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Autore: elyl    04/11/2010    19 recensioni
"Tu mi chiedi perché dovresti essere diversa, perché non sei una < schifosa Mezzosangue >.” Deglutì, alla ricerca delle giuste parole. “Tu sei diversa da qualsiasi maga abbia mai conosciuto, Mezzosangue o Puro Sangue. Non mi importano le tue origini, mi importi tu.” Sbatté un paio di volte le palpebre, incredulo per quanto aveva appena detto.“Sei diversa da tutte perché io ti amo.” "
Lily Evans e Severus Piton stanno finalmente insieme e subito dopo la fine del loro settimo anno vanno a vivere insieme. Dopo 9 mesi nasce loro figlio, Alistair. Sono felici, ma la loro felicità non è destinata a durare. Infatti Severus decide di unirsi ai Mangiamorte e Lily si sente costretta a lasciarlo. Così Severus si ritrova solo con suo figlio e a lavorare per il Signore Oscuro, Lord Voldemort. Una sera è al Testa di Porco e assiste all'enunciazione della Profezia di Sibilla Cooman. Subito riferisce a Lord Voldemort ciò che ha sentito e questi crede che il bambino sia Harry Potter ed è deciso ad uccidere chiunque si metta contro di lui. Severus allora si rivolge ad Albus Silente e lo prega di salvare la madre di suo figlio, l'unica donna che ama, l'unica donna che abbia mai amato. Silente accetta, ma i suoi sforzi non valgono a nulla, poichè quando Harry ha solo un anno Lord Voldemort ucciderà i suoi genitori. Questa è la storia di Harry Potter e il suo fratellastro, Alistair Piton.
Quinto anno per Harry, Hermione e Ron, settimo per Alistair Piton. Il Signore Oscuro è tornato, ma nessuno crede a Harry. Severus è alle prese con il suo doppiogioco e deve proteggere il proprio figlio e quello di Lily Evans e James Potter. Cosa farà quando il Signore Oscuro gli chiederà di Alistair? Come reagirà Alistair quando scoprirà la verità?
Ormai il destino del giovane Piton è segnato. Cosa succederà?
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
Capitoli:
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Vi dirò....sarà perchè sono stanca, ma questa settimana non ho niente da dirvi u.u

.vi piacerebbe eh? MUAHAHAHAHA xD Ok, perdonatemi ma sto dormendo 5 ore a notte ed inizio a risentirne u.u

Ehi, ma aspettate, oggi è giovedì? E allora perchè posto? Perchè sono buona? No! Buahahahahaha xD Ok, il capitolo era finito da martedì...e dato che domani non ci sarò tutto il giorno ho pensato bene (spero) di farvi la sorpresa e postare oggi :D Però vi avviso che non sposterò il giorno in cui posto, continuerò a postare una volta a settimana, ogni venerdì u.u

Aaaaallora, vi comunico che me è tanto felice. Ho partecipato al contest “Il Club dei Duellanti” e, udite udite, ho superato il primo turno! E dato che la mia povera storiella che si sente tanto tanto sola ha ricevuto poche visite, mi faccio pubblicità u.u I protagonisti sono Dora e Remus <3

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=593154&i=1

Come sempre (lo so, sono ripetitiva u.u) faccio un particolare ringraziamento alla mia carissima darling <3 Che anche questa volta mi ha aiutata tantissimo <3

Poi...beh, direi che è inutile tediarvi ancora. Vi lascio ad uno dei capitoli più importanti di Father Be With Me Tonight ;)

Buona lettura

P.S.: il Prologo di questa storia ha raggiunto le 3600 visite. Non ci credo ancora *.*





Chapter XXIII:

I Didn't Say Bye In The Right Way


For a kiss to be really good,

you want it to mean something.

You want it to be with someone you can't get out of your head,

so that when your lips finally touch,

you feel it everywhere.

A kiss so hot and so deep,

you never want to come up for air”

-Episode 2x07 “Something to talk about”, Grey's Anatomy-


La piccola piazzetta circondata da grige case, alcune delle quali con vetri rotti, era tranquilla. Un gatto si aggirava furtivamente ed andò ad infilarsi in uno dei cassonetti mezzi aperti alla ricerca di qualcosa di commestibile da mangiare. Il silenzio fu squarciato da un forte crack. Il gatto emise un miagolio straziante, gli si rizzò il pelo e scappò via.

Io odio Smaterializzarmi.” Disse Alistair Piton ad occhi chiusi, pallido in volto, coprendosi la bocca con il dorso di una mano.

Suo padre Severus fece un cenno col capo ed uscì dal vicoletto buio. Riaprì gli occhi e si ritrovò solo. Sbattè le palpebre un paio di volte, poi si affrettò e, seguendo le orme lasciate dalle sue scarpe nella neve, lo raggiunse. Si fermò in mezzo alla piazzetta e si guardò attorno. Le facciate delle case erano rovinate, piene di scritte, poco accoglienti e a parecchie finestre mancavano i vetri mentre accanto ad ogni porta erano ammucchiati sacchi di immondizia.

Ma che bel posto accogliente.” Commentò affiancandosi al padre, inarcando un sopracciglio.

Sta zitto, Alistair.” Ringhiò gelidamente Severus, fulminandolo con lo sguardo. “Ripensa a ciò che c'era scritto sulla pergamena.” Aggiunse, fermandosi tra i numeri 11 e 13.

Cosa, la frase del Quartiere Generale?”

Ho detto pensa. Possibile che tu debba esprimere a voce alta ogni tuo singolo pensiero?” Sibilò rabbioso.

Fece per dire qualcosa, ma si fermò. Suo padre era nervoso, l'aveva capito da come continuava a contrarre la mascella e stringeva il mantello. Serrò le palpebre, si portò le mani alle tempie e ripensò a ciò che Silente gli aveva scritto.

< Il Quartier Generale dell'Ordine della Fenice si può trovare al numero 12 di Grimmauld Place, Londra >

Dai, muoviti.” Lo incitò suo padre, avviandosi.

Alistair aprì gli occhi e lo vide salire dei gradini che prima non c'erano. Tra i numeri 11 e 13 era apparsa una porta, dei muri sudici e delle finestre incrostate. Sorrise e lo seguì, fermo davanti all'ingresso.

