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Autore: Kaimy_11    03/11/2010    2 recensioni
[Era la ragazza più antipatica, viziata, odiosa e saputella che avessi mai conosciuto. Mi batteva nei duelli, era più furba di me. Era migliore di me. Tuttavia, quando capiva di non aver speranza, di aver perso, usava l'arma più crudele, eppure più potente, che conosceva: Le sue lacrime. Anche adesso, io sono qui a dirle che me ne devo andare, che sono un assassino e che non posso stare con lei, ma lei piange. Ed io come faccio a dirle che la amo? Come faccio a dirle che non vorrei lasciarla ma che devo, per il suo bene... Mi basta un suo sorriso per capire che non sono altro che un satellite attratto dalla forza di gravita che esercita su di me il pianete che lei è...] Storia già pubblicata ma cancellata durante un momento di follia. Ovviamente revisionata, spero che vi piaccia rivivere i setti anni ad Hogwarts visti da una ragazza che seguirà la vita di…Draco! Se amate questo personaggio e volete vedere come sono stati i suoi anni a scuola e come ha vissuto la battaglia contro Voldemort…leggete!. (la storia segue i Film e i libri)
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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18. Regole e pericoli.

 

 

 

 

L’erba era impregnata di goccioline, e anche se la nebbia si era dissolta, l’aria rimaneva umida e fredda a congelargli la palle del volto. L’acqua del lago nero, quel giorno, era piatta e apparentemente priva di vita, anche se sapeva benissimo che all’interno di quel lago, vivano più di una vita. Erano già le cinque, e lui faceva trascorrere gli istanti impegnandosi a prendere a calci i sassolini sull’erba. Faceva un po’ più freddo del solito, tanto che aveva deciso di uscire con sciarpa e mantello. Soffiò forte, scrollando la testa per ricacciarsi indietro un ciuffo di biondi capelli ribelli, quando iniziò a sentire il lieve scricchiolio di passi che si avvicinavano verso di lui.

Alzando la testa Draco Malfoy scorse la ragazza che si era appena fermata ad un metro la lui. L’espressione della graziosa giovane era pensierosa, e gli rubò un sorriso vedere la sua fronte contratta nonostante cercasse di apparire serena.

Draco osservò per bene la sua figura, il suo viso pallido ma con le gote deliziosamente imporporate dal freddo, le labbra rosse e gli occhi grandi e blu come l’oceano più profondo, che lo fissavano con disarmante concentrazione. Ogni tanto si chiedeva se quegli occhi blu nascondessero qualcosa a lui sconosciuto, come ad esempio la capacità di leggergli dentro. Anche lei aveva stretta al collo la sciarpa con i colori della sua casa, mentre i lunghi capelli neri le accarezzavano le spalle esili, ricadendo sul mantello. Le mani erano inguantate quando se le passò sulla fronte per aggiustarsi i capelli che a causa del vento le coprivano la visuale.

“:Sempre con comodo, Foreberth…:” la provocò Draco, incrociando le braccia al petto ed accogliendola con un sorrisino beffardo.

Lei non parve assolutamente colpita, ma al contrario lo guardò con aria di sufficienza “:Allora genio, cosa vuoi farmi vedere?:”

“:Quanta impazienza, vacci piano. Ciò che dobbiamo vedere si trova qui vicino…:”

Areal si guardò in torno, ed immediatamente il suo sguardo si fece vigile e maledettamente sospettoso.

“:Draco:” disse “:Non vorrei ricordarti che qui vicino c’è solo la Foresta Proibita…:”.

Draco scosse il capo rassegnato, ogni tanto dimenticava che la sua amica faceva parte dei cervelloni Corvonero.

