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Autore: Sweet Soul    03/11/2010    5 recensioni
Una storia forse comune, una nella quale ci si può facilmente ritrovare. Due ragazze che trasformano la loro amicizia in qualcosa di più. Ma prima che questo accada, prima che il loro amore trionfi, devono superare un bel pò di ostacoli che si frappongono sul loro cammino insieme: Primo fra tutti la confusione di Rose, ragazza etero che dopo una serie di avvenimenti si accorge di amare la migliore amica, già totalmente persa per lei. L'inizio è cruciale: Un'isola lontana, un letto matrimoniale e la prima volta di Kate saranno gli ingredienti principali di questo mix esclusivo! Allora, ragazze, tutte su i bicchieri e giù i pensieri!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Okkei... Una piccolissima parentesi prima di lasciarvi alla lettura. Prima cosa mi scuso per l'enorme ritardo, ma in questo periodo nn riesco a scrivere proprio nulla. Mi dispiace davvero tantissimo. Seconda, ed ultima, cosa ho deciso che i capitoli che ci dividono dal chiarimento di Rose e Kate (che contando questo saranno ancora 1 o 2 al massimo 3 ma dubito u.u) saranno scritti con entrambi i punti di vista. Bhè credo di aver detto tutto. Buona lettura!

POV KATE:

 Per la prima volta, dopo tanto tempo, mi sentivo smarrita in quello che consideravo il mio posto sacro. 

Le mura della mia stanza, di un bianco quasi banale, erano ciò che, più di tutto, riuscivano ad esprimermi familiarità e sicurezza. 

Lì era presente tutta la mia vita: la mia scrivania, pasticciata tra scritte varie ed oggetti disordinati; Il mobile TV, con quest’ultima sopra esattamente di fronte il letto; L’armadio. 

Ma ciò che più esprimeva il mio essere, era la fotografia della squadra appoggiata, contrariamente alle altre cianfrusaglie, in una simmetria quasi assurda sulla mia scrivania. 

Ricordo ancora quando la scattammo.

Era Maggio dell’anno scorso, noi ragazze entrammo in palestra velocemente e ci apprestammo a correre, quando Tony, seguito a ruota dai suoi collaboratori, ci fermò. 

–Ragazze oggi dobbiamo fare la foto, e preferirei che voi la faceste prima che diventiate sudaticce e puzzolenti-. 

Ci disse, senza staccare gli occhi dalla macchinetta fotografica tra le sue mani.

Faceva un caldo insopportabile e l’unica porta dalla quale poteva arrivare un po’ di vento era chiusa. 

Sbuffai, piegando i gomiti sulle cosce ed appoggiandovi la testa sopra, guardando Tony. 

Era davvero maldestro. 

–Ragazze non riesco… Forse ci sono!-. 

Urlò premendo un tasto ed alzando lo sguardo verso di noi, gli occhi illuminati. 

Il flash che subito dopo illuminò la palestra, fece ben intendere che qualcosa nel suo ragionamento era andato storto. 

Luca, un giocatore di serie B e collaboratore di Tony, afferrò la macchinetta e ci ordinò in fretta come posizionarci. 

Successivamente appoggiò la macchinetta su di una sedia e corse verso di noi, ci mettemmo tutti in posa e… 

Click! 

Pochi minuti dopo il nostro piccolo attimo era immortalato. 

Ed è proprio in quell’attimo, in quei visi sorridenti, in quei ciuffetti di capelli che ricadevano sulle nostre guancie, in quelle divise blu mare, che io conservavo il ricordo della grandissima famiglia che eravamo e dei fortissimi sentimenti che legavano ognuno di noi con gli sltri membri della squadra. 

Per quanto può sembrare stupido, ogni qual volta ne avessi bisogno guardando quella fotografia, avvertivo un senso di familiarità che, qualunque fosse il motivo del mio turbamento, mi faceva sentire subito meglio.

Le concessi un ultimo, speranzoso sguardo. 

Mi aggrappai a quella foto come ci si aggrappa ad una bottiglia di whisky quando si è depressi. 

Ma come nel caso di quest’ultima, l’appagamento durò pochissimo. 

Appena i miei occhi si posarono sulla figura sorridente di Rose anche quella foto, come l’intera stanza, perse quel calore che solo le certezze ed i ricordi legati ad un determinato oggetto possono trasmettere. 

Mi sentivo stretta. 

Stretta nel mio rifugio di sempre. 

Dana mi guardava, osservava i miei occhi vagare da un oggetto all’altro della stanza, alla disperata ricerca di qualcosa.

Qualcosa che mi riscuotesse da Quella sensazione. 

Non avevo mai provato nulla di così forte prima. 

Ovunque guardassi vi era il vuoto. 

