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Autore: AnImoR_7    03/11/2010    22 recensioni
E se Edward avesse conosciuto Bella il giorno stesso della sua nascita?
"Infine mi decisi a guardare dentro il lettino, presi un lungo respiro e abbassai il capo verso quella che secondo mia sorella sarebbe diventata la mia futura compagna, mentre per me era solo un'umana in fasce che mi apprestavo a scorgere esclusivamente per farle piacere...La scorsi e fu l'inizio della fine.
E poi quando una volta grande Bella incontrerà Edward...
"A quel punto, ebbi voglia di fare quello che per nessuna ragione al mondo avrei dovuto. Mai
Perchè ho un ragazzo
Perchè lo conosco da otto ore
Perchè romperà il già fragile equilibrio della mia vita
Perchè niente sarà più come prima
Perchè mi sta facendo ammattire
Perchè non gli ho chiesto cosa ci fa qui
Perchè sto sognando e tutto ciò non può essere reale
Perchè non ha senso, perchè...
Non trovai più motivazioni da aggiungere al mio elenco e di slancio lo baciai.
La pioggia il vento, lo scorrere del tempo, il sogno la realtà, la pazzia la coerenza, non volli sentire nè pensare ad altro se non al gelido e appassionato tocco delle sue labbra sulle mie, il resto del mondo sparì nell'esatto momento in cui mi avvinghiai a lui" Cap.7
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight
Capitoli:
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12 Ragazze questo capitolo vi farà arrabbiare moltissimo con una certa persona, che fra l'altro a me è sempre stata sulle scatole, non so neppure il motivo, ma è così. Inoltre vi preannuncio che il prossimo sarà una piccola bomba, ma chiaramente non anticipo nulla. 
Invece tornando a questo che state per leggere, mi piacerebbe sapere come consigliereste a Bella di eliminare la serpe che ha in seno, sbizzaritevi pure mi raccomando...ah dimenticavo c'è solo il pov di Edward.
Baci e alla prossima.
ps 1
Giulia_Cullen, hai azzeccato quasi tutto, mi hai sorpresa
ps 2
G R A Z I E A TUTTE
                                                                                              VIPERA
                                   
    
 Cap. 12
 pov Edward

Ascoltavo il lento e persistente battere della pioggia sulla grande portafinestra della mia camera, un'intera parete era fatta solo di quel materiale, luminoso ma anche rumoroso vetro. Così non riuscivo a riposare, volevo chiudere gli occhi e distendere i nervi, tesi come corde di violino, a causa di tutto quello che era accaduto, ma era inutile.
Dal giorno in cui Bella mi mise al corrente della lite col padre e del suo dissenso alla possibile rottura con Jake, erano trascorse più di quattro settimane e la situazione era leggermente cambiata. Avevo escogitato una specie di piano, anche su consiglio di Alice, che consisteva in un graduale allontanamento di Bella dal suo ragazzo fino a creare tra loro un motivo di discussione con conseguente lite ed inevitabile separazione. Trascorso del tempo dalla loro rottura, io avrei fatto la mia comparsa discreta e sporadica nella sua vita per testare la reazione di Charlie, in fondo era solo lui l'ostacolo maggiore e non certo Jacob. Sembrava davvero un'idea geniale, ed in un certo senso aveva anche cominciato a funzionare.  
Bella due settimane prima aveva dato inizio all'opera di distacco, dopo una lite scaturita per futili motivi, disse a Jacob che voleva un periodo di pausa, voleva riflettere sulla loro storia e sui suoi reale sentimenti per lui.
"Bella che significa devi riflettere? Mi vuoi mollare?"
"Jake, non facciamo altro che litigare, sono settimane ormai che va avanti in questo modo ed io mi sono stufata, lo capisci?"
"Piccola, capita di litigare alle coppie, ma poi si fa pace...suuu non fare così"
"No Jake, con te capita un pò troppo spesso"
"Tesoro forse non lo hai notato, ma da circa un mese tu non sei più la stessa. Ti chiamo e non rispondi, ti cerco e non ti trovo MAI e non è dato sapere dove e con chi sei stata. Se provo a toccarti scappi via, come se io fossi un appestato...ecco perchè litighiamo. Mi nascondi qualcosa vero? C'è un altro? Dimmelo"
"Ma che dici? Come ti vengono in mente queste idee...ho solo bisogno di stare un pò per conto mio"
"Bells ma io ti amo, non posso stare lontano da te, io non voglio stare per conto mio e comunque sappi che farò di tutto per non perderti...di tutto, questo te l'ho già detto"
Il piano sembrava funzionare anche se Jacob come aveva preannunciato non si arrendeva e tempestava Bella di chiamate e di visite indesiderate. Tutto sembrò procedere liscio come l'olio, fino a quando successe l'imponderarabile, un imprevisto davvero non calcolato con tanto di nome e cognome, Jessica Stanley.