“:Sì Areal, e con questo?:”

La ragazza spalancò gli occhi “:Sei impazzito Malfoy? Io non ci vado nella Foresta Proibita!:”

“:Ma perché?:”

“:Lo dice il nome stesso: Proibita:”

Draco allargò le braccia per poi guardarla malizioso “:Andiamo, non vuoi infrangere le regole per la prima volta in vita tua? Sono esperienze che vanno fatte, sai?:”

“:Non ci tengo minimamente ad incontrare strane creature o a rischiare l’espulsione:”

“:Suvvia Areal! Tutte le volte che siamo stati qui? Non lo sai che è proibito anche avvicinarsi al Lago nero?  Eppure!:”

“:Draco, stare fermi vicino al lago, senza dar fastidio a chi ci vive dentro, potrebbe costarci solo un rimprovero. Andare nella Foresta Proibita ci costerebbe molto di più!:”

“:E dai Areal!:”

Draco era preparato, sapeva che la Corvonero avrebbe fatto storie “:Soltanto una volta, che ti può succedere? Sei un’alunna esemplare, sappiamo cavarcela. Non cadrà mica il mondo!:”

Areal rimase in silenzio, ferma sulla sua posizione.

“:Ascolta:” riprese Draco “:non insisterei tanto se non ne valesse la pena, credimi. Non voglio portarti in cerca di guai, c’è una cosa che devi assolutamente vedere, e per farlo doppiamo passare dalla Foresta Proibita. È solo un pezzo di strada, ti prometto che terremo gli occhi aperti…:”

Areal sbuffò e si massaggiò le tempie con una mano inguantata, di certo quando era uscita dal suo dormitorio non immaginava niente di così grave.

“:Suvvia, ci sarò io con te!:” ghignò il biondo, ed Areal lo guardò perplessa.

“:Il ché non è poi una gran garanzia…:”

Draco fece finta di non sentire e fece due passi in avanti per tenderle la mano “:Allora? vieni?:” e sorrise.

Areal avrebbe tanto voluto mandarlo a quel paese, e di certo se fosse andato storto qualcosa gliela avrebbe fatta pagare fino all’ultimo, tuttavia era consapevole della voglia ceca che aveva di seguire il biondo e al diavolo le regole! Forse era vero, infrangere le regole una volta non avrebbe fatto male a nessuno, anche se lei sapeva benissimo di stare per fare il più grande degli errori.

Alzando il mento, orgogliosa, lo superò senza accettare la sua mano, ed iniziò a camminare verso la Foresta Proibita.

Draco appariva insolitamente divertito da tutta quella faccenda, e lasciò che Areal camminasse per conto suo all’interno della foresta per un po’

“:Se non conosci la strada, forse e meglio che ti degni di aspettarmi…:”

Areal si inchiodò sul punto in cui era, con le braccia al petto e un broncio più che evidente stampato in viso.

Draco la raggiunse e trattene una risata.

“:Sei arrabbiata con me?:” Le chiese malizioso.

“:Se mi succede qualcosa sappi che ti ucciderò:”

“:Motivo in più per stare attento alla tua incolumità!:” e con un ghigno strafottente avanzò deciso verso un gruppo di cespugli alti che impedivano di avanzare.

Mentre il biondo si dava da fare per trovare un varco da cui sbirciare fra i cespugli, Areal sbuffò.

“:Mi hai portata in vicolo cieco Draco? Giuro che se è solo una delle tue, te la faccio pagare a morte!:”

“:E se invece ti stessi per regalare la più bella delle visuali?:” Fece lui, girandosi verso di lei ed invitandola a raggiungerlo con una mano tesa.

Areal sbuffò ancora, ma inevitabilmente avanzò verso il biondo e guardò attraverso il buco che lui le indicava.

Quando la ragazza poté vedere cosa vi era oltre quei cespugli, rimase totalmente a bocca spalancata, e il cuore le morì il gola. Quattro gabbie enormi contenevano quattro draghi giganteschi e fantastici, bellissimi nella loro imponenza, con le ali richiuse sulla schiena e le teste vigili a vegliare tutto intorno a loro, dove una decina di uomini si davano da fare per controllarli.