Perfino quando passai in rassegna i miei pensieri, mi accorsi del vuoto che stava dominando la mia mente. 

Era una sensazione davvero Tremenda.

Afferrai il mouse, entrai su msn e cercai il nick di Rose. 

Lo trovai quasi subito, ma quei pochissimi secondi mi parvero essere passati così lentamente da avere tutte le carte in regola per essere considerati minuti. 

Quando carica di questa certezza, mi accorsi che non erano passati che 10 secondi, pensai davvero che stessi diventando pazza. 

Prima che riuscissi a contattare Rose, Dana mi afferrò la mano. 

La strinse forte a sé. 

–Tesoro… Pensaci bene-. 

Si fermò. 

Era come se volesse dire altro, ma una forza oscura glie lo impedisse. 

Decisi di dar voce al mio vuoto, facendo la cosa che mi riusciva meglio quando stavo male: arrabbiandomi e parlando male della persona che, in un solo mese era riuscita a farmi passare dalla felicità più assoluta al vuoto più totale.

Tentai di mantenere comunque la calma, per quanto potesse essere difficile.

-Quell’insulsa idiota. 

Quella dannatissima manipolatrice di sentimenti. 

Quella grandissima menefreghista. 

Quella lì, mi ha fatta innamorare di lei. 

Mi ha illusa, mi ha dato false speranze, mi ha fatto passare notti insonni perché non riuscivo a chiudere gli occhi per paura che qualcun altro a parte lei entrasse nella mia mente e prendesse il suo posto da primato nei miei pensieri. 

Ma che diavolo le passa per la testa a quella lì?!-. 

Strinsi forte il pugno, lo alzai e lo feci ricadere con forza sulla scrivania. 

Davvero non riuscivo a capire cosa volesse fare quella dannatissima ragazza.

 

POV ROSE:

E così l’avevo fatto. 

In un secondo di follia. 

Non sapevo di preciso per quale motivo avevo preso quella decisione, quello che sapevo per certo era che la confusione che avevo provato nei giorni precedenti era divenuta invivibile. 

Tutto quanto era divenuto invivibile. 

Vedere Kate la mattina e pensare che lei fosse la cosa più bella che avessi mai visto, essere gelosa di Amy tanto da non riuscire a sopportare di vederla parlare con Kate nemmeno per un minuto, non guardare più i ragazzi.

Tutto questo era diventato il mio pane quotidiano, sconvolgendo completamente la mia vita. 

Io non ero sicura di nulla, ogni cosa che dicevo poteva rivelarsi in pochi secondi quella sbagliata e non condivisa perfino da me stessa e quel muro di parole che andavo a costruirmi a poco a poco, quel muro di bugie per non ammettere a me stessa quello che, quasi sicuramente ero, andava a sgretolarsi miseramente ogni volta che vedevo Kate, ogni volta che lei mi regalava uno dei suoi bellissimi sorrisi. 

E, ogni volta, dovevo ammetterlo a me stessa. 

Dovevo ripeterlo nella mia mente e far cadere tutti i sistemi che avevo escogitato per impedire che esso si facesse spazio tra gli altri pensieri per divenire l’unico incontrastato, con quella grazia e quella facilità che era disarmante almeno quanto il pensiero stesso del mio essere. 

Ero lesbica.

Mi era stato insegnato fin da piccola di girare al largo da quella parola. 

A piccoli passi mi era stato insegnato cosa, per la nostra società, era giusto e cosa no. 

Mi era stato trasmesso quel senso di disgusto per chiunque fosse diverso, secondo un educazione fin troppo rigida ed anti idealista. 

Mi erano stati trasmessi tutti i pensieri dei miei genitori, la vita mi era stata praticamente imboccata, mi era stata resa facile. 

Quell’uomo e quella donna mi avevano aperto tutte le porte giuste, evitando accuratamente di farmi decidere e prendere strade sbagliate.

Ed ora mi ritrovavo da sola ad un bivio.

Sapevo cosa i miei genitori, al mio posto, avrebbero ritenuto giusto e cosa no, ma non sapevo quale strada io, realmente, ritenevo doveroso intraprendere.

Ecco mi ritrovavo davanti a due diverse definizioni di giusto. 

C’era il loro giusto, che consisteva nel concetto di “abitudini e sensazioni provate da tutti, quindi giuste” ed il mio giusto, che consisteva nell’opposto concetto “Cos’è davvero giusto per me? Cos’è che davvero mi rende felice?”.

E fermandomi sulla parte sbagliata di questo ragionamento che, obiettivamente era ragionevole, mi ritrovai ad impormi una sbagliatissima osservazione: Di tutto quello che avevo accuratamente osservato, per arrivare poi alla “soluzione” finale, mi rimanevano due possibilità.