Avevo capito che quella ragazza nutriva dell'interesse per me, nonostante facesse la stupida con Mike Newton, era a me che mirava. Durante le lezioni di algebra non mi lasciava un attimo in pace, mi fissava mettendomi a disagio, mi ricopriva di attenzioni, mi parlava con voce suadente e cercava in tutti i modi di ammaliarmi. Tentativi che puntalmente cadevano nel vuoto, perchè io la guardavo ma non la vedevo di certo, e lei questo non lo capiva.
Mi tampinava ovunque, a mensa si insinuava anche tra me ed Alice e più volte ed in maniera alquanto sfacciata mi aveva chiesto di uscire. Io avevo chiaramente rifiutato ogni suo invito, adducendo le scuse più svariate, e facendole capire che non ero per nulla interessato alla cosa. Lei sembrava accettare i miei dinieghi con indifferenza, ma dentro di me sentivo che sotto sotto stava preparando una qualche ripicca. Anche Alice mi aveva messo in guardia
"Ed, non mi piace quella ragazza, credo si sia invaghita di te e stia tramando qualcosa...ma non riesco a focalizzare nulla di concreto. E' come se il suo futuro fosse protetto da una sorta di scudo e questa situazione non mi fa stare tranquilla"
Jessica le procurava sensazioni negative, e anche se non riusciva a vedere nulla di definito era certa che ci avrebbe creato dei problemi...come se già non ne avessimo abbastanza. Un giorno, dopo che le diedi l'ennesimo due di picche, (dissi di no ad un invito per un cinema) accadde il fattaccio.
La lezione di algebra era appena terminata ed io stavo precipitandomi fuori dall'aula quando la mia compagna di banco mi arpionò per il braccio
"Aspetta un attimo Eddy, devo parlarti"
"Devo andare Jessica, altrimenti farò tardi ad inglese..." feci per andar via ma lei mi richiamò
"Edward" quel nome per intero e quel tono perentorio mi bloccarono "a questo punto credo sia il caso che io e te scambiamo due parole su una certa cosa..."
mi irrigidii
"Spero che sia una cosa breve, ti ho detto che non voglio far tardi"
"Ci vorrà solo un minuto" disse, sospirai rassegnato forse era meglio assecondarla
"Dimmi"
"So tutto"
"Sai tutto? E di chè?" inarcai un sopracciglio perplesso
"Della tua tresca con faccia d'angelo Swan"
"Non so proprio di cosa tu stia parlando" risposi calmo
"Oh ma davvero? Quindi tu, Bella e il magazzino sul retro della scuola non ti dicono proprio nulla?" come se già non lo fossi abbastanza, impallidii
"Magazzino? Jessica ti ripeto non so di che parli" sapevo benissimo invece a quale magazzino si riferiva, era quello dove io e Bella sgattaiolavamo ogni tanto durante la pausa pranzo per stare un pò soli. Evidentemente non eravamo stati abbastanza prudenti e l'arpia ci aveva visti.
"Edward non giocare con me, non ti conviene" mi ammonì
"Esattamente dove vuoi arrivare Jessica, cosa vuoi?" a quel punto considerai che fosse importante conoscere le sue intenzioni prima di dire qualsiasi altra cosa.
Lei mi guardò in un modo strano, i suoi occhi di solito vuoti mi fecero rabbrividire, avevano un non so chè di malefico. Le labbra sottili si aprirono in un sorriso di trionfo, ed ebbi la sensazione di vivere un incubo non appena la udii rispondere
"TE"
"Cosa? Ma sei impazzita?"
"Si Eddy sono pazza di te, non lo hai ancora capito? Ti voglio, sono innamorata persa...non sopporto di sapere che c'è qualcosa fra te e quell'essere sciatto...e poi lei ha già un ragazzo" detto questo mi si avvicinò pericolosamente. Io reagii facendo un passo indietro, ma lei non si arrese e avanzò verso di me buttandomi le braccia al collo. Rimasi spiazzato da quel gesto, la fissai incapace di profferire parola o di fare qualsiasi movimento.
"Perchè ti piace?" continuò "cos'ha lei più di me? E' così insignificante, anonima...tu, Jacob ed anche Mike, avete una fissa per quella, la odio. E' solo una ragazzina Eddy io sono una donna...con me staresti meglio, non hai idea di quello che potrei darti" stavo per ribattere, le sue parole sortivano solo un crescente fastidio, quando sentii la voce dolce del mio angelo chiamarmi.
"Ed" cercai di voltarmi e seguire il suono della sua voce, ma il mio collo era ancora costretto tra le braccia di quella ragazza insolente, Bellai era sulla lì sulla soglia dell'aula e ci guardava, immobile
"Eeed" chiamò di nuovo timida "posso parlarti un attimo?"