“:Oh mio dio…:” sussurrò  Areal.

Draco ghignò, godendosi a pieno l’espressione stupefatta della ragazza, che si muoveva di continuo per trovare la giusta angolazione da cui ammirare i draghi.

“:Ma… ma…:” faceva lei, tirando la manica del ragazzo “:Sono draghi! Voglio dire draghi veri!:”

“:Ma davvero? Pensa, non me ne ero accorto!:” disse Draco, per poi ridersela sotto i baffi.

Areal si decise a smettere di guardare, per puntare i suoi occhioni blu in quelli del ragazzo.

“:Era questo che dovevi farmi vedere? Draco è fantastico! Non avevo mai visto dei draghi in vita mia!:” e tornò a sbirciare fra i cespugli.

Il ragazzo rimase stupefatto “:Mai visto un drago in vita tua?:”

“:No, io non vivo in uno zoo!:” ma mentre parlava continuava a guardare i draghi.

Draco sorrise di nascosto alzando un sopracciglio, era più che soddisfatto dalla reazione della ragazza. Già convincerla a seguirlo nella Foresta Proibita era stata una vittoria, ma vederla così entusiasta era ancora di più.

“:Vieni con me:” le disse, prendendola per una mano, e lei lo seguì senza fare storie.

Draco la condusse un po’ più a sinistra, dove vi erano delle rocce, su cui fece salire la ragazza. Da lì Areal aveva una visuale molto più ampia.

“:Allora, ti piacciono?:” chiese Draco, mentre lei continuava a guardare.

“:Sì! Certo! Quello verde è il più carino!:”

Draco, con non curanza, si voltò per sbirciare i draghi

“:Carino non è esattamente l’aggettivo giusto per un drago, ma può andare. Hai visto quello spinato?:”

Areal corrugò la fronte “:Sì. Quello non sta fermo un attimo, e poi, insomma ha gli occhi cattivi!:”

Drago sghignazzò “:Areal ti giuro che non ho mai visto un drago con gli occhi dolci in vita mia!:”

“:tu hai già visto dei draghi? E poi come facevi a sapere di questi qui?:”

Draco si appoggiò svogliatamente ai cespugli “:Mio padre è venuto a sapere che li stavano spostando qui dalla Romania:”

“:Capisco:” fece la ragazza, guardando dubbiosa le fiamme che fuoriuscivano dalle fauci del drago spinato.

“:Dai, è meglio che andiamo:” Disse il ragazzo, ed Areal saltò giù dalle rocce accettando la mano che il biondo le pose.

I due iniziarono ad incamminarsi verso Hogwarts ridendo e saltellando euforici, soprattutto Areal.

“:Draco, ma secondo te che ci facevano quei draghi lì?:” chiese la ragazza.

Draco fece spallucce “:Bé, penso per il Torneo:”

“:La prossima settimana ci sarà la prima prova! Vuoi dire che li manderanno contro dei draghi?:” esclamò sgomenta.

“:Lo avevano detto che erano prove rischiose, no? Spero che lo spinato vada contro Potter!:” sghignazzò.

Areal lo fulminò con lo sguardo, ma poi rise “:Come sei sadico!:”

“:Allora Foreberth? Vuoi ancora uccidermi?:” domandò con quel suo sorriso furbo.

Areal ricambiò il sorriso con un pizzico di malizia. Gli passò da dietro mettendosi alla sinistra del ragazzo, e gli prese la mano.

“:Diciamo pure che per questa volta sei perdonato:”

“:Solo perdonato? Ti ho fatto vedere i draghi per la prima volta in vita tua! Riconoscimeli i miei meriti ogni tanto!:”

Areal scoppiò a ridere “:Si, ma mi hai ignorato dall’inizio dell’anno! Non lo dimenticare:”

Drago sbuffo, ma successivamente con un ghignò le scompigliò tutti i capelli. Mentre i due ragazzi se la ridevano, successe l’imprevedibile.