Un’affermazione oppure un quesito. 

Una certezza oppure un dubbio.

La società contro me stessa. 

Quanto avrei potuto resistere, se avessi imboccato quella strada? 

Sarebbe stata una guerra fin troppo dura, fin troppo difficile. 

E quella che ci sarebbe stata peggio sarebbe stata Kate. 

Lei era sicura. 

Lei era convinta. 

Sarei stata soltanto un peso per lei.

Così ho scelto la strada più facile.

L’ho fatto di getto.

Quando Brad mi ha contattata chiedendomi di uscire e poi magari intraprendere qualcosa di più serio, gli risposi subito di si.

Quando la mattina scendemmo e ci baciammo, potei subito accorgermi dell’errore commesso. 

Le sue labbra, la sua lingua, il suo sapore. 

Era tutto inferiore a Kate. 

Per la prima volta da quando si era creata tutta questa situazione, io desideravo Kate. 

E piansi tra le braccia di Brad.

Il pomeriggio cercai di attirare l’attenzione di Kate. 

Avrei voluto urlarle “Amore ho sbagliato, ho preso la strada sbagliata, ti prego contattami e parliamone!” 

Avrei voluto che lei mi trasmettesse tutte le sue sicurezze, sussurrandomi quelle parole dolcissime che per troppo tempo aveva tenuto dentro sé, avrei voluto sentire il calore del suo corpo contro il mio mentre le nostre labbra si univano e si schiudevano facendo incontrare le nostre lingue affamate dell’altra.

Ma quanto l’avrebbero fatta soffrire le mie insicurezze?

E quanto era forte il mio orgoglio?

Ora ero lì, la schermata di msn in secondo piano, e la sua conversazione aperta.

Le avevo scritto “Scusa” e stavo per premere invio.

Non sapevo che fare, l’indice destro che accarezzava il tasto.

Sospirai e lo tirai via.

Poi premetti.

E sapevo che anche questa volta avevo sbagliato.

La conversazione con Kate si chiuse, mentre il mio dito, ancora appoggiato sul tasto “Esc” scivolò giù, sulla scrivania.

POV KATE:

 

Non so quanto piansi. 

Appoggiata tra le braccia di Dana, singhiozzavo ed urlavo cose incomprensibili. 

Alzai lo sguardo solo dopo che ogni minima forza per fare altro abbandonò completamente il mio corpo. 

Dana mi prese in braccio e mi portò a letto. 

Mi levò le scarpe e mi rimboccò le coperte. 

Io la guardavo senza vederla. 

La sentivo senza ascoltarla. 

E lei lo sapeva. 

Sapeva anche quanto fossero inutili le sue parole di incoraggiamento, ma me le rivolse ugualmente. 

–Amore adesso riposati, io sarò qui fuori e quando ti sveglierai ti sentirai molto meglio-. 

Mi diede un bacio sulla guancia e poi uscì dalla stanza. 

Nel silenzio e nel buio della stanza, i pensieri ebbero la meglio su di me.

Ero nel bel mezzo della guerra più feroce che potesse colpirmi, ed era come se io dentro la mia trincea non sapessi cosa fare e d’improvviso tanti piccoli esserini nemici fossero piombati nel mio piccolo spazio. 

Non erano armati, ma riuscivano ugualmente ad avere la meglio su di me. 

Priva di forze, tentai di oppormi, strisciando tra il fango e l’acqua. 

Arrivata di fronte uno di loro, gli tirai via la mascherina e l’elmetto. 

Poi i miei occhi stupiti e spaventati videro e riconobbero un viso maschile. 

I capelli biondi e lisci, i lineamenti duri, gli occhi azzurri e intensi. 

Ero circondata da tanti piccoli Brad, che mi puntavano contro i loro sguardi sorridenti e consapevoli della loro supremazia. 

Iniziarono a ridere tutti insieme, all’unisono. 

Girai lo sguardo intorno a me, cercando una via di fuga, mentre lentamente le loro risate mi risucchiarono.

Mi svegliai di soprassalto, la fronte sudata ed un mal di testa tremendo. 

Avevo la gola secca, ed ero ancora priva di forze. 

Solo dopo mi accorsi del viso preoccupato di Dana di fianco a me e di tutte le persone riunite intorno al mio letto.

Riconobbi mia madre e mia sorella, ma proprio non riuscivo a capire chi fosse l’uomo che continuava a tastarmi il corpo. 

Solo dopo, collegando ciò che disse con ciò che fece, un lampo di genio mi sussurrò che probabilmente si trattava di un medico. 