Amore mio da quanto stai lì?  Il suo viso era pallido quasi quanto il mio.
"Arrivo subito Bella" risposi, alzai le mani fin sopra la nuca, portandole all'indietro, raggiunsi quelle di Jessica e fissandola con disgusto la strattonai via da me
"Non toccarmi mai più Jessica, M A I  più"
"Caro Edward, ti ripeto, non ti conviene giocare con me...ho le prove di quello che dico. I cellulari con fotocamera sono un'invenzione eccezionale, ho scattato delle foto di te e quella"
Indicò Bella come se fosse un pezzo d'arredamento, ed improvvisamente capii quanto lei la detestasse. Fino a quel momento aveva solo recitato la parte della pseudo amica, in realtà era gelosa marcia. Sicuramente il suo risentimento era diventato così intenso nelle ultime settimane, dopo che ci aveva visti insieme. Continuò: "Vi ritraggono sia al momento dell'entrata nel vostro nido d'amore, sia all'uscita, con tanto di lei che si ricompone dopo. E poi..." si preparò con enfasi a sganciare una sorta di bomba "ne ho una davvero compromettente...che stupida che sei Bella" le disse guardandola sprezzante "la prossima volta che vorrai farti toccare da qualcuno, ti conviene verificare se ci sono delle finestre aperte in giro, sei proprio stupida" disprezzo e gelosia, scorrevano a fiumi dalla bocca di quella vipera.
Per qualche istante scorse del veleno anche nella mia di bocca, sentivo la rabbia montarmi dentro e crescere a dismisura. Ogni invettiva di quella serpe contro Bella, non faceva altro che aumentare la voglia che avevo di morderla e punirla. Avvertivo il sapore amaro del liquido inondarmi le fauci serrate, e con non poca fatica dovetti costringermi a ricacciarlo in gola, insieme alla voglia di infliggere a quel rettile la punizione che meritava.
"Quindi..." concluse, scorrendo maliziosamente il suo dito indice lungo il mio torace "se non vuoi approfondire la nostra conoscenza, mi vedrò costretta a mostrare le foto al suo ragazzo, e naturalmente, anche a suo padre. Chissà cosa ne penserà il Capo Swan delle voglie della sua bambina...Non credo che tu desideri questo vero Bella? Che vergogna sarebbe per te...E tu Eddy? Lo vorresti tu?"
Ricatto, era solo un vile ricatto  "dunque la prossima volta che ti circonderò il collo con le braccia, pretendo che tu mi ricambi allo stesso modo" detto questo si avvicinò al mio viso e prima che potesse baciarmi sulla bocca riuscii a voltarmi dall'altro lato, porgendole solo la guancia. Attesi indifferente che posasse le sue labbra su di me poi, quando ebbe finito si allontanò incamminandosi verso l'uscita.
Passando davanti a Bella le promise
"Sarà mio molto presto te l'assicuro e comunque se non lo avrò io...non lo avrai neanche tu" il mio angelo non si lasciò intimidire e alzando il mento in segno di sfida rispose
"Lui è già mio e lo sarà per sempre"
Dio, quanto l'amo...pensai in quel momento.
Jessica abbozzò un sorriso di scherno "tzè, vedremo" finalmente se ne andò.
Quando fu certa che avesse girato l'angolo del corridoio Bella mise una mano davanti alla bocca per soffocare un singhiozzo, era molto scossa, le gambe le tremavano e dovette reggersi al telaio della porta per non cadere. Mi avvicinai a lei aprendo le  braccia "vieni qui" le dissi, si precipitò sul mio petto.
"Da quanto ascoltavi?"
"Penso di aver sentito tutto...i miei guai aumentano Ed, lo sapevo...avrei dovuto strozzarla il primo giorno che ha fatto algebra con te quell'oca. Penso che se ti avesse baciato sulla bocca, l'avrei fatta secca all'istante"
Nonostante la tensione risi "mi piace quando fai la gelosa"
"Difendo solo ciò che mio" rispose
"Non ne hai bisogno, lo sai..."
"Si lo so, ma adesso che facciamo? Quella ti vuole a tutti i costi e mi sà che l'unico modo per non concedergli ciò che vuole è eliminarla fisicamente, ho già in mente una fine lenta e dolorosa"
Continuai a ridere "lascia perdere, troveremo un altro modo, se vai in galera sarà difficile per noi restare insieme, e lei avrà vinto lo stesso"
"Si ma il solo modo per uscire indenni da questo ricatto è che tu le conceda di approfondire la vostra conoscenza. Vuole metterti le mani addosso...quella stronza oca giuliva...maniaca pervertita"
"Bella magari mente, magari ci ha solo visti e non ha nessuna foto"
"No, non credo avrebbe messo in piedi tutto questo senza prove, Ed se mio padre vedesse le foto sono io quella che farà una brutta fine...Non oso pensare cosa potrebbe farmi...forse mi rinchiuderebbe in casa per sempre o peggio ancora mi rispedirebbe da mia madre"
Così si aggiunse anche  Jessica Stanley alla lista di persone che furono d'ostacolo alla nostra relazione.  
