Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: sassy86    04/11/2010    7 recensioni
Edward, giovane soldato inglese appena approdato in un paese sconosciuto, si trova,quasi per errore, a passare una notte con una prostituta.
Una donna fragile e forte al tempo stesso, che con il suo amore gli stravolgerà la vita.
Un amore nato per caso, un amore in cui nessuno dei due crede, ma che li travolgerà entrambi, come la forza delle più potenti passioni...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'guerra e pace'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Capitolo finale

Annuii.
Promisi a Jasper che me ne sarei andato. Altrimenti mi avrebbe aspettato un’accusa per tradimento alla corona ed insubordinazione. Ma non potevo andarmene senza rivederla almeno per un’ultima volta.
<< Cerchiamo di non farci vedere dalle sentinelle. Dobbiamo stare attenti o saranno guai >> disse Jasper a bassa voce. Uscimmo di soppiatto dalla cella, sorpassammo il lungo corridoio e nonostante il cuore mi scoppiasse, nessuno ci scoprì.
Eravamo appena fuori le mura della Caserma quando Jasper mi abbracciò.
<< Ho già predisposto tutto amico.  C’è un mio compare che ti aspetta domani mattina alla stazione centrale di Roma. Da lì partirai per Parigi, poi in Normandia dove prenderai una nave per Dover. Tieni. >> disse porgendomi una sacca scura  << qui troverai il denaro per il viaggio e abiti civili. Cambiati! Mi raccomando stai attento >>
Ci abbracciammo.
<< Buona fortuna >>
<< Grazie. Di tutto. >> furono le mie ultime parole a Jasper.
 
 
Non potei fare a meno di andare nell’unico posto dove davvero sentivo di dover andare. Prima di partire, prima di lasciarci, Bella mi doveva ascoltare, avrebbe dovuto sentire la mia rabbia, la mia collera. Perché’
Perché non me lo aveva detto.
Ero maledettamente geloso.
Per tutto il tragitto non avevo potuto fare a meno di pensarci.
 Arrivai.
Entrai senza bussare.
Il patto con l’oste prevedeva che io potessi entrare ed uscire a mio piacimento. Salii le scale e raggiunsi la sua camera.
Credevo l’avrei trovata addormentata, era tardi, in fondo.
Invece era seduta al tavolo che leggeva uno dei romanzi che le avevo regalato.
Quando mi vide, la felicità sembrò averla riportata alla vita. Gioia immensa traspariva dai suoi occhi.
Quanto mi sarebbero mancarti.
Fece per abbracciarmi ma rimase impietrita dalle mie parole.
<< Sto andando via. Torno in Inghilterra. Sono venuto solo per augurarti buona fortuna. >>
<< Come, te ne vai?!  Ed io? Che faccio? Perché? Quando? >>
<< Domani mattina, all’alba. Mi aspetta un lungo viaggio. Sono venuto a portati dei soldi, così non avrai problemi, almeno per un po’.  >>
Presa da una collera che non avevo mai visto nei suoi occhi, prese il denaro e me lo butto in faccia.
Urlava.
<< Non me ne faccio niente del tuo denaro! Io voglio te, niente avrà più senso ora che te ne vai.  Sarò di nuovo sola. >>
<< è questo che ti preoccupa? La compagnia non ti mancherà di certo. C’è sempre il mio comandante >>
<< Come lo hai saputo? >>
<< me lo ha detto lui quando ero andato a chiedergli di poter tornare a Londra. Volevo portarti con me. Avevo pensato che avrei potuto sposarti, renderti una donna rispettabile, ma lui mi ha fatto sapere che sei stata la sua amante. >>
<< Tu lo sapevi Edward, è così che mi hai conosciuto! >> la sua voce era un crescendo <<  lo hai sempre saputo che sono una prostituta. A cosa sarebbe servito dirtelo prima? >>
<< Questo non ha più importanza. Devo andare. Addio. >>
<< No, che non te ne vai. Non te lo permetto! Vengo con te! >>
Il suo volto era sfigurato dalle lacrime e dal dolore, gli occhi erano rossi e gonfi, sembrava potessero scoppiare da un momento al’altro.
Con tutta la forza che aveva in corpo mi strattonava, provava a tenermi fermo. Poi ad un tratto si fermò. Sembrava spiritata. Si girò e cominciò a riempire una sua valigia con tutto quello che le capitava a tiro.
Io la osservavo incredulo e sbigottito.
<< Non ti lascerò andare. Non te ne vai senza di me. Non te lo permetto. No. Non puoi. Vengo con te! >>
Le presi un polso, affinché si fermasse.
<< Bella, non serve a niente. Tu non puoi venire con me! >>
<< Si che posso, ti prego io devo venire con te. Io ti amo! Se non mi porti con te….io…. io… >>
<< Non essere stupida Bella! Io non ti voglio! >>
<< Non è vero. Sei arrabbiato. Io cambierò te lo prometto! >> disse abbracciandomi forte << ma ti prego non lasciarmi. Non abbandonarmi. Ti scongiuro, ti imploro, portami con te! Farò tutto quello che vuoi. Non ti darò fastidio. Ma ti prego non lasciarmi. Io non posso vivere senza di te! >>
 Urlando Bella aveva detto tutto quello che in mesi non era riuscita ad esprimere.
<>
<< Non è vero! Mi ha detto tante volte quanto sarebbe stato meraviglioso farmi vedere tutte le cose belle che ci sono dove vivi tu! Non è possibile che tu non mi voglia! Non è giusto! Non ci credo! >>
Continuava a strattonarmi, a scuotermi e ad aggrapparsi con le mani al mio cappotto. Sembrava quasi che avrebbe potuto strapparmelo di dosso.
<< Addio Bella. Ti auguro di essere felice, anche senza di me! >>
Le diedi un bacio sulla fronte ed incurante delle urla e della sua disperazione e del fatto che mi aveva rincorso fino a giù il portone, implorandomi di restare, me ne andai. Come un morto che si appresta a varcare la soglia dell’inferno.
 