–Sua figlia ha la febbre molto alta, a giudicare poi dal sonno instabile e tormentato e dallo stomaco in subbuglio, la causa sembrerebbe essere un po’ di nervosismo. La faccia stare calma per un paio di giorni e vedrà che tutto passerà-. 

Le rivolse un sorriso, lei ricambiò con un Grazie e lo accompagnò alla porta, seguita a ruota da mia sorella.

Quando rimanemmo sole, Dana si sedette sul letto, prese il mio viso tra le mani e mi sussurrò:

-Hai sentito tesoro? Devi restare calma, altrimenti noi ci preoccupiamo! Prima hai iniziato a tremare e a muoverti durante il sonno e tua madre era davvero spaventatissima!-.

La guardai.

–Scusa, D. Ho fatto un brutto sogno-.

Lei rise.

–Oh ma lo so! E domani me lo racconterai anche. Ma ora pensa a riposarti e a non fare brutti sogni!-.

Mi rimboccò nuovamente le coperte.

–D?-. La chiamai.

–Si, tesoro?-.

–Resteresti qui, a tenermi la mano?-.

Si avvicinò premurosa.

–Ma certo-.

E si sdraiò di fianco a me.

Mi tenne la mano stretta tutta la notte, e la mattina dopo marinò la scuola per restarmi vicina.

Con una amica come lei mi sentivo davvero al sicuro, lei mi avrebbe tirata su da questa storia.

Ne ero certa.


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Risposte alle recensioni:

the angelus: Si purtroppo questo fase Rose inevitabilmente doveva passarla. Purtroppo però è un tipo molto impulsivo, ed essendo anche molto confusa in primo luogo non riesce a pensare ad un ragionamento preciso per più di un giorno, che subito ne pensa uno che si verifica essere sempre l'opposto; in secondo luogo sta letteralmente facendo impazzire Kate! Comunque nel prossimo capitolo ancora ci sarà il distacco tra le due, ma spero di riuscire a farle riappacificare già tra 2 capitoli! :)

MorriganJo: Bhè la notte d'amore tra le due protagoniste è descritta nel primo capitolo! Per quanto riguarda Brad hai ragione, è comparso all'improvviso. Sicuramente sbaglierò, ma non voglio soffermarmi troppo su di lui in quanto mi serve soltanto come personaggio secondario. Per ora ho deciso di descrivere soltanto la sofferenza di Kate ed il punto di vista confuso di Rose, ma nel prossimo capitolo un avvicinamento tra Kate ed Amy ci dovrà essere per forza! ;)

reby94: Bhè Rose tutto sommato è comprensibile... In fondo ancora deve abituarsi all'idea di essere innamorata di Kate, e non è per nulla facile! Anche a te dico che in questo capitolo ho preferito soffermarmi sugli stati d'animo, ma nel prossimo sicuramente ci sarà qualcosa tra Kate ed Amy :D

hacky87:  Hahahahahahahaha in realtà il mio scopo era proprio farvi perdere le mandibole! *Me cattiva u.u* No vabbè diciamo che proprio caratterialmente io preferisco i momenti di distacco tra due persone perchè, almeno cosi la penso io, sono proprio i momenti in cui si comprende la vera importanza di una persona!

__New York Dreamer__:  Bhè non so che dirti! Le tue recensioni mi fanno davvero molto piacere sempre! :) Alloooooooooora Brad, come ho già detto, è un personaggio secondario. Quindi ho deciso di non soffermarmi troppo su di lui, ma sul ruolo che lui ha all'interno della storia. Il comportamento di Rose, se ti fa sentire meglio, non piace per niente nemmeno a me! Ma purtroppo è quella fase confusionale in cui ci si aggrappa ad ogni cosa pur di non ammettere a se stessi di essere omosessuali... Ed era inevitabile che anche Rose commettesse le sue cazzate! xD A breve però anche Rose diventerà dolce u.u :)

davil09: Ciao Rosa! SOno contenta che il capitolo ti sia piaciuto! Purtroppo Rose è confusa e commette degli errori, ma prometto che sarà proprio questo ultimo errore che farà capire a Rose che con l'amore niente può! Si lascerà andare presto ai suoi sentimenti, non preoccuparti! :)


Anche questo è andato! Uff che fatica! Questi ultimi due capitoli sono stati davvero duri da scrivere... E penso anche per voi leggerli! xD Maaaaa sono contenta che c'è cosi tanta gente che sta dietro la mia capoccia di cavolo e continua a leggere nonostante le cavolate che scrivo! xD Prometto un chiarimento tra Rose e Kate a breve ma vi anticipo già che dovrete aspettare minimo 2 capitoli. Per il prossimo ho in mente taaanta gelosia, ma nessun chiarimento u.u A presto e grazie a tutte! :)
  
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