Crossover
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Autore: nick nibbio    03/11/2010    2 recensioni
Nell'eterna lotta tra bene e male è finalmente giunto un eletto in grado di cambiare l'equilibrio tra queste due forze: un giovane ragazzo che, da semplice sognatore, diventerà protagonista e, insieme a molti grandi personaggi dei manga e delle anime, trasformerà il sogno in realtà
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film, Libri, Videogiochi
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Caccia alla notizia

Salve a tutti. Come state tutti? Spero bene. Ecco a voi un altro episodio pronto per essere letto da voi. Non mi linciate nei commenti che farete, per favore.
Per quelli che stanno leggendo assiduamente la mia storia e  per i futuri lettori, vi invito ad avere un altro po' di pazienza: tratterò dei personaggi detti tra pochi capitoli. 
In attesa di questo, vi auguro buona lettura.

Ciò che era accaduto suscitò molto scalpore.
Nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere Millennium Falcon distruggere una creatura come quella.
Molti cominciarono ad avere paura ed a smettere di acclamarlo, altri invece lo ammirarono ancora di più.
Quando si sparse la voce che Millennium Falcon aveva salvato un giovane in un paese della Calabria, i media cominciarono a inseguire Nick per sapere tutto su di lui.
Nick non ci teneva a diventare un fenomeno da baraccone e si chiuse per diverso tempo con la sua famiglia in casa, assediata dai media e dai curiosi.

Attraverso il telegiornale, Nick assistette alle interviste di tutti coloro che lo conoscevano, in particolar modo di quelli che meno apprezzava.
La cosa andò avanti per una settimana, quando alla fine Nick decise di porre fine a quella bufala.
Parlò con i suoi genitori e suo fratello e li convinse a lasciargli fare per liberarsi da quella matassa.
“Sei sicuro di volerlo fare?” gli chiese sua madre, che era sempre stata molto premurosa e attenta verso di lui.
“Sicuro” disse Nick “Mi libererò di questi seccatori in cerca di una storia e torneremo alla nostra  vita”.
“E’ troppo pericoloso.” Disse suo padre “Potresti stare male” il padre era un medico e sapeva bene che il figlio era cagionevole di salute.
“Non ti preoccupare. Starò bene” lo rassicurò Nick. I problemi di salute non gli appartenevano più da quando era tornato dal Fantasy e poi erano l’ultimo dei suoi problemi in quel momento.

 

Il giovane uscì dal portone di quercia di casa e fu subito circondato dai giornalisti che cominciarono a fargli domande di ogni tipo.
Il giovane sentiva la testa scoppiargli, ma resistette. Si fece coraggio e disse: “Volete un’intervista. Ve la darò, ma non qui. Risponderò a tutte le vostre domande domani mattina, alle dieci, al Palazzo Aquila. Ho già parlato con il comune per avere il permesso quindi ci vediamo lì. Ora, per favore, andate via” e rientrò in casa con un sospiro.
L’annuncio del giovane aveva acceso ancora di più gli animi e tutti cominciarono a prepararsi per il giorno dopo.
Nick vide con piacere che cominciavano a levare le tende,  e sperò di avere altrettanta forza d’animo il giorno dopo.