Pa', per caso amano i serpenti?” Domandò, indicando il batacchio d'argento che raffigurava due serpenti intrecciati.

'Sta zitto, Alistair.” Ordinò irritato.

Gli lanciò un'altra occhiata, sospirò e tornò a guardare davanti a sé: dire che era nervoso era poco. Se avesse continuato a contrarre la mascella, si sarebbe fatto male.

Severus inspirò profondamente, afferrò il batacchio e lo fece scontrare con forza contro il legno della porta, che dopo qualche istante si spalancò.

Svelti, svelti.” Sussurrò una donna dai folti capelli rossi.

I due eseguirono l'ordine e si ritrovarono in un lungo corridoio.

Devo parlare con Potter.” Disse in un soffio.

La donna annuì e si incamminò, seguita a ruota dall'uomo. Alistair rimase fermo, guardandosi attorno curioso. Il corridoio era lungo e dal soffitto alto e a metà si trovavano delle tende rosse.

Alistair!” Lo richiamò con un sibilo suo padre.

Arrivo.” Disse, annuendo.

Si avviò osservando le pareti adornate con antichi quadri quando, senza che se ne rendesse conto, si ritrovò a terra.

SOZZURA! FECCIA! SOTTOPRODOTTI DI SUDICIUME E ABIEZIONE! IBRIDI, MUTANTI, MOSTRI, VIA DA QUESTO LUOGO! COME OSATE INSUDICIARE LA CASA DEI MIEI PADRI...”

Si coprì le orecchie con entrambe le mani, assordato dalla voce stridula che aveva iniziato ad urlare.

Maledetto portaombrelli!” Sentì la donna dai capelli rossi. “Ti sei fatto male?” Gli domandò gentilmente, aiutandolo a rimettersi in piedi.

No, no, sto bene.” Rispose alzando la voce per cercare di sovrastare le grida.

STA ZITTA!” Urlò estraendo la bacchetta. “Sta zitta, per l'amor del cielo!” La puntò contro le tende, fece un piccolo movimento e queste si richiusero, facendo sprofondare nuovamente la casa nel più totale silenzio. “Ora va meglio.” Sussurrò sollevata, riponendo la bacchetta. “Vieni, caro, vieni!”

Alistair la guardò stupito, poi la seguì ed insieme raggiunsero il padre, fermo davanti ad una porta.

Severus, è tuo figlio?” Chiese, guardando attentamente il giovane.

L'uomo annuì impercettibilmente.

Immaginavo.” Sorrise calorosamente. “Tu e il tuo papà vi somigliate, lo sai?”

Il ragazzo si voltò verso l'uomo, poi tornò a guardala ed annuì.

Ti chiami Alistair, giusto?”

Devo. Vedere. Potter.” La interruppe bruscamente il pozionista.

Oh, sì, certo. Seguitemi.” Aprì la porta e sparì.

Padre e figlio la seguirono, ritrovandosi in cucina.

Molly, chi era?” Domandò una voce annoiata.

Severus strinse i pugni e serrò, se possibile, ancor di più la mascella.

E' Severus con suo figlio.” Rispose, avvicinandosi ai fornelli.

Sirius abbassò rapido il giornale e davanti a sé vide l'uomo che più odiava, secondo solo a Voldemort e Codaliscia.

Mocciosus.” Disse gelido.

Black.” Ringhiò il pozionista

Alistair guardò prima suo padre, poi l'uomo dai lunghi capelli castani ed ondulati, senza capire ciò che stava succedendo.

Sedetevi, sedetevi.” Si intromise Molly.

Senza mai distogliere lo sguardo dal cane, Severus andò a sedersi all'altra estremità, ben lontano, mentre il ragazzo prendeva posto accanto a lui.

Tu sei Sirius Black.” Disse semplicemente Alistair, guardando l'erede di casa Black.

E tu chi saresti?” Inarcò un sopracciglio, guardandolo.

Alistair Piton.” Si presentò con una scrollata di spalle.

L'uomo sorrise, poi guardò il pozionista.

Mocciosus. Con un figlio.” Incrociò le braccia al petto.

Volete un caffè? Un thè? Qualcosa da bere?” Chiese la signora Weasley.

Nessuno rispose. Severus e Sirius continuavano a guardarsi con odio, quasi che volessero uccidersi l'un l'altro con il semplice sguardo, mentre Alistair li osservava curioso.

Alistair, tu vuoi qualcosa?”

Sì, grazie. Del thè.” Rispose, voltandosi verso la donna, sorridendole gentilmente.

Ecco qua.”

Grazie.” La ringraziò, afferrando la tazza fumante.

Allora, Alistair, sei al settimo anno?” Domandò sedendosi.

Esatto.” Annuì, portandosi la tazza alla bocca e bevendo un sorso, ustionandosi lingua e palato.

Quindi conoscerai sicuramente Fred e George.” Affermò.

Come stanno i tuoi amici Mangiamorte, Mocciosus?” Chiese Sirius, anticipando la risposta del ragazzo.

Bene.” Ringhiò Severus, mentre le sue labbra si incurvarono in un sorriso malevolo. “Come procede la lucidatura dell'argenteria?”

Fantasticamente.” Sibilò. “Hai visto il tuo caro amico Voldemort....” Ignorò il brivido che percorse tutto il tavolo. “...di recente?”

Severus aprì la bocca per parlare, ma prima che potesse dire anche solo una parola la signora Weasley si alzò in piedi, scocciata.

Basta! Adesso basta! Non davanti al ragazzo. Vergognati, Sirius.” Li interruppe la donna.

Sirius lanciò un'occhiata di puro odio a Mocciosus, poi guardò Molly ed abbassò il capo borbottando, continuando a lanciare occhiatacce all'uomo.

Alistair, che aveva assistito a tutta la scena, guardava allibito Black e suo padre. Si odiavano. Anzi, detestavano. Fin da quando avevano messo piede in cucina, non avevano mai smesso di stuzzicarsi. Per di più, non riusciva a capire perchè Black chiamasse suo padre < Mocciosus >.