Sia Draco che Areal sobbalzarono non appena un prepotente rumore di zoccoli si avvicinò verso di loro.

Quando alzarono gli occhi si sentirono morire il cuore in gola, e la paura si impossessò di loro, tanto che Areal rafforzò la presa attorno al braccio di Draco.

Tre centauri si erano messi davanti a loro, bloccandogli la strada.

“:Cosa ci fate nelle nostre terre?:” ringhiò il primo.

Draco fece una smorfia rabbiosa ed estrasse la bacchetta “:Fateci passare!:” sbraitò a sua volta, ma le facce dei centauri si fecero ancora più minacciose mentre stavano per avanzare.

“:Osi minacciarci, ragazzino insolente?:” fece il secondo centauro.

“:NO!:” strillò Areal, afferrando il braccio teso di Draco con in quale impugnava la bacchetta.

“:C’è stato un malinteso. Vi chiedo scusa, ci siamo persi. Ma vi giuro che ci togliamo subito dai piedi:”

I centauri parvero rilassarsi, ma si scambiarono fra loro occhiate tese.

“:Non vi è forse stato proibito di avventurarvi nella foresta, a voi ragazzini di Hogwarts? Questo è il nostro territorio!:” tuonò con voce forte il primo centauro.

Draco fremeva di rabbia sotto la stretta di Areal, che lo obbligava a tenere bassa la bacchetta.

 “:Vi prego di scusarci:”continuò la ragazza con aria desolata, mentre in realtà era solo spaventata “:Vi giuro che ce ne torniamo da dove siamo venuti:”

“:È tardi ragazza!:” esclamò il secondo centauro “:Nessuno passa davanti alla nostra tana, e se ne va così impunito:”.

Areal deglutì e pregò soltanto che Draco mantenesse la calma e lasciasse fare a lei.

“:Vi ripeto che c’è stato un malinteso:” riprese “:Abbiamo sbagliato a passare di qui. Ce ne andiamo subito:”

Ma a quel punto il terzo dei centauri parlò “:Cosa combina Silente? Non insegna ai suoi allievi a rispettare i confini?:” Gli altri due si guardarono infervorati e digrignando i denti.

“:NO!:” fece prontamente Areal “:Per carità non fraintendete. Silente non c’èntra nulla, lui ci ha proibito di venire qui, ma ve l’ho detto: noi ci siamo persi…:”

“:Vi siete persi e non vi siete resi conto di esservi addentrati nella Foresta Proibita? Non mentire con me ragazzina insolente!:” abbaiò il secondo centauro.

Areal indietreggiò intimorita.

“:Forse possiamo trovare una soluzione:” esclamò il primo centauro, guadagnandosi gli sguardi insospettiti di tutti i presenti “:La ragazza rimane qua con noi, mentre il ragazzo va a chiamare Silente. Parleremo con lui, e se ci darà le conferme che cerchiamo, forse vi lasceremo andare tutti senza che nessuno si faccia male.:”

“:Va bene!:” squittì coraggiosa Areal, anche se in realtà aveva iniziato a tremare.

Arrivati a quel punto un’espulsione non era più la cosa peggiore che potesse capitare. Peccato che, Draco si sentì in dovere di frapporsi fra Areal e i centauri con la bacchetta sguainata.

“:Lei viene con me!:” ringhiò senza un minimo di rispetto.

“:Osi ancora puntarci contro la tua dannata bacchetta, ragazzino? Tu, schifosa peste, sparisci!:” Lo ammonì il centauro che aveva parlato meno di tutti.

“:Schifosa pesta a chi? Tu non sai chi sono io!:” strillò minaccioso il biondo, mentre i centauri erano più infervorati che mai.

Dietro la schiena di Draco, Areal estrasse la bacchetta e la puntò verso il cielo, recitando per tre o quattro volte la formula “Periculum”. Ma evidentemente i centauri non avevano gradito le scintille rosse che erano sfrecciate verso il cielo dalla bacchetta della ragazza, ed avanzarono rabbiosi.

