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18. Regole
e pericoli.
L’erba
era impregnata di goccioline, e anche se la nebbia si era dissolta, l’aria
rimaneva umida e fredda a congelargli la palle del volto. L’acqua del lago
nero, quel giorno, era piatta e apparentemente priva di vita, anche se sapeva
benissimo che all’interno di quel lago, vivano più di una vita. Erano già le
cinque, e lui faceva trascorrere gli istanti impegnandosi a prendere a calci i
sassolini sull’erba. Faceva un po’ più freddo del solito, tanto che aveva
deciso di uscire con sciarpa e mantello. Soffiò forte, scrollando la testa per
ricacciarsi indietro un ciuffo di biondi capelli ribelli, quando iniziò a
sentire il lieve scricchiolio di passi che si avvicinavano verso di lui.
Alzando
la testa Draco Malfoy scorse la ragazza che si era appena fermata ad un metro
la lui. L’espressione della graziosa giovane era pensierosa, e gli rubò un
sorriso vedere la sua fronte contratta nonostante cercasse di apparire serena.
Draco
osservò per bene la sua figura, il suo viso pallido ma con le gote
deliziosamente imporporate dal freddo, le labbra rosse e gli occhi grandi e blu
come l’oceano più profondo, che lo fissavano con disarmante concentrazione.
Ogni tanto si chiedeva se quegli occhi blu nascondessero qualcosa a lui
sconosciuto, come ad esempio la capacità di leggergli dentro. Anche lei aveva
stretta al collo la sciarpa con i colori della sua casa, mentre i lunghi
capelli neri le accarezzavano le spalle esili, ricadendo sul mantello. Le mani
erano inguantate quando se le passò sulla fronte per aggiustarsi i capelli che
a causa del vento le coprivano la visuale.
“:Sempre
con comodo, Foreberth…:” la provocò Draco, incrociando le braccia al petto ed
accogliendola con un sorrisino beffardo.
Lei
non parve assolutamente colpita, ma al contrario lo guardò con aria di
sufficienza “:Allora genio, cosa vuoi farmi vedere?:”
“:Quanta
impazienza, vacci piano. Ciò che dobbiamo vedere si trova qui vicino…:”
Areal
si guardò in torno, ed immediatamente il suo sguardo si fece vigile e
maledettamente sospettoso.
“:Draco:”
disse “:Non vorrei ricordarti che qui vicino c’è solo la Foresta Proibita…:”.
Draco
scosse il capo rassegnato, ogni tanto dimenticava che la sua amica faceva parte
dei cervelloni Corvonero.
“:Sì
Areal, e con questo?:”
La
ragazza spalancò gli occhi “:Sei impazzito Malfoy? Io non ci vado nella Foresta
Proibita!:”
“:Ma
perché?:”
“:Lo
dice il nome stesso: Proibita:”
Draco
allargò le braccia per poi guardarla malizioso “:Andiamo, non vuoi infrangere
le regole per la prima volta in vita tua? Sono esperienze che vanno fatte,
sai?:”
“:Non
ci tengo minimamente ad incontrare strane creature o a rischiare l’espulsione:”
“:Suvvia
Areal! Tutte le volte che siamo stati qui? Non lo sai che è proibito anche
avvicinarsi al Lago nero? Eppure!:”
“:Draco,
stare fermi vicino al lago, senza dar fastidio a chi ci vive dentro, potrebbe
costarci solo un rimprovero. Andare nella Foresta Proibita ci costerebbe molto
di più!:”
“:E
dai Areal!:”
Draco
era preparato, sapeva che la Corvonero avrebbe fatto storie “:Soltanto una
volta, che ti può succedere? Sei un’alunna esemplare, sappiamo cavarcela. Non
cadrà mica il mondo!:”
Areal
rimase in silenzio, ferma sulla sua posizione.
“:Ascolta:”
riprese Draco “:non insisterei tanto se non ne valesse la pena, credimi. Non
voglio portarti in cerca di guai, c’è una cosa che devi assolutamente vedere, e
per farlo doppiamo passare dalla Foresta Proibita. È solo un pezzo di strada,
ti prometto che terremo gli occhi aperti…:”
Areal
sbuffò e si massaggiò le tempie con una mano inguantata, di certo quando era
uscita dal suo dormitorio non immaginava niente di così grave.
“:Suvvia,
ci sarò io con te!:” ghignò il biondo, ed Areal lo guardò perplessa.
“:Il
ché non è poi una gran garanzia…:”
Draco
fece finta di non sentire e fece due passi in avanti per tenderle la mano “:Allora?
vieni?:” e sorrise.