Basta, tutti e due.” Molly fulminò i due uomini con lo sguardo. “Cos'hai detto che sei venuto a fare, Severus?”

Devo parlare con Potter.” Ripetè per la terza volta da quando era arrivato.

Perchè?” Domandò subito Sirius

Non sono affari tuoi, Black.”

E' il mio figlioccio. Sono affari miei.”

Si guardarono in cagnesco e Molly sbuffò, richiamando la loro attenzione.

E' di sopra, insieme a Ron, Ginny, Fred e George e Hermione.” Disse, asciugandosi le mani nel grembiule.

Alistair si alzò di scatto, facendo cadere la sedia, rovesciando la tazza di thè, iniziando a tossire dandosi dei colpi al petto.

Tutto bene?” Domandò gentilmente la signora Weasley, posandogli una mano sulla schiena, preoccupata.

S-sì.” Rispose tra un colpo di tosse e l'altro, continuando a colpirsi il petto con le lacrime agli occhi. “Mi è solo andato di traverso il thè.”

Sei sicuro?”

Certo.” Annuì.

Devo parlare con Potter, non ho tempo da perdere.” Intervenne glaciale il pozionista.

Tuo figlio stava morendo soffocato e tu gli dici che non hai tempo da perdere?” Sirius inarcò un sopracciglio, incrociando le braccia al petto. “Che padre esemplare.”

Se...” Si schiarì la voce. “Se mi dite dove posso trovarlo, lo vado a chiamare io.” Concluse con tono innocente, bene attento a non incrociare lo sguardo del padre.

Tu?” Sirius lo guardò scettico. “Sei una schifosa Serpe?”

Orgoglioso d'esserlo, signor Black.” Rispose gelido: non gli stava molto simpatico.

Orgoglioso d'esserlo?” Si lasciò sfuggire una risata che sembrava più un latrato. “Sei orgoglioso di far parte della Casa che ha sfornato più Maghi Oscuri in assoluto?” Scosse il capo. “Sei messo male, figliolo.”

Signora Weasley, se mi dice dove posso trovare Potter lo andrei a chiamare.” Ribadì, rivolgendosi alla donna.

Sì certo.” Sbattè le palpebre incredula, chiedendosi cosa sarebbe successo quando Harry, Ron, Hermione, Fred e George e Ginny avessero visto entrare un Serpeverde in salotto. “Esci dalla cucina, prendi le scale e ti fermi al primo piano. E' l'unica porta che c'è, non ti puoi sbagliare.”

Grazie.” Lanciò un'occhiata a Black, poi guardò il padre. “Gli dico di venire giù.”

Severus annuì impercettibilmente ed Alistair uscì dalla cucina.

Efficiente il ragazzo. Sicuro che sia tuo?” Sentì la voce di Black.

Si morse la lingua, inspirò profondamente e continuò a camminare, ritrovandosi nel corridoio d'ingresso. Subito vide le scale. Rimase fermo qualche istante, ad occhi chiusi, poi le salì, arrivando in pochi attimi al primo piano.

Il momento che aspettava dall'inizio delle vacanze era arrivato: c'era solo una porta a dividerlo da Hermione. Una semplice, stupidissima porta. Un battito di ciglia e si ritrovò nella stanza. Hermione lo guardava stupita ed incredula. Le si avvicinò, le mise le mani sulle guance e la baciò, mentre attorno a loro Harry era a bocca aperta, Ginny applaudiva ed ululava insieme ai gemelli e Weasley scappava con il cuore infranto.

Altra stupida feccia che infesta la casa della mia padrona.”

Alistair tornò duramente alla realtà, abbassò lo sguardo e vide che un elfo domestico dalla pelle raggrinzita ed il grembiule lurido lo guardava in cagnesco.

Feccia. Ibridi. Sanguesporco.” Borbottò, allontanandosi.

La questione era seria: stava ufficialmente impazzendo. Non era possibile che immaginasse di baciarla ogni volta che chiudeva gli occhi. Era diventato pazzo, non c'erano dubbi. Se solo un anno prima gli avessero detto che dopo due mesi non aveva ancora baciato la ragazza con cui usciva, sarebbe scoppiato a ridere o molto più probabilmente avrebbe dato una pacca consolatoria sulla spalla al suo interlocutore, compatendolo.

Ok, Alistair, rimboccati le maniche, entra in questo cavolo di salotto, sbatti fuori tutti e baciala.” Battè le mani per farsi coraggio, strofinandole l'una contro l'altra. “E manda Potter da tuo padre.” Abbandonò le braccia lungo i fianchi, saltellò sul posto e fece scrocchiare il collo. “Ce la puoi fare, Al. Ce la devi fare.” Si disse, autoconvincedosi. “Ok. Vai!”

Afferrò la maniglia che, abbassandosi, gli scivolò di mano. La porta si spalancò, perse l'equilibrio e si ritrovò nella stanza, instabile sulle sue gambe: non si poteva certo dire che la sua non fosse un'entrata ad effetto.

In men che non si dica, tutti gli sguardi erano puntati su di lui. Potter era scattato in piedi, la bacchetta puntata contro la fonte del rumore, facendosi male ad una gamba per il movimento rapido ed improvviso, iniziando a saltellare massaggiandosela. Weasley era rimasto seduto, il braccio sollevato a mezz'aria, la bocca spalancata e lo sguardo assassino. I gemelli, seduti in disparte, si strinsero nelle spalle e continuarono a parlottare tra loro, segnando qualcosa su una pergamena. Ginny, l'unica Weasley che si sentiva autorizzato a chiamare per nome, gli sorrise calorosamente, un sopracciglio sollevato in segno di sorpresa. Hermione era seduta sul bordo di uno dei divanetti, la bocca semi aperta, i capelli in disordine. Indossava una semplice felpa rosa, quella che le vedeva spesso addosso, sicuramente una delle sue preferite, e dei jeans sbiaditi: era semplicemente bellissima.

L'unico che non si era minimamente scomposto alla sua entrata, era Grattastinchi. Subito aveva approfittato della distrazione di Potter e Weasley per saltare sulla scacchiera e dare la caccia agli scacchi.

