-
Ramoso e Felpato si scambiarono un’occhiata interrogativa. -Qualcuno ha capito che cosa ha in mente di fare?- domandò James, incuriosito.
Remus sorrise e annuì. -Preparatevi. È uno scherzo a Mocciosus, e io non voglio esserne tagliato fuori.-
Lumacorno si era voltato verso Peter con volto disponibile, mentre Severus avanzava verso di loro, i capelli così luridi che sembravano aver raggiunto il punto di non ritorno. Come molti studenti quella mattina, reggeva in una mano un piatto di salsicce ben condite e nell’altra le Magottiche di Lovegood. Accidenti, era un bersaglio così semplice… forse troppo…
Con un incantesimo appena mormorato, Lunastorta fece in modo che la sedia di Peter sporgesse soltanto qualche centimetro in più… Splat.
Fantastico.
Spettacolare.
Memorabile.
Mocciosus e Lumacorno si fronteggiavano ricoperti di senape e salsicce: l’ultima, estrosa creazione dei Malandrini era lì, nella Sala Grande, di fronte a tutti. Difficile dire chi fosse il più furioso in quel momento, ma quando sentirono il professore gridare: -Cinquanta punti in meno a Serpeverde!-, la loro giornata si riempì di Felix Felicis.
 
*
 
-Dai, Codaliscia, dammi il tuo maglione.- gridò James, camminando lungo il sentiero che portava alle serre della professoressa Sprite.
Peter scosse la testa, cocciuto. -Non se ne parla, ho soltanto la camicia sotto. Fa troppo freddo!-
Severus camminava di fronte a loro, con i vestiti puliti grazie ad un ‘Gratta e Netta’ ben fatto, ma con un’inconfondibile scia di senape alle calcagna.
-È un ricordo dello scherzo. Toglilo, ho detto!- esclamò ancora Ramoso. -È sporco di salsicce alla Mocciosus!-
Sirius rincorse Peter e gli saltò sulla schiena, da ottima controfigura della sua versione canina. -Forza, Peter! Vuoi che ti abbai addosso?- gridò, mentre entrambi ruzzolavano per un paio di metri. Se avesse usato le sue zampe artigliate, Codaliscia non sarebbe stato così riluttante. Probabilmente avrebbe squittito.
-Ecco!- sbottò Peter, lanciando il maglione a Remus, che lo afferrò e lo osservò con aria esultante, come se fosse un trofeo. -Meraviglioso!-
James si era bloccato, come pietrificato. -Ragazzi, io torno al castello.-
-Perché?- fece Sirius, sbalordito.
-Non posso.-
-E c’è una spiegazione logica?-
-…-
-James?-
-…-
-Ma allora, sei ancora vivo?-
Con uno scatto repentino, Ramoso si voltò verso Sirius e gli sibilò: -La Evans.-
-Ancora lei… Che cosa c’entra adesso?- chiese Felpato, esasperato. -No, aspetta, forse ho capito: l’hai appena immaginata in una vasca da ba…-
-No! Lei ha visto… lei sa che siamo stati noi, prima…-
-Con Mocciosus?- domandò Remus. -Come fai a dirlo?-
James gemette, disperato. -Perché l’ha appena raggiunto, l’ha abbracciato e… mi ha lanciato un’occhiata assassina.-
Sirius gli diede una pacca consolatoria sulla schiena. -Amico, questa storia non mi piace.-
-Be’, grazie Sirius, ma l’avevo capito da solo!- sbraitò l’altro. -Pensi che oggi potrò azzardarmi a chiederle di uscire?-
Remus fece spallucce. -Puoi sempre dirle che la colpa è mia. In effetti, stavolta non c’entri.-
-Peccato che mi abbia visto rotolarmi dalle risate.-
-Andiamo, James.- esclamò Sirius. -Mocciosus ricoperto di salsicce verminose era divertente sul serio. Lily non può pretendere davvero che non ridiamo.-
A Ramoso scappò un sorriso: sì, Mocciosus in versione ‘uomo della senape’ era davvero un grande spettacolo, ma sapeva bene che a lei non era piaciuto affatto. -Lo ammetto, faceva ridere…-
-Appunto! Lily dovrà accettare il fatto che odi Mocciosus.- disse Remus.
-E che lo affogheresti nel lago.- aggiunse Sirius.
-E che lo faresti a fettine.-
-E che…-
James tappò la bocca a Sirius con uno scappellotto, e tutti scoppiarono a ridere.
In lontananza, Lily Evans scorse quel gruppetto inseparabile divertirsi. Sempre come se fosse la prima volta. Sempre inseparabili. E quel Potter…
Accidenti a te, pensò, ed entrò nella serra.
 


Angolino dell’autrice
Be’ ragazzi... come vi sembra?? Decente?? Indecente?? Lasciate un commento, così almeno so che siete passati. Fatemi sapere, sono una novellina nelle vostre mani!!
Tra parentesi:
per sedsed: grazie della recensione, sei stata la prima. E si sa, il primo commento non si scorda!!! 

 

   
 
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