Nel tentativo di porre rimedio a tutto, Areal prese Draco dalle spalle e lo spostò, tornando lei davanti ai centauri.

“:Cosa hai fatto ragazzina?:” chiese il terzo centauro.

“:Niente. Vi prego di perdonarci entrambi. Ci va benissimo la vostra proposta, mandate lui a chiamare Silente:” li supplicò umile.

“:E no ragazzina!:” fece il secondo centauro “:Non ora che il tuo amico si è sentito in dovere di puntarci ancora la sua bacchetta contro. Siete passati davanti alla nostra tana, nel nostro territorio! Nessuno di vuoi due si muove di qui!:” Quando il centauro avanzò verso Areal, Draco perse anche il poco di ragione che gli era rimasta.

Si piazzò davanti alla ragazza ed iniziò a lanciare incantesimi a raffica sui centauri.

Draco non capì cosa successe, all’improvviso i centauri non erano più tre ma almeno il triplo. Tutto successe in fratta, Areal gli fu tolta da dietro al schiena, e presa da un centauro che stava per caricarsela in spalla. Lui non sapeva cosa stava facendo, all’improvviso si sentiva sordo tanto da non sentire più che incantesimo stava scagliando. I centauri lo accerchiavano, e lui di certo non poteva occuparsi di loro uno alla volta, doveva colpire svelto sperando di abbatterne più di uno per volta. Quando tutti i centauri si misero in un punto, Areal era in mezzo a loro e Draco non riusciva più a vederla. Il Serpeverde era furioso, quando fra gli incantesimi che aveva scagliato a raffica, ci fu un’esplosione, e per diversi secondi lui per primo non capì più nulla e si trovò avvolto in una nuvola di fumo.

Quando tutto tornò alla normalità, i centauri stavano scappando via, e lui era in ginocchio sulla terra ruvida, e tossendo la polvere respirata si mise in piedi. Davanti a lui, a tre metri circa dai suoi piedi, vide la scena peggiore del mondo, e rimase paralizzato dall’orrore che i suoi occhi furono costretti a vedere.

Areal giaceva al suolo, immobile come una statua e pallida come una cadavere. Il braccio destro coperto da ustioni orribili, il contorno degli occhi era di un verde violaceo e le labbra grigie. Il corpo era coperto di polvere, non c’era sangue da nessuna parta, ma il petto di Areal era maledettamente immobile.

Mentre fissava inorridito il corpo di Areal, si accorse di un nuovo centauro che cautamente avanzava verso il corpo della ragazza. Draco avrebbe voluto strozzarlo con le sue mani, se avesse osato fare un altro passo verso di lei, ma non era in grado di fare nulla e infondo il centauro non sembrava malintenzionato.

Proprio mentre il centauro stava per allungare una mano verso il volto stravolto della ragazza, Draco senti dei passi di qualcuno che correva verso di loro.

Quando il Serpeverde si voltò, vide una sconvolta McGranitt e un Piton più serio del solito, leggermente affaticato per la corsa.

“:Abbiamo visto il segnale di pericolo, cos…:” stava per dire la McGranitt, quando con i suoi stessi occhi poté vedere la scena che si presentava davanti a loro, e per lo sgomentò si portò una mano davanti alla bocca.

Draco Malfoy impugnava ancora la sua bacchetta, era chiaramente sconvolto e ansimante. Poco avanti a loro, il corpo di una Corvonero giaceva al suolo privo di sensi, mentre un centauro era immobile al suo fianco, sovrastandola con aria preoccupata.

“:Fiorenzo! Cosa è successo qui?:”  chiese Piton, imperioso.

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

Continua….

 

 

 

 

Un grazie speciale a IoSonoLegenda e a JuliaSnape, spero che il capitolo vi sia piaciuto, forse vi ha lasciato un po’ sulle spine…. Alla prossima ^^

   
 
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