Alistair sentì le guance in fiamme, si insultò mentalmente e si schiarì la voce, ricomponendosi, lisciando il maglione. Chiuse la porta accompagnandola dolcemente e tornò a guardare gli altri.

Piton.” Disse Harry, lasciandosi cadere accanto a Ginny, la gamba tesa, continuando a massaggiarsela.

Potter.” Lo salutò. “Ti conviene afferrare il piede con la mano e tirarlo verso di te.” Aggiunse, strofinandosi il naso con un dito.

E chi saresti per dirlo, un Medimago?” Borbottò scontrosamente Ron.

Ron, lascialo in pace.” Intervenne Ginny, colpendolo con la rivista.

Ahio!” Esclamò, massaggiandosi il braccio, guardando male la sorella.

Non ancora, ma presto lo sarò.”

Perfetto!” Esclamò Fred o George, battendo le mani.

Tutti si voltarono a guardarli.

Che c'è?” Chiese George o Fred.

Mah, non lo so, ti sei messo ad urlare.” Weasley fece schioccare la lingua, infastidito.

Siamo scontrosi, eh.” Entrambi scoppiarono a ridere.

Ci si vede a scuola, Piton.” Dissero contemporaneamente, alzandosi.

Si portarono due dita alla fronte a mo' di saluto e con un sonoo crack sparirono.

Idioti.” Sibilò. “Che cosa gli costava prendere le scale per andare in camera loro?”

Ronald, sei peggio di un Troll.” Gli fece notare Ginny, aiutando Harry a tendere la gamba.

Il rosso lanciò un'occhiataccia ad Alistair, borbottò qualcosa e si mise a cercare gli scacchi.

Dal canto suo, Piton Junior era troppo impegnato a guardare Hermione per curarsi del comportamento del ragazzo. Sapeva di essere patetico, ma non gli importava: non poteva fare a meno di perdersi nei suoi occhi ed isolarsi dal resto del mondo. Avrebbe potuto entrare anche il Signore Oscuro ed uccidere tutti, ma non gli sarebbe importato finché lasciava in vita loro due.

Alistair?”

Sbattè le palpebre e si costrinse a distogliere lo sguardo da Hermione, posandolo su Ginny.

Sì?” Chiese.

Che cavolo ci fai qui?” Sbottò il fratello.

Piantala, Ron.” Intervenne Hermione, infastidita.

Il moro le sorrise, ringraziandola per averlo difeso, anche se non ce n'era stato il bisogno.

Come mai sei qui?” Domandò Potter per evitare che il suo migliore amico dicesse altro.

Ah, sì. Mio padre ti vuole vedere.” Ricordò, grattandosi la fronte.

COSA?” Strabuzzò gli occhi, incredulo.

Mio padre vuole vederti.” Si strinse nelle spalle e mise le mani in tasca.

Perchè?” Chiese Weasley.

Uno, sono affari tra Potter, mio padre e Silente. Secondo, non ne ho idea.” Rispose infastidito.

Silente?” Il moro sbattè le palpebre, incredulo. “Sicuro?”

Sì, più che sicuro. Me lo sono ritrovato in casa. E ti conviene scendere, prima che mio padre e Black, che da quanto ho capito è il tuo padrino, si mettano a duellare giù in cucina.”

Sono da soli?” Scattò in piedi, ricordandosi troppo tardi che gli faceva male la gamba. “Ahi.”

Ginny incrociò le braccia al petto, si appoggiò allo schienale e sussurrò < uomini > a fior di labbra.

No, c'è anche la signora Weasley.” Lo rassicurò.

Meno male.” Tirò un sospiro di sollievo. “Non oso immaginare...”

Cosa potrebbero combinare se fossero soli, già.” Concluse per lui Alistair.

Probabilmente farebbero esplodere la cucina.” Ghignò Harry. Doveva ammetterlo: l'idea di Sirius che scaraventava Piton contro la parete non gli dispiaceva.

O più probabilmente distruggerebbero tutto.” Le sue labbra si incurvarono in un sorriso perfido. Ci aveva parlato per pochi istanti, ma Black non gli stava simpatico. Se suo padre lo avesse ferito, stordito, affatturato o qualsiasi altra cosa, non gli sarebbe dispiaciuto. Di certo non sarebbe scoppiato in lacrime. “E' meglio che ti sbrighi.” Aggiunse, tornando alla realtà.

Sì, giusto.” Si alzò e si avviò, poi si fermò sulla soglia e si voltò verso il Serpeverde. “Alistair?” Lo chiamò, utilizzando per la prima volta il suo nome.

Il ragazzo sbattè un paio di volte le palpebre e lo guardò, incredulo.

Sì?”

Grazie.”

Se non fossero stati presenti testimoni per raccontarlo, nessuno ci avrebbe mai creduto. Forse per la prima volta in tutta la storia di Hogwarts, un Serpeverde e un Grifondoro si erano parlati amichevolmente e avevano scherzato. Ma, soprattutto, si stavano sorridendo.

Di niente, Harry.” Disse Alistair, restituendogli il sorriso.

Gli occhi verdi di Harry incontrarono quelli di Alistair, entrambi annuirono nello stesso momento e distolsero lo sguardo imbarazzati.

Beh, io vado.”

Sollevò un braccio e lo fece cadere subito lungo il corpo, mise le mani in tasca ed uscì dal salotto, chiudendosi la porta alle spalle.

Ginny passò la lingua sulle labbra, sorridendo soddisfatta. Guardò l'amica e poi il Serpeverde.

Com'è tardi.” Esclamò con fare teatrale, portandosi una mano alla fronte. “Mi sono improvvisamente ricordata che dobbiamo fare una cosa per mamma.” Chiuse la rivista di moda e scattò in piedi.

Che cosa stai dicendo?” Le domandò il fratello.

Sì, dai, lo sai che dobbiamo fare.” Rispose facendo cenni con la testa, lanciandogli un'occhiata della serie < alzati-e-cammina >.

Io non mi schiodo da qui.” Incrociò le braccia al petto e guardò in cagnesco Alistair.

Tu hai capito male, Ronald.” Lo avvisò minacciosamente, mettendo le mani sui fianchi.

Che cosa dovete fare?” Intervenne Hermione.