Areal
avrebbe tanto voluto mandarlo a quel paese, e di certo se fosse andato storto
qualcosa gliela avrebbe fatta pagare fino all’ultimo, tuttavia era consapevole
della voglia ceca che aveva di seguire il biondo e al diavolo le regole! Forse
era vero, infrangere le regole una volta non avrebbe fatto male a nessuno,
anche se lei sapeva benissimo di stare per fare il più grande degli errori.
Alzando
il mento, orgogliosa, lo superò senza accettare la sua mano, ed iniziò a
camminare verso la Foresta Proibita.
Draco
appariva insolitamente divertito da tutta quella faccenda, e lasciò che Areal
camminasse per conto suo all’interno della foresta per un po’
“:Se
non conosci la strada, forse e meglio che ti degni di aspettarmi…:”
Areal
si inchiodò sul punto in cui era, con le braccia al petto e un broncio più che
evidente stampato in viso.
Draco
la raggiunse e trattene una risata.
“:Sei
arrabbiata con me?:” Le chiese malizioso.
“:Se
mi succede qualcosa sappi che ti ucciderò:”
“:Motivo
in più per stare attento alla tua incolumità!:” e con un ghigno strafottente
avanzò deciso verso un gruppo di cespugli alti che impedivano di avanzare.
Mentre
il biondo si dava da fare per trovare un varco da cui sbirciare fra i cespugli,
Areal sbuffò.
“:Mi
hai portata in vicolo cieco Draco? Giuro che se è solo una delle tue, te la
faccio pagare a morte!:”
“:E
se invece ti stessi per regalare la più bella delle visuali?:” Fece lui,
girandosi verso di lei ed invitandola a raggiungerlo con una mano tesa.
Areal
sbuffò ancora, ma inevitabilmente avanzò verso il biondo e guardò attraverso il
buco che lui le indicava.
Quando
la ragazza poté vedere cosa vi era oltre quei cespugli, rimase totalmente a
bocca spalancata, e il cuore le morì il gola. Quattro gabbie enormi contenevano
quattro draghi giganteschi e fantastici, bellissimi nella loro imponenza, con
le ali richiuse sulla schiena e le teste vigili a vegliare tutto intorno a
loro, dove una decina di uomini si davano da fare per controllarli.
“:Oh
mio dio…:” sussurrò Areal.
Draco
ghignò, godendosi a pieno l’espressione stupefatta della ragazza, che si
muoveva di continuo per trovare la giusta angolazione da cui ammirare i draghi.
“:Ma…
ma…:” faceva lei, tirando la manica del ragazzo “:Sono draghi! Voglio dire draghi
veri!:”
“:Ma
davvero? Pensa, non me ne ero accorto!:” disse Draco, per poi ridersela sotto i
baffi.
Areal
si decise a smettere di guardare, per puntare i suoi occhioni
blu in quelli del ragazzo.
“:Era
questo che dovevi farmi vedere? Draco è fantastico! Non avevo mai visto dei draghi
in vita mia!:” e tornò a sbirciare fra i cespugli.
Il
ragazzo rimase stupefatto “:Mai visto un drago in vita tua?:”
“:No,
io non vivo in uno zoo!:” ma mentre parlava continuava a guardare i draghi.
Draco
sorrise di nascosto alzando un sopracciglio, era più che soddisfatto dalla
reazione della ragazza. Già convincerla a seguirlo nella Foresta Proibita era
stata una vittoria, ma vederla così entusiasta era ancora di più.
“:Vieni
con me:” le disse, prendendola per una mano, e lei lo seguì senza fare storie.
Draco
la condusse un po’ più a sinistra, dove vi erano delle rocce, su cui fece
salire la ragazza. Da lì Areal aveva una visuale molto più ampia.
“:Allora,
ti piacciono?:” chiese Draco, mentre lei continuava a guardare.
“:Sì!
Certo! Quello verde è il più carino!:”
Draco,
con non curanza, si voltò per sbirciare i draghi
“:Carino non è esattamente l’aggettivo
giusto per un drago, ma può andare. Hai visto quello spinato?:”
Areal
corrugò la fronte “:Sì. Quello non sta fermo un attimo, e poi, insomma ha gli
occhi cattivi!:”
Drago
sghignazzò “:Areal ti giuro che non ho mai visto un drago con gli occhi dolci
in vita mia!:”
“:tu
hai già visto dei draghi? E poi come facevi a sapere di questi qui?:”
Draco
si appoggiò svogliatamente ai cespugli “:Mio padre è venuto a sapere che li
stavano spostando qui dalla Romania:”
“:Capisco:”
fece la ragazza, guardando dubbiosa le fiamme che fuoriuscivano dalle fauci del
drago spinato.
“:Dai,
è meglio che andiamo:” Disse il ragazzo, ed Areal saltò giù dalle rocce
accettando la mano che il biondo le pose.