Si era appena seduto sulla poltrona del soggiorno di casa insieme ai suoi, quando il suo telefonino squillò. Nick controllò il numero, ma non lo conosceva. Guardò un attimo i suoi genitori e rispose.
“Ciao Nick” disse una voce familiare “Ti ricordi di me?”
Nick si alzò e si allontanò dai suoi, dirigendosi verso il bagno e disse: “Blade!”
“Esatto” disse “Come va?”
“Bene direi.” Rispose Nick “Se non fosse per il fatto che ho i media alle calcagna”.
“Sei diventato famoso, ragazzo” disse un’altra voce.
“Buffy sei tu?” chiese Nick stupito.
“Indovinato!” disse lei “Sei in vivavoce. Ci siamo tutti qui”.
“Accidenti!” esclamò Nick “Potevate dirmelo che avevate il mio numero. Mi avete fatto pensare che fosse chissà chi”.
“E’ vero. Scusaci” disse la voce di Eric “Ma abbiamo pensato di farti una sorpresa. Inoltre abbiamo isolato la tua linea telefonica per evitare possibili intercettazioni. Di questi tempi non puoi stare tranquillo nemmeno quando parli al telefono”.
“Vero!” disse Nick “Potevate dirmelo però di questi generali infernali che mi davano la caccia. Mi sarei preparato ad accoglierli”.
“Non avevamo idea che esistessero altri generali” disse Jen “Siamo stati sorpresi quanto te”.
“Davvero?” disse ironicamente Nick “Abdizur non vi aveva detto niente di loro?”
“Ehi! Non prendertela con lui” obbiettò Jen “Scree non sapeva della loro esistenza!”
“Scree?” fece Nick “E chi è?”
“E’ il nome con cui mi si è presentato Abdizur quando l’ho conosciuto per la prima volta” disse Jen.
“Ah! Ho capito” fece Nick stupito “Comunque sei sicura che non sapesse nulla di questo Jen?”
“Certo!” rispose lei “Quando gliel’ho detto si è stupito anche lui. Ha rimediato informandosi su di loro”.
“Davvero?” disse Nick “Bene. Ha scoperto la loro identità?”
“No, sfortunatamente!” rispose Jen.
“E allora che cavolo ha scoperto?” imprecò Nick.
“Calma!” lo riprese la voce di Luce “Non è educato rivolgersi così ad un amica”.
“Le mie scuse” disse Nick, innervosito “Allora si può sapere che ha scoperto?”
“Sulle loro identità non molto” riprese Jen “Ma ha scoperto dell’altro. Stanno cercando possibili ostacoli all’ascesa di Abhadon. Tu, al momento sei il principale, oltre ai tuoi alter ego, sparsi nelle altre dimensioni. Siete seguiti dagli altri Sun’s Warriors e dai Sun’s Knights”.
“Sun’s Knights?” chiese Nick “Volete dire quei ragazzi che possono materializzare spiriti e indossarli come armature?”
“Si, proprio loro!” rispose Kaeleena “Ce ne sono diversi in tutte le dimensioni e sarà tuo dovere trovarli ed insegnare loro a controllare i loro poteri”.
“Inoltre” continuò Marina “Ci sono anche alcuni soleani sparsi per il mondo che possono costituire un problema per i servitori di Abhadon. Dovrai trovare anche loro”.
“Accidenti! È proprio un bel fardello che mi devo accollare.” disse Nick “Sapete dirmi dove li posso trovare?”
“Ci stiamo lavorando.” disse Blade “Dacci un altro po’ di tempo e ti faremo sapere tutto in maniera più dettagliata”.
“Quanto vi ci vuole?” chiese Nick.
“Non sappiamo quanto. Devi solo aspettare.” Disse Eric.
“Va bene” disse Nick “C’è qualcos’altro che dovete dirmi o devo tirare ad indovinare?”
“In effetti ci sarebbe” disse il Principe “Sappiamo che la seconda armata infernale è composta interamente da maghi e sono molto forti”.
“Maghi!” ripeté Nick “Si sa chi è il generale?”
“Sfortunatamente no!” disse Anemone “Una cosa però la sappiamo: era un ex Dark Warrior”.
“Un ex Dark Warrior!” esclamò Nick “Se non ricordo male nel gruppo degli ex Dark Warriors c’erano tre maghi: Debonaire, una strega che tentò d’invadere Sephìro tempo fa; poi c’era Lord Voldemort, il cattivo del libro di Harry Potter e poi Raptomort lo stregone saturniano. Chi può essere di loro?”
“Non abbiamo informazioni sufficienti” disse Gabriel “Sono tutti e tre molto forti e saranno comunque un problema”.
“Va bene non fa niente” disse Nick “Lo scoprirò da solo. C’è altro?”
“Al momento no” disse Luce “Possiamo solo augurarti buona fortuna per la conferenza-stampa. Vedi di non emozionarti”.
Tutti risero.
“Ci proverò” disse Nick “Non perdetevela”.
“Tranquillo” disse Marina “Verremo a vederti”.
“Che cosa?” disse Nick stupito.
“Hai capito Nick” riprese Marina “Verremo ad assistere alla conferenza sotto mentite spoglie. Così non ci riconoscerà nessuno”.
“La cosa è molto consolante.” Disse Nick “Scommetto che venite a coprirmi le spalle vero?”
“Hai bisogno che qualcuno ti guardi le spalle ?” rise Marina “Pensavo fossi abbastanza grande da farlo da solo. Hai anche bisogno che qualcuno ti cambi il pannolino?”
“A te ti dovrebbero cambiare il cervello” rispose Nick “E’ in fase di invecchiamento come la tua faccia”.
“Ricominci moccioso?” urlò Marina.
“Hai cominciato tu ragazza!” rispose Nick secco “E poi non gridare al telefono. Mi hai rotto un timpano”.
Dall’altra parte del telefono si sentì un gran fracasso e poi silenzio.