 
 
 

 

Spoiler per il seguito (piccolo regalo per chi mi ha seguito con tanto affetto )
 

Erano passati tanti mesi ormai. Da quella ultima volta in Italia.
Avevo passato gli ultimi tempi a girovagare da un tribunale all’altro in cerca di assoluzione. Avevo tradito l’onore della Gran Bretagna, l’onore del mio paese.
 Mi ero rifatto una vita o almeno ci avevo provato. Tutto era cambiato.
Un pomeriggio ero intento a leggere nel mio giardino quando alzai gli occhi e vidi l’unica persona che mai mi sarei sognato di rivedere qui.
Era ancora più bella di come la ricordassi o la sognassi di notte, nonostante  fosse palese sul suo viso la stanchezza di un lungo viaggio.
Non riuscivo a proferire parola. Lo fece lei per me.
<< Perdonami! >>
 
sarebbe stato crudele lasciarvi con un finale così tragico e triste. è stata la cosa che ho scritto in maniera più facile: sulla pagina di word tutto scorreva fluido. perchè era tanta la voglia di far urlare a Bella tutto il suo amore.
è stato un piacere per me scrivere questa storia senza grandi pretese e spero che anche a voi sia piaciuto leggerla !
l'arrivare alla drastica decisione di completare questa storia non è stata dettata dal mio essere sintetica o sviluppare poco una storia, ma come ho smepre detto, quando scrivo i personaggi decidono loro cosa fare, cosa dire e come agire, anche se a volte io per loro avrei scelto cose diverse. avrei pouto allungare la mia storia con altri eventi. ma sentivo che le cose dovevano andare in questa maniera.
non so quando continuerò il sequel: ma volevo lasciarmi una porta aperta per future ispirazioni.
grazie a tutti!
francesca

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: sassy86