I
due iniziarono ad incamminarsi verso Hogwarts ridendo e saltellando euforici,
soprattutto Areal.
“:Draco,
ma secondo te che ci facevano quei draghi lì?:” chiese la ragazza.
Draco
fece spallucce “:Bé, penso per il Torneo:”
“:La
prossima settimana ci sarà la prima prova! Vuoi dire che li manderanno contro
dei draghi?:” esclamò sgomenta.
“:Lo
avevano detto che erano prove rischiose, no? Spero che lo spinato vada contro
Potter!:” sghignazzò.
Areal
lo fulminò con lo sguardo, ma poi rise “:Come sei sadico!:”
“:Allora
Foreberth? Vuoi ancora uccidermi?:” domandò con quel suo sorriso furbo.
Areal
ricambiò il sorriso con un pizzico di malizia. Gli passò da dietro mettendosi
alla sinistra del ragazzo, e gli prese la mano.
“:Diciamo
pure che per questa volta sei perdonato:”
“:Solo
perdonato? Ti ho fatto vedere i draghi per la prima volta in vita tua!
Riconoscimeli i miei meriti ogni tanto!:”
Areal
scoppiò a ridere “:Si, ma mi hai ignorato dall’inizio dell’anno! Non lo
dimenticare:”
Drago
sbuffo, ma successivamente con un ghignò le scompigliò tutti i capelli. Mentre
i due ragazzi se la ridevano, successe l’imprevedibile.
Sia
Draco che Areal sobbalzarono non appena un prepotente rumore di zoccoli si
avvicinò verso di loro.
Quando
alzarono gli occhi si sentirono morire il cuore in gola, e la paura si
impossessò di loro, tanto che Areal rafforzò la presa attorno al braccio di
Draco.
Tre
centauri si erano messi davanti a loro, bloccandogli la strada.
“:Cosa
ci fate nelle nostre terre?:” ringhiò il primo.
Draco
fece una smorfia rabbiosa ed estrasse la bacchetta “:Fateci passare!:” sbraitò
a sua volta, ma le facce dei centauri si fecero ancora più minacciose mentre
stavano per avanzare.
“:Osi
minacciarci, ragazzino insolente?:” fece il secondo centauro.
“:NO!:”
strillò Areal, afferrando il braccio teso di Draco con in quale impugnava la
bacchetta.
“:C’è
stato un malinteso. Vi chiedo scusa, ci siamo persi. Ma vi giuro che ci
togliamo subito dai piedi:”
I
centauri parvero rilassarsi, ma si scambiarono fra loro occhiate tese.
“:Non
vi è forse stato proibito di avventurarvi nella foresta, a voi ragazzini di
Hogwarts? Questo è il nostro territorio!:” tuonò con voce forte il primo
centauro.
Draco
fremeva di rabbia sotto la stretta di Areal, che lo obbligava a tenere bassa la
bacchetta.
“:Vi prego di scusarci:”continuò la ragazza
con aria desolata, mentre in realtà era solo spaventata “:Vi giuro che ce ne
torniamo da dove siamo venuti:”
“:È
tardi ragazza!:” esclamò il secondo centauro “:Nessuno passa davanti alla
nostra tana, e se ne va così impunito:”.
Areal
deglutì e pregò soltanto che Draco mantenesse la calma e lasciasse fare a lei.
“:Vi
ripeto che c’è stato un malinteso:” riprese “:Abbiamo sbagliato a passare di
qui. Ce ne andiamo subito:”
Ma
a quel punto il terzo dei centauri parlò “:Cosa combina Silente? Non insegna ai
suoi allievi a rispettare i confini?:” Gli altri due si guardarono infervorati
e digrignando i denti.
“:NO!:”
fece prontamente Areal “:Per carità non fraintendete. Silente non c’èntra
nulla, lui ci ha proibito di venire qui, ma ve l’ho detto: noi ci siamo persi…:”
“:Vi
siete persi e non vi siete resi conto di esservi addentrati nella Foresta
Proibita? Non mentire con me ragazzina insolente!:” abbaiò il secondo centauro.
Areal
indietreggiò intimorita.
“:Forse
possiamo trovare una soluzione:” esclamò il primo centauro, guadagnandosi gli
sguardi insospettiti di tutti i presenti “:La ragazza rimane qua con noi,
mentre il ragazzo va a chiamare Silente. Parleremo con lui, e se ci darà le
conferme che cerchiamo, forse vi lasceremo andare tutti senza che nessuno si
faccia male.:”
“:Va
bene!:” squittì coraggiosa Areal, anche se in realtà aveva iniziato a tremare.
Arrivati
a quel punto un’espulsione non era più la cosa peggiore che potesse capitare.
Peccato che, Draco si sentì in dovere di frapporsi fra Areal e i centauri con
la bacchetta sguainata.