“Ehi! C’è qualcuno dall’altra parte?” chiese Nick.
“Ci sono solo io.” disse Blade “Gli altri stanno cercando di trattenere Marina. Sembra intenzionata a voler venire a prenderti a calci dove sai tu”.
“Oh! Santa pazienza!” esclamò Nick “Grazie di tutto. Se venite davvero fatemelo sapere”.
“Nessun problema.” Disse Blade “Ti inviamo un sms. Ora scusa ma corro anch’io a fermare quella pazza prima che faccia davvero un disastro. Ci sentiamo” e chiuse la chiamata.
“Ci sentiamo..” disse Nick, mentre rimetteva il telefono nella tasca.    

 

 

La sala del palazzo Aquila straripava come un fiume in piena: tutti stavano aspettando solo il ragazzo salvato da Millennium Falcon.
Nick osservava con ansia il salone. Aveva la tremarella alle gambe: avrebbe preferito affrontare Abominon una seconda volta che lasciarsi assillare da tutte le domande che quelle persone avevano da fargli.
“Ti prego dammi forza!” sussurrò il giovane. Detto questo aprì le porte della sala ed entrò.

Al suo ingresso, tutti si voltarono verso di lui, pronti a spennarlo come un pollo.
Nick salì verso il podio con passi pesanti e, dopo un profondo respiro, disse: “Prima di cominciare con le vostre domande, vorrei chiarire alcuni punti.
Primo: non risponderò a domande, relative alla mia vita privata.
Secondo: ciò che dirò non lo ripeterò di nuovo.
Terzo: violate queste mie regole e me ne andrò immediatamente.
Detto questo, chi vuole farmi una domanda?”.

Si alzò una donna dai capelli biondi e ricci, con un abito attillato nero e chiese: “Quando si è trovato davanti Millennium Falcon che cosa ha fatto?”.
“Bella domanda” commentò Nick “Come tutti sapete ha le sembianze di un falco ed io, molto emozionato, gli ho chiesto se fosse un servitore di Horus il  dio falco. Lui ha detto di no. Non ho potuto fargli altre domande, visto che aveva appena affrontato quel mostro e poi l'emozione era troppa. Per informazione generale, quel mostro era Venom uno dei cattivi di Spider-Man ed era molto più cattivo di quanto il signor Stan Lee avesse detto nelle sue varie recensioni”.

“Come ha reagito quando li ha visti combattere?” chiese un altro giornalista dai capelli corti che indossava una giacca grigia.
“Come se stessi vedendo una puntata di Dragon Ball dal vivo.” Disse Nick con naturalezza. Una risata generale percorse la sala.
“Sta forse dicendo che Millennium Falcon ha lanciato un onda energetica?” disse un altro giornalista più giovane con una maglietta nera.
“L’onda energetica non l’ho vista.” Disse Nick “Ma gli ho visto lanciare un paio di colpi energetici e levitare in aria senza sbattere le ali. Inoltre si è teletrasportato” mentre lo diceva, mimava i movimenti.

“Sarebbe pronto a giurare quello che ha appena detto?” gli chiese una giornalista mora.
“Su quello che volete” disse Nick.

Ci fu un mormorio, dopo queste ultime parole.