Non preoccuparti.” Le sorrise a trentadue denti, si avvicinò al fratello e lo afferrò per un orecchio.

Ahio!”

Tu ed io dobbiamo fare alcune le cose.” Strinse la presa e lo costrinse ad alzarsi, poi iniziò ad incamminarsi.

Ginny?” Hermione la guardava incredula.

Mi fai male, mi fai male!” Si lamentò Ron, cercando invano di liberarsi.

La prossima volta impari.” Si strinse nelle spalle e lo sbattè fuori dalla stanza. “Mi ha fatto piacere vederti, Al. E divertitevi.” Fece l'occhiolino e sparì, chiudendo la porta.

Alistair e Hermione sbatterono entrambi le palpebre, stupiti, poi si guardarono e scoppiarono a ridere, divertiti dal comportamento della ragazza.

Calò il silenzio ed Alistair le sorrise.

Ciao.” La salutò semplicemente, passandosi una mano tra i capelli.

Ciao.”

Hermione abbassò il viso, per evitare che vedesse le sue guance imporporarsi, nascondendo il sorriso timido. Che cosa ci faceva al Quartier Generale? Suo padre aveva ragione d'essere lì, ma lui? Era Piton a dover parlare con Harry, non lui. A meno che...

Scosse il capo, decisa. No, non poteva essere. Non poteva essere venuto al Quartier Generale solo per lei, anche se ci sperava.

Tutto bene?” Le domandò, trovando il coraggio di parlare.

Sì, tutto a posto.” Rispose. “Tu?”

Ora sì.” Abbozzò un sorriso ed indicò lo spazio vuoto accanto a lei. “Posso sedermi?”

Certo.” Annuì e gli fece posto.

Alistair si lasciò cadere accanto a lei e senza neanche pensarci posò delicatamente una mano sul suo ginocchio. Quando se ne rese conto rimase a fissarla per qualche istante, poi afferrò il cuscino e lo strinse al petto, prima di fare qualche gesto avventato. Possibile che tutta la sua determinazione fosse andata a farsi friggere? Dov'era finito l'Alistair che si era ripromesso di baciarla a qualunque costo, davanti a tutta Hogwarts? Ed ora che erano finalmente soli l'unica cosa che riusciva a fare era abbracciare uno stupido cuscino.

Hai...” Si schiarì la voce. “Hai passato delle belle vacanze?”

Diciamo di sì.”

Perchè < diciamo >?” Chiese.

Il papà di Ron è stato attaccato dal serpente di Tu-Sai-Chi mentre faceva la ronda.” Si morse il labbro inferiore, rivivendo il terrore di quei momenti in cui avevano temuto tutti per la vita del signor Weasley.

Come sta adesso?” Si preoccupò posando nuovamente la mano sul suo ginocchio.

Bene.” Gli sorrise timidamente e, senza neanche pensarci, coprì la mano con la sua. “Siamo andati a trovarlo al San Mungo.” Sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. “E le tue?”

Tutto tranquillo.” Si strinse nelle spalle. “Natale con Eric, la sua famiglia e i Malfoy.”

Che bella compagnia.” Commentò sarcastica.

Non sono per nulla male, sai.” Le strinse la mano, disegnando sovrappensiero dei piccoli cerchi con il pollice.

Immagino.” Inarcò un sopracciglio scettica.

Non li conosci.” Appoggiò la testa allo schienale e le sorrise, i capelli che gli ricadevano sul viso.

Chissà perchè.” Fece schioccare la lingua.

Lo so, lo so. Sono un po' fissati con la purezza del sangue.” Davanti ai suoi occhi rivide il libro che aveva trovato in camera di Eric.

Un po' tanto.” Sbuffò, mettendosi più comoda, avvicinandosi a lui cosicché le loro gambe si toccavano.

Stai tranquilla.” La rassicurò, lasciando la presa dalla sua mano ed allungando il braccio sullo schienale dietro di lei, sfiorandole la spalla.

Hermione arricciò il naso e gli prese la mano, intrecciando le loro dita, come se fosse un gesto che facevano tutti i giorni.

Andrà tutto bene.” Le disse.

Ne sei davvero così sicuro?” Gli domandò.

Beh, per iniziare sono ancora vivo.” Sorrise, divertito.

Mi sembra il minimo.”

Come ti sembra il minimo?” Esclamò scandalizzato, scuotendo il capo.

Niente.” Arrossì violentemente.

Sicura, sicura?” Le sussurrò in un orecchio, facendole venire i brividi.

Sì.” Sospirò chiudendo gli occhi, lottando contro la tentazione di baciarlo.

Mi fido allora.” Le diede un piccolo bacio sulla guancia e si allontanò, chiedendosi come avesse fatto a resistere.

Aspetta, perchè hai detto quella cosa del < sono ancora vivo >?” Chiese spalancando gli occhi.

Papà.” Rispose semplicemente, scostandole una ciocca di capelli dagli occhi.

Non mi distrarre.” Chiuse gli occhi ed inspirò profondamente, contando fino a dieci. “Che cosa ti ha detto Piton?” Aggiunse, riaprendoli.

Mi fa sempre uno strano effetto sentirlo chiamare Piton.” Sorrise.

Alistair!” Lo richiamò divertita, dandogli un pizzicotto.

Ok, ok!” Si lasciò sfuggire una risatina. “Voleva uccidermi, ma alla fine ha cambiato idea.”

Ha cambiato idea su cosa?” Incalzò.

Niente.” Borbottò Alistair.

Sicuro sicuro?” Gli domandò.

Sicurissimo.” Rispose con un gran sorriso.

Sarà.” Si strinse nelle spalle. “Ma hai tagliato i capelli?” Aggiunse.

Priscilla mi ha costretto.” Rispose.

Stai bene. Non che prima ti stessero male, tutt'altro.” Spalancò gli occhi e sentì le guance infiammarsi. L'aveva veramente detto?

Beh, grazie.” Le strinse un po' la mano per ringraziarla del complimento.

Hermione lo guardò per qualche istante, poi sbuffò.

Mi sei mancato, Alistair.” Disse Hermione, incapace di trattenersi.

Il Serpeverde piegò il capo di lato e le sorrise emozionato.

Che cosa ci fai qui?” Gli chiese, insicura.