Quella notte non riuscii a riposare perchè il giorno dopo il fattaccio, la vipera decise di dimostrarci che faceva sul serio e mise in atto per metà le sue minaccie, infilando una piccola e rivelatrice pulce all'orecchio di Jacob.
"Pronto"
"Ciao Jake sono Jessi"
"Ciao Jessi, come va?"
"Io bene, tu piuttosto come stai? Bella mi ha detto che avete dei problemi..."
"Già, non so che le sia preso, era strana da un pò...ma adesso dice che ha bisogno di riflettere, di stare per conto suo, ma tu hai qualche idea su cosa le stia succedendo? Io mi sto friggendo il cervello a forza di fare ipotesi"
"Jake in effetti un'idea ce l'ho...però appunto è solo un'idea, se poi mi sbaglio..."
"Jessi non importa sono aperto a tutte le possibilità, ti ascolto"
Non gli mostrò le foto compromettenti, in compenso gli confidò da amica fidata quale era, che secondo lei forse c'era di mezzo un altro, ed era proprio questo intruso la causa dell'improvviso allontanamento di Bella.
Quel pomeriggio ricevetti una chiamata al cellulare dalla serpe, non mi stupii neppure che avesse il mio numero, probabilmente lo aveva estorto a Bella senza che se ne accorgesse:
"Pronto"
"Ciao Eddy, sono Jessica"
"Come hai avuto il mio numero?"
"Ho le mie fonti"
"Oh immagino...perchè mi chiami?"
"Volevo informarti che ho appena lanciato un sasso a Jacob
e non intendo ritirare la mano se non farai ciò che voglio"
" Sei proprio una ricattatrice Jessica, una vile ricattatrice...ma esattamente cosa vuoi da me?"
Quando rispose alla domanda, non riuscivo a credere alle mie orecchie, e non solo perchè la sua richiesta ere palesemente assurda, ma soprattutto perchè era l'ultima cosa che avrei mai e poi mai voluto fare.
"Che fai l'amore con
me"
riuscii solo a rispondere
"Tu   s e i   p a z z a"
"Di te Eddy, te l'ho già detto sono pazza di te...
questa è la mia unica condizione, prendere o lasciare
ti concedo qualche altro giorno, poi agirò  di conseguenza...
pensaci"
E interruppe la conversazione.
Dopo che riuscii a riprendermi dalla telefonata chiamai Bella e le chiesi di incontrarci nel bosco al nostro solito posto, vicino la pianta di felci.
"E' successo qualcosa Ed?" 
"Nulla che non possiamo risolvere...in un modo o in un altro"
"Va bene, sarò lì tra un quarto d'ora"
"Ti aspetto..."
Non volli anticiparle nulla per telefono, non era proprio il caso.
Tutte le volte che avevamo bisogno di un pò di tranquillità andavamo lì, nel bosco, quel posto era magico, era il nostro posto, dove tutto aveva avuto inizio e lo amavamo molto, entrambi. Ci bastava sederci sul nostro tronco e guardarci negli occhi tenendoci la mano, anche solo per pochi minuti,  bastava a quietare i nostri animi e annullare tutte le tensioni. La mia speranza era che anche quel pomeriggio, il bosco adoperasse la sua magia per placasse il mio animo e per darmi l'ispirazione a risolvere il problema "Vipera".
Ma così non fu, quel maledetto pomeriggio non avvenne nulla di magico, io non ebbi il tempo di pensare  e non ebbi neppure modo di raccontare a Bella della telefonata di Jessica.
Quello che stava per delinearsi sarebbe stato un problema più grave, molto più grave della serpe che nutrivamo in seno.
Arrivai per primo, mi sedetti e attesi, quando la vidi le andai incontro e la strinsi forte a me.  Stavo preparandomi a raccontarle dell'assurda richiesta di quella assurda ragazza e volevo che mi sentisse vicino, volevo che avesse la certezza che anche davanti all'ennesima difficoltà avremmo trovato una soluzione.
"Ciao angelo"
"Ciao Ed...allora cos'altro è successo"
"Beh non crederai a quello che sto per dir..."
Non riuscii a finire la frase, d'un tratto un sibilo rabbioso scosse l'aria alle nostre spalle, una voce bassa e imperiosa mi intimò
"Bastardo toglile subito le mani di dosso"
Jacob.  
La vipera aveva cominciato a spandere il suo micidiale veleno...



Continua...
(tranquille comunque, prima o poi il cane lo faccio fuori...portate pazienza!)

   
 
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