“:Lei
viene con me!:” ringhiò senza un minimo di rispetto.
“:Osi
ancora puntarci contro la tua dannata bacchetta, ragazzino? Tu, schifosa peste,
sparisci!:” Lo ammonì il centauro che aveva parlato meno di tutti.
“:Schifosa
pesta a chi? Tu non sai chi sono io!:” strillò minaccioso il biondo, mentre i centauri
erano più infervorati che mai.
Dietro
la schiena di Draco, Areal estrasse la bacchetta e la puntò verso il cielo, recitando
per tre o quattro volte la formula “Periculum”. Ma evidentemente i centauri non avevano gradito
le scintille rosse che erano sfrecciate verso il cielo dalla bacchetta della
ragazza, ed avanzarono rabbiosi.
Nel
tentativo di porre rimedio a tutto, Areal prese Draco dalle spalle e lo spostò,
tornando lei davanti ai centauri.
“:Cosa
hai fatto ragazzina?:” chiese il terzo centauro.
“:Niente.
Vi prego di perdonarci entrambi. Ci va benissimo la vostra proposta, mandate
lui a chiamare Silente:” li supplicò umile.
“:E
no ragazzina!:” fece il secondo centauro “:Non ora che il tuo amico si è
sentito in dovere di puntarci ancora la sua bacchetta contro. Siete passati
davanti alla nostra tana, nel nostro territorio! Nessuno di vuoi due si muove
di qui!:” Quando il centauro avanzò verso Areal, Draco perse anche il poco di
ragione che gli era rimasta.
Si
piazzò davanti alla ragazza ed iniziò a lanciare incantesimi a raffica sui
centauri.
Draco
non capì cosa successe, all’improvviso i centauri non erano più tre ma almeno
il triplo. Tutto successe in fratta, Areal gli fu tolta da dietro al schiena, e
presa da un centauro che stava per caricarsela in spalla. Lui non sapeva cosa
stava facendo, all’improvviso si sentiva sordo tanto da non sentire più che
incantesimo stava scagliando. I centauri lo accerchiavano, e lui di certo non
poteva occuparsi di loro uno alla volta, doveva colpire svelto sperando di
abbatterne più di uno per volta. Quando tutti i centauri si misero in un punto,
Areal era in mezzo a loro e Draco non riusciva più a vederla. Il Serpeverde era
furioso, quando fra gli incantesimi che aveva scagliato a raffica, ci fu
un’esplosione, e per diversi secondi lui per primo non capì più nulla e si
trovò avvolto in una nuvola di fumo.
Quando
tutto tornò alla normalità, i centauri stavano scappando via, e lui era in
ginocchio sulla terra ruvida, e tossendo la polvere respirata si mise in piedi.
Davanti a lui, a tre metri circa dai suoi piedi, vide la scena peggiore del
mondo, e rimase paralizzato dall’orrore che i suoi occhi furono costretti a
vedere.
Areal
giaceva al suolo, immobile come una statua e pallida come una cadavere. Il
braccio destro coperto da ustioni orribili, il contorno degli occhi era di un
verde violaceo e le labbra grigie. Il corpo era coperto di polvere, non c’era
sangue da nessuna parta, ma il petto di Areal era maledettamente immobile.
Mentre
fissava inorridito il corpo di Areal, si accorse di un nuovo centauro che
cautamente avanzava verso il corpo della ragazza. Draco avrebbe voluto
strozzarlo con le sue mani, se avesse osato fare un altro passo verso di lei,
ma non era in grado di fare nulla e infondo il centauro non sembrava
malintenzionato.
Proprio
mentre il centauro stava per allungare una mano verso il volto stravolto della
ragazza, Draco senti dei passi di qualcuno che correva verso di loro.
Quando
il Serpeverde si voltò, vide una sconvolta McGranitt e un Piton più serio del
solito, leggermente affaticato per la corsa.
“:Abbiamo
visto il segnale di pericolo, cos…:” stava per dire la McGranitt, quando con i
suoi stessi occhi poté vedere la scena che si presentava davanti a loro, e per
lo sgomentò si portò una mano davanti alla bocca.
Draco
Malfoy impugnava ancora la sua bacchetta, era chiaramente sconvolto e
ansimante. Poco avanti a loro, il corpo di una Corvonero giaceva al suolo privo
di sensi, mentre un centauro era immobile al suo fianco, sovrastandola con aria
preoccupata.
“:Fiorenzo!
Cosa è successo qui?:” chiese Piton,
imperioso.
Continua….
Un
grazie speciale a IoSonoLegenda e a JuliaSnape, spero che il capitolo vi sia piaciuto, forse vi
ha lasciato un po’ sulle spine…. Alla prossima ^^