Alistair chiuse gli occhi per qualche secondo e li riaprì, sicuro di sé come non lo era da tempo: era arrivato il momento.

Le lasciò la mano e le accarezzò dolcemente la guancia, guardandola intensamente, avvicinando il volto al suo.

Questo.” Sussurrò.

Chiuse gli occhi, trattenne il respiro e la baciò. Un bacio timido, leggero. Le loro labbra si erano semplicemente sfiorate, ma era bastato quel veloce contatto per far mancare loro il respiro.

L'ultima volta non ti ho salutata nel modo giusto. Non ho fatto altro che pensarti, Hermione.” Le disse, appoggiando la fronte alla sua. “Da quando sono iniziate le vacanze ho contato i giorni che mancavano al ritorno a scuola. E sono stato uno stupido a non rispondere alla tua lett...”

'Sta zitto.” Gli disse scuotendo il capo esasperata, attirandolo a sè. Non aveva potuto resistere. Aveva assaporato le sue labbra e già non poteva farne a meno. Aveva il cuore che le stava esplodendo nel petto e la testa che le girava.

Entrambi avevano aspettato tanto quel bacio, lo avevano desiderato, e finalmente era arrivato. La realtà non si avvicinava neanche lontanamente ai loro sogni. Nessuna fantasia li aveva preparati a ciò che stavano provando.

Hermione dischiuse leggermente le labbra lasciandosi sfuggire un sospiro di sollievo mentre Alistair le scostava i capelli dal viso.

Hermione...” Sospirò estasiato.

Vuoi smetterla di parlare? Baciami!” Lo pregò.

Volentieri.”

Alistair le mise una mano sulla guancia e riprese a baciarla con calma, poi sempre con più desiderio, fin quando non ottenne il completo accesso e le loro lingue poterono incontrarsi. Le mise le mani sui fianchi, allargò le gambe e si sdraiò sul divano, portandola con sé.

Hermione spalancò gli occhi, mise le mani sul suo petto e lo guardò incredula.

Che c'è?” Gli chiese stordito.

Che cosa fai?” Sbattè le palpebre, incredula.

Quello che mi hai detto di fare, baciarti.” Rispose, coprendole una mano con la sua.

In questa posizione?” Inarcò un sopracciglio, scettica.

Il ragazzo scosse il capo divertito e sorrise maliziosamente.

Fidati di me.” Disse semplicemente, mettendole una mano dietro la nuca.

La riccia chiuse gli occhi ed annuì.

Gentilmente l'attirò a sé baciandola con dolcezza, passandole le mani tra i capelli, scivolando lungo la schiena, fermandosi all'altezza dei reni. La strinse a sé e con un rapido movimento si mise su un fianco, facendola sdraiare comodamente, senza mai smettere di baciarla.

Hermione sospirò, posò una mano sul suo petto e l'altra sul suo collo, sentendosi felice come non lo era mai stata. Tremava da quanto era felice. Nonostante indossasse la sua calda felpa rosa, sentiva la pelle bruciare sotto le mani di Alistair.

Sai, credevo che non sarei mai riuscito a baciarti.” Le sussurrò nell'orecchio, sfiorandola con le labbra.

Lo credevo anche io.” Sospirò, abbracciandolo stretto, raggomitolandosi contro di lui, intrecciando le loro gambe.

Già.” Ridacchiò, spostandole i capelli dal viso. “Sembrava che tutta Hogwarts si fosse coalizzata contro di noi.”

Veramente.” Gli sorrise e gli sfiorò la guancia. “Ed invece ce l'abbiamo fatta.”

Ce l'abbiamo fatta.” Ripetè ad occhi chiusi, dandole un altro bacio. “Vuoi sapere una cosa?” Aggiunse.

Che cosa?”

L'attesa ne è valsa la pena.” Le premette dolcemente il naso con un dito, arricciando il proprio.

Devo ammettere che è vero.” Scoppiò a ridere, poi sospirò, stringendosi ancora di più a lui. “Sono così contenta.”

Lo sono anche io, Hermione.”

Si sorrisero e contemporaneamente si avvicinarono, baciandosi, desiderando che quel bacio continuasse all'infinito.

HERMIONE! HERMIONE!”

I due ragazzi spalancarono gli occhi terrorizzati, fecero per alzarsi ma si scontrarono, picchiando la testa.

Stai bene?” Si domandarono rispettivamente nello stesso istante, preoccupati.

Io si e tu?” Risposero.

Si sorrisero, poi Hermione, ricordandosi della voce, si voltò e, fermo sulla soglia, vide Ron.

Strabuzzò gli occhi, si rizzò a sedere e sentì le guance in fiamme.

Alistair sollevò il capo e vide Weasley. Sbuffò rumorosamente e fece schioccare la lingua, infastidito.

R-ron.” Balbettò imbarazzata la ragazza, alzandosi prima che Alistair potesse prenderla per mano.

Il rosso aveva la bocca spalancata e lo sguardo che continuava ad andare dall'amica al Serpeverde. Quel maledetto Serpeverde che gliel'aveva portata via. Strinse i pugni e deglutì, sentendo un peso nello stomaco.

Volevo...” Abbassò il viso e si schiarì la voce. “Volevo solo dirti che papà è tornato a casa.” Concluse, tornando a guardarla con un sorriso triste.

Hermione spalancò gli occhi, si coprì la bocca con entrambe le mani e si lasciò sfuggire un gridolino eccitato, poi corse da lui e lo abbracciò stretto.

E' già qua?” Domandò, facendo un passo indietro.

Il ragazzo annuì.

Oh, Ron, è una notizia fantastica. Vado subito a salutarlo!” Lo abbracciò di nuovo e fece per uscire dalla stanza ma si fermò, si voltò e guardò Alistair con un sorriso radioso. “Vieni anche tu?” Aggiunse.

Certo.” Le rispose alzandosi.

Perfetto.” Gli fece un cenno e sparì in corridoio.

Alistair sospirò, felice, poi si alzò.

Gran bella giornata, vero Weasley?” Gli disse con un sorriso strafottente quando gli passò accanto.

In pochi attimi il rosso lo afferrò per il maglione e lo spinse contro la parete, guardandolo con odio.