Nick voleva porre fine a quell’intervista prima che qualcuno dicesse altro quindi continuò: “Dopo alcuni minuti di combattimento, i due sono spariti. Sono rimasto da solo in una zona completamente buia senza potermi muovere a causa di una piccola prigione di ragnatele. Non so dire per quanto ci sono rimasto, ma è sembrato un’eternità. Ho avuto paura.
Poi Millennium Falcon è apparso davanti a me, mi ha liberato e portato in groppa fino a dove ero stato rapito da Venom.
Quel volo non me lo dimenticherò mai: è stata la cosa più forte che abbia mai fatto. Mi sono sentito libero e leggero, come non mai.
Non so spiegare a parole cosa abbia passato in quei brevi istanti, ma lui mi ha salvato e per questo mi considero in debito con lui e non lo vedrò mai e poi mai come un mostro o qualunque altra cosa che avete detto in questi giorni.
Questo è tutto.
Prima che mi chiediate altro, voglio dirvi una cosa che mi sono legato al dito da quando è cominciata questa caccia alla notizia: non ho tollerato che siate andati per le strade del paese chiedendo a chicchessia informazioni su di me. 
Molti di loro mi conoscono solo di vista e di conseguenza hanno detto solo, scusate il termine, un sacco di cazzate! 
Ho finito le parole. Risponderò solo ad altre due domande e poi me ne andrò, volenti o nolenti.
Quindi sceglietevele bene”.

Quelle ultime parole erano uscite ferme e precise. Nessuno si sarebbe mai aspettato una simile determinazione da un ragazzo appena uscito dalle superiori.
“Se lei potesse, rifarebbe l’esperienza che ha vissuto?” chiese una donna dai capelli rossi e dagli occhi lucenti.    
Nick la osservò bene e la vide fare un occhiolino. Era Luce travestitasi da reporter.
Nick sorrise: “Se devo proprio risponderle signorina.. direi che un’esperienza simile, che nessuno ha mai fatto, non mi stancherei mai di rifarla. Mavisto che sarà impossibile un secondo giro. Quindi direi che questa prima volta basta e avanza”.

Un’altra giornalista dai capelli lunghi, a tratti azzurri si alzò e chiese: “Quindi, ipotizzando che ci sia un bis, se potesse rifarlo porterebbe con se la sua ragazza. Mi scuso se le faccio una domanda un po’ sul personale. Ma visto che è l’ultima, almeno ci risponda”.
Nick fece finta di non aver sentito le ultime parole, ma visto che quella donna era Marina, anche lei travestita, decise di rispondere dicendo: “La mia ragazza dite? Sarebbe un modo molto originale per fare colpo su di lei, sempre se Millennium Falcon rispondesse di si. Altrimenti posso dirle così: “Vuoi volare su Millennium Falcon? Vieni che ti faccio vedere quello che ho in mezzo alle gambe””.
Una risata generale attraversò la sala.

“Tra parentesi” disse Nick, dopo che la sala si fu acquietata “non chiederei mai a Millennium Falcon, che nemmeno conosco, di fare una cosa simile. È vero sono un suo fan, ma le ragazze le conquisto da me, senza di lui”.
Ci fu un applauso da parte di tutti i maschi.

“Detto questo, signori” riprese Nick “la mia intervista è finita. Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione e vi saluto. Arrivederci a mai più”. Detto questo scese dal palco e, nonostante la folla che lo circondava, riuscì ad entrare nella stanza laterale e a chiudere la porta.

Fatto questo il giovane corse verso il corridoio che collegava la stanza con l’uscita, prima che lo facesse la stampa, uscì dal portone del palazzo, completamente deserto e si addentrò per i vicoletti che circondavano il palazzo.
Con questo stratagemma, riuscì a seminare la stampa e ad arrivare al parcheggio che si trovava qualche casa sotto. Salì sulla sua auto lì parcheggiata e si allontanò a tutta velocità.     

Il giovane sapeva che la stampa gli sarebbe stata alle calcagna molto presto, o che sarebbe tornata ad assediare casa sua; perciò si era messo d’accordo con la sua famiglia, dicendo loro che sarebbe sparito per un po’ fino a quando non si sarebbero calmate le acque.
Non era sua abitudine prendere questo tipo di iniziativa e lasciare la sua casa in quel modo, ma non voleva che i suoi fossero inseguiti dai media solo perché lui era con loro. Per tale motivo aveva pianificato con loro quel piano di fuga.
Con quella scusa avrebbe svolto indisturbato il suo lavoro di Millennium Falcon senza rischiare di essere scoperto dai suoi o da altri.

Nel prossimo capitolo. Nick in fuga dai giornalisti viene convinto dai suoi compagni a partecipare alla riunione degli eroi dimensionali.
Che cosa scoprirà? Chi incontrerà? Tutto al prossimo capitolo.
Alla prossima!

  
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