Se solo osi farla soffrire...”

Come credi che possa farlo?” Lo bloccò, guardandolo male.

Credi che non sappia che razza di puttaniere sei?” Domandò furioso.

Ero, Weasley: ero.” Ringhiò. “Ti sei svegliato tardi, non hai mai combattuto per lei. Ed ora lei ha fatto la sua scelta. Ha scelto me.”

Ron lo schiacciò ancor di più contro la parete desiderando colpirlo con forza, ma sapeva che aveva ragione. Era stato lui lo stupido.

Se solo osi farla soffrire o la tradisci o qualsiasi altra cosa, sappi che sei morto.” Fece una pausa, le narici dilatate. “Non mi importa se sei il figlio di un Mangiamorte, sei morto.” Concluse, lasciandolo andare.

'Sta tranquillo, non ho intenzione di farlo.” Disse, sistemandosi il maglione. “Tu stalle alla larga.” Lo avvisò.

I due si scambiarono un'occhiata di puro odio, poi il rosso abbandonò la stanza.

Alistair sorrise soddisfatto, finì di sistemarsi e lo seguì, raggiungendo tutti i componenti della famiglia Weasley ai piedi delle scale.

Come se Hermione avesse avvertito la sua presenza, si voltò verso il Serpeverde e gli sorrise. Salutò con un rapido bacio sulla guancia il signor Weasley ed andò dal ragazzo, prendendolo per mano.

Il giovane Piton si rilassò immediatamente, le strinse la mano e l'attirò a sé, abbracciandola stretta.

Che dici, riusciremo mai a baciarci in santa pace?” Scherzò.

La ragazza scosse il capo divertita e gli diede un piccolo pizzicotto, facendogli il solletico.

E questo giovanotto chi è?” Domandò in un soffio il signor Weasley.

Tutte le teste si voltarono verso i due.

Ecco lui è...” Iniziò titubante Hermione, ma non seppe continuare. Cosa doveva dire? Che era il suo ragazzo? Che era il ragazzo che stava baciando fino pochi attimi prima che Ron li interrompesse?

Piacere signor Weasley, sono Alistair Piton.” Si presentò.

Piton?” Lo guardò con la fronte corrugata, stringendogli la mano.

Esatto.” Annuì. “Sono suo figlio.” Sorrise.

Arthur, tesoro, andiamo in cucina che è meglio.” Intervenne la signora Weasley, preoccupata.

Alistair sbattè le palpebre e guardò la donna.

Che c'è, ragazzo?” Gli chiese, inarcando un sopracciglio, mettendo le mani sui fianchi.

Se lei è qui, non può essere in cucina.” Rispose.

Che osservazione acuta.” Commentò acidamente Ron.

Se lei non è in cucina...” Guardò Hermione.

...Sirius e Piton sono da soli.” Concluse lei, trattenendo quasi il respiro.

Calò il silenzio poi, come un fulmine, Alistair scese le scale, spalancò la porta e si ritrovò in cucina, seguito da Hermione e tutti i Weasley al completo.

In piedi, uno di fronte all'altro, Severus e Sirius avevano le bacchette puntate contro i rispettivi petti, in mezzo a loro Harry che cercava invano di allontanarli.

Sei solo una nullità.” Ringhiò il pozionista.

'Sta zitto, Mocciosus.” Sirius respirava a fatica, aveva le narici dilatate ed era teso, pronto ad attaccare.

Sul volto del professore apparve un ghigno perfido.

Sei un essere inutile, Black.” Fece una pausa. “L'unica cosa che sai fare è lucidare l'argenteria.”

Accecato dalla rabbia, Sirius fece rapido un passo in avanti e lanciò uno schiantesimo che colpì in pieno petto il suo avversario, scagliandolo contro la parete.

Papà!” Esclamò Alistair.

Severus non diede segno di averlo sentito, scattò in piedi e fece per scagliare un incantesimo, ma suo figlio gli si parò davanti.

Sposati.” Gli ordinò rabbioso, sputacchiando saliva, cercando di spostarlo.

No.” Disse fermamente allargando le braccia, mentre alle sue spalle Harry faceva lo stesso con Black.

Ti ho detto di spostarti.”

Ti ho detto che non mi sposto, papà.” Sottolineò l'ultima parola, guardandolo negli occhi.

L'uomo rigirò la bacchetta tra le dita per qualche istante, poi l'abbassò e si sistemò il mantello, lanciando occhiate di fuoco al padrone di casa.

E' meglio se andiamo.” Alistair abbassò le braccia e guardò Harry, annuendo impercettibilmente.

Lunedì alle sei, Potter.” Gli ricordò, mettendo via la bacchetta.

Fece un cenno al figlio e senza salutare nessuno dei presenti sparì su per le scale che portavano al corridoio.

Alistair sbuffò, passandosi una mano tra i capelli.

Ci vediamo a scuola, Alistair.” Gli disse Harry, come per fargli capire che non aveva nessuna colpa.

Sì, ci vediamo a scuola.” Abbozzò un sorriso.

Buon rientro a casa.” Gli augurò la signora Weasley.

Grazie.” La ringraziò. “Arrivederci, signor Black.” Aggiunse, salutando gelidamente l'uomo che aveva aggredito suo padre.

Sirius non disse nulla, si sedette a capotavola e riprese a leggere il giornale che aveva abbandonato precedentemente, le mani che tremavano ancora per la rabbia.

Il ragazzo si avvicinò a Hermione, dispiaciuto che la sua permanenza fosse già finita.

Devo andare.” Le disse semplicemente.

Lo so.” Sospirò lei.

Ci vediamo sull'espresso per Hogwarts, ok?” Le chiese, mettendole una mano dietro la nuca.

Accanto a loro, Ron fissava un punto imprecisato del tavolo mentre le sue orecchie diventavano del colore dei suoi capelli.

Sì, certo.” Rispose Hermione.

La baciò dolcemente sulla fronte, le sorrise e le fece l'occhiolino, poi fece un cenno con la mano al resto del gruppo e fece per salire le scale.

Ehy, Alistair!” Lo chiamò Harry.

Si fermò con il piede sul primo gradino e si voltò, guardando interrogativamente il Grifondoro.

Grazie.”

Sbattè le palpebre, incredulo: il mondo stava impazzendo.

Di niente.” Borbottò.

Harry annuì e, imbarazzato, andò vicino al padrino. Alistair guardò Hermione, poi si strinse nelle spalle, le fece un sorriso e seguì il padre.

Quando fu sicura che se n'era andato, la riccia sospirò, estasiata. Non era mai stata così felice.

Allora?” Sentì la voce di Ginny sussurrarle nell'orecchio, facendola sobbalzare.

Ginny!” Esclamò, portandosi una mano al petto. “Allora cosa?” Aggiunse, quando si fu ripresa.

Com'è stato il bacio?”

Che cosa ti fa credere che ci siamo baciati?” Domandò, arrossendo violentemente.

La tua espressione, amica mia. Si capisce benissimo quando una ragazza bacia per la prima volta il ragazzo che le piace. E direi che tu l'hai fatto.” Fece una pausa, osservandosi le unghie con infinito interesse. “Beh, cara Hermione, era ora. Fossi stata in te gli avrei infilato la lingua in bocca già da tempo."




Contente? :D E' stato un bacio soddisfacente? Non ci crederete ma questo capitolo mi piace u.u già già u.u

Ed ora, come al solito, spazio commenti :D :D :D

  • Panty96: Eh si, Al è andato al quartiere generale u.u E come vedi quell'inconveniente, grazie all'aiuto di Ginny, sono riusciti a superarlo :D Sono davvero contenta che la storia ti sia piaciuta tanto <3 Eh ti dirò, molti professori hanno una voce che porta ispirazione ;)

  • Nami_san: eh sì, non sarei riuscita a scrivere un altro capitolo di 22 pagine xD Non l'ha baciata davanti a tutti...ma l'ha baciata <3 Ma no, povera Selene T_T povera ragazza T_T Vabbè, io la amo u.u E il suo caro fratello...tanta roba *_* Mi fa piacere che ti piaccia Priscilla <3 Tranquilla, compagna di Casa, ricordati che è l'anno della Umbridge u.u Ben presto quegli schifosi di Grifoni non avranno più punti muahhaha e grazie per i complimenti <3

  • StarlessNight: eh il mio cervellino “genioso” (ma dove xD ) sta elaborando taaaaaaaaaaaante cose u.u E strano ma vero, questo non è stato un capitolo parto *_* Miracolo! :P

  • meggap: grazie mille per i complimenti <3 Sono tanto tanto contenta che ti piacciano sia Al che Sev <3 Sai, mi renderebbe davvero felice se il “recensire” i capitoli diventasse una cosa stabile <3

  • Eveine: eh sì, sono una futura infermiera u.u Le materie sono simili, ma tu le fai in modo moooooolto più approfondito xD Beh, i prof spiegano bene, il problema è il mio xD Quando ho l'ispirazione e il mio cervello continua a vomitare idee non posso fare a meno di scrivere. Infatti in questo periodo sto scrivendo tantissimo <3 E finalmente si sono baciati :D Per il momento in cui i due scopriranno la verità...ce ne vuole u.u E per Eric...mi spiace, non ci sarà redenzione per lui xD

  • neptunia: tessssssoro! Eh si, diciamo che il caro Al è proprio perso <3 Ma si sapeva u.u E sto ragazzo dovrebbe smetterla di pensare e agire un po' di più u.u E direi che (finalmente) li ho accontentati in questo capitolo :D Bello lui, cucciolotto che vuol diventare medimago per salvare tante persone <3 C'è da essere orgogliosi di lui u.u Modestamente, io lo sono u.u Diciamo che Silente è stato proprio un bel bastardo eh u.u Eh visto che casotto che ha combinato il rosso? XD Direi che hai letto :D :D :D <3<3<3

  • Niki_Black: Iniziamo con un bel crucio u.u Mi spiace, nel mulino che abbiamo Severus Piton non balla la hula con Timon e Pumba u.u Accontentai u.u E sappi che non sei una personcina inutile u.u Perchè Sev si arrabbia per le abbreviazioni? Beh, lui è Severus Piton. Ci vuole ordine. E odia le abbreviazioni u.u Punto u.u Quello pezzo che hai riportato piace tantissimo anche a me *_* Silente...che pazzo direi u.u E no, Al non può farsi un the senza immaginarsi protagonista de Salvate il Soldato Ryan u.u Diciamo che Sev è costretto a dare lezioni a Harry u.u E soprattutto...i nostri eroi sono riusciti u.u Crucio finale <3

  • JuliaSnape: rinnegata, grazie <3 In effetti, per Al è stata un'ottima giornata :D E scordati Hogsmeade u.u

  • neviens: certo che mi ricordo u.u Come hai visto non era andato a Spinner's End per quel motivo :D E assolutamente...Severus per sempre <3

  • lauletta: dai, sono stata brava. Hermione per puro caso era al quartier generale :D ma giusto per caso eh ;) Grazie mille come sempre <3

  • MooNRiSinG: ovviamente ti interrompo il capitolo sul più bello u.u sennò che divertimento ci sarebbe? u.u

  • LuciaTigre: nuova lettrice *_* Magnifica, grazie <3 Mi riempi di gioia, dicendomi così <3 E sono tanto contenta che ti piacciano Al e Hermione <3

  • Phoebe76: Al non sapeva proprio come comportarsi, già già <3 Bellino lui <3 Come hai detto tu...Sev e Sev. Non gli piacciono le abbreviazioni e quindi è un crimine se suo figlio le usa :D Mi sono divertita tanto a scrivere quella scena del “In effetti non lo volevo sapere” :D Silente è un guastafeste, in effetti xD Soprattutto è un infame che usa sempre quelle parole per far fare a Sev tutto ciò che vuole. E come se non bastasse Lily ora usa anche Alistair. Già già, è proprio un bel guastafeste. Come hai letto...si sono baciati. Anche se alla fine “qualcuno” è arrivato a rovinargli la festa. Ma si reputano soddisfatti :D Hanno fatto già un passo avanti ;)


Direi che è tutto :D Al prossimo capitolo :D

elyl

   
 
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